
Una vita nel silenzio è la storia vera di una piccola grande donna, Adelaide Roncalli (1937 - 2014), la veggente di Ghiaie di Bonate. La sua esistenza si è dipanata per 77 anni nel nascondimento; penetrare quel segreto significa addentrarsi nel Messaggio stesso che Maria, Regina della Famiglia, le aveva donato nel maggio 1944, un Messaggio che Adelaide ha trasformato in vita concreta: bontà, ubbidienza, rispetto verso tutti, sincerità e – soprattutto – preghiera, una preghiera incessante che è stata il respiro di ogni suo istante. Le molteplici testimonianze di coloro che l'hanno conosciuta, raccolte in queste pagine, concorrono in modo univoco a descrivere una donna di profonda fede e di grande amore per la Chiesa, riservata, serena, discretissima sui fatti del 1944 e che, come Bernardetta di Lourdes e suor Lucia di Fatima, non fece mai nulla per mettersi in mostra. Una vera Testimone di Maria.
Biografia della Beata Alexandrina Maria da Costa (1904-1955), portoghese, grande mistica del secolo scorso. Visse gli ultimi trent'anni della vita paralizzata nel suo letto. Non potendo più ingerire neppure una goccia d'acqua, si nutrì per gli ultimi tredici anni della sola Eucaristia quotidiana. Rivisse inoltre per 182 volte, ogni venerdì, la Passione di Cristo, soffrendo i dolori delle stimmate, della coronazione di spine, della flagellazione... Considerò ogni nuova sofferenza come dono di Dio per la salvezza delle anime.
A 14 anni Alexandrina, cresciuta nel villaggio portoghese di Balasar, salta da una finestra pur di sfuggire alla violenza di tre uomini. Una caduta di quattro metri che avrà gravi ripercussioni sul suo fisico, per tutta la vita: paralizzata a letto per oltre trent'anni, senza poter ingerire quasi nulla, si nutrì per gli ultimi tredici della sola eucaristia quotidiana. Rivisse per 182 volte, ogni venerdì, la Passione di Cristo, soffrendo i dolori delle stimmate, della coronazione di spine e della flagellazione. In questa biografia si ripercorre la sua vita di mistica e beata, da ragazza coraggiosa a donna devota, per scoprire il dono del sorriso con cui Alexandrina intendeva difendere la pace nel cuore di ognuno.
Il 2 maggio 1999 Giovanni Paolo II annoverava padre Pio nell'albo dei beati e dopo poco più di tre anni - il 16 giugno 2002 - lo ha canonizzato santo. Don Amorth non esita a definirlo "il più grande santo del nostro secolo" e ripercorre la vita di questo suo carissimo padre spirituale, che egli ha frequentato dal 1942 al 1968, accompagnando la narrazione con molti ricordi personali, che testimoniano la grandezza dell'umile frate di Pietralcina.
Con rigore storico viene tracciata la biografia di Madre Elena Aiello (1895-1961), Fondatrice della Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Fin da bambina manifesta il desiderio di farsi religiosa, ma le vicende della Prima Guerra Mondiale fanno ritardare questo evento. Dopo gli eventi bellici entra dapprima nell’Istituto delle Suore del Preziosissimo Sangue, che però presto deve lasciare a motivo delle gravi malattie che l’hanno colpita. Ritornata in famiglia, si aggrava ulteriormente, ma è guarita miracolosamente per intercessione di santa Rita.
Dopo l’incontro con Luigina Mazza fonda a Cosenza una nuova Opera il cui scopo è: «Onorare la Passione del Signore e soccorrere spiritualmente e concretamente, gli umili, i poveri e in modo particolare l’infanzia bisognosa».
Le giovani che si uniscono a tale Opera divengono religiose, chiamate «Minime» per l’affinità spirituale che le avvicina a san Francesco di Paola, modello e patrono principale della nuova famiglia religiosa. L’Istituto si espande in Italia e all’estero.
La vita Madre Elena Aiello è caratterizzata dalla suo unione alla Passione di Gesù, dalle stimmate e da fenomeni mistici. Morta in concetto di santità, sarà beatificata il 14 settembre 2011.
«Esprimo la gioia immensa della Chiesa cosentina che vedrà una sua figlia elevata all’onore degli altari, lei che ha saputo mostrare la fecondità della sofferenza e il senso pieno della Croce abbracciata per amore. il suo carisma, che prosegue grazie alle suore Minime della passione,
è quanto mai attuale...».
(Monsignor Nunnari, vescovo di Cosenza-Bisignano)
Destinatari
Religiose/i, educatori, operatori di pastorale e catechisti.
Chi ama leggere agiografie.
Autori
Giuliana amodio, religiosa delle Suore Minime della Passione di N.S.G.C, già autrice della prima biografia Infaticabile nella carità. Ha studiato presso l’Universiità Cattolica di Milano.
Punti Forti
Il 14 settembre 2011 si celebra la beatificazione di Madre Elena Aiello. Come Fondatrice di un Istituto religioso femminile può interessare particolarmente alle religiose e agli educatori.
Molto conosciuta e venerata soprattutto in Calabria
Il Cairo all'inizio del Novecento è una città gigantesca, un dedalo di strade e mercati. Fasti antichi e miserie moderne si incrociano. Perché quella giovane donna italiana è finita laggiù a raccogliere bambini morenti e a liberare donne dagli harem? Una storia che nei giorni che stiamo vivendo è tornata di tremenda attualità. C'è un segreto nella vita di Caterina. L'autrice accosta il mistero di questa donna italiana che fu rifugio per tante donne arabe. E scava nel suo segreto e nel segreto di una storia di carità e di violenze, di delicatissime attenzioni e di tentativi di incontro tra culture e fedi. I rubaparadiso, bambini raccolti per farli almeno morire degnamente e le ragazze vendute agli harem, sono i protagonisti di una storia finora sconosciuta e appassionante. Insieme alla vita semplice e segreta di Caterina.
Nel cuore di Chiara l'affetto per Gesù nasce molto presto, al punto da desiderare di ricevere, a soli cinque anni, la prima comunione, per decidere a undici di donare la propria vita a Cristo. Terminate le scuole superiori, decide di entrare in una comunità del Movimento dei "Focolari" completando contemporaneamente gli studi a Scienze Politiche. Sono anni in cui sente crescere il desiderio di dedicarsi agli ultimi. Si chiede come realizzare questa vocazione, quando una gravissima patologia la colpisce agli occhi e la riduce pressoché alla cecità costringendola a tornare alla vita in famiglia. E in questo periodo di sofferenza che Chiara intuisce il disegno di Dio a cui si affida chiedendo un "segno". Dopo un momento di preghiera intensa, giunge la guarigione improvvisa e completa. Chiara non ha più dubbi. Immediata è la scelta di dedicarsi ai ragazzi di strada, al "popolo della notte", nei luoghi più degradati di Roma, negli inferi della solitudine, dell'emarginazione, della tossicodipendenza... Nasce così "Nuovi Orizzonti" che - dalla prima comunità residenziale per una ventina di ragazzi a Trigoria - si trasforma in breve tempo in una vera e propria "factory dell'amore", un colosso della solidarietà e dell'accoglienza con sedi e attività in tutto il mondo. "Un vero miracolo", dice Chiara, che non avrebbe potuto realizzarsi senza l'aiuto di Dio, di centinaia di volontari e di tantissimi amici. (Prefazione di Andrea Bocelli)
Quando si cade nell’abisso della disperazione è possibile risorgere a vita nuova e credere ancora nel futuro? Chiara Amirante – da vent’anni in prima linea con la comunità “Nuovi Orizzonti” per aiutare giovani e persone che vivono disagi di ogni genere – ne è convinta: nella sua lotta quotidiana a sostegno di chi soffre, ha incontrato ragazzi sbandati, alcolisti, barboni, disoccupati, manager affermati ma infelici, e tante persone impaurite e sole, che patiscono il peso di una società disumanizzata che ha smarrito la preziosità delle relazioni autentiche. Molti di loro sono riusciti a cambiare vita e a rinascere.In questo dialogo diretto e interlocutorio con il lettore – ricco di condivisioni personali – l’autrice invita a intraprendere un percorso di crescita interiore per vincere le proprie paure, le assuefazioni a droghe e sostanze, le tante forme nocive di dipendenza dal giudizio altrui, le sfide quotidiane che impone la crisi economica e culturale del nostro Paese e dell’intero Occidente.In ognuno di noi c’è un potenziale inespresso – ci confida Chiara – e la felicità dipende da come decidiamo di utilizzarlo per non fuggire di fronte a tutto ciò che di doloroso e meraviglioso la vita ci regala.
Nel cuore di Chiara l'affetto per Gesù nasce molto presto, al punto da desiderare di ricevere, a soli cinque anni, la prima comunione, per decidere a undici di donare la propria vita a Cristo. Terminate le scuole superiori, decide di entrare in una comunità del Movimento dei "Focolari" completando contemporaneamente gli studi a Scienze Politiche. Sono anni in cui sente crescere il desiderio di dedicarsi agli ultimi. Si chiede come realizzare questa vocazione, quando una gravissima patologia la colpisce agli occhi e la riduce pressoché alla cecità costringendola a tornare alla vita in famiglia. E in questo periodo di sofferenza che Chiara intuisce il disegno di Dio a cui si affida chiedendo un "segno". Dopo un momento di preghiera intensa, giunge la guarigione improvvisa e completa. Chiara non ha più dubbi. Immediata è la scelta di dedicarsi ai ragazzi di strada, al "popolo della notte", nei luoghi più degradati di Roma, negli inferi della solitudine, dell'emarginazione, della tossicodipendenza... Nasce così "Nuovi Orizzonti" che - dalla prima comunità residenziale per una ventina di ragazzi a Trigoria - si trasforma in breve tempo in una vera e propria "factory dell'amore", un colosso della solidarietà e dell'accoglienza con sedi e attività in tutto il mondo. "Un vero miracolo", dice Chiara, che non avrebbe potuto realizzarsi senza l'aiuto di Dio, di centinaia di volontari e di tantissimi amici. (Prefazione di Andrea Bocelli)
Un medico, un missionario, un uomo coraggioso e mite, sostenuto da una fede incrollabile. Padre Giuseppe Ambrosoli aveva deciso da ragazzo che avrebbe vissuto da comboniano al servizio dei poveri e che per questo avrebbe lasciato il suo paese, Ronago (CO), gli affetti e l'azienda familiare. Destinazione: Uganda. Partito nel 1956 con la nave Africa, dopo un avventuroso percorso su una jeep in mezzo alla savana, trovò a Kalongo, ai piedi di quella che è chiamata la Montagna del Vento, un dispensario per la maternità, una piccola capanna con il tetto di paglia. Nel giro di pochi anni, grazie alla sua caparbietà, alla grande capacità di medico e sacerdote, allo spirito manageriale ereditato dalla famiglia, quel piccolo centro divenne un grande ospedale. Ma la guerra civile irrompe nella vita dell'ospedale, stravolgendola. L'ordine di evacuazione è perentorio e padre Giuseppe, costretto in sole 24 ore ad organizzare la carovana di pazienti, medici e infermieri, lascia Kalongo senza tornarvi mai più. Lui, medico al servizio dei più poveri, muore a Lira, isolata dalla guerra, senza la possibilità di essere curato. Tutto finito? No. L'ospedale di Kalongo, protetto dai suoi abitanti, dopo tre anni rinasce e prosegue la sua opera di cura dei più vulnerabili. Quella storia di dedizione al prossimo e caparbietà umana continua ancora oggi con la Fondazione voluta dalla famiglia Ambrosoli e dai missionari comboniani, che hanno raccolto l'eredità di padre Giuseppe per dare sostegno e continuità ad un miracolo d'amore. Como, Milano, Kalongo. Migliaia di chilometri di distanza, rumori e odori diversi, ricchezza e povertà. Ma padre Giuseppe e la sua opera hanno ridotto le distanze, unito l'Ospedale e la Fondazione, i medici ugandesi e i volontari italiani, il bisogno di ricevere e la voglia di dare. Premessa di Mario Calabresi. Prefazione del card. Gianfranco Ravasi.
Queste pagine che leggerete sono il racconto a tre firme degli ultimi due anni di questa nuova avventura umana e spirituale di Joseph Ratzinger- Benedetto XVI . É il racconto di soli due anni perché ACI STAMPA, parte della grande famiglia ACI-EWTN, è nata solo due anni fa, nel febbraio del 2015. E i primi articoli erano dedicati pro-prio a Benedetto XVI per ovvi motivi di ricorrenze. Abbiamo scelto l'ordine cronologico per permettere di seguire meglio lo sviluppo di que-sto "magistero aggiunto" di Benedetto XVI. Non passa mese in cui non ci sia qualche bella notizia di e su Benedetto XVI. Ed è questo il nostro modo di augurare al Papa Emerito Ad Multos Annos per il suoi 90 in-tensi e ricchi anni. "La pubblicazione merita una particolare attenzione per i contenuti che ci rendono in ma-niera giornalistica, quindi vivace, ma allo stesso tempo ben informata, la vita di Papa Be-nedetto nel periodo di tempo preso in considerazione. I nostri giornalisti, infatti, non han-no tralasciato di seguire il Papa Emerito nelle sue discrete e limitate apparizioni in pubbli-co, hanno dato notizia delle iniziative di studio e di ricerca sul pensiero del fine teologo e straordinario uomo di cultura, hanno dato conto dell'attività dei suoi ex allievi, dell'inaugurazione della biblioteca a Lui dedicata al Collegio Teutonico, dell'assegnazione del premio Ratzinger ad illustri teologi, della sua vita di preghiera sem-plice eppure tanto ricca davanti a quel mistero di Dio che Egli ha indagato, con la totalità della sua mente e del suo cuore, per tutta la vita". Dalla Prefazione di Sua Eccellenza monsignor Georg Gänswein Prefetto della Casa Pon-tificia e segretario particolare del Papa Emerito Benedetto XVI)
L'autore, che ha conosciuto personalmente don Tonino, ne ripercorre la vita: il cammino spirituale, l'impegno per la pace e il dialogo come Presidente nazionale del movimento Pax Christi; gli ultimi giorni segnati da una dolorosa malattia.