
"Proprio nell'ordinarietà dei luoghi del quotidiano si è incessantemente speso Vittorio Barducci: nella famiglia teneramente amata; nell'impegno missionario e apostolico; nella costruzione della comunità ecclesiale e nella promozione dell'Azione Cattolica, a cui ha fortemente avvertito di appartenere; nel lavoro; nell'attenzione al territorio, al sociale, al civile, alla realtà politica. Questo l'ha reso un testimone generoso, autentico e credibile, capace di comunicare mediante la sua stessa esistenza la bellezza di una fede vissuta con semplicità e forza." (dall'Introduzione al volume)
In un giorno di maggio del 1999, settemila persone affollarono la basilica di San Petronio a Bologna e la piazza antistante per dare un ultimo saluto a Enzo Piccinini, chirurgo dell'ospedale Sant'Orsola scomparso tragicamente a 48 anni. Ma chi era questo giovane medico che era stato in grado di lasciare così profondamente il segno in talmente tante vite? Chirurgo sui generis per gli anni in cui si avvia alla professione, Piccinini crede fermamente nella necessità di occuparsi dei pazienti in tutta la loro umanità: preoccupandosi dei loro affetti e aiutandoli di fronte al dolore e al timore della morte, come parte del proprio mandato. Una convinzione nata durante gli studi, destinata a crescere negli anni attraverso l'amicizia con Luigi Giussani e l'impegno nel movimento di Comunione e Liberazione, che lo porta ad accostare all'attività medica, riconosciuta nel mondo, un instancabile lavoro di educazione e testimonianza per i più giovani. Oggi, la sua opera vive in una scuola di medici e ricercatori ispirati dal "metodo Enzo", e nelle persone che lo hanno conosciuto e ancora portano il segno di quell'incontro. Una vita unica, che ha portato la Chiesa a proclamarlo "servo di Dio" e ad avviare un processo di canonizzazione. "Ho fatto tutto per essere felice" è un racconto emozionante che insegna cosa significa vivere, come diceva Enzo, "mettendo il cuore in quello che si fa".
Maria Felicia di Gesù Sacramentato (1925-1959), beatificata il 23 giugno 2018 ad Asunción nello stadio di calcio davanti a migliaia di persone, è un esempio attualissimo di quella «santità della porta accanto» di cui ci parla papa Francesco nell'Esortazione apostolica sulla chiamata universale alla santità Gaudete et exsultate. Meglio nota come Chiquitunga e chiamata pure «callejera», è stata una militante cattolica, un'attivista antifascista, una volantinatrice del Vangelo, una maestra di scuola e un'operatrice di carità, appassionatamente innamorata prima del suo fidanzato e poi della sua consacrazione claustrale, vissuta come sintesi e coronamento di tutto il suo passato. Come sia riuscita in questa avventura, è il suo mistero, la sua sapienza, l'originalità del suo messaggio che è nel suo nome religioso di carmelitana: di Gesù Sacramentato. Ossia l'offerta totale di sé nell'Eucaristia. In occasione del centenario della sua nascita, che coincide felicemente con il Giubileo del 2025, pubblichiamo questa biografia di Chiquitunga affinché sia di aiuto a chiunque a percorrere il proprio cammino di fede con un cuore che si lasci conquistare integrando l'umano e il divino in un'alleanza di amicizia creativa e curativa. Postfazione di Iacopo Iadarola, ocd
In America del Sud tutti lo conoscono come Don Patagonia, in Italia solo pochi hanno sentito parlare di Alberto Maria De Agostini, singolare figura di missionario, fratello del piu' ben noto di De Agostini editore. Don Patagonia e' stato molto altro ancora: geografo, alpinista, esploratore. Un uomo controcorrente che ha testimoniato con coraggio il massacro dei nativi dell'America australe. Tito Barbini ha voluto rendergli giustizia alla sua maniera, non scrivendo una biografia, ma piuttosto un personale diario di viaggio sulle tracce di Don Patagonia.
Il cacciatore di ombre tenta di riportare in vita le tante figure di cui strafacendo si popola il racconto: ombre di vittime e carnefici. Su tutte, quella dell'uomo che cercò per gli uni e per gli altri un'alternativa a un destino segnato.
Le testimonianze raccolte nel libro "Amori consacrati" colgono la diversità nel cuore della Chiesa cattolica: suore, frati e preti raccontano l'essere diversi in una struttura di estrema normalità, testimoniano l'essere omosessuali e consacrati, spiegano il cammino difficile che, da paure, tabù e giudizi giunge alla libertà e alla pace interiori davanti a Dio. Le loro voci parlano a chiunque si sia mai fatto delle domande sulla sessualità, sulla normalità e sulla norma, sulla coscienza nel suo rapporto con l'autorità, a chiunque abbia vissuto la solitudine, il peso del silenzio, l'impossibilità di parlare e l'assenza di dialogo, a chiunque voglia sentire voci da sempre messe a tacere.
Tre api d'oro su sfondo azzurro: il simbolo di una delle famiglie più importanti della nobiltà italiana. La storia appassionante dei Barberini e di un principe moderno. L'ultimo erede di una delle dinastie più prestigiose dell'aristocrazia italiana è oggi il piccolo Maffeo. Suo padre, il principe Urbano Riario Sforza Barberini Colonna di Sciarra, rievoca per lui in questo libro le avvincenti vicende famigliari attraverso quattro secoli di sfide, passioni, trionfi e cadute. Dal primo Maffeo destinato a diventare Papa Urbano VIII, uomo di potere e di cultura, che fece della bellezza una missione, a Cornelia Costanza che nel Settecento fu la promotrice del primo rococò italiano. Da Maffeo Sciarra, imprenditore, politico e mecenate di fine Ottocento che diede voce, tra gli altri, a Gabriele D'Annunzio e Matilde Serao, fino ai protagonisti del Novecento: il pilota Urbano della regia aeronautica italiana, che nel 1942 precipitò e scomparve in mare; la sorella Stefanella, femminista ante litteram; la giovanissima vedova Nadia, che seppe farsi carico della gestione dei beni di famiglia. Una dinastia che è uno scrigno di appassionanti scoperte, in cui si alternano palazzi sfarzosi, nobili dissipatori, donne imperiose e bellissime, contese secolari, terribili tragedie. Infine, l'ultimo Urbano, attore cinematografico e teatrale di grande spessore, impegnato da anni in una coraggiosa battaglia per la tutela dell'ambiente e la cura dell'arte, che in queste pagine affida al figlio e a tutti noi l'essenza di un valore eterno: «Ti auguro di imparare e di restituire, di ascoltare e riferire, di apprezzare la parola e il silenzio, la lentezza e la parsimonia, e, soprattutto, di cercare la bellezza».
Biografia del Servo di Dio P. Ireneo Mazzotti dell'Ordine dei frati minori, fondatore dell'Istituto secolare di vita consacrata Piccola Famiglia Francescana". " questa biografia di p. Ireneo mazzotti vuole essere rigorosamente storica: vuole cogliere il servo di dio come realmente fu con le sue virty, le sue fragilita, i suoi limiti e le sue grandezze, con fedelta ai fatti e alle testimonianze, e lasciando largo campo alla riflessione e alla valutazione di questa personalita. P. Ireneo nacque a colonge (brescia) nel 1887. I primi studi per divenire francescano li svolse a ornavasso (novara) ma per licenziarsi in teologia segul corsi di studio in molti conventi sino al 1912. Vissuta l' esperienza tragica della prima guerra, in seguito p. Ireneo vive una intensa vita pastorale tra brescia, milano e monza e poi in tutta italia. Nel settembre del 1988 e`stata inoltrata la causa di beatificazione conclusasi nella prima
In questo libro viene raccontata la storia di una mamma speciale: la beata Eurosia Fabris in Barban (1866-1932).
Il nuovo pontificato di papa Francesco ha riacceso nell'animo dei fedeli la passione per una Chiesa profetica e povera, ma ha anche restituito al mondo agnostico e non credente le ragioni per un dialogo sulle ragioni di una spiritualità e una fede non aliene dai problemi del governo delle società. Ripartire dall'uomo per conoscere Dio: sembra questo il viaggio che consiglia di fare il giovane priore di Camaldoli, Alessandro Barban, sulla base degli stimoli e delle domande del giornalista Gianni Di Santo. Dal riparo di una cella di un eremo appoggiato sul versante orientale dell'Appennino tosco-emiliano e ai confini di un tempo "ostinato e contrario", Barban ritrova in questo "a tu per tu" con l'uomo moderno le radici dell'evangelio della buona notizia. Che affascina e incuriosisce. Che appassiona e rende aperti a nuove scommesse sul tempo "nuovo" che stiamo vivendo. Che spinge a lasciare l'inverno della fede per ritrovare la primavera dello Spirito. Piccoli passi verso una felicità dell'anima da molti invocata e da pochi conquistata. Una guida fondamentale sulle rotte del silenzio, della preghiera e della passione per il bene comune. Senza tralasciare le domande primordiali sulla vita, la morte e l'Altrove. Insomma, il vento soffia dove vuole.
Negli anni Cinquanta una ragazza diventa suora nella Congregazione delle Missionarie fondata da Santa Francesca Cabrini. Quella ragazza è Maria Barbagallo, oggi settantenne, autrice di questa fresca e appassionante biografia in cui ripercorre l'esperienza di una vocazione che diventa scelta di vita.
Una vita "attiva", passata in giro per il mondo, in una serie di "salti nel vuoto", a contatto con la fatica ma anche con l'entusiasmo di dover reinventare la propria esistenza e il rapporto con gli altri e con Dio, giorno per giorno, nelle piccole come nelle grandi cose.
Suor Maria Barbagallo racconta senza retorica gli incontri, gli affetti, i contrasti, le paure e la felicità di una scelta difficile, che non perde forza con il tempo
La figura di Enrico Medi (1911-1974) come scienziato credente è una delle più interessanti nel panorama del laicato del Novecento. Padre di famiglia, da sempre affascinato dall'armonia del cosmo e dalla bellezza del creato, ha saputo coniugare con intelligenza i due linguaggi spesso messi in contrapposizione quali la scienza e la fede. Lo studio di Davide Barazzoni propone un ritratto biografico di Enrico Medi e tenta di cogliere la sua profonda spiritualità facendo tesoro delle tante riflessioni e "contemplazioni" che ci ha lasciato: «L'uomo diventa grande quando nella sua piccolezza, raccoglie la grandezza dei cieli e lo splendore della terra e al Padre comune le offre in adorazione e amore» (E. Medi)