
Quando conosciamo le figure dei santi, rimaniamo meravigliati delle grandi opere che Dio realizza tramite loro. Padre Félix de Jesús Rougier (1859-1938) non si distinse per eventi straordinari, né trovò nella preghiera le esperienze privilegiate dei mistici. Egli fu un sacerdote del tutto normale, un modello alla portata di tutti. Ed è proprio l'ordinarietà piena di fede, di speranza e di carità che ne fanno una figura eccezionale. Nato in Francia da una famiglia di contadini, da adolescente rimase incantato dai racconti di un vescovo missionario e decise di seguire le sue orme. Entra nella Società di Maria e diventa sacerdote. Viene inviato prima in Colombia e poi in Messico, dove, pur in mezzo a innumerevoli difficoltà di ogni tipo, fonda i Missionari dello Spirito Santo. In seguito fonderà altre tre congregazioni religiose.
L'avventura umana e spirituale del beato Leopoldo da Gaiche (al secolo Giovanni Croci, 1732-1815). Si rese disponibile all'opera dello Spirito divenendone come la voce per i suoi contemporanei: 46 anni di predicazione raggiunsero il cuore di molta gente. La sua figura paterna è diventata immagine viva della presenza amorosa del Signore in mezzo al suo popolo.
Paolo Bonomi (1910-1985) è stato il fondatore e il primo presidente della Coldiretti, l'uomo che, come ha ricordato Giovanni Paolo II, ha contribuito a costruire la società italiana attraverso "un servizio intenso, appassionato e geniale". Paolo Bonomi ha speso la sua vita fondandola sulla speranza, sul coraggio e sull'intraprendenza, valori tipici degli uomini di fede. Si è lanciato in imprese impossibili ed ha raggiunto traguardi inaspettati a servizio di quella che nel Dopoguerra era la classe più povera del Paese, quella dei contadini. La Coldiretti, che da lui nel 1944 è stata fondata e guidata per 36 anni, è oggi una grande forza sociale, ma non dimentica Bonomi e continua a ispirarsi al suo esempio. Grazie a lui l'agricoltura italiana è diventata leader a livello internazionale conseguendo primati sul piano qualitativo, ambientale e sanitario.
Nato a Benevento nel 1880, laureato in medicina a pieni voti nel 1903, Giuseppe Moscati iniziò la carriera medica nell'ospedale napoletano degli Incurabili. Fu un medico generoso, dedicandosi anche all'insegnamento e alla ricerca. Salvò miracolosamente alcuni malati durante l'eruzione del Vesuvio del 1906. Nel 1921, quando Napoli fu infestata dal colera, si segnalò per l'abnegazione che profuse nelle cure dei contagiati. Morì improvvisamente il 12 aprile 1927, a soli 47 anni. E' stato proclamato santo nel 1987 da Giovanni Paolo II.
La breve vita di un ragazzo (1991-2006) che, colpito da leucemia fulminante, offrì la sua sofferenza al Signore per il Papa e per la Chiesa.
Incontrare una figura in cui si fanno visibili la relazione profonda con Dio e l’aiuto alle persone in difficoltà è realmente una grazia della vita spirituale. E’ come trovare una stella che orienta il cammino. Leggere queste pagine ci fa scoprire un piccolo gigante! La sua vita continua a lasciare una traccia di devozione profonda e silenziosa nelle persone che lo hanno incontrato e ancora oggi sostano presso il suo confessionale.
Il libro illustrato racconta la vita della Serva di Dio Scolastica (al secolo Orsola) Rivata (1897-1987), suora piemontese della Famiglia Paolina che nel 1924 collaborò con il beato Giacomo Alberione alla fondazione delle "Pie Discepole del Divin Maestro". Donna umile e ardente, ha lasciato in eredità la testimonianza che è bello stare con Dio. Fu il segreto della bellezza sorridente di Madre Scolastica conservata lungo gli anni, nascondendo dentro le pieghe del cuore non poca sofferenza: la sua gioia nasceva dalla fede come abbandono fiducioso nelle mani di Dio. È in corso il processo di beatificazione.
Piemontese (1896-1948), religioso della Società San Paolo, formò molti discepoli per annunciare il Vangelo con un appropriato uso dei mezzi di comunicazione.
Si tratta di un volume che raccoglie articoli, saggi, note, ricordi, testimonianze del tutto fuori dell'ordinario del Servo di Dio Giuseppe Lazzati che costituiscono un segno inconfutabile non solo dell'eco suscitata dalla sua scomparsa, ma soprattutto del perdurare nel tempo di un ricordo che resta vivo e dà alla figura, al pensiero e all'azione di Lazzati una costante attualità. Alla fine del volume alcune testimonianze
Lo studioso, il politico, il professore e rettore di universita convivevano in Lazzati in una sintesi dove la nota dominante era la tensione verso la santita" (Card. C.M. Martini)"
Interessante volume sul beato Pietro Favre (1506-1546): contemporaneo di s. Ignazio di Loyola, fu il primo sacerdote della nascente Compagnia di Gesu. E l?immagine piu affidabile di Pietro Favre? E veramente distinta da un volto idealizzato dello stesso Ignazio? Interrogativi poco interessanti, ma che portano a riflettere sul conto in cui Ignazio di Loyola e i suoi primi compagni, tra i quali Favre appunto, tenevano la propria immagine esteriore, per spendersi invece con incomparabile zelo per il bene delle anime. Lo studio del padre O?Leary, a partire dal Memoriale del beato Pietro Favre, dimostra la ricchezza dell?esperienza di Ignazio di Loyola, che si adatta a persone e situazioni assai diversificate, riuscendo sempre a trovare in ogni circostanza la volonta salvifica di Dio.
Sono in tanti, nel mondo, a considerare Henri Nouwen (1932-1996) come il proprio maestro spirituale. La ragione di un'influenza così vasta risiede forse nella sua determinazione a fare esperienza diretta della sofferenza di uomini e donne, spronati e persuasi a compiere insieme a lui un viaggio attraverso il mistero del Vangelo, la solitudine, il dolore, la ricerca di senso nella vita e la condivisione con i poveri. La sua stessa esistenza è stata un arduo cammino, segnato dalla depressione, dalla lotta fra sentimenti contrastanti (la ricerca di intimità umana, l'amore per la vita comunitaria, il bisogno di solitudine) e dal desiderio mai soddisfatto di raggiungere il cuore dell'esperienza cristiana facendo della propria vita un dono per gli altri. Nei suoi oltre cinquanta libri - tutti salutati da grande successo e costantemente ristampati - si riflettono del resto molte esperienze vissute in prima persona. La sua attività di studioso fu molto intensa e lo vide fra l'altro insegnare in università prestigiose come Yale e Harvard. Non vi è però dubbio che le esperienze più significative furono quelle che lo portarono a condividere la vita degli «ultimi», in particolare i dieci anni trascorsi in Canada presso l'Arche, la comunità fondata da Jean Vanier e dedicata alle persone con handicap. In un periodo in cui il mondo cattolico sembra attraversato da una forte ansia di rigenerazione e di rinnovamento, la parabola di Henri Nouwen può rappresentare per molti, se non per tutti, un'importante fonte di stimoli e suggestioni e un esigente termine di paragone.