
La straordinaria parabola spirituale dello scrittore cieco (1886-1968) che ha detto di sè stesso: Benedico la cecità, stupenda favola che mi ha fatto re di un regno che non ha confini e sul quale non tramonta mai il sole". Coed. Elledici-Velar. "
"'Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina' (Agostino d'Ippona). Questo concetto di vita intesa come 'viaggio culturale' si addice in pieno alla persona di padre Pietro Kaswalder, il quale viaggiava e insegnava a viaggiare con la coscienza che il cammino da percorrere fosse studio e impegno; per dirla con John Steinbeck: 'Non sono le persone che fanno i viaggi, ma sono i viaggi che fanno le persone!'. Mi è parso opportuno produrre questo volume che vorrei fosse, allo stesso tempo, un ricordo di quanto fatto ma anche un progetto su quanto resta da fare e, almeno in parte, si farà. Con questo lavoro vogliamo ricordare la persona più che lo studioso e intendiamo fissare la sua immagine nella nostra memoria" (dall'Introduzione di Massimo Pazzini ofm). Padre Pietro A. Kaswalder (Roverè della Luna, Trento, 22 giugno 1952-Gerusalemme 18 giugno 2014) è stato professore di Esegesi dell'Antico Testamento e Geografia biblica presso lo Studium Biblicum Franciscanum (Gerusalemme) e per anni guida alle Escursioni bibliche organizzate dallo stesso Ateneo. A un anno di distanza, questo libro vuole essere un omaggio alla sua figura di uomo, di francescano e di studioso attraverso i suoi scritti (pubblicati e inediti), i messaggi di cordoglio di amici, confratelli e conoscenti, il ricordo di chi lo ha conosciuto e ha condiviso con lui l'amore per la Terra di Gesù.
Padre Agostino Gemelli (1878-1959) è una delle figure più importanti del movimento cattolico del Novecento: medico, psicologo e accademico, ha creato nel 1921 e diretto a lungo una istituzione centrale per la cultura del nostro Paese, l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Questo volume prende in esame un momento fondamentale della sua vita: nel 1903 il giovane e promettente scienziato Edoardo Gemelli, già vicino alle idee del positivismo e del socialismo, sposa la fede cattolica ed entra nell'Ordine dei Frati Minori di san Francesco. La sua scelta apre un doloroso conflitto con la famiglia e provoca uno scandalo (viene definita dalla stampa come il «suicidio di un'intelligenza»). Nel corso della sua vita Gemelli è stato sempre molto reticente nel fornire qualche notizia su questa esperienza, distinguendosi così dai molti convertiti che in quegli stessi anni non esitarono a raccontarla in pubblico, per rafforzare il prestigio della Chiesa. È perciò preziosa la ricostruzione di Luciano Pazzaglia, che documenta i vari momenti del processo di conversione di Gemelli. Le lettere da lui indirizzate a persone fidate e amiche come Ludovico Necchi e don Giandomenico Pini consentono di penetrare il travaglio interiore e di registrare i contrastanti sentimenti vissuti dal giovane Edoardo: ne esce un Gemelli sconosciuto, incerto e bisognoso di qualcuno che lo aiuti a uscire dalle proprie inquietudini; tormentato dall'ansia di capire quale strada intraprendere per rispondere all'appello di Dio.
Inframezzato dalle vignette di Ron Hill, il libro di Steven D. Paulson ripercorre con incisività e senso dell'umorismo la vita e le principali posizioni teologiche del monaco agostiniano tedesco che nel 1517 diede origine alla Riforma protestante proponendo alla discussione 95 Tesi sulle indulgenze appese al portale della chiesa del castello di Wittenberg.
In un toccante libro-intervista uno spaccato della multiforme e spesso tragica realtà mediorientale. In questo intenso dialogo con il giornalista Roberto Cetera - inviato in Medio Oriente per l'Osservatore Romano - Padre Francesco Patton ripercorre gli anni del suo lungo mandato in Terra Santa come custode dei luoghi cristiani. Per i lettori che vogliono davvero conoscere quel che sta capitando alle popolazioni martoriate di Israele e Palestina, fra controversie sociali, conflitti e rivalità interreligiose, ma anche tanta passione e tanta speranza.
Testimone vivente della radicalità del Vangelo e del messaggio del Concilio, Eduardo Francisco Pironio, ultimogenito di 23 figli, nacque in una famiglia molto religiosa di immigrati friulani in Argentina. Il suo stile, la sua coerenza e la sua fede furono elementi di distinzione che lo resero ben presto, come pastore, stretto collaboratore di papa Paolo VI e di Giovanni Paolo II, in particolare a servizio dei religiosi e dei laici.
Una comune spiritualità e impostazione pastorale lo legarono anche al futuro papa Francesco, quando era ancora cardinale, il quale diceva di lui: «Quando doveva dare qualcosa, un consiglio, o altro, lo faceva con tutto il cuore».
Chiude il volume una ricca sezione fotografica a colori.
Terenzio ci aiuta a leggere le situazioni, così concrete, descritte senza filtri che non sia quello dell'amore, unico modo per vedere nel profondo e saper leggere quello che altrimenti è solo "guardare". Si sente tanta aria di casa nel suo modo diretto, affabile, sensibile, con le emozioni, i pensieri, le sofferenze, le inquietudini che condivide. È un libro che ci fa camminare tanto e sempre pieno di Parola di Dio e di vita concreta, di situazioni, una vera narrazione della storia... che permette di trasformare quello che può apparire cronaca e caso, in storia d'amore e Provvidenza di Dio. Cosa diventa il Vangelo senza le storie, i nomi, le situazioni e senza il cuore dei nostri sentimenti? (dalla Prefazione di Matteo Maria Zuppi)
Un padre che lascia in eredità insegnamenti di vita cristiana, vissuta in semplicità e umiltà. Due figli che lo ricordano, l'uno, con una breve ma intensa e commovente riflessione personale, l'altro, esprimendo sensazioni, considerazioni e ragionamenti sospesi tra fede e scienza. Il tutto costruito, con leggerezza, intorno al "caso" della Sindone e alla preghiera del "Credo" e con un interrogativo immanente: la nostra vita finirà o, semplicemente, cambierà forma e sostanza? Diventeremo oblio di noi stessi o ci trasformeremo in energia cosciente?
Don Tommaso Maria Fusco (1831-1891), sacerdote del clero salernitano, fondò la Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, ancora oggi operante in molte terre di missione nell'assistenza ai malati poveri, nella gestione di mense per i bisognosi e di centri di accoglienza per giovani lavoratrici e universitarie. Nel 2001 Giovanni Paolo II lo ha proclamato Beato. È in corso la causa di canonizzazione.
Profilo biografico della Serva di Dio Macrina (al secolo Elena) Raparelli. Nata a Grottaferrata nel 1893, fondò la Congregazione delle Suore Basiliane di Santa Macrina, istituzione religiosa di ispirazione bizantina, il cui scopo (scrisse Madre Macrina) "è andare verso l'Oriente Cristiano con l'opera e la preghiera. Col nostro esempio e il nostro lavoro di carità dobbiamo unirci ai nostri fratelli nello spirito, nella mente, nella volontà e nel cuore". La sua vita, caratterizzata dalla preghiera e dall'attenzione costante verso i poveri e gli abbandonati, si concluse nel 1970.
L'esistenza di don Giovanni Ciresola (1902-1987) attraversa quasi completamente il Ventesimo secolo: partendo dalle problematiche scaturite dall'Unità d'Italia giunge all'epoca della contestazione e del post-concilio. La sua attività pastorale, le sue idee di fondazione del Cenacolo della Carità e di Cenacoli Sacerdotali, le difficoltà che incontrò trovano una piena spiegazione e collocazione nella realtà della vivace e feconda Chiesa veronese.
Conquistato dall’esempio e dal carisma di Padre Annibale di Francia, fondatore dei Rogazionisti, il sacerdote Pantaleone Palma (1875-1935) divenne suo valido e fedele collaboratore. La storia di fede e umiltà di Padre Pantaleone, che visse le Beatitudini evangeliche fino in fondo, può oggi costituire un grande esempio di sottomissione alla volontà di Dio e un valido e coerente modello per sacerdoti e per quanti si professano cristiani.

