
Una nuova biografia del giovane beato torinese (1901-1925), indicato da papa Francesco come modello di riferimento per tutti i giovani che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù 2016 a Cracovia. "Più di una biografia o di un'agiografia. E' una road map che facendo parlare la vita di Pier Giorgio, offre indicazioni per seguire le sue tracce, come quei segni a volte flebili ma sempre preziosi che con due pennellate nei sassi dei sentieri di montagna così amati da Frassati indicano la via per non perdere la strada e poter arrivare in vetta" (dalla prefazione di Andrea Tornielli, vaticanista de La Stampa).
Quando Pier Giorgio Frassati muore all'età di 24 anni, il 4 Luglio 1925, persone di ogni condizione si affollano davanti alla casa di famiglia a Torino per rendergli omaggio. Portato via da una poliomielite contratta visitando un mala to, questo giovane studente, membro dell'Azione Cattolica, della FUCI, del Terz'Ordine domenicano e delle conferenze di San Vincenzo, irradiava una carità ardente, attingendo a una fede profonda. Gioioso, sportivo, trascinante, immerso nella realtà e nella politica del suo tempo, vedeva nel prossimo il volto di Gesù e lo esprimeva con innumerevoli gesti d'amore. Dichiarato beato nel 1990 da Giovanni Paolo II e santo da papa Francesco nel 2025, giovani di ogni parte del mondo trovano in lui un'ispirazione per vivere in pienezza la fede e la loro età. È patrono degli sportivi, delle confraternite e delle Giornate mondiali della gioventù. La sua vita è simboleggiata dalla frase: Verso l'alto. "Noi non dobbiamo mai vivacchiare ma vivere" Pier Giorgio
Se sono molte le biografie, le raccolte di scritti, lettere e testimonianze di e su Pier Giorgio Frassati mancava forse un testo che andasse oltre, con l'intento di rileggere e riscoprire, raccogliendo il contributo di più voci, la straordinaria attualità della figura di Pier Giorgio Frassati. Un testo che si offre a genitori, insegnanti, educatori e a chiunque abbia l'arduo compito di accompagnare nel cammino di crescita qualcuno di più giovane, oltre che ai giovani stessi, che potranno trovare in Pier Giorgio un «influencer» di rara concretezza e umanità. Già dall'ampia introduzione dello scrittore Marco Erba emerge un giovane cristiano autentico, libero e gioioso, che vive la fede con pienezza, testimoniandola con umiltà, carità verso il prossimo, amore per la libertà e il rispetto dell'altro, incarnando un esempio stimolante per i giovani, modello educativo inclusivo. I contributi di Alessandro Scurani, Roberto Falciola, Massimiliano Sabbadini, Laura Lavezzoli ne presentano la storia riflettendo sui moltissimi aspetti che hanno caratterizzato la sua vita facendone uno dei santi modello per i giovani che papa Francesco canonizzerà durante il Giubileo 2025.
«La fede e la carità resero Pier Giorgio Frassati attivo e operoso nell'ambiente in cui visse, in famiglia e nella scuola, nell'università e nella società; lo trasformarono in gioioso ed entusiasta apostolo di Cristo, in appassionato seguace del suo messaggio e della sua carità. Il segreto del suo zelo apostolico e della sua santità è da ricercare nell'itinerario ascetico e spirituale da lui percorso; nella preghiera, nella perseverante adorazione, anche notturna, del Santissimo Sacramento, nella sua sete della parola di Dio, scrutata nei testi biblici; nella serena accettazione delle difficoltà della vita anche familiari; nella castità vissuta come disciplina ilare e senza compromessi; nella predilezione quotidiana per il silenzio e la "normalità" dell'esistenza». (Giovanni Paolo II).
Il sole è ormai alto, i suoi raggi colpiscono con forza la schiena del giovane che si arrampica sulla parete di roccia. Una semplice camicia bianca, calzoni scuri e comodi, scarponi che calpestano i percorsi montani: e poi solo lui, gambe e braccia, muscoli tesi. Sale sicuro, senza esitazione né paura: la montagna non la teme, è amica. Pier Giorgio prega anche mentre ascende la vetta: non ha bisogno che le parole si formino sulle labbra, i versi e il ritmo delle lodi sono dentro di lui e vengono offerte in ogni passo. Sale, sale, e ancora sale Pier Giorgio, rapido e certo, trovando sostegni sicuri. E poi lotta, sceglie da che parte stare, e non resta a guardare: ha Dio nel cuore Pier Giorgio, e con Dio i suoi figli, tra i più invisibili, i più poveri, i più feriti dall'ingiustizia. Pagine intense sono quelle che attraverso il romanzo aprono uno scorcio sulla vita di Pier Giorgio Frassati e su quella sua santità fatta di giustizia e solidarietà.
"Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in noi" (1 Pt. 3, 15)
Nel nostro secolo, Pier Giorgio Frassati ha incarnato nella propria vita queste parole di San Pietro. è diventato, così, il testimone vivo e il difensore coraggioso di questa speranza a nome dei giovani cristiani del secolo ventesimo.
Certo, ad uno sguardo superficiale, lo stile di Pier Giorgio Frassati, un giovane moderno pieno di vita, non presenta granché di straordinario. Ma proprio questa è l'originalità della sua virtù, che invita a iflettere e che spinge all'imitazione.
In lui la fede e gli avvenimenti quotidiani si fondono armonicamente, tanto che l'adesione al Vangelo si traduce in attenzione amorosa ai poveri e ai bisognosi, in un crescendo continuo sino agli ultimi giorni della malattia che lo porterà alla morte.
Egli testimonia che la santità è possibile per tutti e che solo la rivoluzione della Carità può accendere nel cuore degli uomini la speranza di un futuro migliore. (Giovanni Paolo II)
In ogni regione e provincia autonoma d'Italia è intitolato al giovane e santo alpinista torinese Pier Giorgio Frassati (1901-1925) un sentiero di particolare interesse naturalistico, storico e religioso, grazie principalmente alle associazioni che lo ebbero come socio - il Club Alpino Italiano, la Giovane Montagna, l'Azione Cattolica Italiana, la Federazione Universitaria Cattolica Italiana - e a quelle scoutistiche, tra cui l'AGESCI. Il libro contiene il racconto di questa iniziativa e le schede tecniche di ciascun sentiero, ognuna dotata di un QR Code che rinvia alle pagine dell'opera, edita dal CAI, L'Italia dei Sentieri Frassati e pronta per accogliere la timbratura a ricordo delle varie esperienze lì fatte. Questo volume racconta le origini e lo svolgersi della rete dei Sentieri Frassati: uno straordinario progetto non solo escursionistico, ma anche educativo verso un approccio globale alla montagna come palestra che allena, scuola che educa, tempio che eleva. La narrazione parte dalla vita stessa di Pier Giorgio e da ampie riflessioni sul suo intenso vivere, anche la montagna, al servizio del raggiungimento delle vette della carità gioiosa. Il racconto, ricco di umanità, che ha accompagnato la realizzazione in Italia dei Sentieri Frassati è poi affidato alle tante storie qui depositate - come sassolini bianchi affinché nessuno si smarrisca - non solo dall'autore, ma anche da altri protagonisti di questo singolare cammino sinodale, tra i quali alcuni dei «vescovi custodi» e i presidenti nazionali di tutte le associazioni che continuano a sostenere il progetto. «Dalle radici piantate in una terra, germogli sono nati in tante altre, fino a coprire l'intera penisola. Un omaggio bellissimo all'esistenza verticale di Pier Giorgio Frassati, e un dono da scoprire per tutti e tutte noi» (Dalla prefazione di don Luigi Ciotti).
Pier Giorgio Frassati, il 'giovane delle otto beatitudini', presentato da Karol Wojtyla. Parole e immagini ripercorrono le tappe principali di un legame forte e profondo tra il Beato torinese e il Papa polacco.
Pier Giorgio Frassati (Torino 1901-1925) è uno dei santi giovani più conosciuti e amati nel mondo: in tutti i continenti ci sono persone e gruppi che si sentono ispirati dalla sua testimonianza cristiana a camminare nella fede e a rendere la propria vita piena di senso e di bellezza. Nell'arco di una vita breve ma intensamente vigilante e operosa, egli orientò la sua esistenza alla ricerca di valori autentici. Studente in Ingegneria mineraria, sportivo esuberante, appassionato soprattutto di montagna, iscritto a molte associazioni del suo tempo attive in ambito sociale, politico e spirituale, partecipava con passione alla vita della Chiesa e alle vicende della società del suo tempo. Vedeva negli altri il volto di Dio e si apriva al prossimo con parole di conforto e di aiuto, con l'amicizia comprensiva e disponibile e con il dono di sé offerto nell'umiltà. La sua personalità continua oggi ad affascinare, animare ed entusiasmare, comunicando, soprattutto ai giovani, che vivere da cristiani è possibile ed è bello. «Tu mi domandi se sono allegro; e come non potrei esserlo? Finché la Fede mi darà forza sempre allegro! Ogni cattolico non può non essere allegro: la tristezza deve essere bandita dagli animi cattolici; il dolore non è la tristezza, che è una malattia peggiore di ogni altra.» (Pier Giorgio Frassati). Prefazioni di Stefano Jacomuzzi e Roberto Repole.
Breve biografia del Beato, costruita sulle testimonianze di chi lo conobbe meglio.
Al'inizio del Novecento Pier Giorgio Frassati (1901-1925) è stato uno straordinario testimone, con parole e opere, della fede in Cristo, realizzando quella coerenza tra fede e vita che è un nodo cruciale per la vita di ogni credente. Questo libretto illustrato ci fa conoscere questa fulgida figura non con una biografia in senso stretto, ma con un percorso lungo le sue vicende di uomo e di cristiano, mettendo in evidenza le grandi tappe e le grandi scelte della sua vita.
La figura del giovane Frassati nella Torino d’inizio Novecento, tra due forme di vita imprenditoriale: l’una di stampo antico, attenta ai valori della patria e dell’onestà, l’altra protesa verso forme sempre più esasperate di capitalismo. In questo scenario Pier Giorgio, il giovane erede del senatore Alfredo Frassati fondatore de La Stampa, fa la sua opzione per la dottrina sociale cattolica. Di qui l’adesione alla San Vincenzo, l’amicizia con i poveri, l’impegno nel Partito popolare, una spiritualità dell’agire operoso e solerte. Altro elemento di novità di questa biografia è l’attenzione portata alla figura del padre di Giorgio, personalità di altissima levatura che, alla morte del figlio, scopre un mondo e una dimensione per lui assolutamente nuovi. Segue anno dopo anno un approfondimento spirituale di cui ha lasciato traccia discreta in alcune lettere dirette a Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI.
Cristina Siccardi, nata a Torino il 2 maggio 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa e La Gazzetta del Piemonte; scrive per il settimanale Il nostro tempo e per diversi periodici culturali. È membro di alcune accademie italiane, fra cui «Paestum», «Costantiniana» e «Ferdinandea». Ha pubblicato: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (1992), Maria Teresa alla conquista di Cascia (1993), Torino: la città, l’arte e la storia (1994), Piemonte: l’arte, la natura, la storia (1994), Elena. La regina mai dimenticata (1996), Martire a vent’anni. Teresa Bracco (1998), Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (20002), Madre Amedea Vercellone. Fra misticismo e azione nella Torino del Seicento (San Paolo, 2001).