
Seguendo un'ispirazione del cuore, Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, ha coinvolto persone di tutte le età, di culture e religioni diverse nella sua rivoluzione d'amore. Età di lettura: da 6 anni.
Il volume rappresenta un tentativo di lettura del percorso biografico della fondatrice del Movimento dei Focolari, a cento anni dalla nascita e a dodici dalla scomparsa. Nasce con un intento e un taglio divulgativo, ma intende anche favorire l’approfondimento di singoli aspetti e grandi tematiche legate alla figura di Chiara e dei Focolari (i laici nella Chiesa, il Vaticano II, la mondialità, l’ecumenismo, la pace …). Vuole offrire una lettura del personaggio calato nei contesti storici che ha attraversato nel corso della sua lunga e complessa esistenza, contribuendo ad arricchire un’offerta editoriale già ampia, ma forse un po’ carente di contributi composti con queste caratteristiche. Una impostazione che trova conferma anche nel profilo dell’autore, che ama definirsi “battezzato semplice” e cerca di leggere le vicende che prova a narrare con un costante riferimento alle fonti, con l’applicazione del metodo storico-critico e con la propria sensibilità di credente, nonché con la chiave ermeneutica che trova la sua sintesi nel rapporto tra spiritualità e azione, tra storia e profezia.
"Chiara non appartiene solamente a voi cristiani. Ora lei e il suo ideale sono eredità dell'umanità intera", ha recitato un monaco buddista ai funerali di Chiara Lubich. Questo volume propone a tutti, oggi, l'insegnamento di Chiara e l'eredità che il Movimento è chiamato a raccogliere in fecondità per la Chiesa e il mondo intero. La maestra trentina che ha fondato l'Opera di Maria nota come Movimento dei Focolari, la cui diffusione è capillare in tutti i continenti, ha fatto una rivoluzione silenziosa. È vissuta in una operosità vibrante ma senza affanni, fatta di meditazioni, iniziative, scritti, discorsi, incontri, viaggi nel mondo; appartata dalla società che predilige il rumore, l'ostentazione. Spiritualità e azione sono state per lei umili e feconde come il lievito e il sale evangelici. I numeri e le iniziative raccontano molto sulla vitalità di un Movimento ora chiamato a non disperdere l'eredità di Chiara. Ma non dicono tutto. Il lascito della fondatrice ai focolari, che negli statuti hanno il nome ufficiale di "Opera di Maria", sta nella visione di un'umanità senza confini, capace di superare barriere, diversità, appartenenze. Una famiglia unita nell'epoca del villaggio globale. Un mondo che abbatte muri e costruisce ponti.
In vista del primo anniversario della scomparsa di Chiara Lubich (Rocca di Papa, 14 marzo 2008), gli Autori ne tracciano il profilo biografico, propongono al pubblico una significativa scelta di aneddoti sulla sua figura ed un'intervista a Maria Voce, attuale Presidente del Movimento dei Focolari sull'eredità di Chiara Lubich. Il volume è ampiamente corredato da immagini fotografiche scelte da Giuseppe Distefano. Uno strumento agile per conoscere una delle personalità più significative della storia della Chiesa del XX secolo.
La prima biografia autorizzata di Chiara Lubich e la storia del Movimento dei focolari. Attraverso numerose testimonianze della protagonista e di persone vicino a lei, Jim Gallagher ripercorre le tappe di una vita ricca di eventi straordinari: la consacrazione a Dio avvenuta all’età di 19 anni, all’avvio del primo Focolare subito dopo. Da quel momento si moltiplicano le iniziative e le proposte e il Movimento si allarga a macchia d’olio: il Focolare maschile, l’inserimento di sacerdoti, vescovi, giovani, le numerosissime piccole comunità cristiane dove si cerca semplicemente di realizzare il programma di Gesù "Che tutti siano uno". Il carisma dell’unità che coinvolge famiglie, gruppi giovanili, intere città con scuole, ospedali, editrici, centri di accoglienza. Oggi i Focolari sono presenti in tutto il mondo e uniscono uomini e donne anche di diverse religioni.
Jim Gallagher, giornalista e scrittore, vive e lavora a Londra. Visiting lecturer presso l’istituto Robert Schuman di Giornalismo e Studi sui Media Europei, è specializzato nella formazione dei giornalisti provenienti da tutta Europa.
Chiara Lubich nasce a Trento il 22 gennaio 1920. Durante la Seconda guerra mondiale, sul crollo di ogni cosa, comprende che solo Dio resta, e ne fa l'ideale della sua vita: il 7 dicembre 1943 è la data che segna la nascita del movimento dei Focolari. È tra i poveri di Trento che inizia la sua "divina avventura. Vari giovani, attratti dalla radicalità evangelica, si uniscono a quel primo gruppo. Al movimento si avvicineranno, con gli anni, anche persone di altre fedi e convinzioni. Nel 1977 Chiara riceve a Londra il premio Templeton per il progresso della religione. Dopo l'impatto con la miseria delle periferie di San Paolo, in Brasile, dà il via al progetto dell'economia di comunione. Il movimento dei Focolari getta ponti tra le persone, le generazioni, le categorie sociali e i popoli: con questa motivazione riceve il premio Unesco 1966 per l'Educazione alla Pace. Dopo lunghi anni di attività, Chiara Lubich si è spenta a Rocca di Papa il 14 marzo 2008, all'età di 88 anni.
Il profilo biografico presentato dal libretto è stato tracciato raccogliendo scritti, conversazioni e interviste della fondatrice del Movimento dei Focolari.
Chiara Lubich (1920-2008) è stata una protagonista indiscussa nel panorama ecclesiale del secolo scorso. Fondatrice del Movimento dei focolari, con stile silenzioso e umile dedicò la vita ad accendere nei cuori il fuoco dell'amore di Dio e della vita di comunione. Diede vita al movimento Gen (generazione nuova) rivolto ai giovani. Fondò la Mariapoli di Loppiano, presso Firenze, prima di una serie di cittadelle le cui comunità vivono nell'unità l'amore evangelico. Fu attiva anche nel campo del dialogo interreligioso. Il libretto illustrato ne traccia il profilo biografico e spirituale, evidenziando il dono profetico di questa donna instancabile e coraggiosa.
Enrico Impalà firma questo agile volume dedicato alla fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich. Un personaggio, un episodio, una virtù: I buoni maestri è una serie di dieci volumi pensata per raccontare la vita, il pensiero e l'opera di uomini e donne capaci di ispirare le nostre vite sulla strada verso il bene.
Queste pagine sono un tentativo di delineare la vita eucaristica di S. Chiara d'Assisi, comunemente rappresentata con l'ostensorio in mano. I giorni di Chiara d'Assisi sono trascorsi davanti all'Eucaristia. Qui e fiorita la sua santita, la contemplazione dell'incarnazione e della passione, il colloquio confidenziale con il Pane eucaristico, la gioia di riceverlo fino alle lacrime. Specchiandosi nell'Eucaristia, S. Chiara ha lasciato che Cristo costruisse i tratti del proprio volto in lei. Alcuni brani di San Bonaventura aiutano a comprendere le indicibili ore di gioia 'sponsale', trascorse da S. Chiara, davanti al sacramento dell'altare" (Mane nobiscum Domine, 31). "
In poche parole: Importanza e attualità della mistica Chiara da Montefalco, monaca a cavallo dei secoli XIII e XIV.
Chiara da Montefalco (1268-1308), monaca agostiniana, è una mistica venerata in Umbria e nel Centro Italia. La sua esperienza biografica e storica si inserisce nel solco del ramo femminile del monachesimo medievale, quello delle recluse innamorate di Cristo. La sua vita è stata improntata all’ascetismo, all’adorazione del Signore e alla fuga da ogni possibile peccato, e contiene perciò i caratteri del modello di perfezione degli exempla medievali: umile e solidale con chiunque si avvicinasse al suo monastero, lottò contro l’eresia e ogni individualismo slegato da Roma. Tuttavia è possibile leggere Chiara anche in una dimensione sociale, vista la sua anticipazione del declino del proprio tempo e delle sue strutture di appartenenza. Senza dimenticare i punti di contatto con le donne mistiche e filosofe del Novecento, che legano la santa ai più grandi ambienti culturali e teologici di ogni epoca.
Non si può parlare di Chiara senza parlare di Francesco e viceversa. La loro esperienza spirituale è inscindibile e rappresenta un esempio luminoso di reciprocità e di amore. La tradizione agiografica del tempo però potrebbe suggerire un ritratto di Chiara subalterno a Francesco, in linea con la mentalità dell'epoca. In realtà Chiara ha scelto di vivere come Francesco non in nome della subalternità, ma come scelta di indipendenza, infrangendo così il modello culturale del suo tempo. Questo ritratto di Chiara d'Assisi ha lo stile accattivante del romanzo e, nello stesso tempo, si basa sulle Fonti Francescane e sulle testimonianze raccolte nel Processo di canonizzazione; si tratta quindi di una biografia, come già quella di Francesco dello stesso autore, scrupolosamente storica, a indicare l'impegno di R. Doni per una aderenza alle fonti e ai documenti autorevoli che permettono una ricostruzione fedele di Chiara.