
In un tempo di profonda crisi del sistema etico-sociale, la rilettura del pensiero di Giuseppe Toniolo si rivela sempre significativa e attuale. Una visione in cui la famiglia, fondamento dell'ordine sociale, e il lavoro, suo motore qualificante, costituiscono due elementi senza i quali la società stessa non sussisterebbe. Attingendo alle pagine del Trattato di economia sociale di Toniolo, si svela la sua capacità di coniugare nel quotidiano i diversi ordini della vita, in una dimensione di sintesi per la costruzione di una società più giusta e più umana.
Amio padre diceva: "Umbe' vuoi sapere quanto è buono il Signore? Quando predico guardo il tabernacolo e gli chiedo: sei contento? E lui risponde: continua così, continua, tu sei Gesù-Dolindo, io Dolindo-Gesù". Gli diceva anche: "Umbe', sono stato faccia a faccia con Gesù, proprio io, povero sciosciammocca (inutile cretino)". Dolindo Ruotolo - sacerdote e terziario francescano - è stato insieme a Padre Pio da Pietrelcina un dono di Dio per la Chiesa. Un amanuense dello Spirito Santo, con una Sapienza e uno spirito profetico infusi dall'alto, un taumaturgo di non minor potenza del confratello cappuccino, uno stigmatizzato di Cristo già nel nome, un figlio prediletto della Vergine Maria, un servo fedele che volle essere il nulla del nulla in Dio e il tutto di Dio negli uomini per la salvezza delle anime. Nulla gli fu più caro della Chiesa, non permetteva a nessuno di compatirlo diffamando la Madre Chiesa. Proclamava solennemente che Essa è la Madre dei Santi, che solo nell'obbedienza alla Chiesa Cattolica e al Santo Pontefice possono fiorire le piante del Paradiso e che la santità è un frutto che nasce dal dolore in unione con Gesù crocifisso.
Il libro presenta la biografia di Fabio Moreni, volontario cremonese ucciso il 29 maggio 1993, a soli trentanove anni, nella Bosnia dilaniata dalla guerra, mentre portava aiuti umanitari alla popolazione.
Fabio Moreni aveva tutto ciò che un giovane poteva desiderare: era intelligente (si era laureato con lode a soli ventun anni alla Normale di Pisa), capacissimo nelle relazioni umane, di bell’aspetto e ricco imprenditore, responsabile dell’azienda ereditata dal padre, morto prematuramente. Che cosa dunque lo motivò a impegnarsi in continui viaggi nella ex Jugoslavia messa a ferro e fuoco? Non tanto e non solo motivi umanitari, bensì un vero e proprio cammino di fede, che lo ha condotto a incontrare Cristo nella sofferenza dei fratelli provati dal conflitto. La memoria di Fabio Moreni è oggi tenuta viva dalla Fondazione a lui intitolata, sorta nel 1994 per volontà della madre e di un gruppo di amici che desiderano ricordarne la fede esemplare.
L’AUTORE
Mauro Faverzani, giornalista, è direttore dell’emittente cremonese Radio 883. Scrittore e saggista, collabora con diverse testate e agenzie, locali e nazionali.
Padre Ezechiele Ramin non aveva ancora 33 anni quando sparse il suo sangue nel corso di una missione di pace. Lo colpirono i pistoleiros di un latifondista in Amazzonia: il prete si era spinto troppo in là nella difesa dei contadini senza terra. Era il 1985, ma oggi, a distanza di decenni, la sua memoria non si è per nulla affievolita nella Chiesa brasiliana e nei movimenti popolari di lotta per la giustizia. E neppure in Italia, dove la sua figura amica è divenuta familiare e ispiratrice per molti in cerca di un impegno evangelico di vita.
Per «Lele», missionario comboniano originario di Padova, è stata di recente aperta la causa di beatificazione.
«Sono venuto tra di voi con semplicità e amicizia, ma, prima di porre i piedi sul suolo brasiliano, avevo fatto la mia scelta preferenziale: i poveri e gli indigeni, le due categorie più sfruttate di questa terra»
Sedici anni. Di corsa. A perdifiato. Destinazione Paradiso. Maria Orsola Bussone (2.10.1954 - 10.7.1970) è una ragazza piemontese del ’68 che ama la musica beat, si interessa alle prime manifestazioni studentesche, suona la chitarra e prende lezioni di canto. Un’adolescente come le altre, si direbbe, innamorata della natura, dello sport e della musica. Prende qualche cotta, annota i suoi pensieri sul diario personale, ha tanti amici e scrive lettere a quelli più cari. È la figlia semplice di un piccolo mondo antico che sembra prossimo a essere travolto dai venti della modernità. Ma la sua vita, apparentemente senza sussulti, la sua routine di figlia di un piccolo paese delle Prealpi piemontesi, nasconde invece un’anima straordinaria. Una fede genuina e cristallina. Insieme con altre amiche, sostenuta dal caro “don”, sospinta da una spiritualità che le dà una marcia in più, inserita in una parrocchia che mette a frutto gli indirizzi del Concilio Vaticano II, “Mariolina” innesta la quarta e in poco tempo brucia rapidamente tutte le tappe.
A sedici anni la sua corsa verso il Cielo si ferma per un banale incidente. Ma dietro di sé lascia una scia di luce. Un giorno aveva rivelato che avrebbe dato la sua vita pur di far scoprire ai giovani la bellezza di Dio. «E Dio la prese in parola», disse a Torino a migliaia di suoi coetanei papa Giovanni Paolo II additandola ad esempio. Lassù, in Alto, trovò il segreto della felicità. «W la vita» era il suo motto. E questa è la sua storia.
Gianni Bianco, giornalista professionista Rai, trentacinque anni, laureato in lettere con una tesi di storia del cinema, ha frequentato la scuola Rai di giornalismo radio televisivo di Perugia. Obiettore di coscienza, padre di due bimbe, ha lavorato per anni a “Radio Capital”. Per una stagione ha condotto il programma quotidiano sportivo Zona Cesarini su “Radio1 Rai”. Nel 2005 ha presentato in mondovisione su Raiuno il Familyfest. Collabora con vari settimanali tra i quali L’espresso e Grazia, ha scritto per Gulliver e cura la rubrica di critica tv del quindicinale Cittanuova. Attualmente lavora a Rainews24. Evviva la vita! è il suo primo libro.
Donna, sposa, mamma, santa e catechista, Eurosia Fabris Barban è una figura sempre più presente nella devozione popolare, come esempio di madre impegnata nell’educazione dei gli e dei giovani insieme.
Come scrive padre Gianluigi Pasquale nella Prefazione, Eurosia «sembra aver vissuto in anticipo i quattro “suggerimenti” che papa Francesco, nell’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, afferma essere l’autentico tracciato che ha reso tali i santi: contemplare Dio perché
ci affascini ancora; riprendere l’entusiasmo di annunciare
il Vangelo di Gesù; gustare l’amicizia con l’eterno Figlio di Dio, riposando nel suo Spirito e, in ne, spendere la propria esistenza per cercare unicamente la gloria di Dio Padre».
In questa biografia, splendidamente scritta da Paolo Rodari, la figura di Eurosia risalta in tutta la sua grandezza e il lettore viene affascinato da una donna capace di parlare a tutti gli uomini e le donne, fedeli e non.
Affascinante e partecipata introduzione alla vita e alle opere di Eugenia Ravasco che ha consacrato la sua vita al Sacro Cuore e all'educazione dei giovani. Eugenia Ravasco (Genova, 1845-1900) e stata, per usare le parole dell'autore, una donna tra Vangelo ed educazione. Ha infatti saputo trovare nel Vangelo le motivazioni piu profonde alle sue imprese pedagogiche e ha saputo valorizzare il Vangelo come sapiente paradigma di valori per educare i giovani. Fondo la Congregazione delle Figlie del Sacro Cuore e l'Opera della Guardia d'Onore al Sacro cuore, dedicando la sua vita all'infanzia abbandonata, ai malati, ma anche all'educazione dei giovani costruendo numerosi istituti pedagogici.
Lucia Capuzzi firma questo agile volume dedicato a suor Eugenia Bonetti. Un personaggio, un episodio, una virtù: I buoni maestri è una serie di dieci volumi pensata per raccontare la vita, il pensiero e l'opera di uomini e donne capaci di ispirare le nostre vite sulla strada verso il bene.
Il giovane Carlo Acutis, morto a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante, ha lasciato nel ricordo di chi l'ha conosciuto una profonda ammirazione per la sua breve ma intensa testimonianza di vita autenticamente cristiana. Recitava il Rosario e frequentava la Messa tutti i giorni, faceva anche l'Adorazione Eucaristica. Il giovane Carlo era infatti dotatissimo per tutto ciò che è legato al mondo dell'informatica, tanto che alcuni professori laureati in ingegneria informatica lo consideravano un piccolo genio. Era veramente un mistero, questo giovane fedele della diocesi di Milano, che prima di morire è stato capace di offrire le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa. Il 10 ottobre 2020, nella basilica di San Francesco ad Assisi, è stato proclamato beato. Durante il Concistoro ordinario pubblico presieduto, lunedì 1° luglio 2024, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Francesco ha stabilito che Carlo sarà elevato agli onori degli altari.
Nove vite di santi, nove vite di persone che hanno condiviso con noi la quotidianità facendola risplendere di amore per il Sole Eucaristico e il prossimo.
Dal diario di Amelia Deluil-Martiny:
O Gesù, ecco la mia anima, fanne ciò che vuoi, immola, falla a pezzi, ma che i sacerdoti Ti rendano la maggior gloria possibile. Il tuo Cuore ha in Cielo una corte di Serafini che non cessano di adorarti e di amarti. Fa’ Tu, sulla terra, una corte di Serafini capaci di soffrire e altresì di amarti”...
“Io sono davanti al Cuore del mio Gesù, come una persona assetata davanti a una sorgente che nell’ardore della sete vorrebbe berla tutta...
O Gesù, ho sete della tua più grande gloria nei tuoi sacerdoti, della perfezione serafica delle loro anime in questi tempi infelici. Ho sete per loro dei tuoi privilegi, dei tuoi favori, delle tue tenerezze, delle più preziose grazie del tuo Cuore”…
Questo libro è una presentazione accurata e sintetica al tempo stesso della vita e del pensiero di Etty Hillesum, la nota figura emblematica della Shoah, che ha rivelato al mondo, con la sua straordinaria grandezza d’animo, che anche in mezzo all’orrore dei campi di concentramento nazisti, si può credere nell’uomo e si può credere in Dio; malgrado il male nel quale è immersa giunge a vivere unita a Dio in una gioia profonda.
L’autore ripercorre brevemente la vita di Etty attraverso la scarsa documentazione reperibile, ma soprattutto i suoi diari, quindi ne scandaglia il pensiero analizzando il rapporto che Etty ha avuto con l’ebraismo, con il cristianesimo, con la Bibbia, ma soprattutto con Dio. Altri capitoli ci rivelano la personalità di Etty attraverso la sua preghiera, l’amore al prossimo, il suo atteggiamento di perdono e verso la sofferenza. Un saggio che affronta tutte le dimensioni della personalità di Etty, con passione ma anche senza remore per le ambiguità che possono essere capite solo approfondendo il carisma e la chiamata particolare di questa ebrea che ha abbracciato la religione di Dio e dell’uomo.
L'autore
Yves bériault, canadese, religioso domenicano, è teologo e psicologo di formazione. È stato cappellano all’università e ha insegnato all’Istituto di Pastorale dei domenicani a
Montréal. Direttore per alcuni anni del celeberrimo centro per gli studenti Benoît-Lacroix, ha promosso attività culturali e di formazione per i giovani universitari. Attualmente è maestro dei novizi nel proprio ordine.

