
"Il volume XI/2011 della Pontificia Accademia di belle arti e lettere dei virtuosi al Pantheon è simbolicamente dedicato al sessantesimo di sacerdozio di Benedetto XVI. Si tratta di un riconoscimento ad una vita sacerdotale vissuta nella costante testimonianza del Vangelo di Cristo, ma anche un omaggio ad un maestro di pensiero, che, in diverse Università, e con diverse iniziative pastorali, ha formato numerose generazioni di teologi e filosofi. Come è tradizione di questa rivista di Arti e Lettere, che, dal 2000, esce con periodicità annuale, anche il numero XI/2011 raccoglie scritti di storia e critica d'arte e letteratura, restauro di opere d'arte, narrativa, poesia, immagini di opere d'arte contemporanea, di accademici e di corrispondenti esterni, tutti impegnati a contribuire all'evoluzione della civiltà nel comune culto della bellezza considerata pietra d'angolo di un nuovo umanesimo cristiano". (Vitaliano Tiberia)
L'individuazione della pista epistemologica che orienta l'escatologia di Hans Urs von Balthasar è lo scopo prioritario dell'opera, nel tentativo di individuare anche le piste dialogiche privilegiate dal noto teologo intorno ai più significativi modelli della produzione escatologica post-conciliare. L'opera approfondisce e prova a chiarire soprattutto la questione controversa circa il tema dell'inferno vuoto, la cui concettualizzazione teologica ha procurato a von Balthasar l'etichetta di teologo ai limiti dell'ortodossia. Un'occasione per comprendere cosa intendeva von Balthasar, in coerenza con la scansione estetica della Trilogia: Gloria, Teodrammatica, Teologica.
Uno dei temi più alti della riflessione teologica di Hans Urs von Balthasar è la missione di Cristo nel mondo, dall’incarnazione
sino alla sua morte di croce. Questo tema lo vediamo espresso nel prefazio della seconda preghiera eucaristica, nella quale troviamo una preghiera rivolta al Padre, una al Figlio ed una allo Spirito Santo, e descrive ciò che fa il Padre, dicendo: Tu « lo hai mandato a noi come Salvatore e Redentore ». In queste parole noi troviamo la decisione e l’invio del Figlio, dal seno della Trinità, che si fa uomo nel grembo della vergine Maria, per opera dello Spirito Santo, che ci rivela il mistero del Dio invisibile, presentandosi a noi come sua immagine visibile e suo estremo amore nella gloria del suo morire.
Noi ora ritroviamo nella preghiera eucaristica questa decisione eterna di Dio e al vediamo attualizzata oggi nel prefazio della seconda
preghiera eucaristica. Come il Cristo giunge ad essere salvatore in un dramma fino a dare la sua vita, von Balthasar lo presenta nella trattazione della kenosi, in cui Gesù Cristo, versando il suo sangue, stabilisce la nuova ed eterna alleanza, tra Dio e l’uomo redento. In termini balthasariani, noi vediamo ora che nella preghiera eucaristica si ripete, si attualizza il sacrifico di Cristo, si sparge di nuovo il suo sangue. Ora, quel che avviene sull’altare, non è altro che una kenosi totale che Cristo fa di se stesso: offre il suo corpo e versa il suo sangue per noi, per la salvezza di tutti Quello che fa Cristo sull’altare è il modello paradigmatico del suo sacrificio. Questo aspetto kenotico della nostra salvezza è l’elemento fondamenale di una teologia liturgica soteriologica. Proprio in questa kenosi totale dello svuotarsi completamente sull’altare nel sacrifico della messa, noi vediamo, seguendo la riflessione teologica di von Balthasar, concretizzata la nascita di una teologia della salvezza.
Il volume riunisce sessantotto interventi. Si tratta di omelie e discorsi per ricorrenze liturgiche o civili particolari; interventi e relazioni alla Facoltà di architettura, al Convegno diocesano di Novara, al Sinodo dei vescovi europei ecc.; riflessioni in occasione dell'inaugurazione della scuola di formazione socio-politica ecc.; meditazioni in Duomo, al pellegrinaggio diocesano in Terra Santa, ai politici; articoli e interviste su quotidiani e periodici; la lettera pastorale Sto alla porta.
Sono 84 i testi che per il 1997 vengono raccolti in questo volume. Se negli interventi del secondo periodo dell'anno più insistiti si sono fatti i riferimenti del card. Martini alla presenza e all'azione dello Spirito, non c'è tuttavia un tema pastorale o dottrinale che egli non abbia toccato. Sempre ha portato uno sguardo attento sul mondo e la città, sui problemi, gli interrogativi, le sofferenze dell'uomo e del cristiano comuni.