Il lungo viaggio di un giornalista non credente nel mondo di Padre Pio. Inaspettatamente inviato de Il Mattino a San Giovanni Rotondo per la veglia dei trent'anni dalla morte, racconterà l'ascesa sugli altari del frate di Pietrelcina. Tra 'religionificio' e potenti episodi di fede popolare, articolo dopo articolo, posa il suo sguardo 'laico', rispettoso e non liquidatorio, sui fatti che avvengono su quella arida montagna del Gargano, sui pellegrini che hanno una preghiera da recitare sulla tomba del futuro santo, spesso una richiesta di aiuto per alleviare una preoccupazione o una sofferenza. Incontri, storie di fede, di dolore e di speranza, un'umanità che trova nella fede risposte per la vita e per il dopo al contrario di chi ha più domande che risposte. Per giorni seguirà la marcia a piedi dei pellegrini da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo attraverso gli Appennini Dauni. E nella domenica della beatificazione inizia l'articolo scrivendo di un gruppo, incontrato per caso, di contadini in marcia dall'Abruzzo verso Monte Sant'Angelo per pregare nella grotta di San Michele, ultima tappa dei crociati prima della partenza per la Terra Santa.
La "Medicina" di Padre Pio contiene: libretto con varie preghiere a san Padre Pio; imaginette; medaglietta.
In questo testo, dedicato al rapporto tra san Pio di Pietrelcina e la Madonna, si ricostruisce la storia della devozione del frate per la Vergine, raccontando numerosi episodi inediti di grande emozione. Completa l'opera una selezione delle preghiere più belle che Padre Pio ha scritto e dedicato a Maria.
Nessuno saprà mai con certezza quanti rosari completi (all'epoca di 15 poste, oggi 20 per volontà di san Giovanni Paolo II) recitasse al giorno padre Pio. Padre Pio attribuiva grande importanza alla recita del santo Rosario per il suo valore teologale; definiva, infatti, questa preghiera: «La sintesi della nostra fede, il sostegno della nostra speranza, l'esplosione della nostra carità». Il sussidio vuole aiutare, attraverso la recita del Rosario e le brevi riflessioni di san Pio da Pietrelcina, tratte dal suo Epistolario, a contemplare il volto di Gesù, nostro Salvatore, e alimentare nei cuori la fiducia e l'amore in Maria che per lui era: «La strada che a vita conduce», «la via per giungere al termine», «strada e via che lo conduce alla salvezza».
Testimonianze dei protagonisti di esperienze prodigiose di Padre Pio.
L'EDIZIONE 2020 DEL CALENDARIO "INCONTRO ALLA LUCE" DI VOCE DI PADRE PIO, OFFRE LA POSSIBILITA', MESE PER MESE, DI SCOPRIRE COME IL SANTO CAPPUCCINO ABBIA VISSUTO, ANCHE EROICAMENTE, LA VIRTU' DELLA CARITA' COME DIRETTORE SPIRITUALE, COME CONFESSORE, ATTRAVERSO LA COSTANTE PREGHIERA E LE VARIE OPERE SOCIALI DA LUI PROMOSSE.
"Dopo averci piacevolmente colpito con romanzi di forte impatto emotivo e umano Gisella Pagano, con il suo nuovo libro, 'Fiori sparsi del Padre', decide di dare voce alla sua abilità giornalistica, maturata in una più che decennale esperienza con la regia documentaristica, attraverso un testo che unisce le caratteristiche di una cronaca storica, all'empatia verso i protagonisti della stessa. 'Fiori sparsi del Padre', ripercorre la vita di Padre Pio, attraverso Io sguardo unico, amico e benevolo di Padre Carmelo, suo figlio spirituale prima e poi suo Superiore presso il Convento di S. Giovanni Rotondo. Una narrazione coinvolgente nella sua capacità di focalizzarsi sui dettagli storici ma soprattutto emotivi, che ricostruiscono le identità profonde dei protagonisti. Le pagine, narrate con abile regia, diventano testimonianza viva e autentica di un rapporto cresciuto nei decenni, capace di superare innumerevoli difficoltà, soprattutto nel periodo più difficile per la vita del Santo di Pietralcina. Grazie all'innata capacità figurativa dell'autrice, la voce di Padre Carmelo da Sessano rivive attraverso queste pagine ricche di umanità e consapevolezza, in un susseguirsi di momenti intensi e toccanti." (Pina Labanca)
La notte ancora al chiudersi degli occhi vedo abbassarsi il velo ed aprirsi dinanzi il paradiso; ed allietato da questa visione dormo in un sorriso di dolce beatitudine sulle labbra e con una perfetta calma sulla fronte, aspettando che il mio piccolo compagno della mia infanzia venga a svegliarmi e così sciogliere insieme le lodi mattutine al diletto dei nostri cuori.
Padre Pio
La Via Crucis, che ci ricorda il doloroso cammino di Cristo Signore dal pretorio del Procuratore romano, Ponzio Pilato, al Calvario, parla al cuore di ciascuno di noi, attraverso le 14 stazioni, delle sofferenze che Nostro Signore ha dovuto subire per la salvezza dell'umanità.
Nella Passione, Morte e Risurrezione di Gesù vediamo che l'immenso amore di Dio nei confronti dell'uomo raggiunge l'apice.
Questo libretto, che può essere usato per una Via Crucis personale o comunitaria, rispetta le tradizionali stazioni della Via Crucis, con l'aggiunta della quindicesima dedicata alla Risurrezione. Ci accompagnano nella preghiera e nella meditazione sulla croce le riflessioni di San Pio da Pietrelcina. Alla luce del suo insegnamento, ogni Via Crucis non termina mai con il buio del sepolcro, ma si proietta nella nostra ultima meta: la casa del Padre, dove Gesù Risorto ci attende e, dove tutti siamo invitati ad entrare come figli e fratelli.
"Il più alto apostolato con il quale si può servire la Chiesa" (cf. Ep. II,70): ecco come Padre Pio presentava la preghiera. Lui, "uomo fatto preghiera", aveva percepito che lo sguardo rivolto a Dio, come orazione contemplativa, deve divenire carità operosa e attenzione misericordiosa verso i fratelli, in special modo verso i poveri e i sofferenti. Questo volume, frutto di dieci anni di servizio presso l'Opera di Padre Pio e di un'intensa collaborazione con il Presidente dell'Opera, mons. Michele Castoro, racconta l'esperienza dei gruppi di preghiera nati da san Pio di Pietrelcina, e di come questo percorso continui ancora oggi.
Questo libro tratta argomenti esclusivi di fra’ Daniele da San Giovanni Rotondo (1919-1994), discepolo di Padre Pio. L’autore ha raccolto le testimonianze proprie e di Silvano Scapin di Campodarsego (PD), amico intimo e frequente accompagnatore di fra’ Daniele per oltre trent’anni; le ha integrate con testimonianze e notizie apprese da pubblicazioni, da interviste a famigliari e amici del frate; ha controllato e annotato i fatti narrati anche alla luce delle cartelle cliniche dei numerosi ricoveri subiti. Ne è scaturito un personaggio straordinario, luminoso, vissuto in simbiosi con Padre Pio divenendo suo discepolo e apostolo. Fra’ Daniele ha sofferto in parallelo col Santo del Gargano i tormenti fisici e morali durante la seconda inquisizione su Padre Pio, più volte nell’incomprensione dei superiori e costretto a “obbedienze” in conventi lontani da San Giovanni Rotondo. Ha patito continue malattie e verosimilmente è stato uno stigmatizzato interiore, il tutto sopportato nel silenzio e spesso riferito con soave ironia. Padre Pio e fra’ Daniele erano come gemelli nell’anima… e nel corpo.
Note sull'autore
Matteo Bevilacqua, nato nel 1938 a San Marco in Lamis (FG), sposato, due figlie, è medico e vive a Padova dal 1956.
Il libro contiene una raccolta di preziosi documenti e lettere, alcune di Padre Pio stesso, e sviluppa in quattro parti le vicende che hanno coinvolto il santo frate di Pietrelcina dall’apparizione delle stigmate, visibili dal 20 settembre 1918 mentre inizialmente erano invisibili. Partendo dalle condanne espresse da parte del Sant’Uffizio, l’autore cita ampi brani della magistrale relazione segreta che l’eminente prof. Festa inviò al Papa e che è stata all’origine della revisione della condanna e dell’emergere della verità. Nella ricorrenza del centenario dell’apparizione delle stigmate di Padre Pio, Enrico Malatesta, giornalista e scrittore, studioso di Padre Pio, ricostruisce questo percorso sempre citando lettere e parti di documenti, in particolare attingendo all’archivio privato delle lettere del prof Festa a cui ha avuto accesso per concessione della figlia dell’illustre medico che fu tra i pochi a visitare di persona Padre Pio e studiarne le stigmate. Autore: Enrico Malatesta sposato e con tre figli, vive e lavora a Roma dove svolge la professione di giornalista. E’ il biografo più attendibile della vita e delle persecuzioni di San Padre Pio per il quale ha realizzato, oltre a vari libri, anche la scheda biografica per l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana “Treccani”. Collaboratore dei quotidiani Il Tempo e La Stampa, firma su Mixer, il programma di Giovanni Minoli su Rai 2, il primo grande speciale televisivo della storia di Padre Pio che ottiene oltre 12 milioni di contatti.