"Perché questi miei appunti su Padre Pio? Perché è stato lui a comandarmi di scriverli. 'Devi farla lavorare!' mi disse al termine di una confessione agitando la stilografica che mi aveva tolto dal taschino." Oggi novantenne, Giovanni Siena ha conosciuto Padre Pio già negli anni Venti e, dall'epoca della Seconda guerra mondiale fino alla sua scomparsa nel 1968, è sempre vissuto a stretto contatto con il santo. In questi trent'anni, giorno dopo giorno, ha annotato episodi straordinari e momenti quotidiani che ha condiviso con lui. Le memorie di Siena, pubblicate per la prima volta in questo libro, sono un documento che permette al lettore di conoscere da vicino e comprendere appieno la dolorosa storia terrena e la profonda spiritualità di Padre Pio. In pagine emozionanti, l'autore riporta fatti di cui è stato testimone . guarigioni miracolose, la lotta morale e fisica contro il Maligno, l'effusione di profumo del Padre... . e descrive una santità manifestata concretamente in ogni momento, anche solo con un gesto, con una parola incoraggiante oppure burbera o con comportamenti che per alcuni hanno suscitato scandalo, ma che per sterminate folle di credenti sono esempi inconfutabili di fede. Nei taccuini di Siena, inoltre, non mancano sorprendenti e preziosi quadri storici, come quello della drammatica occupazione di Foggia nel '44, o l'inedito resoconto di una confessione di Giovanni Leone, all'epoca presidente della Camera.
LA VERSIONE COMPLETA E AGGIORNATA DEL LIBRO IMMAGINI RUBATE. UNO STRAORDINARIO VIAGGIO NELLA VITA DI PADRE PIO, ARRICCHITO DEGLI ULTIMI GRANDI EVENTI DELLA STORIA DEL SANTO."IMMAGINI RUBATE" AL TEMPO, ALLA MEMORIA, AGLI ARCHIVI, ACCOMPAGNATE DAI RICORDI E TESTIMONIANZE DEI SUOI CONFRATELLI DI IERI E DI OGGI.
In questo libro l’autrice mette in evidenza i tre aspetti fondamentali della personalità di don Giuseppe Tomaselli, definito “grande mistico, grande guaritore e grande esorcista”. In vita ricevette da Dio i principali doni mistici, in particolare quello della guarigione, esercitato attraverso il fluido mistico che gli fu trasmesso da Padre Pio e che, recandosi a San Giovanni Rotondo nella Casa Sollievo della Sofferenza pochi mesi dopo la morte di Padre Pio, irradiò su Elena Golia, ottenendole la guarigione dai postumi di una preoccupante malattia.
Fu anche servo fedelissimo di don Bosco, attivando gli ideali salesiani nel modo migliore, con la massima dedizione, onorando ed esercitando tutte le virtù cristiane.
Contiene gli straordinari messaggi di padre Pio ad un’anima mistica poco dopo la sua salita al Cielo!
Il 20 settembre del 1918 un giovane frate cappuccino divenne il protagonista di una tra le più straordinarie vicende nella storia dei santi. Il suo nome era padre Pio da Pietrelcina. Quel giorno ricevette le stimmate, i segni della passione di Cristo: le sue mani, i suoi piedi e il costato sinistro vennero perforati. Da allora, per cinquant'anni, quelle ferite rimasero aperte e sanguinanti. E spaccarono in due la Chiesa e l'opinione pubblica. Usando il linguaggio del romanzo, ma basandosi sui documenti storici, questo libro vuole immergersi nel cuore di padre Pio alla ricerca del suo coraggio, delle sue paure, del suo «essere uomo» che si affidava, con la fiducia del bimbo di fronte al genitore, al Mistero entrato prepotentemente nella sua vita.«Mi sembrava che una forza invisibile m'immergesse tutto quanto nel fuoco... Dio mio, che fuoco! Quale dolcezza!» Padre Pio.
Padre Pio nasce il 25 maggio del 1887 a Pietrelcina, in provincia
di Benevento, da due poveri contadini. Manifesta molto presto la
sua vocazione orientandosi verso l’ordine religioso dei Francescani,
influenzato dall’immagine esemplare del poverello d’Assisi. Le famose
stigmate compaiono nel settembre del 1918 mentre prega Dio affinché
ponga fine alla Prima Guerra Mondiale e colpisca lui perché possa
espiare i peccati degli altri uomini. Gli anni successivi alla comparsa
delle stigmate sono costellati di avvenimenti eccezionali. Padre Pio
deve combattere contro lo scetticismo e l’invidia coltivati soprattutto
negli ambienti religiosi, sia locali sia pontifici, al punto che gli viene
interdetta la possibilità di dire messa, di predicare e addirittura di
intrattenere corrispondenza con estranei al convento. Ormai la sua
fama si espande in tutto il mondo e i suoi seguaci, galvanizzati anche
dai suoi miracoli, riescono a far recedere anche i suoi nemici più
agguerriti. Padre Pio muore nel 1968 ma nel 1999 viene proclamato
beato e nel 2002 santo.
Padre Pio fu un fervente devoto delle anime del Purgatorio e numerosi sono gli episodi in proposito riportati in questo libro. Ed anche gli angeli hanno popolato abitualmente tutti i luoghi della sua quotidianità conventuale, e soprattutto della sua intimità spirituale. Padre Pio ci ha reso familiare l’aldilà, insegnandoci che dovremmo colloquiare ed affidarci più spesso agli spiriti celesti.
Marcello Stanzione (Salerno, 1963) è parroco dell’Abbazia di Santa Maria Nova a Campagna (SA). Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo per la diffusione della devozione cristiana agli angeli.
Dall'autorevole penna di Stefano Campanella, uno dei maggiori studiosi della vita e del pensiero di Padre Pio e delle testimonianze su di lui, un libro che - a cinquant'anni dalla morte del Frate di Pietrelcina - affronta i grandi misteri legati ai giorni della sua dipartita: la precognizione che egli ebbe della propria morte; la misteriosa presenza di colei che egli aveva ribattezzato "Iacopa" al suo capezzale; la scomparsa delle stimmate... e altro ancora: come per esempio, una lucida e attenta analisi della famosa "profezia- riguardante il Pontificato di Karol Wojtyla. L'autore ci conduce, attraverso la rilettura delle testimonianze (alcune delle quali ancora inedite e riportate in appendice al volume) in un'indagine per nulla fine a se stessa e in nessun modo "miracolistica-, alle soglie dell'esperienza straordinaria che ha reso Padre Pio un testimone unico di Cristo, anche nella propria carne. Il lettore troverà, infine, un capitolo che offre un nuovo spunto di interpretazione nei riguardi del complesso rapporto che il santo Cappuccino ebbe con il tema della morte: da un lato desiderata per "essere con Dio", mentre dall'altro egli si sentiva chiamato a restare nel mondo come testimone di quello stesso amore donato sulla croce per gli uomini.
E’ L'ULTIMA OPERA DI FR. MARCIANO MORRA, CHE SI CALA NEL RUOLO DI GIORNALISTA PER INTERVISTARE IL SANTO E AVVIARE CON LUI"UN DIALOGO INTIMO E SINCERO" DI CUI POTRA' DIVENTARE PROTAGONISTA ANCHE CIASCUNO DEI LETTORI.
“Nella famiglia sbocciano i santi! Infatti, quando il terreno è buono produce frutti meravigliosi. Dal fango è ben difficile (se non impossibile!) che spunti un giglio o una spiga di grano.
La vita di Padre Pio e di Madre Teresa è la prova lampante di questa affermazione. Leggi e mi darai ragione!”.
Con queste parole il Cardinal Comastri parla della straordinaria vita di padre Pio (la famiglia, la vocazione, i primi anni di sacerdozio, le stimmate) e madre Teresa (la semplicità, l’amore per il prossimo, la famiglia, la vocazione), creature di Dio.
Questo libro su Padre Pio vi sorprenderà. Dopo averlo sottratto alle oleografie di maniera e alle interpretazioni forzate e tendenziose, gli autori mostrano come il santo stigmatizzato si trovi perfettamente a suo agio tra i monaci e gli eremiti che hanno fatto fiorire il deserto dei primi secoli. La sua genealogia spirituale ha origine fra gli antichi Padri che hanno inseguito la solitudine e una vita di penitenza per incontrare Dio, pregando, combattendo il demonio e preoccupandosi solo della salvezza delle anime. Ciò che attirava le folle fra le montagne scheletriche di Scete, di Nitria o di Tebaide fra il IV e il VI secolo è la stessa forza che le chiamava a San Giovanni Rotondo, sulle alture del Gargano, ai tempi dei viaggi nello spazio: la sete di Dio e la certezza di trovare una santità che la lenisce nei corpi e nelle anime di uomini votati alla rinuncia guerreggiante al mondo, al lavoro manuale, al silenzio, al digiuno, al canto dei salmi, all’orazione, alla contemplazione, al sacrificio del proprio ego incenerito sull’altare del Signore.
Padre Pio da Pietrelcina è ora uno dei santi più amati al mondo dopo essere stato, in vita, uno dei confessori più ricercati. Eppure non era un interlocutore facile: austero, esigente e a volte anche ruvido. A parte i doni e i fenomeni straordinari, come le stimmate, di cui era dotato, egli sapeva offrirsi a chiunque come compagno di viaggio nel non facile cammino di conversione e come testimone del possibile ritorno a Dio per entrare nella logica del suo Amore.