
Si tratta di un diario in prosa e in versi della grande e sfortunata poetessa milanese, un itinerario culturale ed esistenziale a tratti drammatico e sempre sorretto da una grande fede nella parola. Alda Merini si racconta, Piero Manni registra, poi smonta e rimonta la conversazione, taglia passaggi troppo personali, si sente con Alda, aggiungono poesie, rivedono il tutto, ne discutono e lo definiscono quale qui compare.
Sparare poesia
dalle ribalte e dalle pedane,
per passione
del verbo magico guaritore.
Poesie del xx secolo
scelte da Guido Ceronetti
“Noi siamo gli smaniosi della fretta.
Ma, sapete, è un’inezia
In quel che eterno permane
Il fuggire del Tempo.
Ogni precipitarsi è già morto:
Da ciò che sta fermo ci viene
L’iniziazione.
Gioventù, non dissolvere
Nella velocità il tuo animo,
Non forzarti a volare.
Perché riposo è tutto:
L’oscuro e il luminoso,
Il libro, il fiore”.
(Rainer Maria Rilke)
Guido Ceronetti (Torino 1927), saggista, uomo di teatro, ma soprattutto poeta e traduttore di poeti, da tempo immemorabile è noto al pubblico italiano per i suoi sagaci commenti dalle colonne de La Stampa e per le sue versioni letterarie di alcuni tra i più impegnativi libri della Bibbia, come i Salmi, il Qohelet e il Cantico dei Cantici.
Raccolta di poesie pubblicata subito dopo la Seconda guerra mondiale, è in perfetta sintonia con il clima culturale del proprio tempo. C'è la stessa ansia di uscire dalla pagina ed entrare nella vita che determinò il successo mondano dell'esistenzialismo, c'è l'eco di qualche battuta come si immaginava che Sartre potesse pronunciarne al Café de Flore, c'è il cabaret colto, Brecht, la capacità di fare inquadrature come quelle memorabili dei film di Camé, e di dare alle immagini ora la compattezza del volto proletario e fraterno di Jean Gabin, ora quell'effetto di dissolvenza che per chi ha vissuto in Bretagna sarà sempre un molo che si scioglie a metà tra la sabbia e il cielo, nella nebbia della bassa marea.
Una bella antologia di intense e soavi poesie-preghiere. Dopo l'edificante raccolta poetica Il tuo amoroso assedio", l'Autrice firma ora questo nuovo, ispirato poemetto, in cui struggenti liriche dedicate a Maria, Stella dell'Evangelizzazione e lume prezioso ai passi dei Suoi disorientati figli, si alternano ad altre di altissima spiritualità e valenza profetica, specie laddove più vibrata si fa la denuncia dei mali sociali, delle tante, raccapriccianti ingiustizie, che inducono la poetessa a implorare l'Eterno, affinchè invii il Suo Spirito purificatore sul mondo. "
Una raccolta di poesie sulla scia delle raccolte "Questo amore" di Prévert. In questo libro sono raccolte 40 poesie con alcuni inediti. Poesie da leggere, da recitare, da copiare, da usare, da regalare: per tutti i giovani che, grazie a un libro, riescono così ad esprimere i propri sentimenti più profondi e complessi. Il testo contiene un pensiero di Roberto Vecchioni.
"Il più delle volte mi sveglio e come d'incanto mi metto a scrivere per qualcuno in particolare o per qualcosa di particolare, tutto mi viene in un istante e poi con sorpresa rimango io stessa nel leggere le mie poesie in rima, cerco di capirne il messaggio e poi scrivo e salvo tutto. Voglio dedicare questo libro per coloro che stanno perdendo quei sentimenti in qui uno si può trovare, i momenti di gloria, i momenti di grande gioia e i momenti tristi. Tutto può essere irrilevante e poco importante, ma la fede nel mio Signore mi porta a sognare che un giorno ogni dolore e ogni pianto saranno asciugati, e si vivrà in un mondo di vera pace felicità e serenità: solo allora capiremo il vero capolavoro che Dio ha preparato per ognuno di noi".
Un libro che racchiude due pièce teatrali che l'autore, Davide Peron, porta con successo in tour per tutta l'Italia. Nella prima pièce, Giulietta sono io, protagonista è l'Amore, inteso come necessità di essere amati e corrisposti, di essere accettati per quello che si è, senza maschere. Ed è proprio ciò che chiedono le varie protagoniste, donne che si è abituati a vedere messe da parte e soffrire, che vivono il giudizio altrui sulla propria pelle: una cieca, una ragazza di strada, una mamma sposa di un immigrato. Nella seconda, Turoldo. In cammino verso l'altro, ad essere protagonista è il viaggio, in un reading teatrale-musicale che racconta la bellezza del cammino come fonte di ricchezza, dove l'incontro genera nuova vita. Narrato attraverso le parole e i versi poetici di padre Turoldo, Peron racconta il bisogno di aprirsi all'altro, di aprire la propria mente e imparare ad apprezzare ciò che si incontra lungo la via. Prefazione di Padre Ermes Ronchi. Postfazione di Alberto Maggi.
Coleridge non pubblicò mai insieme i tre componimenti poetici che qui vengono presentati: sono stati riuniti dal curatore, sotto il titolo di "Poemi demoniaci", perché hanno tutti a che fare con misteriose manifestazioni del mondo naturale, presenze oscure e allucinate della coscienza. Si tratta di due ballate e di un'ode: "La Rima dell'Antico Marinaio" (1798), "Christabel" (1801), "Kubla Khan" (1816).
Questa antologia di poesie del grande poeta indiano Tagore, raccoglie il meglio delle sue opere più celebri, comprese alcune di quelle che gli meritarono il Nobel per la letteratura. L'anima mistica del grande poeta si esprime in queste liriche intense, che per la loro forza parlano al cuore di chiunque senta il bisogno di ricerca e di ascolto interiori, non importa a quale cultura o religione appartenga. Tutte le poesie di questa raccolta sono tradotte direttamente dal bengoli. Volume curato da L. Santoro Ragaini.