
Un libricino con 14 poesie di Natale dedicate a Gesù; economico, per tutti, con caratteri grandi, di facile lettura.
Leggenda popolare in poesia, di quelle che si imparavano a memoria e si raccontavano a veglia mentre tutti ascoltavano col fiato sospeso come se fosse la prima volta. E' la storia di un eremita.
Composizione in ottava rima secondo la tradizione cantata, tratta dall'opera La Divina Commedia in cento sonetti fiorentineschi". "
Le gesta e le avventure del medico Grillo cantante in ottave in rima e illustrate con riproduzioni xilografiche.
I 247 aforismi del grande scrittore, poeta, drammaturgo e filosofo indiano Rabindranath Tagore, contenuti in questo volumi, sono tratti da Stray birds (New York, 1916).
Questi aforismi hanno la particolarità di non essere stati semplicemente tradotti dalla lingua originale, ma di essere stati riscritti, senza tradire il pensiero del poeta indiano, per renderli più vicini alla sensibilità del pubblico contemporaneo.
Tante le tematiche affrontate, che esplorano le piccole situazioni e i grandi ideali che ritmano la vita di ogni persona umana: dalla spiritualità all’amore, dal senso dell’esistenza alla bellezza, dal frammento ordinario e banale del quotidiano al senso della storia universale.
Un contributo significativo per favorire una religiosità che, al di sopra delle confessioni, unisca tutti, senza fondamentalismi e particolarismi.
Ricordando che, come ebbe a dire Gianfranco Ravasi a proposito dell’intensa vena poetica e mistica del grande maestro indiano, «i temi religiosi affrontati da Tagore mostrano come lui sia anche un nostro cantore».
Destinatari
Per chi ama gli scritti di Tagore e gusta un linguaggio poetico ed evocativo.
Curatore
Antonio Donadio.
Le trentotto poesie che formano il Citra sono state composte da Tagore nello spazio esatto di tre anni, tra il marzo 1893 e il marzo 1896. A quel tempo il poeta trentaduenne, sposato da dieci anni e padre di cinque figli (l’ultimo è del 1894), vive una vita familiare piena di interessi e di impegni a Calcutta ed è già apprezzato e conosciuto in patria per le sue numerose pubblicazioni.
Le poesie di questa raccolta sono state suddivise in cinque classi, secondo il tema dominante:
1) La percezione della bellezza; 2) l’amore per l’uomo e per la terra; 3) il Dio della vita; 4) il lavoro e il dovere; 5) la morte.
Destinatari
Giovani e adulti, appassionati di spiritualità orientale, interessati alla poesia, in particola- re quelli affezionati a Tagore.
Autore
Robindronath Tagore (Calcutta 1861- 1941) è il più grande poeta moderno dell’India, ma è anche drammaturgo, prosatore, filosofo e critico letterario. Nel 1913 vince il Premio Nobel per la Letteratura con l’opera Ghitangioli. Fonda una scuola divenuta in seguito Università Internazionale, ispirata ai valori della pace e della fratellanza. Organizza cooperative agricole e bancarie, promuovendo piccole industrie. Viaggia instancabilmente in Europa, Asia, America.
Si tratta di brevi condensati di preghiera e di poesia, frutto della consapevolezza da parte dell'autrice che l'esistenza umana è, già su questa terra, una vita immersa in Dio. È per questo che tutto può parlarci di lui e farcelo percepire "presente": nella nostalgia di un tramonto come nel sorgere gioioso di un nuovo mattino; in un sorriso di benevolenza e di comprensione, come in un "grazie" di affettuosa riconoscenza; nella contemplazione dell'universo, immensità di ineffabili misteri antichi e sempre nuovi, come nell'ammirazione per un fiore, piccolo grande miracolo per rallegrare, stupire ed elevare il nostro cuore. o anche solo per un paesaggio ad acquarello, soffuso di malinconia, che ci richiama "il tramonto dei celeri giorni"...
L'autore guarda dentro se stesso e fuori, verso il mondo esterno, e con tocco lieve registra le sensazioni che ne riceve. Si tratta di brevi riflessioni, redatte in forma poetica, sulla vita nelle sue diverse manifestazioni: la capacità di provare stupore di fronte alla realtà, la forza rivoluzionaria dell'amore, la fede come palpito intimo nell'esistenza quotidiana, il senso della saggezza e della felicità, l'aspirazione al trascendente che rende l'uomo consapevole della propria finitezza, la gioia di chi sperimenta la misericordia divina, il silenzio come attesa della Parola, il dolore che salva attraverso la Croce. La prima delle venticinque riflessioni presentate, intitolata L'anima nana, mette in guardia dall'atteggiamento di chi "ha il passo del trantran: evita le estrosità, ama soprattutto la cifra della normalità". Luciano Marigo invita a cercare al di là di questa normalità priva di entusiasmo per indagare più a fondo il senso della vita.