
A quarant'anni dalla pubblicazione del "Cavallo rosso" si è voluto rendere omaggio a questo capolavoro attraverso una mostra speciale del Meeting di Rimini 2023 e questo pamphlet, mostrando, sul piano umano e letterario, il ruolo fondamentale che l'autore brianteo e il suo romanzo storico occupano nella letteratura del secondo Novecento. Amore, guerra, politica, amicizia, Provvidenza sono alcune delle molteplici tematiche presenti. Al centro della sua narrazione vi è, infatti, l'uomo, nelle sue dimensioni più autentiche e profonde, al di là della riduzione che ne hanno fatto le ideologie del secolo scorso.
Il lettore depone il proprio pensiero ed entra nel pensiero, nel sogno, dell'autore che sta leggendo. Al risveglio, dopo aver pensato e sognato, in meno di un anno, con cinquantasette autori (Calderón de la Barca, Borges, Gadda, Flaiano, Shakespeare, Solzenicyn, Stendhal...), Daverio annota una frase, un'impressione, un indizio, lascia una fessura perché a nostra volta entriamo nel suo pensiero, nel suo sogno. Con Voltaire, «spiega che una minima parte degli uomini legge, ma quella minima parte muove il tutto». Il tutto del sogno, del pensiero (Cesare Cavalleri).
Il 22 novembre del 1963, sessant'anni fa, moriva a soli 65 anni C.S. Lewis, uno dei più originali e brillanti protagonisti della scena culturale mondiale. Insieme all'amico Tolkien era stato uno dei padri della letteratura del fantastico del '900 e uno dei più significativi apologeti del suo tempo. Il libro è diviso in due parti: la prima è biografica (l'infanzia in Irlanda, la carriera accademica, le amicizie, il suo grande amore per la poetessa americana Joy Gresham), la seconda è dedicata alle sue opere: una sorta di piccola guida a Narnia e alle altre grandi storie.
È la mattina del 25 dicembre. Lo scrittore e giornalista Paolo Valera, la cui voce data per sovversiva gli valse il carcere alla fine del XIX secolo, ci fa entrare nella cupa atmosfera del reclusorio di Finalborgo: lì l'astio che grava sul cuore dei detenuti si scioglie appena un poco al giungere dei messaggi d'auguri delle famiglie, e di una colazione condivisa con i forzati dimenticati da tutti. In quello stesso momento esce di prigione il protagonista del racconto contemporaneo di Eleonora Carta: graziato dall'annuale amnistia natalizia, assapora la consapevolezza di essere libero e vivo. Una certezza che subito vacilla: la libertà si trasforma in un viaggio allucinato oltre i confini delle leggi fisiche, che lo condurrà davanti a una delle immagini più tenacemente radicate nell'immaginario religioso occidentale. Quale altro accompagnamento potrebbe celebrare al meglio questo insolito connubio, se non il suono senza tempo delle ciaramelle di Giovanni Pascoli? I suoi versi aprono il libro, rassicurandoci subito sul fatto che, in qualunque epoca e condizione ci troviamo, l'atmosfera del Natale sarà sempre la stessa.
"Domani mattina troverai un'auto sotto casa tua con un biglietto aereo per raggiungermi a Parigi. Non devi pensare a niente, ho già pensato a tutto io. Sarà un weekend indimenticabile." Luca è bravissimo nelle sorprese, ha il talento di rendere speciale ogni momento, anche le pause pranzo. È un uomo molto indipendente, però non gli piace stare da solo. Ha una storia importante alle spalle, finita non ha capito bene come ("quand'è che le cose belle poi diventano brutte?"). Esce con una ragazza che ha la metà dei suoi anni e un po' se ne vergogna, ma lei è come una boccata d'aria fresca. Sua madre invece dispone di lui come se non fosse mai diventato un adulto e non perde occasione per farlo sentire sbagliato, in debito. Un giorno, per caso, incontra Lucia, la sua fidanzata di quando aveva vent'anni. Il loro era stato un amore da film, assieme avevano vissuto tutte le prime volte. Adesso lei ha una figlia e si sta separando dal marito. E se provassero a tornare al punto dove si erano fermati, vedere cosa è rimasto di quei due? Il nuovo romanzo di Fabio Volo coinvolge ed emoziona pagina dopo pagina, con scene romantiche in cui pare di volare - tra calici di vino buono e croissant caldi -, dialoghi che sembrano rubati dalla nostra vita quotidiana e riflessioni in cui ritrovarsi quando ci sentiamo un po' persi. "Tutto è qui per te" è un libro sulla linea d'ombra che ciascuno di noi si trova a superare alle età più differenti e inaspettate. Sulla voglia di mettersi in gioco davvero, di predisporsi ad accogliere l'amore anziché rincorrerlo ovunque. Sul valore che può avere anche la solitudine. Sul desiderio, e la possibilità, di un nuovo inizio.
Gabriele Dell'Otto, illustratore italiano della Marvel, ha compiuto un'impresa epocale: illustrare integralmente le 3 cantiche della Divina Commedia nell'edizione a cura di Franco Nembrini con introduzione di Alessandro D'Avenia. Celebriamo la sua bravura in questo volume che raccoglie tutte le illustrazioni valorizzandole al massimo, accanto al testo della Commedia.
Viciuzza e Rosalia si conoscono nei vicoli di Palermo eppure, nonostante la miseria che le circonda, quando scherzano e si confidano si spande attorno a loro un profumo intenso di rosa. Perché Rosalia non è solo una coetanea di Viciuzza, una ragazzina povera quanto lei, ma è la Santuzza che il popolo invoca nel bisogno. Viciuzza non ha una madre che le voglia bene e se sul suo piatto arriva qualche fava da farci una purea è grazia ricevuta, ma ha un candore che le privazioni non possono intaccare e che le vale il soprannome di "Babbasuna". L'incontro con santa Rosalia nel 1614 intreccia un'amicizia che durerà tutta una vita. Intanto il gesuita padre Cascini, ignaro di questo legame speciale, è impegnato nell'"ideuzza" di dotare santa Rosalia di una genealogia illustre che la faccia discendere da Carlo Magno, per renderla accetta alla nobiltà e all'alto clero. E scomoda per la sua iconografia nientemeno che il fiammingo van Dyck. Fra spie vaticane e le ombre della Riforma protestante, è proprio questo gesuita malandato ma tenace a salvare Viciuzza dalla strada, con l'aiuto delle sue impareggiabili aiutanti, le suore Mano destra e Mano sinistra, e a trovarle sistemazione presso la grande pittrice Sofonisba Anguissola. Nel 1624, quando sopra Palermo si abbatte la peste con il suo fetore insopportabile, di santi - anzi, di sante patrone - ce ne sono ben quattro, ma nessuna sembra godere della fiducia del popolo. Solo la Santuzza può compiere il miracolo più grande e mettere in salvo la città e i suoi abitanti. Ed ecco che l'"ideuzza" di padre Cascini finalmente prende forma, con l'aiuto di una Viciuzza ormai più matura e consapevole. Giuseppina Torregrossa scrive un romanzo vivacissimo e pieno di ironia, dove Palermo è il centro di macchinazioni ordite da Nord a Sud, da Anversa a Roma, fra spiritualità, amicizie, arte e potere.
Le storie di Natale di Rigel e Nica, i fratelli Harrison, Isabella e Chris, Derek e Sia, Thomas e Vanessa, Abrael e Vine. Romantico, passionale, contrastato, il sentimento più dolce risplende in una collezione dedicata al periodo più magico dell'anno. Cinque racconti firmati da Erin Doom, A.J. Foster, Rokia, Carrie Leighton e F. Vanessa Arcadipane ci scaldano il cuore con incanto e delicatezza. Le autrici confezionano un incredibile regalo a tema natalizio per le lettrici e i lettori, riaccompagnandoci negli universi narrativi che più ci hanno fatto emozionare, facendoci rivivere ancora una volta le atmosfere uniche e le trame segrete delle loro storie più amate. Nica e Rigel stanno per suggellare il loro amore, non senza imprevisti. Nel giorno più atteso, infatti, il ragazzo scompare senza spiegazioni. Il vero amore, però, sa aspettare con pazienza. Le feste in casa dei fratelli Harrison sono una cosa seria. Nel loro chalet in Vermont si respira un'atmosfera sfavillante, ma questo Natale sarà diverso dagli altri. Sia e Derek stanno trascorrendo il loro primo Natale insieme, quando l'auto li abbandona in mezzo alla neve. Finiranno per trovare rifugio in un orfanotrofio gestito da una proprietaria con molte fiabe da raccontare... Thomas e Vanessa si preparano a passare le festività in famiglia, a Corvallis. Finché una notizia inattesa non scombina ancora una voltale carte. Gli Inferi sono in fermento. La principessa Vine è pronta a debuttare in società. Prima di farlo, però, la aspetta un'incursione nel mondo degli umani insieme alla sua guardia più fedele, Abrael.
Le vicende travagliate e i dolorosi conflitti interiori della peccatrice perdonata nel Vangelo.
Goli è una donna iraniana costretta a lasciare la sua terra per salvare se stessa e i suoi figli. Nonostante la sua giovane età, sente di aver già vissuto tre vite. La prima in Iran. A dodici anni Goli viene data in sposa a un uomo violento, da cui divorzia. A quindici si risposa con un uomo ugualmente malvagio, da cui ha due figli. Divorzia di nuovo. La seconda vita inizia quando Goli decide di fuggire dall'Iran seguendo la rotta balcanica. Vivrà sulla propria pelle il dramma di una fuga segnata da violenza e soprusi. La terza vita si svolge in Italia, al presente. Goli racconta della fatica di ricominciare, lasciandosi i fantasmi dietro le spalle.
Un serrato dialogo tra due diavoli specializzati nell'attaccare i punti deboli della famiglia per creare delle crisi e possibilmente distruggerla. La finzione letteraria riprende il modello delle famosissime "Lettere di Berlicche" di C. S. Lewis, in cui paradossalmente dalle considerazioni dei due demoni emergono per contrasto i punti di forza che fondano la famiglia cristiana e che sono da coltivare e rinnovare in una unione che si basa sul sacramento. Lettura che esercita una preziosa forma di catechesi a sostegno e in difesa di una istituzione attaccata da molte parti.
Siamo nell'autunno del '44, nel territorio della montagna veronese. I fascisti vanno ad arrestare Luigi. Messo in carcere e torturato, colpevole soltanto d'essere il fratello di don Antonio, anch'egli arrestato e portato davanti al plotone di esecuzione. E questo perché aveva voluto mettere al sicuro, in un convento di suore, la figlia di un noto partigiano, di cui i nazi-fascisti volevano servirsi per obbligare il padre alla resa. La potenza del linguaggio accompagna lo snodarsi degli episodi sin dall'inizio, dando spessore ai personaggi e al loro ambiente. Un quadro da cui vengono fuori valori potenti, come la famiglia, la fede, la contrada come cortile educativo, la dignità di ogni persona.