
La verità che emerge da questi quattordici racconti di Ottessa Moshfegh, apparsi sulle migliori riviste americane di letteratura, è soprattutto nel modo in cui il grottesco e l'oltraggioso sono pervasi di tenerezza e compassione. Tutti i personaggi della raccolta vorrebbero essere persone migliori. Tutti tentano di riconnettersi agli altri e, inevitabilmente, inciampano nei loro stessi impulsi, nelle loro stesse insicurezze esistenziali. E agli occhi dell'autrice questo forse non è un male, al contrario, è la tragicomica, struggente bellezza dell'esistenza. Ecco allora insegnanti che trovano nel consumo di stupefacenti un inatteso sollievo dal soffocante mondo della scuola, vedovi che rimpiazzano la moglie con una molto più appassionante collezione di piante grasse, donne che non riescono a spiegarsi la propria irresistibile attrazione per uomini davvero infrequentabili, futuri padri spaventati dal loro destino, gemelli convinti di provenire da altri pianeti che architettano piani micidiali per far ritorno a casa. Con una scrittura limpida e veloce, Ottessa Moshfegh ci offre quattordici storie tenere e divertenti, nichilisticamente compassionevoli per raccontare altrettante esistenze perdute, tra autoinganni, morti improvvise e molto humour nero. Perché il mondo è un posto difficile e la vita è in effetti complicata, e proprio in questa fragile idea possiamo trovare la forza per continuare ad affrontare le improbabili sfide della vita.
La bambina ha soltanto dieci anni. Quando la trovano, è immersa in una vasca di deprivazione sensoriale: non sente niente, non vede niente ma indossa delle cuffie collegate a un registratore che le trasmette sempre lo stesso messaggio: «Il mio nome è Sara Eden». I suoi ricordi non esistono più, il passato è un enigma. Le resta soltanto il suo nome e qualche indizio frammentario: una vecchia collana e una polaroid che ritrae uno sconosciuto, con un appunto scritto a mano: «Non ti devi fidare di quest'uomo». La bambina ora è una donna e ha qualche certezza in più. Sa che qualcuno le sta dando la caccia, ma non sa chi. Sa soltanto che non si fermeranno mai. Sa che l'unica possibilità che le resta è trovare l'uomo della polaroid, lo sconosciuto di cui non dovrebbe fidarsi, per tentare di ricomporre i frammenti del suo passato. E sa che c'è qualcosa di oscuro, in quel passato, che la rende pericolosa. Perché Sara Eden potrebbe essere una vittima, ma potrebbe essere anche un'assassina. L'unica cosa che sa per certo è che non può credere a nessuno.
A 25 anni, Astrid è la stella del pomeriggio Tv e la fidanzata di Giangi di Settembrini, un giovane aristocratico, noto alle cronache rosa come campione di eleganza e playboy, ma che la sera si addormenta sul divano senza neanche guardarla. Arrivare a condurre lo show del sabato sera sarebbe per Astrid la svolta di un'intera carriera, il riscatto sociale di una vita, ma altre conduttrici, altrettanto agguerrite, le contendono lo stesso programma e i favori dello stesso potente: il presidente Cesare Gallia, capriccioso padrone della casta al governo. L'arrivo di una misteriosa busta verde sgretolerà in un attimo le speranze di Astrid, costringendola ad affrontare i suoi segreti e le sue paure. In un'unica, decisiva, settimana, scandita dall'attesa per la lesta di compleanno del presidente e dall'attesa per la presentazione dei palinsesti, si intrecciano i destini di questi e altri personaggi e si dipana un romanzo corale, popolato di politici nevrotici, principesse sull'orlo di una crisi di nervi, escort mascherate da sante, minorenni disinvolte, faccendieri di ogni risma, insospettabili cripto gay. Per tutti, il passato riemergerà a presentare il conto e, presto, tutti si ritroveranno a rischio di perdere tutto.
Come e perché si diventa terroristi? Cosa spinge un ragazzo romano a unirsi al gruppo eversivo più duro e determinato, quello delle Brigate Rosse, responsabile del clima di terrore instauratosi in Italia negli anni Settanta? In questo libro Valerio Morucci racconta i suoi primi anni da ribelle, gli anni del liceo e dell'università, in quell'atmosfera di pseudo libertà dove tutto sembrava possibile e la parola "rivoluzione" riempiva le frasi e i pensieri di molti giovani. Un racconto diretto, immediato, una sorta di "come eravamo", che si ferma con una scelta precisa, prima dei terribili anni di piombo.
Giugno 1933. La casa di campagna della famiglia Edevane è pronta per la festa del Solstizio e Alice, sedicenne brillante, curiosa, ingenua e precoce scrittrice in erba, è particolarmente emozionata. Sarà una festa bellissima e lei è innamorata, anche se nessuno lo deve sapere. Ma quando arriva mezzanotte, mentre i fuochi d'artificio illuminano il cielo scuro, il piccolo Theo Edevane, che non ha ancora un anno, scompare. E la tragedia spinge la famiglia a lasciare per sempre la casa tanto amata. Settant'anni più tardi, dopo essere stata sospesa dalla polizia per non aver rispettato le regole, Sadie Sparrow decide di prendersi una pausa di riflessione e raggiunge l'amatissimo nonno in Cornovaglia. Quando è già sul punto di lasciarlo per tornare ad affrontare i propri demoni, Sadie scopre una casa abbandonata, circondata da giardini incolti e da una fitta boscaglia. Dove un bambino era scomparso senza lasciare traccia. Per risolvere il mistero, Sadie incontrerà l'unica testimone rimasta, una delle più famose autrici inglesi, Alice Edevane. Che le rivelerà un segreto del passato... più presente che mai.
1913. Alla vigilia della Prima guerra mondiale, su una nave diretta in Australia, qualcuno trova una bambina abbandonata. Una donna misteriosa, l'Autrice, aveva promesso di prendersi cura di lei. Ma è scomparsa senza lasciare traccia. 1934. La sera del suo ventunesimo compleanno, Nell O'Connor scopre un segreto che cambierà la sua vita per sempre. 1976. Molti anni più tardi si lascerà tutto alle spalle per cercare la verità, e viaggiando fino alle coste della Cornovaglia spazzate dal vento, raggiungerà lo strano e bellissimo castello di Blackhurst, un tempo dimora della nobile famiglia dei Mountrachet. 2005. Alla morte di Nell, sua nipote Cassandra riceve un'eredità inaspettata. Il Cliff Cottage, con il suo giardino dimenticato, famoso per i segreti che nasconde: quelli dell'oscura famiglia Mountrachet e della sua guardiana Eliza Makepeace, autrice di inquietanti favole vittoriane. È in quel giardino, alla fine, che Cassandra trova la verità sulle proprie origini, e scioglie l'antico mistero della bambina perduta.
Nel 1993, lo scalatore americano Greg Mortenson, dopo un tentativo fallito di raggiungere la vetta del K2 e una difficile discesa che mette a repentaglio la sua vita, giunge nello sperduto villaggio di Korphe, nel Karakorum pakistano. Gli abitanti lo curano per sette settimane, e per sdebitarsi Greg promette loro che tornerà a costruire una scuola. "Tre tazze di tè" è la storia di quella promessa, delle difficoltà incontrate per mantenerla - in California, Greg rinuncia alla casa e vive in macchina per non sprecare i soldi dell'affitto - e della spettacolare riuscita dell'impresa: in una dozzina di anni Mortenson ha costruito non una ma cinquantacinque scuole, ha promosso in particolare l'istruzione delle bambine, da sempre escluse, e ha portato avanti la sua opera nelle zone dominate dai Talebani, anche dopo l'11 settembre e le guerre che hanno insanguinato una terra già martoriata.

