
Uno scrittore viaggia a piedi per mezza Italia, nell'estate più calda del secolo. Incontra persone, osserva luoghi, sta giorni interi senza parlare con nessuno, vive piccole avventure di inospitalità. Poi torna a casa e racconta la piattezza dell'Emilia, l'orrore della circonvallazione di Bologna, l'interminabilità della costa marchigiana. E dal racconto di questo viaggio nascono racconti di altri viaggi, sempre a piedi, attraverso la città, paesi, stanze, bar, uffici pubblici, corridoi di treni.
È orribile invidiare qualcuno che si detesta, ma a volte può succedere. Questo è quanto accade a Carlo, un traduttore in difficoltà economiche che vive alla periferia di Firenze, quando decide di prendersi in casa un inquilino con il quale dividere le spese. Alla sua porta si presenta Fred, abbigliamento stravagante, modi irritanti e fare invadente, ed è chiaro fin da subito che questa coabitazione invece di risolvere un problema ne creerà infiniti altri. Ha inizio così una "convivenza impossibile". Fred non è un inquilino modello: è disordinato, rumoroso, indiscreto e pian piano si impossessa non solo degli spazi ma anche della vita e dei pensieri di Carlo. Sbarazzarsi di lui non è facile; il fascino "maligno" che esercita è irresistibile, come pure la semplice naturalezza con cui attraversa i casi della vita: sa muoversi con disinvoltura nelle situazioni difficili, ha sempre la battuta pronta, riesce a volgere le cose continuamente a proprio favore, e soprattutto ha uno strepitoso successo con le donne, nessuna riesce a resistere ai suoi modi di galante mascalzone. Insomma, l'esatto opposto di Carlo, o meglio, forse proprio quello che lui vorrebbe essere. La storia, fin qui tragicomica, prende però una piega decisamente più seria quando si profila sulla scena l'inquietante figura di un misterioso assassino, e i sospetti della polizia cadono proprio sull'appartamento del povero traduttore e del suo strano ospite...
Dopo gli scritti politici presentati nel primo volume, il secondo volume delle Opere di Niccolò Machiavelli raccoglie un'ampia scelta di lettere e legazioni, cioè i documenti dell'attività diplomatica del grande statista.
Il volume raduna tutti i racconti di Savinio seguendo l'ordine cronologico delle raccolte da lui organizzate. Nelle Note ai testi, i curatori ricostruiscono la genesi di ciascuna delle raccolte e l'accidentato iter di ogni singolo racconto, gettando luce sul metodo di lavoro dell'autore.
Luisa è capocontabile in una fabbrica di giocattoli del Nord Italia. E' una donna di sessant'anni, energica e dolce, molto stimata nel lavoro. La sua solitudine è popolata da pensieri semplici e profondi, da ricordi belli e brutti. Nel complesso è convinta di aver avuto una bella vita. All'improvviso accade qualcosa. Oscure presenze invadono la sua casa: il telefono squilla di stupide telefonate anonime, i ragazzi del bar di sotto la torturano con il chiasso e il rombo delle motociclette; il suo corpo perde l'abituale efficienza. Il suo rifiuto delle cure ha motivazioni profonde. Le sembra più facile fare tutto da sola. Succede allora che lo sprofondare nel buio del destino si trasforma in scrittura.
Pubblicato per la prima volta nel 1802, è il romanzo che ha accompagnato Foscolo per quasi tutta la sua vita.
Al centro di questo romanzo c'è una storia d'amore che anela alla normalità. Due uomini, un giovane e un vecchio, si incontrano e credono di poter passare insieme il resto della loro vita. Imparano l'uno dall'altro, con allegria; compiono il comune percorso dall'euforia dell'innamoramento ai compromessi della serenità matrimoniale. Ma la letteratura ci si mette di mezzo. E la letteratura può urlare una verità nemica dell'amore. Perché con un libro ci si può far male. Un libro può anche essere lui, l'assassino.
Il perseguitato è il grande semiologo senza nome: il Maestro. Ma la persecuzione infernale in cui si dibatte non è rappresentata da cadaveri clonati galleggianti sul Po o da cecchini annidati in Sardegna, come nei precedenti romanzi della serie, ma dall'aglio! E' proprio questo nobilissimo e saporito bulbo a rendere impossibile la vita dell'illustre professore. E chi sarà il mandante di questo vile attentato?
Attingendo a un vastissimo repertorio di romanzi, racconti e resoconti, noti e ignoti, della letteratura europea e americana, Brilli descrive in che modi l'automobile faccia la sua comparsa nella letteratura d'inizio secolo, come venga percepita quale mezzo di avventura e di conoscenza, simbolo di progresso e di dominio sulle cose, strumento di autorità e di emancipazione. Dopo di ciò Brilli organizza il racconto tematicamente, mostrando come le possibilità dell'auto si adattino alle diverse età dell'uomo. Infine mostra come il viaggio in automobile modifichi la percezione del paesaggio e come l'auto finisca per diventare un elemento essenziale del repertorio simbolico nella letteratura.