
Alberto, il giovane e geniale pittore di alberi inconclusi, con l'arroganza e la durezza di una sfida continua; Stefano, lo studente, con il desiderio di essere all'altezza dell'amico, però più fragile, più intimidito; Chiara, la ragazza con la sua innocente, ma sensuale naturalezza. I due ragazzi dividono lo stesso appartamento; la ragazza, che ama il pittore, è nomade nello studio. Sono in tre. Si muovono tra la Padova universitaria, una Milano fintamente glamour, e la Roma che ruota intorno al mondo del cinema, alla ricerca di un'identità, scoprendo alla fine di essere lontani da ogni cosa, persino da se stessi. Ognuno è legato all'altro, indissolubilmente, e condivide le rabbie, le indifferenze, le euforie, nei frammenti di un insolito discorso amoroso. Ognuno ricerca un proprio posto nel mondo e questo essere comunque sempre in tre li pone al riparo dal disastro esistenziale. Mattia Signorini racconta uno spaccato della realtà dei giovani di oggi, dove le entità di maschile e femminile si confondono, paradossalmente, tra fragilità e irruenza, ambiguità e sicurezza, eccesso e disincanto, attraverso una storia vibrata sui toni di una carica emozionale che mette a nudo un contemporaneo alfabeto sentimentale.
L'ispettore Carmelo Tancredi, già incontrato nelle avventure dell'avvocato Guido Guerrieri, non è un poliziotto come gli altri. Si occupa di casi che procurano poca carriera e nessuna gloria. Cerca persone smarrite. Soprattutto ragazzi e bambini ingoiati da un mondo buio popolato di mostri. Un ricco imprenditore è stato brutalmente assassinato. Qualcosa, nell'ambiguo passato della vittima, spinge Tancredi e la sua squadra a condurre una frenetica indagine parallela nel cuore oscuro di una città. Dove i confini fra bene e male si confondono. Un romanzo a fumetti di Gianrico Carofiglio illustrato dal fratello Francesco.
Una madre e una figlia affrontano insieme l'ultimo viaggio verso un paese ignoto: il paese della malattia e della morte. Quando l'anziana ma vitale madre si ammala, la figlia si trova davanti a una realtà sconosciuta che si rivela sempre più difficile: la solitudine, la sofferenza e lo smarrimento della malata ma anche l'inospitalità della medicina, le contraddizioni dei medici e la loro incapacità di considerare una persona ferita nel corpo e vicina alla morte un essere umano a tutti gli effetti, un soggetto e non un oggetto.
Un racconto denso e sconvolgente, una storia di poverta', emarginazione, dolore e morte in una societa' che ai piu' deboli toglie anche la speranza.
Antigone, sfidando le leggi per dare sepoltura al fratello, incarna la pietà, un sentimento sobrio quanto necessario, profondamente umano. Proprio da Antigone prendono spunto gli articoli che compongono questo volume e che sono usciti negli anni sul "Corriere della Sera" e sul "Messaggero". Sono storie di donne che in giro per il mondo subiscono un destino di discriminazione e di violenza, ma anche storie dell'Italia, un paese che secondo l'autrice sembra rassegnarsi alla devastazione incessante del proprio patrimonio naturale e culturale.
Un libro sulle radici dell'autore, una raccolta di racconti, un diario intenso e appassionato attraverso le strade e i destini dell'uomo.
Una notte di due anni fa, Walter Veltroni ricevette in regalo il disco di un pianista jazz che non aveva mai sentito nominare. Una musica che evocava un misterioso paesaggio interiore, che esprimeva un dolore profondo. Dalle note di copertina Veltroni scoprì che il giovane musicista, Luca Flores, si era suicidato poco giorni dopo l'incisione, nel 1995. Da allora, l'attuale sindaco di Roma ha cercato di scoprire tutto quello che poteva su un uomo che ormai considerava un amico perduto. In questo volume ripercorre la sua vita, dalla nascita a Palermo nel 1956 al diploma al Conservatorio di Firenze, fino alla sua affermazione sulla scena del jazz italiano e internazionale, e alla morte.
In questo libretto, Rita Levi Montalcini, con Giuseppina Tripodi, racconta la scuola ai ragazzi.
Può un antico mito rivivere in una crudele storia di amore e tradimenti che nasce e si sviluppa nell'inferno della società di oggi? Questo libro lo suggerisce con forza. La giovane Clitemnestra, ragazza borghese, si ritrova spaesata e incuriosita nell'ambiente del marito Agamennone, un boss: "Tutto 'sto teatro me piaceva," dice lei, stupita e come affascinata da un mondo crudele che ancora non conosce nei suoi dettagli drammatici. Ben presto, però, il "suo" boss la tradisce, e Clitemnestra si ritrova a fare i conti con le sue pulsioni: rabbia, vendetta, amore? Un amore che porta con sé il richiamo del sangue, la pulsione omicida. È una pulsione che viene da lontano, dall'antichità più oscura e profonda, e che non lascia scampo.
Vincenzo Malinconico è un avvocato napoletano che finge di lavorare per riempire le sue giornate. Divide con altri finti-occupati come lui uno studio arredato con mobili Ikea, chiamati affettuosamente per nome, come fossero persone di famiglia. È stato appena lasciato dalla moglie, ma cerca con ogni mezzo di mantenere un legame con lei e i due figli adolescenti. Un giorno viene improvvisamente nominato difensore d'ufficio di un becchino di camorra detto "Mimmo 'o burzone" e, arrugginito com'è, deve ripassarsi il Bignami di diritto. Ma ce la fa, e questo è solo il primo dei piccoli miracoli che gli capitano. Il secondo si chiama Alessandra: la pm più bella del tribunale, che si innamora di lui e prende a riempirgli la vita e il frigorifero. E intanto Vincenzo riflette sull'amore, la vita, la delinquenza, la musica: su tutto quello che attraversa la sua esistenza e la sua memoria, di deriva in deriva.
Federico Navel è un ragazzo "ancora allo stato brado", perso nelle distruzioni della seconda guerra mondiale, in fuga dall'Italia verso la Svizzera. Il suo è un viaggio alla scoperta dell'amicizia, dell'innamoramento e dell'amore. In quei tempi difficili, tanto Federico quanto l'amico Giovanni, quanto le due donne che incontra, Milla e Mutti, hanno inizialmente per compagna solo la loro solitudine. Mentre intorno a loro aleggia la cupa violenza della morte, si incontreranno in un percorso che condurrà il giovane protagonista a una nuova e più matura consapevolezza.
Lucilla è una donna felice, ha una bella famiglia, è stimata nella sua professione, ha un viso curato e una monovolume. Un giorno al supermercato incontra un ragazzo che la guarda con insistenza. Lui è bello, e a Lucilla piace. Il libro è la storia di un frigorifero, di una pila di bozze di stampa, di un ricatto, di un bambino che dorme sotto il tavolo, di un furgoncino posteggiato sempre nel solito posto, di una serie di errori non fortuiti, dei sotterranei di una fabbrica abbandonata, di uno studente fuori sede ritrovato nel suo appartamento, di un figlio grasso, di una macchina fotografica digitale acquistata a Cesano Boscone. Ma soprattutto è la storia di un solitario correttore di bozze, tormentato dai fantasmi delle costruzioni intellettuali con cui ha quotidianamente ha a che fare. Sempre più lontano dalla realtà immagina, e forse mette in pratica, un piano per vendicarsi.