
"La Metafisica" di Teofrasto è un'opera unica per la complessità e l'ampiezza dei temi esaminati, che vanno da questioni al cuore dell'aristotelica filosofia prima alla fisica, alla matematica, all'astronomia, alla concezione della scienza e alla teleologia. E anche una testimonianza di prima mano delle modalità con cui la scuola nella sua fase più antica seppe accogliere e valorizzare l'insegnamento di Aristotele. L'andamento del testo non ha carattere sistematico, ma dialettico e problematico: di qui le molteplici interpretazioni di quest'opera, gravata da un'ipoteca di antiaristotelismo che tuttavia appare difficilmente sostenibile.
È l’esposizione più completa della logica di Tommaso d’Aquino. Di essa vengono spiegate dettagliatamente tutte le strutture portanti. Il volume può essere letto a diversi livelli, e può essere considerato:
- un manuale introduttivo: perché scritto in maniera piana, divulgativa e aggiornata;
- uno studio esegetico: visto l’enorme apparato testuale e bibliografico che contiene;
- una ricerca innovativa, specie nell’esame del problema induttivo, di cui si propone una soluzione originale.
Inoltre, la parte finale mostra che in Tommaso le teorie logiche della dimostrazione e dell’induzione – lungi dall’essere una mera ripetizione dei testi aristotelici – sono in perfetta armonia con la sua metafisica dell’atto d’essere.
Claudio Antonio Testi - nato a Modena nel 1967, è laureato in Filosofia all'Università di Bologna e co-fondatore dell'Istituto Filosofico di Studi Tomistici. Le sue numerose pubblicazioni spaziano da studi esegetici sulla metafisica tomista a scritti di logica formale. Da sempre attento all’opera di Tolkien, ha negli ultimi anni scritto numerosi contributi sul tema e curato molti volumi per la collana «Tolkien e dintorni», della quale è direttore. È stato il primo italiano a vedere pubblicato un suo articolo sulla prestigiosa rivista internazionale «Tolkien Studies». È membro dell´Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena, presso il quale insegna abitualmente, http://www.istitutotomistico.it/
Che cos'è l'uomo? Come parlargli? Confusi dal mondo delle apparenze, abbiamo smarrito il senso dell'esistenza e la scintilla divina che vive nel nostro corpo mortale. Lontani dall'amore di Dio, incapaci di concepire la gratuità, diventiamo spietati calcolatori. L'uomo moderno, che vuole sfuggire alla morte e superare i propri limiti, vive nell'illusione e nell'idolatria: al posto di Dio ha messo miti vuoti come la rivolta, il progresso e l'abolizione delle differenze. Il sociale si è sostituito alla carità, l'istruzione alla saggezza, l'ideologia al pensiero, la moda ai costumi, la propaganda all'informazione.
Non esiste libertà senza ordine. Questo libro presenta, attraverso una rassegna di articoli e aforismi, il pensiero di Gustave Thibon, definito "filosofo-contadino". SI tratta di testi pensati e scritti per il grande pubblico che traggono ispirazione da fatti di attualità o da conversazioni di vita quotidiana e che evidenziano la necessità di rimettere al centro di tutto Dio e un ordine del Creato autenticamente vivo, principi messi in crisi dall'odio rivoluzionario. Solo così l'umanità dispersa e smarrita potrà recuperare il senso autentico della libertà, dell'individuo e della società.
Da sempre il compito della filosofia è guidare l'uomo alla comprensione di se stesso e dal mondo: è una forma di ricerca della felicità, necessaria oggi più che mai. Questo volume ripercorre il cammino verso la felicità tracciato da dieci tra più grandi filosofi della storia - da Platone a Cartesio. da Seneca a Kant e Nietzsche raccontandone la vita, le opere e il pensiero attraverso pagine a fumetti divertenti e semplici, adatte a ogni tipo di pubblico. Un approccio sorridente e leggero ai grandi temi della filosofia,senza mai perdere di vista il suo fine ultimo: accompagnare ciascuno nel proprio viaggio verso la felicità.
Rousseau sosteneva che una donna sensibile conosce l'amore meglio di tutti i filosofi con i loro trattati rivolti all'analisi dei sentimenti. Con questo libro Gilles Tiberghien si propone di restituire all'esperienza amorosa una pluralità di significati nei quali tutti possano riconoscersi. Scritto nella forma di uno scambio epistolare, "Una storia senza fine" dà conto di tali differenze, assegnando ai quattro protagonisti, due uomini e due donne, l'espressione di un modo fondamentale di vivere il sentimento. Sviluppato nell'arco di quattro stagioni legate alle diverse tappe dell'amore, l'attesa, l'incontro, la fusione erotica, la gelosia, il distacco, la ripresa, la promessa d'eternità, questo saggio "romanzesco" trova ispirazione non solo nel pensiero dei grandi filosofi, ma anche in quei perfetti esploratori della vita amorosa che sono i romanzieri e i poeti.