
Il testo raccoglie gli Atti della Giornata Canonistica Interdisciplinare. Necessità comportamentale e necessità naturale.
Il volume analizza l'istituto del prestito vitalizio ipotecario recentemente modificato dalla legge 2 aprile 2015, n. 44, che ha ampliato ed arricchito la disciplina attuale contenuta nell'art. 11-quaterdecies del decreto legge 30 settembre 2005, n. 203. Gli autori hanno approfondito gli aspetti giuridici del prestito vitalizio ipotecario, indagando anche il potenziale mercato, partendo dall'analisi del contesto sociale ed economico che ne ha determinato dapprima la sua introduzione ed oggi il suo "rilancio" ed analizzando anche i suoi possibili impieghi in Italia e le esigenze che detto strumento è in grado di soddisfare.
Tra i meriti del Codice del 1983 è l’aver consegnato agli operatori del diritto l’importante novità contenuta nel can. 1536, § 2 in merito al valore probativo delle dichiarazioni delle parti e alla possibilità di attribuire loro la forza di prova piena; non si è trattato del frutto isolato di una stagione legislativa, ma del venire a compimento di fermenti e istanze già presenti da decenni in dottrina e nella Giurisprudenza Rotale. Lo studio delle sentenze relative ad alcuni capi di nullità ha messo in luce la ricezione, non sempre piena, di questa novità sino alla Dignitas Connubii, di cui sono stati studiati anche gli schemi preparatori. Al termine del cammino, la novità appare mancata, cioè depotenziata, nel concreto della prassi forense canonica, ma non svanita, restando aperte nuove e proficue vie di utilizzo di essa.
Andrea Ripa
è sacerdote della Diocesi di Rimini. Laureato in Lettere classiche con indirizzo archeologico, già membro della Missione Archeologica Italiana a Cirene, ha conseguito il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense. Dal 2006 al 2008 è stato docente di Diritto matrimoniale presso l’Istituto Superiore di Scienze religiose “A. Marvelli” (Rimini), dove dal 2008 insegna Introduzione al Diritto canonico.
L'introduzione del divorzio nel nostro ordinamento ha inserito un elemento di notevole disarmonia ed ha posto una serie di problemi, in relazione ai rapporti tra le cause ecclesiastiche di nullità, le dichiarazioni di nullità civile, i procedimenti di separazione e di divorzio. L'operatore che, a qualsiasi titolo, si occupi di una causa di separazione o divorzio non può ignorare gli effetti della delibazione di una pronuncia di nullità ecclesiastica sul giudizio in corso, né le conseguenze e le modalità di applicazione del principio di prevenzione. Da ciò consegue la necessità, per coloro i quali vogliano avere una cultura adeguata in tema di diritto di famiglia, non solo di avere congrue nozioni di diritto ecclesiastico in ordine alla nullità matrimoniale, ma anche di approfondire i meccanismi attraverso cui le decisioni dei relativi tribunali trovano ingresso nel nostro sistema ed ivi producono effetti giuridici. Diviene così centrale la conoscenza del giudizio di delibazione dinanzi alle corti d'appello, poiché esso costituisce il momento di comunicazione e di passaggio tra sentenze ecclesiastiche (cui attribuisce esecutività) ed ordinamento italiano. Il volume è scritto tenendo conto di tali esigenze e si snoda attraverso la disamina, in primo luogo del regime di nullità di diritto civile e del sistema di nullità del diritto canonico, consentendo al lettore un utile raffronto, e, subito dopo, puntando l'attenzione sul giudizio di delibazione.