
Il volume, diviso in due parti, indaga sulla bellezza e il fascino che essa esercita. Il primo capitolo - dedicato al Bello nella Bibbia - passa in rassegna la poesia biblica, la Genesi come capolavoro di Dio, l'Antico e il Nuovo Testamento. Il secondo capitolo ha invece per tema la Bellezza e pensiero teologico, con un excursus che va da Platone ad Aristotele, da S. Agostino e S. Tommaso d'Aquino, fino ad affrontare possibili prospettive future.
DESTINATARI
Studenti, membri di gruppi biblici, appassionati d'arte e artisti.
AUTORI
Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate, è sacerdote della diocesi di Milano dal 1966. Dal 2007 è presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere è autore di una settantina di volumi, tra i quali meritano di essere segnalati alcuni studi di grande rilievo scientifico come il commento a Giobbe, il Libro dei Salmi, Qohelet, il Cantico dei Cantici. Recentemente ha curato il dizionario Temi teologici della Bibbia (Ed. San Paolo 2010). Tra le sue opere ricordiamo: Nuova guida alla Bibbia (Ed. San Paolo, 2008), I Vangeli del Dio con noi (2009), Qohelet. Il libro più originale e scandaloso delL'Antico Testamento, Un mese con Maria. 31 immagini bibliche (Ed. San Paolo, 2008).
Marko Ivan Rupnik nasce nel 1954 a Zadlog, in Slovenia. Dal 1973 entra a far parte dei Gesuiti e successivamente consegue il dottorato alla Gregoriana. Artista conosciuto internazionalmente, ha realizzato il mosaico della Cappella Redemptoris Mater in Vaticano. Oggi dirige il Pontificio Istituto Orientale e il Centro Aletti. Sue pubblicazioni: Una conoscenza integrale. La via del simbolo (2010), Il cammino della vocazione cristiana di risurrezione in risurrezione (2007), The color of light (2003).
Seguendo le pagine evangeliche su: le ultime ore terrene di Gesù, la cena eucaristica, il processo, il tradimento, la passione, la crocifissione, la sepoltura, la risurrezione, le apparizioni ai discepoli..., vengono commentati e appro- fonditi gli eventi; presentati nei loro dati storici, ma anche nel loro significato teologico, cioè nel loro mistero.
«A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici...» (1Cor 15,3-5).
Queste righe dell’apostolo Paolo – che racchiudono l’annuncio fondamentale del cristianesimo e sono il compendio delle quattro narrazioni della passione, morte e risurrezione offerte dai Vangeli – diventano quasi la trama e l’indice tematico di questo volume.
Descrizione dell'opera
Il cofanetto propone in un unico CD formato MP3 le cinque conferenze di mons. Ravasi, già disponibili in audiocassette, sul libro del profeta Isaia:
1. Un rotolo profetico composto da tre mani (cc. 1-6). "Il Primo Isaia e i canti iniziali";
2. Il re Ezechiele o il Messia? (cc. 7-12). Il "Libro dell'Emmanuele";
3. Un arcobaleno di oracoli profetici; storia, fede e speranza (cc. 13-39);
4. Il Secondo Isaia, cantore del nuovo esodo di Babilonia (cc. 40-55);
5. I quattro carmi del Servo del Signore (cc. 42; 49; 50; 53). Il Terzo Isaia e la sua antologia (cc. 56-66).
Note sull'autore
Gianfranco Ravasi, del clero ambrosiano, biblista di fama internazionale, autore di opere scientifiche e grande divulgatore, è stato prefetto della Biblioteca Ambrosiana. Nominato arcivescovo nel 2007, è presidente del Pontificio consiglio della cultura, della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa e della Pontificia commissione di archeologia sacra. Noto esegeta, è autore tra l'altro di un monumentale commento al salterio (Il libro dei Salmi, tre volumi, EDB, Bologna 112008), e di un saggio su Giobbe.
Per spezzare la meccanica ripetitività del quotidiano e vincere l'inerzia di un riposo inteso come mera fuga ed evasione dalla fatica del vivere, la cultura umana ha accumulato nei secoli parole preziose, essenziali, cariche di poesia e saggezza, in grado di creare o allargare spazi di intima riflessione. E da questo tesoro di inestimabile valore che Gianfranco Ravasi attinge ancora una volta, proponendo una scelta di citazioni letterarie, poetiche e filosofiche da cui trae lo spunto per brevi e appassionati commenti. William Shakespeare, Lev Tolstoj, Catullo, Simone Weil, Confucio, Albert Einstein, ma anche Woody Allen, "Che" Guevara, Giorgio Gaber: pensieri, intuizioni che illuminano interiormente, aiutando ciascuno di noi a coltivare, ogni giorno dell'anno, un'"oasi di silenzio" nel fragoroso deserto di apatia morale e superficialità che ci circonda. Solo la contemplazione, vera e propria "fonte d'energia", può infatti restituire vitalità alla nostra anima. In una società come quella attuale, ciecamente votata alla produttività e all'azione, è la diga che tiene alto il livello dell'acqua dissetante e purificatrice nel bacino della coscienza, afferma l'autore, facendo propria l'immagine di uno scrittore agnostico e "indifferente" come Alberto Moravia.
I vangeli dell’infanzia sono un ritratto luminoso del Cristo, tracciato già con i colori della Pasqua. Monsignor Ravasi
li rilegge, con un linguaggio semplice e affascinante, in quattordici meditazioni ricche di teologia e di spiritualità.
Una piccola mappa – resa ancora più preziosa da raffinate riproduzioni d’arte – per raggiungere il cuore del mistero dell’Incarnazione.
I "cherubini"? Sono originari della Mesopotamia e in principio avevano un aspetto assai poco angelico. Il "serpente"? Lo associamo abitualmente al diavolo, ma talora nelle Scritture incarna l'efficacia salvifica di Dio, fino a simboleggiare Cristo crocifisso. Il "numero"? Nella concezione biblica assume una serie di significati che vanno ben oltre la matematica. E il "cielo", così ricco di significati trascendenti, come era concepito nell'Antico e nel Nuovo Testamento dal punto di vista teologico e da quello scientifico?
La Bibbia è uno straordinario patrimonio di immagini che hanno alimentato per secoli il pensiero e l'arte dell'Occidente, anche se oggi si è persa in gran parte la familiarità con il suo universo simbolico.
Secondo Gianfranco Ravasi, biblista di fama internazionale, è però ancora possibile, nella nostra società, riaccendere la curiosità nei confronti del poliedrico mondo rappresentato nei testi sacri. E con questo intento accompagna i lettori, sia credenti sia atei, in quella terra "un po' misteriosa che è la teologia, inoltrandosi nei suoi viali principali, nelle sue strade, ma anche inerpicandosi sui suoi viottoli secondari". Le tappe di questo viaggio suggestivo sono una serie di voci tematiche, che si soffermano non solo sulle grandi questioni teologiche (dall'"anima" alla "risurrezione", dalla "grazia " alla "Trinità") ma anche su ambienti naturali, oggetti, riferimenti storici, usanze di cui è costellato il racconto biblico.
In questo itinerario di parole, destinate spesso a rivelare significati inattesi e sorprendenti rispetto alle normali accezioni ancora in uso, potremo esplorare le profondità del "mare", ossia la dimensione metafisica che esso assume nelle Scritture, o contemplare nel "monte", dal Sinai al Golgota, un luogo privilegiato dell'azione divina di salvezza. Potremo avventurarci tra i numerosi e variopinti "animali" che compaiono nei testi sacri. O scoprire che il legame tra Adamo e la terra da cui è stato tratto è rivelato dal suo stesso nome.
Coniugando come sempre il rigore dell'analisi con un linguaggio di rara chiarezza, monsignor Ravasi ci aiuta a cogliere anche nelle cose più piccole e umili i segni di un mistero che da millenni continua ad affascinare e interrogare l'uomo.
In un mondo che sembra improntato all'utilitarismo e indifferente ai principi etici, che pone al vertice dei suoi valori il successo, comunque ottenuto, ha ancora senso parlare di virtù? La risposta è racchiusa in una legge della storia: quando una realtà viene a mancare, si torna a sentirne la nostalgia e la necessità. Proprio di tale necessità si fa interprete Gianfranco Ravasi che, sulla scorta degli innumerevoli pensatori che nei secoli hanno affrontato questo tema, ha voluto ricostruire una piccola storia della virtù per riaffermare l'esigenza di riportarla nel cuore oltre che nei discorsi degli uomini. Nell'itinerario tracciato da Ravasi la storia della filosofia si incrocia con la teologia, l'etica laica con la morale religiosa, l'antropologia con la storia dell'arte, in un cammino verso una pienezza di vita che travalica i confini della fragile natura umana.