
Le parole che Papa Francesco ha rivolto ai bambini sull’Eucaristia, la Messa, la Prima Comunione, accompagnate e commentate da coloratissimi disegni.
In confezione cartonata da regalo.
"Ascoltare la Parola di Dio è leggere e dire: Ma a me questo che dice, al mio cuore? Dio cosa sta dicendo a me, con questa parola? E la nostra vita cambia". Papa Francesco ha ripetuto spesso questa esortazione nel corso della sua predicazione, fino a farne uno degli assi portanti della sua azione pastorale: essere cristiani vuol dire mettere il Vangelo al centro della propria vita quotidiana, non come studio astratto, ma come concreto confronto e dialogo giornaliero con Gesù, con il suo insegnamento e con il suo esempio. Ecco allora tutto il testo del Vangelo di Luca, intervallato dalle meditazioni e dalle omelie che, a Santa Marta, a San Pietro e in altre occasioni, papa Francesco ha dedicato a questo Vangelo.
In lingua spagnola.
Il presente volume affronta il tema del perdono dei detenuti. Papa Francesco "ha incontrato otto volte i detenuti in carceri italiane e straniere. In questo modo egli si fa continuatore della tradizione, ripresa dopo circa novant'anni di interruzione, da Giovanni XXIII con la sua storica visita ai reclusi di Regina Coeli il 26 settembre 1958. Ciò che accomuna le parole e i pensieri dei pontefici raccolti in questa antologia è che nessuna pena può mai estinguere un peccato, solo il perdono che viene da Cristo può portare la pace alle coscienze. È su questo mistero di misericordia che si diffonde il messaggio del Vangelo e giunge oltre le mura spesse delle carceri". Il volume contiene una antologia di testi sul tema delle carcerati di Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
La giornata del Papa comincia prima delle cinque del mattino e le Letture della Messa del giorno la nutrono: è questo tempo di preghiera che il Santo Padre desidera condividere quotidianamente con i fedeli. Non attraverso una solenne celebrazione in San Pietro, ma con una Messa di fronte a poche persone nella cappella della Residenza di Santa Marta. Le omelie di Papa Francesco, diventate uno degli aspetti più caratteristici del suo pontificato, nascono qui, spontaneamente, e sono il cuore pulsante della sua pastorale, messaggi densissimi che fanno appello al cuore del Vangelo. Non bisogna però leggerle solo come un panorama di dolcezza: contengono parole forti, spesso accuse e anche precise "messe in guardia". Soprattutto, ci guidano nelle lotte di ogni giorno: contro il "principe di questo mondo", nello scontro dell'anima con Dio e nel difficile rapporto con il potere. Il loro valore simbolico è tanto maggiore quanto più ci dicono il senso dell'annuncio evangelico in una forma peculiare, inedita: attraverso immagini pregnanti e un linguaggio semplice, immediato, che vanta una chiarezza e una freschezza maturate in una vita a costante contatto con la gente. Papa Francesco parla di tenerezza, di fede e di ideologia, di spirito e di organizzazione, e di molto altro. Per un anno ha aperto la mappa della sua vita spirituale e del suo impegno sacerdotale in uno sforzo che trascende la semplice "comunicazione di una verità": queste pagine sono molto di più. Prefazione di Federico Lombardi.
Il volume fa parte della collana "Le parole di Papa Francesco" e riunisce i discorsi pronunciati dal Pontefice nel corso del viaggio apostolico in Messico (12-18 febbraio 2016). Il primo contributo è rappresentato dalla trascrizione del videomessaggio del Santo Padre pronunciato il 7 febbraio 2016 in cui egli stesso si definisce "missionario della misericordia e della pace" ed enuncia i motivi che lo hanno portato a scegliere il Messico come meta da raggiungere per rendere omaggio e pregare la Vergine Maria. Seguono: il saluto ai giornalisti durante il volo Roma-L'Avana; le parole pronunciate durante l'incontro con S.S. Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, avvenuto a L'Avana (Cuba) presso l'aeroporto internazionale "José Martí", in occasione della firma della Dichiarazione Congiunta; il discorso pronunciato durante il volo Cuba-Messico; i discorsi pronunciati in occasione degli incontri con le Autorità civili e con i Vescovi del Messico; le omelie delle messe; l'incontro con le famiglie; la conferenza stampa durante il volo di ritorno.
A tre anni dall'inizio del suo pontificato, papa Francesco non finisce di sorprendere per la forza della sua fede cristallina e la concretezza del suo essere pastore, al servizio della Chiesa e degli uomini del nostro tempo. Questi scritti ne sono una testimonianza e ben documentano, nella loro stessa parabola cronologica, quanto radicale e rapido sia stato il percorso da lui compiuto nel mettere in atto il progetto pastorale ed ecclesiale di una Chiesa in cammino, povera tra i poveri, che nel rinnovare se stessa e riformare le strutture si protende con amore e misericordia verso ogni uomo. Francesco fa sentire prima di tutto che, se si è afferrati da Cristo e ci si lascia illuminare dalla luce del Vangelo, l'esperienza della fede diventa novità di vita. È così che una Chiesa dalle porte sempre più aperte e sempre più generosa nel servizio svolto nel suo immenso "ospedale da campo" si avvicina alle frontiere e alle periferie dell'esistenza. Ma lo sguardo, saldamente ancorato alla concretezza dei problemi, abbraccia di fatto tutto l'uomo, nella sua interezza, ossia ciò che lo costituisce come persona. Nei discorsi qui raccolti c'è la summa del presente e insieme l'orizzonte pastorale degli anni a venire. Una teologia del reale, in cui lo spirito evangelico sposa la quotidianità del vivere, e questa è in definitiva la forma dell'umanesimo sociale che Francesco vorrebbe come bussola per il presente e il futuro della società.
"Nel concepimento immacolato di Maria siamo invitati a riconoscere l'aurora del mondo nuovo, trasformato dall'opera salvifica del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. L'aurora della nuova creazione attuata dalla divina Misericordia. Per questo la Vergine Maria, mai contagiata dal peccato e sempre ricolma di Dio, è madre di una umanità nuova".
(Papa Francesco, Angelus, 8 dicembre 2015, Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata vergine Maria, Piazza San Pietro)
Ryan, João, Natasha, Emil, Yfan, Alessio… I bambini di tutto il mondo, dalla Cina alla Russia, dall’Europa all’Equatore si rivolgono ogni giorno a Papa Francesco per chiedergli aiuto, consigli, risposte ai propri dubbi e spiegazioni sul senso più profondo della fede e dell’esistenza, inviandogli lettere e disegni. Che cosa faceva Dio prima di fare il mondo? Che cosa ne è dei nostri cari dopo la morte? Abbiamo davvero tutti, anche i malvagi, un angelo custode? E ancora: qual è stata la scelta più difficile che il Papa ha dovuto fare nella sua missione e che cosa farebbe se potesse realizzare un miracolo? A queste e altre domande contenute in una trentina di lettere provenienti dai cinque continenti, Papa Francesco risponde con parole semplici e straordinariamente intime, come un padre premuroso, accogliendo e confidando ai più piccoli la sua riflessione sulla vita e sulla fede. Sono corrispondenze indimenticabili che faranno bene a tutti, anche a chi ha perso l’innocenza dei bambini. Perché Dio è semplice, e semplice la sua presenza in mezzo a noi.
Il presente volume, pensato come sussidio per l'Anno giubilare della Misericordia, "raccoglie le riflessioni e i pensieri di papa Francesco sul tema, di così cocente attualità, dell'accoglienza dei migranti, a seguito dell'incalzante succedersi di esodi forzati dalle regioni e dai Paesi più svantaggiati del mondo verso il vecchio continente europeo. Nel deserto spirituale rappresentato dalle derive della post modernità, la comunità dei cristiani fonda la sua esperienza nella fede in Cristo Buon Samaritano e, prima ancora, in quella del Dio che si fa uomo, e si apre alle sofferenze e ai dolori della carne, per portare il suo messaggio di solidarietà e di salvezza al mondo".