
In occasione dell'anniversario del terremoto all'Aquila, l'ISSR propone quest'opera, come strumento adeguato di conoscenza globale e di riappropriazione culturale attraverso cui far emergere le radici spirituali della città e della regione.
In occasione dell'anniversario del terremoto all'Aquila, l'ISSR propone quest'opera, come strumento adeguato di conoscenza globale e di riappropriazione culturale attraverso cui far emergere le radici spirituali della città e della regione.
Un dietro le quinte che documenta la preparazione del film, restituisce le suggestioni delle splendide location, racconta il rapporto tra i suoi protagonisti. Il nuovo film di Nanni Moretti raccontato attraverso le foto di Philippe Antonello. "La mia collaborazione con Nanni Moretti inizia nel 2006 con il film : "Il Caimano", esperienza che si rivelò di grande insegnamento. Per il suo nuovo progetto Habemus Papam, oltre a riprendere le scene girate, ho cerato di raccontare fotograficamente il rapporto tra un regista e il suo protagonista. Questo libro è un tentativo di raccontare l'incontro di due grandi personalità Moretti e Piccoli, ma non solo; spero che sia anche un racconto visivo del percorso intimo e faticoso che un regista fa nell'arco dei mesi di lavorazione".
illustrato con 14 tavole a colori.
Prestigioso volume sul pittore che divenne frate all’età di 25 anni, quando era già un artista affermato.
L’attuale vescovo di Firenze conduce il lettore in un affascinante percorso nel convento di San Marco a Firenze, interamente affrescato dal Beato Angelico.
Un itinerario contemplativo attraverso intense immagini che evocano il mistero e il suo significato.
Il museo comunica poco e male: esporre fisicamente i pezzi non basta a raggiungere l'obiettivo, primario per l'esistenza stessa della struttura museale, di trasmettere cultura ai visitatori. Applicando la teoria della comunicazione a quei particolari segni che sono le opere d'arte, questo volume analizza sistematicamente il museo e denuncia come la sua struttura e organizzazione siano incompatibili con le esigenze di una comunicazione efficace. Occorre aprire il museo alle enormi potenzialità connesse ad un uso appropriato e intelligente delle nuove tecnologie e cominciare finalmente a esporre per comunicare. Il volume è accompagnato da un DVD video che mostra come si costruiscono efficaci apparati comunicativi.
Stiamo assistendo a un cambiamento epocale nel consumo dei musei, le cui conseguenze non sembrano essere apprezzate nella loro reale portata: moltiplicazione e concentrazione dell'accesso, trasformazione in "brand name", assoluta preminenza del contenitore sul contenuto, caduta verticale della comprensione. In queste condizioni è sempre più difficile che gli oggetti conservati nei musei svolgano alcuna funzione culturale. Le tecnologie digitali possono costituire uno strumento fondamentale per correggere questa situazione, ma sono tuttora vittime di un approccio distorcente sia da parte dei ricercatori tecnologi che da parte dei curatori museali. Affrontare questo caso è importantissimo perché investe il problema del come (non) si promuove l'innovazione tecnologica e la sua ricaduta in un settore, quello dei beni culturali, strategico per l'Italia.
Il museo comunica poco e male: esporre fisicamente i pezzi non basta a raggiungere l'obiettivo, primario per l'esistenza stessa della struttura museale, di trasmettere cultura ai visitatori. Eppure l'arte è cultura per eccellenza. Applicando la teoria della comunicazione a quei particolari segni che sono le opere d'arte, questo volume analizza sistematicamente il museo e denuncia come la sua struttura e organizzazione siano incompatibili con le esigenze di una comunicazione efficace. Occorre aprire il museo alle enormi potenzialità connesse a un uso appropriato e intelligente delle nuove tecnologie e cominciare finalmente a esporre per comunicare. Testo di riferimento delle problematiche relative ai musei e alla valorizzazione dei beni culturali, il volume in questa nuova edizione ha conservato invariato il suo impianto teorico ma ha subito una profonda revisione nella sua parte applicativa che ha tenuto conto sia delle numerose nuove esperienze realizzatesi negli ultimi dieci anni sia dell'evoluzione delle tecnologie digitali.
L'Autore ci presenta questo bel libricino molto utile per pregare tutto l'anno, con all'interno novena, rosario, preghiera, riflessioni e meditazioni.
Il canto nella nostra cultura è una manifestazione artistica: ci ha accompagnati lungo il percorso evolutivo e racchiude in sé verità profonde, direttamente collegate alle emozioni. La voce e il canto sembrano essere coinvolti perfino nello sviluppo della coscienza. Le tre anime del suono non è un nuovo metodo di canto. È un viaggio attraverso i misteri della voce umana, affascinante terra di confine tra corpo e mente. Una ricerca sugli inciampi che ostacolano l'emergere del nostro naturale talento. Un libro rivoluzionario per attori, cantanti, relatori, insegnanti e professionisti della voce.
La vita e l'opera di Fabrizio De André sono al centro di saggi e documentari, omaggi e celebrazioni che hanno contribuito negli anni a trasformare l'uomo in un mito, in un'icona musicale e poetica. Una specie di totem, che incute un timore reverenziale a tratti schiacciante. E pensare che invece lui si riconosceva soprattutto nel protagonista di Amico fragile, "evaporato in una nuvola rossa, in una delle molte feritoie della notte". Il giornalista Marco Ansaldo si mette sulle tracce di questo amico fragile, partendo dai vicoli della Foce, le zone che lui stesso, genovese doc, aveva esplorato da ragazzino di strada. Nel ripercorrerle oggi, così diverse eppure identiche, ricostruisce un'inedita topografia fatta di stradine e piazzette, di panchine e bar, in quel fermento musicale e intellettuale da cui scaturì la "Scuola genovese" dei cantautori e il genio di "un giovanotto della buona società". Ma Genova da sola non basta per spiegare De André, che in quarant'anni di carriera ha mostrato mille volti, anche molto diversi: l'uomo dalla voce profondissima, che scandisce parole dolci e terribili; l'uomo feroce con i potenti, anarchico, ruvido e solitario; l'"ateo a modo suo", lontano dalla Chiesa ufficiale ma vicino a Gesù e agli ultimi. In questo libro, Ansaldo ricostruisce un'immagine di Faber a partire da singoli dettagli, frammenti della sua fragilità e della sua forza, lasciando che la luce di ogni nuovo frammento ne illumini un altro. Con e-book scaricabile fino al 30-/06-/2016.

