Sono stati condotti numerosi studi sulle monete bizantine, ma non ci sono ancora interpretazioni univoche sui dettagli delle figure lì rappresentate e in particolare su quelle relative a Gesù Cristo. Le informazioni ricavate dagli studi sulla Sacra Sindone, la più importante reliquia di Cristo nella Cristianità, hanno chiaramente portato ad alcune nuove interpretazioni. Questo è il primo libro al mondo che mette in relazione le diverse immagini di Cristo sulle monete bizantine con l'immagine di Gesù Cristo della Sacra Sindone, anche se l'effigie di Cristo è la più ricercata e collezionata dai numismatici. Il libro, che dovrebbe essere comprensibile a tutti, dimostra la forte influenza che la Sindone ha avuto nel periodo bizantino fino alla caduta di Costantinopoli nel 1204 d.C. e oltre. I numerosi collezionisti saranno quindi interessati ad avere non solo un'analisi numismatica di tutte le monete altomedievali di Cristo raggruppate in un unico libro, ma anche un'analisi storico-religiosa delle stesse.
Da più di 2000 anni il Corpo martoriato e il Volto tumefatto dell'Uomo della Sindone commuovono e interrogano. Davanti al lenzuolo funebre vuoto Giovanni vide e credette. Da allora santi, papi, vescovi, intellettuali, pellegrini si sono accostati al Sacro Lino esprimendo la loro devozione con toccanti riflessioni e pensieri spirituali, che vengono commentati in questo volume da due noti esperti della Sindone, Emanuela Marinelli e Domenico Repice. Il volume contiene anche le insuperate meditazioni del vaticanista Orazio Petrosillo (1947-2007), profondo conoscitore e devoto del Sacro Lino.
"Potremmo essere in presenza di un tassello fondamentale in grado di corroborare la tesi sull'autenticità del Velo Sindonico, alla luce della particolare rivelazione in esso contenuta delle Sette Sante Stimmate di Nostro Signore; circostanza questa che, impossibile ad essere conosciuta da un falsario, non poteva che provenire dal vero, solo e Santo autore dell'immagine, ovvero Gesù Cristo Crocifisso..."
La Sindone di Torino rappresenta da secoli un enigma storico, scientifico e spirituale. È un semplice lenzuolo funerario o una straordinaria reliquia che testimonia la passione di Cristo? In questo volume, Pierluigi Baima Bollone, medico legale e uno dei massimi esperti mondiali della Sindone, collega in maniera originale l'analisi accurata e rigorosa della figura storica di Gesù (alla luce delle più recenti scoperte scientifiche e archeologiche) e la sua corrispondenza con il Lenzuolo di Torino. Attraverso un esame meticoloso delle fonti documentali, delle pratiche funerarie giudaiche e delle trascorse indagini condotte sul Sacro Telo, l'autore propone una riflessione profonda su ciò che la Sindone può rivelarci oggi. La sua narrazione intreccia scienza, storia e fede, portando il lettore a interrogarsi sul mistero della risurrezione e sul valore del lenzuolo della sepoltura di Cristo nel contesto della cristianità e giungendo a proporre una ipotesi sconvolgente, ossia che «il miracolo della risurrezione potrebbe essere avvenuto all'interno della Sindone che ora è conservata a Torino».
La Sindone di Torino è un enigma che attraversa i secoli, sospeso tra devozione religiosa e indagine scientifica. È un crocevia in cui fede e ragione si incontrano, si confrontano e, talvolta, si sfidano. Domenico Spreafico ci guida in un viaggio tra i molteplici interrogativi e le sorprendenti scoperte legate al Sacro Telo, offrendo una prospettiva in cui la ricerca e il dubbio non sono in contrasto con la spiritualità, ma anzi ne diventano parte integrante. Con un linguaggio chiaro e appassionato, l'autore intreccia dati storici, analisi scientifiche e riflessioni personali, conducendo il lettore a una comprensione più profonda di questo straordinario oggetto.
Il libro propone una ricerca originale sulla Sindone di Torino e sul Volto Santo di Manoppello. In queste due fondamentali reliquie della tradizione cristiana le autrici ravvisano moltissimi segni, riconducibili ai movimenti compiuti da Gesù subito dopo la risurrezione. Il raffronto con immagini, documenti e icone sparsi per l’Europa mostra sorprendenti analogie, che il libro illustra con l’ausilio di immagini a colori.
I brevi capitoli, di agile lettura, guidano il lettore in un percorso avvincente, alla scoperta di una Verità profonda.
Biografia degli autori
PIERA ARGELÀ BIDER è stata insegnante di Scuola Primaria e formatrice di adolescenti. Iconografa feconda – avendo «scritto» centinaia di icone secondo l’originale tecnica bizantina, ora sparse nei cinque continenti – ha dedicato gli ultimi vent’anni a ricerche sulla Sacra Sindone e sul Volto Santo di Manoppello. Gli esiti dei suoi studi si possono trovare al sito www.lasacrasindone.it, ricco di approfondimenti inediti.
MARIA GRAZIA ELLERO MINELLI, per molti anni insegnante di religione cattolica, da sempre condivide con Piera l’interesse e la passione per la ricerca religiosa.
La Sindone di Torino, il famoso lenzuolo di lino che secondo la tradizione ha avvolto il corpo flagellato di Gesù Cristo, rimane un affascinante mistero. Nonostante molti credano che si tratti di un clamoroso falso medievale, resta un oggetto misterioso e pieno di significato che affascina gli uomini di ogni tempo e si presta al confronto con la scienza in tutte le sue branche. Questo libro è un'indagine sui più recenti e importanti risultati della ricerca sulla Sindone: la nuova datazione di un campione del Santo Lenzuolo, ottenuta attraverso l'uso dei raggi X, ha mostrato che dovrebbe avere 2.000 anni e ha anche indicato una possibile nuova ipotesi per ricostruirne la storia nascosta prima del suo arrivo in Europa.
In questo libretto, servendosi di prove scientifiche e tesi teologiche, il card. Angelo Comastri espone in modo chiaro e comprensivo la questione dell'autenticità della Sacra Sindone e sul messaggio che la passione di Cristo, impressa sul velo, trasmette ancora oggi a tutti i cristiani.
Una straordinaria presenza ammantata di mistero: così si pone la Sindone sul cammino dell'umanità desiderosa di dare risposta ai quesiti che coinvolgono il senso più profondo della sua esistenza. Quell'antico telo ha avvolto davvero Gesù? L'immagine che vediamo ci parla della sua risurrezione? Com'è arrivato fino a noi quel fragile lenzuolo? Per far luce su questi enigmi sono scese in campo le discipline storiche e quelle scientifiche. Nuovi risultati sono così emersi dagli archivi e dai laboratori, componendo un mosaico avvincente di indizi e di prove. A questo punto il cammino va oltre: davanti alla Sindone «il nostro non è un semplice osservare, ma è un venerare, è uno sguardo di preghiera. Direi di più: è un lasciarsi guardare» (Papa Francesco, 30 marzo 2013). Questo rovesciamento di prospettiva è il punto di arrivo di un itinerario di conoscenza che giunge al significato recondito del prezioso lino. La Sindone in realtà non ha bisogno di luce: è lei che la diffonde. E dunque un percorso di ricerca per illuminarla porta necessariamente a una sola conseguenza: che siamo noi a lasciarci illuminare. Il libro - curato e in parte scritto direttamente da Emanuela Marinelli - aggiorna sulle più importanti indagini storico-scientifiche compiute sul sacro Lino. Offrono qui il loro contributo Pierluigi Baima Bollone, Alfonso Caccese, Andrea Di Genua, Michele Filippi, Stefano Orfei, Alessandro Piana, Bartolomeo Pirone, Ivan Polverari, Laura Provera, Domenico Repice. Nel capitolo conclusivo, le riflessioni di Orazio Petrosillo (1947-2007) aprono alla contemplazione dell'Uomo della Sindone.
Per Giovanni Calvino la Sindone, lenzuolo nel quale sarebbe stato avvolto Gesù dopo la morte, non poteva che essere un clamoroso falso e riproponendo vecchie accuse, ne fece oggetto di derisione verso il cattolicesimo. In merito intervenne persino il Concilio di Trento (1545-1563) nelle sue ultime sessioni, ma le perplessità permasero a lungo nella stessa Chiesa cattolica per alcune discordanze con i Vangeli e la tradizione artistica. In questa complessa vicenda storica, che interessò pure i cardinali Carlo Borromeo e Gabriele Paleotti, intervenne con decisione un uomo umile e di profonda cultura, abile matematico e buon conoscitore dei testi sacri, l'abate benedettino Egidio Sernicoli da Matelica (1525-1590). Con meticolosità e caparbietà il monaco dedicò molti anni della sua vita allo studio per arrivare ad una riforma dell'arte sacra e del culto delle immagini religiose, fornendo le ragioni per cui la Sindone non poteva essere oggetto di censure. La sua biografia, ricostruita qui per la prima volta, quasi come in un giallo storico conduce il lettore in un viaggio tra magnifiche abbazie d'Italia, mostrando le conoscenze affatto scontate degli uomini del Cinquecento sulla preziosa reliquia conservata a Torino e su come cambiò il concetto dell'immagine sacra.