Il tema dei fedeli divorziati e risposati ha acquisito negli ultimi decenni un significativo rilievo pastorale e molte diocesi hanno elaborato percorsi di ascolto, di accoglienza e di coinvolgimento in cammini di fede. Il libro offre un quadro d'insieme delle buone pratiche e delle esperienze utili che si svolgono in Italia, portando a sintesi le caratteristiche dei diversi approcci e soffermandosi sul ruolo, la preparazione e l'atteggiamento concreto degli operatori e delle comunità. L'obiettivo è individuare le coordinate di un valido criterio pastorale, cercando un punto di equilibrio tra le indicazioni del magistero e l'accoglienza dei fedeli divorziati nelle comunità cristiane. Prefazione di mons. Enrico Solmi.
I contributi raccolti in questo volume intendono offrire chiavi ermeneutiche per identificare le cause più rilevanti che rendono vulnerabile la famiglia, logorandone le risorse ed esponendola al rischio del fallimento. Una riflessione che favorisce l'elaborazione di proposte pastorali capaci di farsi carico della fragilità umana e di custodire l'inestimabile valore di cui ogni famiglia è portatrice.
Questo è un libro di testimonianze scritte da giovani che sperimentano la meditazione come strumento fondamentale per lo sviluppo della persona e per l'autoconoscenza. I ragazzi tra i 14 e i 18 anni protagonisti delle belle storie contenute nel libro hanno frequentato il Corso scolastico di autoconoscenza tenuto dall'autrice in diversi Licei a Roma, secondo la tecnica MPA (Meditazione Profonda e Autoconoscenza), ideata da p. Mariano Ballester sj e promossa in tutto il mondo dalle numerose guide formate al suo metodo. Si realizza così, tramite questo testo, una "mappatura dello spirito" dei giovani adolescenti, presentata in capitoli successivi che ripercorrono tutti i momenti del Corso, dal "Sondare il terreno, l'esercizio del film della vita" fino alla "Fioritura ovvero l'apertura di Coscienza". Un libro consigliato ai giovani come agli educatori e agli adulti in genere.
Educatori, confessori, psicologi, direttori spirituali sono categorie di persone che si trovano a doversi confrontare con le problematiche sollecitate in questo nostro tempo da situazioni conseguenti a divorzi, a nuove nozze, a convivenze di vario genere. Un percorso variegato quello offerto dalle pagine del presente volume; un percorso frutto di riflessione, di esperienza e di pubblica condivisione che ora è messo a disposizione di tutti coloro che si trovano di fronte alla sfida dell'educazione e al grave compito della formazione della coscienza sia per quelli che si preparano alla scelta di vita matrimoniale e sia per coloro che ne vivono delle dolorose conseguenze.
Sette schede per il cammino annuale dei Gruppi familiari, proposte secondo lo stile circolare tipico dell'Azione Cattolica: dalla vita alla Parola e dalla Parola alla vita, fino alla decisione di un impegno personale, dentro un clima di preghiera. Il percorso dell'anno assume la forma di un annuncio: la famiglia è una "buona notizia" per la città. La chiave di lettura è che la famiglia costruisce e impegna a relazioni profonde ed è, nei fatti, un incontro tra generazioni. La famiglia è la prima comunità della città, la innerva e le dà l'anima. Non esiste una città senza famiglie. A partire dalla pagina di Vangelo della presentazione di Gesù al tempio, richiamata da papa Francesco nella bellissima lettera indirizzata alle famiglie il 2 febbraio 2014, scopriamo che Dio ama chi dona con gioia; lo ha mostrato a Maria e Giuseppe mediante la cura con cui ha preparato da tempo il loro incontro con Simeone e Anna. Non si tratta di una coincidenza, ma del compimento di un'attesa vissuta dai due anziani con fedeltà. Ogni famiglia è fonte e matrice di storia, allarga i nostri angusti confini in dimensioni temporali e spaziali nuove, tra persone capaci di testimoniare la propria fede e di trasmetterla nel tempo a chi verrà, ma anche risalendo la corrente all'unica origine della comune fede cristiana: Gesù Cristo.
"Perché si muore?", "Perché Gesù è risorto e il nonno no?", "Mamma, ma quando io sarò grande tu sarai vecchia? E quando sarai vecchia, morirai? Allora io non voglio crescere, perché altrimenti dopo tu muori!" I bambini fanno spesso domande sulla morte, mettendo in imbarazzo noi adulti, affannati a trovare risposte che quasi sempre non abbiamo. Tanto più che la morte è oggi relegata nel terreno dell'impensabile, lontana, distante. Invece le perdite fanno parte della vita di tutti e crescere implica un continuo, quotidiano confronto con il dolore e il lutto. Ogni passaggio di crescita è infatti caratterizzato da una conquista, ma anche da una perdita: bisogna perdere il nostro ieri per far spazio al nostro domani. In questo senso, il lutto è evolutivo. Quando però un lutto colpisce la nostra famiglia, se c'è un bambino preferiamo quasi sempre tacere con lui, pensando così di proteggerlo, convinti come siamo che i bambini siano troppo piccoli per capire e vadano protetti dai fatti dolorosi della vita. Ma la loro "beata innocenza" è solo uno stereotipo: se c'è una grave preoccupazione o un dispiacere in casa il bambino, con i suoi sensi all'erta, lo percepisce subito. E sono proprio l'incertezza e la confusione prodotte dal nostro silenzio che più lo disorientano e che rischiano di lasciarlo solo davanti a qualcosa più grande di lui. Quando poi scoprirà la verità, cosa che alla fine inevitabilmente succede, si sentirà per giunta ingannato e tradito da coloro di cui più si fida.
'L’annuncio di un Sinodo a due tappe sulla famiglia ha spiazzato un po’ tutti, ma ancor di più la volontà esplicita e fattiva di Papa Francesco di consultare cristiani e comunità ecclesiali di tutta la Chiesa cattolica per avere chiarezza di quello che pensano i fedeli su questa realtà estremamente delicata e complessa. In questo Francesco, nella sua precisa funzione di Vescovo di Roma che presiede alla carità di tutte le Chiese, non sta tanto praticando un sondaggio, ma sta cercando di fare emergere il sensus fidei del Popolo di Dio sparso per tutto il mondo. L’operazione è allora altamente teologica e sinodale. In questo contesto la comunità Kairòs si è sentita fortemente interrogata. Questo libro, scritto a più mani dai membri della comunità, vuole essere il modesto contributo che si vuole dare alla Chiesa in questo particolare tempo di discernimento ecclesiale. Questo libro manifesta così il vissuto ormai ventennale della comunità che ha incrociato tante situazioni di vita: i divorziati risposati, una comunità cristiana di omosessuali, l’affido di bambini ad una famiglia, la trasmissione della fede ai bambini in preparazione alla prima comunione secondo un catechismo biblico'.
In una società in continua trasformazione, dove la vita e i ritmi familiari subiscono mutamenti repentini, la coppia è chiamata a fissare dei punti di riferimento per realizzare un progetto di vita duraturo. In un'epoca in cui la vita a due non è mai stata così complicata, l'autore di queste pagine traccia un sentiero di umanità, pieno di buon senso e di realismo, in pagine dense di umorismo, tenerezza, amore per la vita e intuizioni evangeliche...
Matteo Selvini e Gilberto Gillini si sono uniti per un compito tanto inedito quanto urgente: indicare un metodo all'operatore volontario che offre una prima relazione d'aiuto alla famiglia nel contesto della quotidianità. Il testo tiene conto delle sollecitazioni provenienti dal mondo del volontariato e degli operatori pastorali, ma anche da quelle figure professionali che vengono quotidianamente a contatto con le problematiche familiari senza una specifica preparazione alla relazione: medici, avvocati, sacerdoti.
In questo libro l'autore, padre di sei figli, tre dei quali nati al cielo, affresca scene quotidiane di vita domestica vissuta che raccontano come l'esperienza della paternità umana possa davvero diventare veicolo privilegiato per comprendere la propria originaria figliolanza a Dio. Prefazione di Giuseppe Corigliano.
Una riflessione e una proposta di percorso dedicata a ciò che significa essere genitori anche in seguito a un divorzio, che lascia spesso molti adulti impreparati davanti ai loro figli.
La famiglia è sempre più in pericolo a causa della crescente secolarizzazione e del pervadente relativismo dei valori che attanaglia la società contemporanea. Nella famiglia si gioca la verità integrale dell'uomo; essa può essere considerata a ragione un raggio di luce per la frammentata e disgregata società contemporanea. Non dobbiamo avere paura di proporre il piano di Dio sulla famiglia, la bellezza enorme che essa rappresenta per ogni uomo e la speranza che essa rappresenta per il futuro della nostra vita e della intera comunità degli uomini. Il volume senza pregiudizi individua i problemi che affliggono la famiglia contemporanea suggerendo possibili soluzioni da un punto di vista pastorale e sociale.