Come capire qual è la chiamata di Dio per ciascuno di noi? E i sentimenti che proviamo sono energia da contenere e incanalare o forse un messaggio da ascoltare? Queste e altre domande vengono affrontate nel volume, attraverso un percorso attento alle dinamiche profonde dell'animo umano e alle relazioni che ci troviamo a vivere ogni giorno. Vengono presentate alcune categorie essenziali della teologia di Edward Schillebeeckx e della psicologia del profondo di Alessandro Manenti, e a partire da esse vengono fornite chiavi di lettura per comprendere il vissuto delle persone. Il lettore è accompagnato a familiarizzare con questo approccio psico-spirituale attraverso l'analisi di una storia di vita concreta e numerosi esempi proposti per illustrare i concetti più rilevanti.
«In cammino verso il Giubileo, ritorniamo alla Sacra Scrittura»: rispondendo a questo invito di papa Francesco, il libro vuole essere una bussola capace di orientare a 360° i credenti nel cammino giubilare, accompagnandoli quotidianamente ad ascoltare e meditare il Vangelo del giorno, illuminati dal commento di autori spirituali.
La gioia di essere amati sempre e comunque da Dio e di poter contare su di Lui, qualunque cosa accada, è il filo rosso che unisce queste meditazioni. A partire da un testo di riferimento, l'autrice ci conduce a cercare Dio, ad approfondire il rapporto intimo con Lui e la verità di noi stessi. La lettura è dispiegata nell'arco dei dodici mesi dell'anno, tanti quante sono le tematiche affrontate: un itinerario che si snoda lungo un cammino in cui si può ritrovare non solo chi ha un percorso di fede, ma anche ogni persona che riflette e si interroga sul senso della propria vita.
Il linguaggio della forza e del potere sembra rendere vano il diritto e far perdere il senso delle regole, la ricerca di giustizia per tanti e l'obiettivo del bene comune per tutti. Il fragore delle armi, la voce del più forte e il silenzio di chi non ha voce parrebbero segnare il fallimento di ogni possibilità di prevenzione e ricomposizione dei conflitti. Nasce da questa sfida nell'oggi della storia la proposta racchiusa nel libro: percorrere vie inesplorate che attingono al carisma di Chiara Lubich, annuncio di unità mentre infuriava la seconda guerra mondiale. Pagine del '49 aprono vie per "tessere" relazioni e "ricucire" nel dialogo una realtà frammentata fra contrasti e polarizzazioni, per ritrovare nel diritto uno spazio che "oltre" le norme è vita dei rapporti, 'palestra' di reciprocità, che comincia dal riconoscere il volto dell'altro per dar vita a una "cultura dell'incontro".
Più che tecnica di preghiera, la meditazione è un modo di essere e di vivere, un'esperienza pura di unione con Dio. Una pratica che John Main sperimenta a contatto con le religioni orientali e scopre profondamente radicata nella tradizione cristiana. I testi qui presentati, raccolti da Laurence Freeman, allievo ed erede dell'autore, toccano alcuni cardini del suo insegnamento: la semplicità della meditazione, il mantra come risonanza armonica di Dio in noi, l'importanza di riscoprire il valore del silenzio e la gioia del Vangelo, il distacco da sé e da ciò che è transitorio per avvicinarsi agli altri e all'Altro. La ricerca di Dio è allora ricerca d'amore, non conquista del pensiero ma esperienza che coinvolge la persona nella sua totalità. Ne risulta una proposta capace d'intrecciarsi alle questioni religiose e sociali che animano il mondo di oggi, un richiamo a «essere pienamente vivi», a «rispondere in modo totale alla realtà del qui e ora».
A cinquant'anni dal suo successo editoriale Vangeli scomodi - tradotto in oltre una quarantina di lingue, tra i libri più amati da Papa Francesco, che ne fece dono persino a Fidel Castro nel suo storico viaggio a Cuba, ancora oggi Don Sandro ha qualcosa di speciale e unico da dirci. Questa piccola raccolta dei suoi brani più belli tratti dai primissimi suoi successi editoriali, curata da Padre Leonardo Sapienza, Prefetto della Casa Pontificia, grande amico di Don Sandro e grande conoscitore dei suoi scritti, ci offre numerosi spunti tematici per la riflessione e la meditazione.
Abbiamo la testa e il cuore pieni di cianfrusaglie. Possiamo però cercare l'essenziale, lasciandoci accompagnare dalle pagine della Scrittura e dalla sapienza della Chiesa attraverso un itinerario di verità e libertà, per ritornare a stupirci del valore che la nostra vita ha davanti a Dio e davanti al mondo. Gli esercizi spirituali secondo la dinamica del discernimento del bene e del male sono un cammino di preghiera per imparare a distinguere l'Amore vero dai falsi amori, il Volto di Dio dalle sue contraffazioni, il Bene reale da quello apparente ed essere così liberi di donarci ai fratelli e alle sorelle nella gioia e nella gratuità.
Il Giubileo è spesso interpretato come un momento che riguarda soltanto l'ambito religioso, ma i temi che lo guidano, in realtà, sono gli stessi che la società mette al centro del proprio progetto di civiltà. Ecologia, pace, libertà, rispetto dello straniero, sostenibilità economica, giustizia sociale: tutto questo, che fonda la nostra convivenza, ha le sue radici nel senso stesso dell'anno giubilare, uno dei grandi momenti rituali dell'ebraismo antico e, poi, del cristianesimo. Rendere il senso originario all'Anno Santo significa celebrare un tempo che non appartiene solo ai cristiani o a Israele ma a tutta l'umanità. Andrea Sarto restituisce in questo volume (dove anche un certo sorriso disincantato ha il suo spazio) un modo diverso per comprendere un tempo che cambia le nostre esistenze.
Il lavoro è una parte essenziale della vita quotidiana della gente. Il presente volume vuole offrire alcune piste di riflessione, nell'ambito della teologia morale sociale, che toccano l'attività lavorativa di oggi. Lo scopo è quello di portare la buona novella al mondo lavorativo odierno attraverso la proposta dell'esercizio virtuoso, valorizzando il senso della creatività, dello sforzo, della fatica e della dimensione intransitiva che agisce nell'uomo durante il suo lavoro e lo distingue dall'operare della macchina sapiens, manifestando in tal modo l'indispensabile dignità dell'uomo-lavoratore.
Esiste davvero un'arte di accompagnare l'altro nel suo cammino di fede? Di fronte alle pratiche distorte di accompagnamento spirituale che si ritrovano nelle varie chiese, questo libro torna ad ascoltare le fonti con acuta sensibilità spirituale, psicologica e pedagogica: l'insegnamento di Cristo e degli apostoli, la pratica nella chiesa primitiva, la tradizione monastica dei padri e delle madri del deserto. Il percorso che l'autrice sviluppa ci ricorda che il cammino verso l'acquisizione della paternità e della maternità spirituale è essenzialmente il cammino verso la conquista di quell'amore che non vincola, non domina, ma libera e conduce a Dio la persona accompagnata. L'umiltà di chi accompagna costituisce il fondamento del suo servizio, e il rispetto della libertà altrui la "colonna vertebrale" del suo metodo.
"Apocalisse" è divenuto sinonimo di fine, in genere catastrofica. Il significato originario si è con il tempo coperto di polvere, fino a scomparire. Si è imposta una chiave di lettura che privilegia gli eventi terrificanti, che preludono al cataclisma finale: dal finimondo alla fine del mondo. Di contro, come reazione, si tende a rimuovere o a sminuire i testi apocalittici: la salvezza finale smussa ogni asprezza. La sfida che si pone l'autore di questo libro è duplice: da una parte far riscoprire la finalità originaria della letteratura apocalittica, tesa a rivelare i misteri dell'alto per dare un senso alla storia del basso; dall'altra, restituire serietà e severità alle sanguinose prove a cui devono far fronte i credenti nel Dio dell'esodo e di Gesù morto e risorto. In altri termini, cerca di offrire risposte alla domanda: come vivere l'apocalisse oggi? Ovvero, come possono le comunità cristiane affrontare le prove del quotidiano e la prova finale come condizione di beatitudine? Solo accettando di vivere nel braciere della storia la Chiesa ne uscirà purificata, per incontrare alla fine, il suo Signore: ecco la sconvolgente rivelazione dell'Apocalisse.