Il tema della giustizia è quanto mai attuale, ma è utile uno sguardo di misericordia e redenzione sulla vita di quanti hanno commesso gravi errori tanto da finire in carcere. Mazzolari è maestro di umanità e cerca di leggere il cuore, non si ferma all'apparenza o al pregiudizio. Egli anticipa il principio della fraternità di papa Francesco. Pur senza affermarla in modo esplicito, la prospettiva di don Primo è la stessa che sostiene la giustizia riparativa: bisogna educare più che condannare, dare opportunità più che chiudere porte, perché «chi non crede alla redimibilità di una creatura umana non è cristiano».
C'è una strada per essere "più vivi e più umani"? Sì, ci dicono gli autori di questo libro, ideale proseguimento del loro precedente Giuseppe siamo noi. È la strada delle virtù, temi forse oggi passati un poco in disuso, quasi dimenticati, ma che devono tornare a essere essenziali nella nostra vita. Le virtù, però, come occasione concreta e non come teoria, capaci di permeare la nostra esistenza nei suoi momenti decisivi: l'amore, le scelte, il discernimento, la giustizia, la famiglia... L'esistenza umana, infatti, non è evento puramente biologico, ma qualcosa di più: avventura spirituale, avventura dell'anima. E solo il ritorno alle virtù come caratteristiche umane piene può aiutarci a rendere la vita capace di generare vita: esperienza di comunità e non mero esercizio narcisistico e individuale, perché, come dicono i due autori, «una virtù che non incontra le provocazioni della realtà e le persone concrete, che non si sporca di terra e forse neanche di peccato, non è virtù».
365 parole "sgorgate dall'intelligenza del cuore", come le definisce nella postfazione a questo libro il Cardinale Mauro Gambetti, Presidente della Fondazione Fratelli tutti, scelte e riscritte da altrettanti autori, esponenti delle Istituzioni civili ed ecclesiastiche, credenti e atei, Premi Nobel, artisti, giornalisti, scrittori di spicco, rappresentanti delle imprese e del mondo del lavoro e giovani missionari digitali. Questo libro è stato curato dalla Fondazione, che ha preso vita dalla enciclica omonima di Papa Francesco, la Fratelli tutti appunto, ed è stata istituita in seno alla Fabbrica di San Pietro. Come simboleggia il suo logo, composto da persone in movimento che formano l'abbraccio del colonnato del Bernini, la Fondazione si pone sulla "soglia" tra la Basilica di San Pietro e la città per promuovere fraternità e amicizia sociale. "Il vocabolario della fraternità", dunque, aspira a operare in questo orizzonte: come nelle parole del Segretario generale della Fondazione Francesco Occhetta, si pone "il compito di ispirare i lettori a un percorso di crescita interiore e a un'apertura verso la fraternità e tutto ciò che di buono e di umano esiste". Una parola al giorno, per accompagnare un anno di riflessioni e riscoprire il valore di far parte di una comunità e la necessità di "essere umani" oggi. Insieme.
La comunicazione è basilare nella vita umana perché plasma le relazioni e la visione del mondo. E la parola è il primo strumento per intervenire sulla realtà. Ma quali parole Dio pronuncia quando crea l'umano? Genesi ci dà alcune indicazioni importanti sul modo con cui Dio comunica. La sua comunicazione è aperta, liberante, si inserisce in una relazione diversificata e pone quello spazio che permette all'altro e all'altra di esistere. E il nostro linguaggio? Le nostre parole a volte creano sbilanciamenti nei rapporti, quando non sappiamo riconoscere che chi ci sta di fronte viene da Dio ed è dono, affidato a noi per la nostra fecondità, ma a patto di lasciarlo libero e dialogante. Sussidio da valorizzare anche per la Domenica della Parola di Dio e per il Giubileo del mondo della comunicazione (24-26 gennaio 2025).
Gesù è la Parola fatta carne. Per questo noi cristiani non possiamo non dare valore alla parola, anche con la p minuscola. La parola è fondamentale. Elementi significativi della "parola" del Figlio di Dio sono le parabole e il dialogo. È Giovanni l'evangelista che mostra meglio lo stile dialogico della comunicazione di Gesù. Nelle sue parole con la Samaritana e con il cieco nato si possono scoprire le attenzioni che il maestro di Nazareth adotta. Egli parte dal bisogno dell'altro, abita il fraintendimento e valorizza l'ironia, dà autorevolezza alle idee di chi ha di fronte, si lascia stupire, smaschera violenza e presunzione, e ricerca la luce insieme all'interlocutore. Partendo da qui, possiamo rivedere il nostro modo di parlare. Sussidio da valorizzare anche per la Domenica della Parola di Dio e per il Giubileo del mondo della comunicazione (24-26 gennaio 2025).
Il Buon pastore non rimane fermo ad aspettare che chi si è perso, forse, torni; il Figlio prodigo prende l'iniziativa di allontanarsi per poi tornare a casa; il Buon samaritano continua il suo viaggio solo dopo essersi preso cura di un uomo mezzo morto sul ciglio della strada. Proprio come i pellegrini, questi tre personaggi cardini del Vangelo si muovono lungo le vie del mondo, cercano nuove strade e le percorrono. È a partire da queste tre storie che Vincenzo Paglia riflette sul senso ultimo dell'anno giubilare dedicato ai "pellegrini di speranza", un momento di redenzione e salvezza che, intrecciandosi a temi di grande attualità, parla a credenti e non credenti. È, il suo, un invito a mettersi in cammino e ad affrontare il cambiamento per ritrovare la felicità, insieme.
La speranza appartiene alle virtù teologali. La speranza per un cristiano, secondo un'affermazione di papa Francesco, "è come l'aria che respira", perché ci mantiene sempre vivaci e in tensione verso Gesù. Questo poster riassume visivamente questo tema così importante per la fede cristiana offrendone i fondamenti e i segni concreti. Utile da esporre nei luoghi in cui si fa catechesi in particolar modo in questo Anno Santo che ha come tema la speranza. Dimensioni aperto: cm 67 x 48
In un toccante libro-intervista uno spaccato della multiforme e spesso tragica realtà mediorientale. In questo intenso dialogo con il giornalista Roberto Cetera - inviato in Medio Oriente per l'Osservatore Romano - Padre Francesco Patton ripercorre gli anni del suo lungo mandato in Terra Santa come custode dei luoghi cristiani. Per i lettori che vogliono davvero conoscere quel che sta capitando alle popolazioni martoriate di Israele e Palestina, fra controversie sociali, conflitti e rivalità interreligiose, ma anche tanta passione e tanta speranza.
Don Dolindo Ruotolo è stato insieme a Padre Pio un dono di Dio per la Chiesa, un amanuense dello Spirito Santo con una sapienza e uno spirito profetico infusi dall'alto e un figlio prediletto della Vergine Maria. I temi trattati in questa antologia sono: la Vergine Maria e san Giuseppe nella storia della salvezza (racconto dei passi evangelici nei quali sono protagonisti), Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo: il mistero dell'incarnazione del Figlio di Dio.
Oggi una delle sfide principali e decisive che siamo chiamati a vivere è quella di saperci orientare con gusto e slancio nella complessità. Ti proponiamo una bussola e ti chiediamo di metterla alla prova. È un invito aperto a tutti, anche per chi è lontano da un cammino di fede o per chi non crede. La bussola che noi proponiamo per orientarci è originale. E lo è per le seguenti ragioni: punta sulla cura del nostro mondo interiore, attraverso la preghiera e la meditazione; attinge alla Bibbia e alla tradizione spirituale cristiana, in particolare alla spiritualità dei gesuiti; raccoglie la sfida dell'oggi. In particolare, ripercorreremo l'orientamento seguito da Abramo in un tempo burrascoso del suo cammino, un personaggio biblico considerato modello di riferimento per diverse tradizioni religiose e culturali. Vogliamo mettere alla prova questa bussola? Prefazione di Giovanna Costamante.
Introduzione ricca, variegata e appassionata della spiritualità e del carisma del laico domenicano. Il laico domenicano non è un frate, ma è un battezzato, giovane o adulto, celibe o sposato, che è chiamato a vivere il carisma della Parola di Gesù nel suo contesto sociale e lavorativo.
I laici domenicani sono stati molti, alcuni anche molto noti: come Giorgio La Pira, professore universitario e sindaco di Firenze, Titina de Filippo, attrice e sorella di Peppino ed Edoardo, Piergiorgio Frassati, Aldo Moro, la beata Margherita da Città di Castello, la beata Osanna Andreasi, e santa Caterina da Siena, per limitare il nostro esempio alla sola Italia.
Il prossimo Giubileo indica tre tematiche che richiedono tre livelli di riflessione: il pellegrinaggio, la speranza, i segni del giubileo. Il volume raccoglie materiali di lavoro e di riflessione per ciascuno di questi temi, per approfondire in gruppo o da soli questo tempo propizio per il proprio cammino spirituale.