Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore è il titolo del Messaggio di Papa Francesco in occasione della XLIX Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (2015). Il Messaggio ci ricorda che l’autentica comunicazione è scoperta e costruzione di prossimità e la famiglia è il luogo privilegiato per vivere e raccontare questa scoperta. È nella famiglia, afferma il Papa, che si apprende «la capacità di abbracciarsi, sostenersi, accompagnarsi, decifrare gli sguardi e i silenzi, ridere e piangere insieme, tra persone che non si sono scelte e tuttavia sono così importanti l’una per l’altra». Gli autori del volume, ciascuno secondo la propria specifica competenza, si sono lasciati interpellare da questa e da altre provocazioni presenti nel Messaggio offrendo contributi originali e tra loro complementari per la comprensione di un tema indubbiamente “strategico” e di grande attualità.
Interventi di: Simonetta Blasi, Enrico Cassanelli, Chiara Giaccardi, Roberta Gisotti, Mauro Magatti, Mauro Mantovani, Gianfranco Noferi, Orie­le Orlando, Fabio Pasqualetti, Maria Paola Piccini, Tiziano Salvaterra, Paola Springhetti, Carlo Tagliabue.
Paola Springhetti, giornalista, si occupa in particolare di terzo settore. Insegna Giornalismo presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Corso base di Giornalismo (con Pietro Saccò), Las, Roma 2014; Donna fuori dallo spot. Il diritto di essere se stesse, Ave, Roma 2014.
Enrico Cassanelli, salesiano, è docente di Teoria e Tecnica del linguaggio televisivo presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana. Si è formato in regia cinematografica e in sceneggiatura presso la Scuola di cinema “Anna Magnani” di Prato, la NUCT e lo IED in Roma, e la Scuola di Cinema ESCAC di Barcellona (Spagna).
"Chi lascia sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio": testimoniato dai Vangeli di Matteo, Marco e Luca, l'insegnamento di Gesù non lascia dubbi. Gesù, sposo di Israele, ha dato un insegnamento sul matrimonio che, in rottura con le convenzioni del suo tempo, e le soluzioni del caso, ristabilisce il disegno di Dio Creatore sulla famiglia, disegno oscurato da pratiche come il divorzio.
"Vorremmo una ricetta per conservare l'armonia di coppia" "Quei due si sono separati perché avevano molte dissonanze di vedute" "Marco e Giorgia sono sempre stati in accordo su tutto: ultimamente litigano perché dicono di non sentirsi più in sintonia" "Mi ripeti sempre le stesse cose, è come se si fosse rotto il disco". Quante volte si sono lette o sentite pronunciare frasi di questo tipo, che utilizzano espressioni legate al linguaggio musicale per parlare di rapporti di coppia. La musica è una metafora perfetta delle relazioni umane e lo è particolarmente per esprimere le sfumature della relazione amorosa. Per questo le autrici se ne sono servite per il titolo e gli argomenti trattati in questo volume, nella speranza di sostenere le coppie nel creare la loro propria armonia di coppia e la loro intonata composizione di vita. Alla fine del volume viene presentata una proposta concreta, l'esperienza dei Percorsi di "Enrichment Familiare", che hanno l'obiettivo di potenziare e migliorare competenze e abilità specifiche delle coppie che si trovano in fasi particolarmente delicate della propria vita coniugale o genitoriale.
Il libro propone una nuova traduzione del Cantico dei cantici dai testi originali in lingua ebraica (Renato Turra), nella quale i versi del poema vengono intercalati da brani di prosa, in modo che l'insieme possa essere letto come un vero racconto, frutto di una rielaborazione fantastica, ma fedele all'idea dell'antico autore e alle consuetudini dell'epoca. Dopo una Prefazione di don Renzo Bonetti e una Introduzione a carattere storico, letterario e didattico, viene proposto qui un Prologo, secondo cui autore cerca di dare una organicità al poema che, così come è, risulterebbe frammentario. La storia, suddivisa in otto capitoli, è corredata di otto disegni al tratto di Anna Barracchia.
La famiglia è uno dei luoghi privilegiati in cui si può crescere nell'"arte" del comunicare con libertà e maturità. L'autrice analizza l'importanza oggi della necessità della cultura del "fare famiglia", adottando un linguaggio, scevro dalla competizione, ma dettato dall'amore e dal desiderio di una cooperazione e comunione che è per sempre. La famiglia è la "scuola" per eccellenza di comunicazione, attraverso il linguaggio del corpo, del cibo, del lavoro, della festa, il linguaggio virtuale che è proprio degli adolescenti e giovani di oggi.
Il 17 aprile 2013 si è tenuta in Vaticano una giornata di studio promossa dal Pontificio Consiglio per la Famiglia insieme con l'Unione Giuristi Cattolici italiani. Questo primo incontro ha aperto il ciclo Dialoghi per la Famiglia dando inizio ad una serie di giornate di lavoro volte a studiare le varie situazioni umane, socio-politiche, esistenziali ed antropologiche in cui viene a trovarsi oggi la famiglia della post-modernità. Molte sarebbero le riflessioni sul rapporto tra impresa e famiglia. Quello che con questo seminario si è voluto affermare è che la famiglia è essa stessa una impresa che produce ricchezza, fornisce servizi, sostiene l'economia in crisi, supporta e sostituisce lo stato sociale quando questo è debole. Un volume, questo, voluto per dare uno stimolo a riflettere su proposte concrete per ridurre il divario tra l'effettivo ruolo svolto dalle famiglie e il suo riconoscimento da parte dei governi e degli Stati contemporanei.
In questo terzo volume della collana "Famiglia e Vita" del Pontificio Consiglio per la Famiglia vengono riportati i contributi della giornata di studio "Famiglia custodisci il creato!" promossa da Greenaccord e dal Pontificio Consiglio per la Famiglia il 29 marzo 2014. Il tema, di scottante attualità è stato affrontato da diverse angolazioni: etica economica, ambiente e sviluppo umano, sobrietà e rinuncia per una vita più ricca e in armonia con il creato, la vulnerabilità della famiglia di fronte al consumismo, la dimensione della sobrietà in relazione con la creazione, il cambiamento che viene dal basso, il ruolo della famiglia per una economia responsabile a misura d'uomo. Si è sottolineato in particolare il ruolo determinante che può avere la famiglia, e in particolare la famiglia cristiana, per la diffusione di stili di vita sostenibili, come culla di creatività etica, come scuola di responsabilità e consapevolezza per le generazioni future.
Da uno specialista dei problemi di coppia, un saggio che riafferma il matrimonio come valore imprenscindibile in una società sempre più all'insegna del disimpegno. Questo libro analizza il problema della formazione della coppia, nel matrimonio e nella convivenza. Sempre più ci sono motivazioni (consce e inconsce) che spingono a considerare il matrimonio come un ideale utopico e la convivenza come l'unico possibile rimedio alle difficoltà del vivere insieme. L'Autore analizza il clima culturale che ha favorito questa deriva e le sue conseguenze psicologiche: anche in questo momento storico di sconvolgimento antropologico, il valore del matrimonio e della famiglia risponde alle esigenze profonde della persona e di una società a misura d'uomo. Il matrimonio, vissuto come sacramento, permette infatti di collocarsi in un orizzonte in cui vi è sempre un raggio di luce a rischiarare il cammino della coppia: Dio è presente e si è in tre a camminare.
Tutte le storie d'amore sono immense e tragiche. Abissi e vette. Quando una coppia si forma un uomo e una donna tentano un cammino che pare fatto di latte e miele. È anche la storia di Carlo e Anna. Nel tempo però le fragilità possono trasformare il piacere di stare insieme in uno stillicidio di incomprensioni e rivalse. Sono momenti difficili, a volte disperati, e possono portare alla separazione. Nello stesso tempo la crisi può essere occasione di rinascita e l'emozionante racconto contenuto in questo libro ci fa immergere in modo profondo nella vita di una coppia nei dieci giorni più simbolici della loro crisi. Sono giorni nei quali entrambi i coniugi possono operare scelte capaci di trasformare il loro amore. Oggi in Italia un matrimonio su tre culmina con una separazione e il saggio che segue svela le dinamiche psicologiche di ogni famiglia fornendoci utili consigli, indicazioni e strategie per affrontare la crisi della coppia.
La grande tentazione dell'uomo d'oggi è voler essere o almeno illudersi di essere onnipotente. Il limite naturale dell'inizio e della fine è talora vissuto con angoscia. Infatti essi non dipendono da noi esseri umani, ma da altri e dall'Altro: impongono pertanto che entriamo nella vita, e accogliamo la vita, "in punta di piedi". "Un bimbo ci è nato, un Figlio ci è dato", così canta la liturgia del tempo di Natale, riconoscendo con stupore la venuta di Dio nella carne umana. Ne deriva che il concepire, il nascere, l'attendere e il proteggere, l'accudire, e anche l'allattare e l'abbracciare, diventano gesti altamente spirituali. Questo volume è dedicato a chi desidera un figlio, a chi attende la sua nascita, a chi lo ha già tra le braccia e vive la meraviglia di essere madre, di essere padre... Per voi queste pagine tracciano un percorso fatto di continuo confronto con la parola di Dio, di meditazione e di preghiera; vi invitano a vivere la maternità e la paternità "in punta di piedi", cioè guardando al cielo, affidando a Dio la vostra attesa e i vostri figli con piena fiducia, cantando e pregando con Maria: "Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e santo è il suo nome".
"Anoressia" e "bulimia" sono due termini con i quali abbiamo ormai imparato a convivere e che ci sono diventati dolorosamente familiari. Indicano due opposte manifestazioni del profondo disagio psicologico vissuto da quegli adolescenti che non si piacciono, hanno un cattivo rapporto con il proprio corpo e il proprio aspetto fisico e sfogano sul cibo i problemi tipici della crescita e del passaggio all'età adulta. Finora se n'è parlato principalmente al femminile, ma nell'ultimo decennio, i cosiddetti "disturbi del comportamento alimentare" hanno interessato anche un numero non trascurabile di ragazzi e giovani uomini. Perciò, sia per i genitori, che spesso inconsapevolmente sono loro stessi corresponsabili delle difficoltà e delle insoddisfazioni dei figli, sia per gli insegnanti, che ogni giorno passano molte ore a contatto con gli adolescenti, diventa ancora più importante prendere coscienza della sempre maggiore diffusione del fenomeno e della differenza tra "comportamenti" e "disturbi" anoressici o bulimici. Se i primi, infatti, possono essere accettati come "segnali di crescita", i secondi sono vere e proprie malattie, e richiedono l'intervento di specialisti. Attraverso esempi concreti e analisi di casi clinici, Loredana Cirillo ed Elena Riva forniscono ai genitori, e più in generale agli adulti, spunti di riflessione e suggerimenti pratici su come confrontarsi con il malessere manifestato dagli adolescenti con l'alterazione del comportamento alimentare.
Adolescenti, alcol e droga. Il semplice accostamento di questi tre termini esprime tutta la drammaticità di un'emergenza sociale che coinvolge, in particolare, i tanti genitori alle prese con figli in quell'età "ingrata" in cui, ormai non più bambini, cercano faticosamente di costruirsi una propria identità ma, nel farlo, scelgono strade sbagliate. Federico Tonioni, esperto di dipendenze, ci guida in un percorso che ha un duplice obiettivo: farci conoscere meglio la natura e gli effetti delle sostanze di cui i nostri figli potrebbero abusare (cannabinoidi, cocaina, ecstasy, ma anche alcol, troppo spesso sottovalutato nella nostra cultura perché "legale"), spiegando quale sia il loro ruolo nella vita degli adolescenti, e sdrammatizzare paure che talvolta si rivelano eccessive, ridimensionando la gravità di alcuni fenomeni come lo spinello "occasionale" o la "prima volta". Affrontando gli interrogativi che tutti i genitori si pongono, l'autore ci insegna a riconoscere i segnali che devono allarmare e, nel contempo, a riflettere sul nostro compito di genitori, che dovrebbe continuamente rinnovarsi: i nostri ragazzi crescono, e anche noi siamo chiamati a crescere insieme a loro, concedendo sempre maggiori spazi di autonomia e di privacy senza però smettere mai di amare e di vigilare. La conclusione è un rassicurante ma fermo invito rivolto a tutti: quando si parla di droga, è giusto porsi tante domande, è invece sbagliato voler trovare a ogni costo delle risposte.