Se Dio ci ama tanto, perché permette tante sofferenze e prove nella vita? Perché esiste il dolore? E perché la morte e il suo silenzio senza ritorno? Provo a rispondere a queste domande ricordando un episodio accadutomi nella vita di pastore. Ero in vivaista ad una comunità e il parroco mi stava accompagnando dagli ammalati a uscire di casa. Arrivammo all'abitazione di una donna, che ci accolse al letto, in una piccola stanza. In quel letto, mi disse, stava paralizzata da 35 anni! La sorpresa fu che me lo disse con il sorriso sulle labbra, e aggiunse: "Padre, il fatto che Papa Benedetto abbia rinunciato al papato per ritirarsi nel silenzio e nel nascondimento a pregare per tutti, mi ha fatto capire che anche una vita come la mia può essere utile!". Quella donna aveva risposto alle domande appena fatte.
L'arte cristiana, in quanto svelatrice del messaggio biblico, è stata e continua a essere una potente forma espressivo-comunicativa dei contenuti del Credo cristiano. Questo libro si articola in quattro parti: dopo una parte introduttiva che offre indicazioni metodologico-didattiche, le altre tre si articolano rispettivamente attorno ai temi dell'infanzia di Gesù, della sua missione e della sua passione, morte e risurrezione. Le opere d'arte proposte sono tali da offrire elementi di analisi e di comprensione anche per altre opere che gli educatori potranno scegliere, valorizzando, tra l'altro, il patrimonio artistico conservato sul proprio territorio.
I mosaicisti di Monreale si sono ispirati direttamente al racconto della Genesi, e le loro scene si presentano come altrettanti «luoghi teologici». Questo testo si propone come un aiuto a "leggere" queste opere d'arte per leggere meglio e interpretare la Parola divina che le ha ispirate. I mosaici che vengono illustrati sono come una sorta di «esegesi pratica» della pagina biblica che visualizzano. Così, la poetica del testo biblico e quella del testo musivo si compenetrano e guidano a una giusta comprensione del messaggio. Il testo è rivolto soprattutto agli insegnanti di religione, in vista della loro azione pedagogico-didattica.
Per educare in famiglia a scuola si richiede intelligenza del cuore, che non sta solo nei manuali, ma nella capacità di aprirsi all'altro dell'educatore, cioè nel suo volere amare l'altro in quanto soggetto e non in quanto oggetto della sua azione educativa. Si pone al servizio di un soggetto dotato di libertà e quindi di un progetto. Rivoluzione copernicana che ogni educatore sa di dover affrontare e senza la quale riceverà solo frustrazioni dal suo ruolo, perché tenderà al controllo, che è il contrario dell'amore: chiude, addestra, invece di aprirsi e servire. Gli oggetti si controllano, i soggetti si amano. La fede cristiana e la visione dell'uomo che essa comporta non esalta un tempo della vita a scapito di un altro, ma vede in ogni stagione la possibilità di essere quell'uomo che è inscritto nella mia carne e di usare quelle potenzialità che sono mie e che sono chiamato a sviluppare in modi divezzi.
Il volume pubblica i risultati della ricerca promossa dall'Istituto di Sociologia dell'Università Pontificia Salesiana, dal Servizio Nazionale CEI per l'Insegnamento della Religione Cattolica, dall'Ufficio Nazionale CEI per l'Educazione, la Scuola e l'Università e dal Centro Studi CEI per la Scuola Cattolica. A trent'anni dall'avvio del "nuovo corso" dell'IRC in seguito alla revisione concordataria, è lecito tentare un bilancio di questa esperienza impegnativa e dibattuta, guardando soprattutto ai problemi che si ponevano inizialmente.
Un libro per andare a fondo della proposta di fede cristiana, rileggendone i tratti fondamentali da donne e uomini del nostro tempo.
Venti meditazioni per accompagnare educatori e catechisti, chiamati a portare a piccoli e grandi l’annuncio del Vangelo, rispondendo all’invito di Gesù.
Per vivere concretamente nella prospettiva di una Chiesa «in uscita» occorre accogliere dentro di sé la “chiamata” e poi “andare”, con gioia, creatività e fiducia incontro agli altri.
Vincenzo de' Paoli, prete guascone del 1600, amava raccontare. Le sue narrazioni autobiografiche intelaiarono le omelie, le catechesi e gli insegnamenti rivolti agli uomini e alle donne che gli furono compagni nei cammini di evangelizzazione e carità. In ogni sua narrazione si avvertiva l'eco del Vangelo, dal quale aveva imparato l'arte di raccontare la salvezza che si fa vicina. Questo libretto non scrive di lui, ma per lui. In una finzione narrativa, Annamaria Corallo propone parole nuove alle intuizioni di San Vincenzo e alle sue adozioni di secoli fa. A dargli voce è Pierluigi Corallo, con un'interpretazione schietta e concreta, capace di riproporre l'esperienza suggestiva che doveva essere l'ascolto diretto di Vincenzo de' Paoli. Il sussidio si offre come uno strumento semplice e accessibile, organizzato in 10 schede formative, corredate d un cd audio. Nelle schede, le parole attribuite a San Vincenzo si alternano agli spunti su alcune pagine bibliche di particolare interesse per il carisma vincenziano. L'itinerario accompagna, i singoli lettori o i gruppi, a ripercorrere le intuizioni di Vincenzo de' Paoli, per rinnovare lo slancio personale e comunitario in un carisma che non ha mai smesso di essere attuale.
Il sussidio è un piccolo strumento per alimentare e rilanciare la vitalità dei gruppi Adulti di Azione cattolica, a partire dal bisogno di sostenere il servizio degli animatori, perché mantengano e accrescano la loro capacità di farsi compagni di strada degli altri adulti.
Compagni di strada ha come primi destinatari le presidenze diocesane e le équipe diocesane degli Adulti, perché, attraverso le riflessioni e le piste di lavoro qui proposte, possano costruire percorsi di formazione specifica con gli animatori dei gruppi Adulti della loro realtà.
Ma sono destinatari del testo anche gli stessi animatori che, attraverso le sue pagine, possono essere aiutati a comprendere meglio il senso del loro servizio e riflettere sulle proprie esigenze formative.
Le pagine di questo libro sono il frutto di un dialogo intercorso tra i lettori della rivista "Dossier Catechista": 65 domande che toccano tutti i maggiori problemi collegati alla catechesi del nostro tempo, risposte equilibrate e suggerimenti concreti anche per gli argomenti più delicati e controversi.
Questo volume raccoglie tutta la documentazione dei Congressi catechistici del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CEEE) dal 1979 al 2012. Consente così di aver tra le mani un ampio e prezioso dossier delle ricerche che i vescovi incaricati per la catechesi e i direttori o responsabili degli Uffici catechistici nazionali hanno svolto sui molteplici aspetti dell'annuncio e della trasmissione della fede in Europa. Il materiale qui raccolto è la preziosa documentazione di un lavoro più che trentennale. I temi affrontati spaziano su tutto il ventaglio delle problematiche dell'annuncio della fede, delle sue trasformazioni e delle diverse accentuazioni che l'evoluzione del Magistero e del mutamento culturale hanno stimolato e reso possibile.
"La prima parte del Vangelo di Luca offre alcune delle pagine più belle del Nuovo Testamento. Pagine note, eppure sempre nuove come accade ogni volta che si dà spazio all'ascolto credente della Parola di Dio. Sono pagine di fronte alle quali non si può rimanere indifferenti e neutrali, pagine che presentano incontri decisivi con il Dio della Misericordia che si rivela nel Figlio Gesù e, continuamente, si rende presente nella storia e nella nostra vita. Secondo Dante Luca è "lo scriba della mansuetudine di Cristo"; non dimentichiamo questo particolare nell'ultimo scorcio dell'Anno del Giubileo straordinario della Misericordia. L'evangelo di Luca fa emergere -di capitolo in capitolo - la forza e il "mistero" della Persona di Gesù e della sua Parola potente che porta a tutti salvezza, perdono, riconciliazione. Dall'annuncio dell'angelo a Zaccaria e Maria ai canti di lode del Benedictus e del Magnificat, dagli episodi di vocazione e missione a quelli di conversione e guarigione, è tutto un susseguirsi di momenti che si compiono, cambiano e trasformano le persone perché innanzi a Dio "mio Salvatore" - il Signore della storia che si fa presente - non è possibile non dire, sull'esempio di Maria, il nostro "eccomi!" (dalla Prefazione di Francesco Moraglia)