L'opera si caratterizza come uno studio approfondito sulla Vergine Addolorata ed è strutturato in otto capitoli, a iniziare da un excursus storico sul culto dell'Addolorata dalle sue origini nell'XI secolo alla prima metà del XX secolo. "A differenza di altri aspetti cultuali, che vedono la Vergine Maria come creatura privilegiata che si eleva sul resto dell'umanità, in questo culto la si coglie nella condizione più umana possibile, quella di una Madre colpita da un immenso dolore per la perdita del Figlio" nota l'autrice nella presentazione dell'opera. La venerazione del popolo verso la Madre di Dio non poteva escludere l'aspetto di sofferenza e di dolore provati dalla Vergine Maria durante la passione e morte di Gesù e lungo tutta la sua vita - scrive suor Pedico -. Inoltre, nella sua sofferenza i fedeli riscontrano un valido motivo per accettare i propri momenti e condizioni di prova e di dolore. Maria quale Madre di misericordia, intimamente associata alla passione del Figlio, è sensibile verso chi soffre a causa di malattie, violenze, povertà, guerre. Tra i diversi argomenti affrontati, anche l'iter storico della memoria liturgica (15 settembre), alcune espressioni di pietà popolare della settimana santa in Italia legate al mistero dell'Addolorata, le forme di preghiera popolare in suo onore, lo studio della "Mater Dolorosa" nel canto popolare, un approfondimento sui santuari intitolati all'Addolorata, sull'iconografia popolare e sulle confraternite e le associazioni che si dedicano al suo culto.
Dove c'è dolore si diventa postulanti di consolazione. Dove c'è consolazione c'è il fascino segreto di una bellezza profonda, che solo la metafora e le immagini sanno evocare. La bellezza ha una dimensione divina segreta, nascosta nella sensibilità del tocco divino. Se la si invoca, questa ha le fattezza dell'Avvocata nostra, così come da tradizione ci rivolgiamo alla Madonna. Che strano. Perché stanno così le cose? Ma se il grembo di Maria culla Colui per mezzo del quale sono tutte le cose e nel quale tutte le cose sussistono, questo stesso grembo culla l'intero universo, con la sua capacità di consolazione e di delicatezza. Ogni delicatezza e ogni dolcezza sono il femminile originario che impronta il segreto del cosmo al segreto della Madre di Dio.
Alfie Lambe nacque a Tullamore (Irlanda) nel 1932; entrò nella Legione di Maria e, designato come «Inviato», nel 1953 partì per Bogotà; da qui iniziò la sua infaticabile opera di apostolato nell’America del Sud. Dotato di un carattere forte e volitivo, fu tuttavia un modello di pazienza, amabilità e dedizione al prossimo; tramite la Legione fece rifiorire la vita cristiana con un’azione costante e capillare nelle famiglie, nei collegi, nelle carceri, nei luoghi di prostituzione, nei lebbrosari. Amava gli uomini, ciascuno in particolare, e stava volentieri con tutti, animandoli con il suo temperamento allegro e spiritoso. Il ritmo micidiale della sua attività contribuì alla sua fine prematura; un cancro diagnosticato tardi lo bruciò rapidamente: si spense a 26 anni, a Buenos Aires, nel 1959. Nella stessa città si è aperta nel 1978 la causa di beatificazione.
L'Esodo che ci porta alla salvezza guidati dalla Madonna dei dieci segreti. Dieci date, dieci eventi di portata mondiale, dieci prodigi soprannaturali stanno per manifestarsi tra la primavera del 2015 e quella del 2016: artefice ne è la Vergine Maria, che vuole che l'umanità si converta e si adempiano le profezie bibliche, e per questo è pronta a donarci grazia su grazia. In questo libro l'Autore analizza i primi tre prodigi che libereranno l'uomo occidentale dalle catene della schiavitù, attraverso un vero e proprio Esodo moderno". Così il Nilo viene sostituito dal flusso delle telecomunicazioni mediatiche, il Vitello d'oro da idolatrare è l'onda evolutiva del progresso e il Faraone è quella tecnocrazia illuminata che vuole imporre agli altri la propria visione del mondo evoluto e scientista. "
Con chiarezza e profondità l'autrice ci fa fare un viaggio tutto "mariano" all'interno della Sacra Scrittura: Maria è una bella notizia per ognuno di noi! La Parola che leggiamo su di lei, parla anche di noi, la Parola che trasforma il suo cuore tocca anche il nostro, la Parola che ha trovato accoglienza in lei, vuole fiorire anche in noi. Un libro per riflettere, pregare e aprirsi alla fiducia.
Questo è un libro su Lourdes che ha come protagonisti gli ammalati. Cioè coloro che, giorno per giorno, posano lo sguardo sul mondo da una prospettiva di sofferenza. Questo libro esplora il modo con il quale essi affrontano il dolore alla luce della fede. Quel dolore innocente la cui esistenza ha accompagnato il destino dell'uomo nel corso dei secoli e continua, anche oggi, a interrogare i credenti. L'autore ha partecipato a tre pellegrinaggi pasquali in partenza dalla stazione di Brescia dal 2011 al 2013. Questi viaggi, da oltre 40 anni, conducono a Lourdes, nella Settimana Santa, 700 persone fra fedeli, malati, volontari, medici e religiosi. A organizzarli è il Centro Volontari della Sofferenza, l'associazione fondata nel 1947 dal sacerdote Luigi Novarese, che papa Francesco ha proclamato beato l'11 maggio 2013. Questo libro racconta i frutti del suo insegnamento.
"Maria è stata una delle figure di riferimento nella mia ricerca di fede, proprio perché mi sono avvicinato a lei come alla madre dei discepoli. Ho imparato tanto, negli anni della mia giovinezza, dalle sue misurate parole e dai suoi gesti raccontati con immenso garbo dagli evangelisti, e la fede mi ha spalancato a una inattesa visione del mondo. Con Maria ho avuto un rapporto fatto di sguardi interiori e di cenni d'intesa, di presenza discreta e fedele: per me rappresenta, a tutt'oggi, una vera madre e una sorella spirituale."
Il Rosario, una preghiera povera o una povera preghiera? Un credente è un teologo povero o un povero teologo? Ma cos'è una preghiera autentica e chi è un teologo autentico? Chi è un vero credente? Forse non possiamo e non dobbiamo nemmeno rispondere a questi interrogativi che toccano la fede, dono di Dio. Ciò che conta è la risposta personale. Il Rosario di Nicolina è la risposta personale, l'adesione consapevole a Cristo Gesù, Figlio di Dio.
L'originalità dell'apporto teologico del Vaticano II, relativo alla persona e all'opera della Beata Vergine Maria, è stata quella di collegarle con gli aspetti più importanti del mistero cristiano. È questa anche la prospettiva fatta propria dal presente volume, dove Maria non è considerata isolatamente, ma all'interno delle verità rivelate e, in modo particolare, nel legame indissolubile con il mistero di Cristo e con il mistero della Chiesa.
La "Madonna che scioglie i nodi", una particolare devozione nata in Germania nel 1700, introdotta a Buenos Aires negli anni '80 dall'allora padre Bergoglio, è ora venerata in tutta l'Argentina: Novena per sciogliere nove nodi di situazioni aggrovigliate della vita.
Nel 1958 il teologo ortodosso Pavel Evdokimov affermò - in modo paradossale ma indiscutibile - che "un mondo fondamentalmente maschile nel quale la donna non ha alcuna funzione è sempre più un mondo senza Dio, poiché, senza madre, Dio non può nascervi". È appunto alla madre di Dio, in greco Theotókos, come la celebrerà la tradizione cristiana a partire dal concilio di Efeso (431), che è dedicato questo volume. Un ritratto abbozzato tra le sponde contigue del racconto evangelico e delle riflessioni teologico-simboliche che nei secoli cristiani - a partire dalle stesse allusioni presenti nelle sacre Scritture hanno accompagnato la madre di Cristo.