Dopo aver illustrato il senso dell'amore tra l'uomo e la donna e la loro fondamentale responsabilità nel custodire e far crescere l'eros nella forma dell'agape, il libro affronta la questione dei matrimoni falliti in relazione alla disciplina vigente fino all'Amoris laetitia. Questa disciplina non può essere considerata soddisfacente perché rende nei fatti quasi impossibile la piena riconciliazione con la Chiesa di coloro che, magari con responsabilità molto diversificate, hanno comunque distrutto il loro primo matrimonio. L'Amoris laetitia segna certamente una tappa importante nella riflessione sui matrimoni falliti. Infatti lascia intravvedere - sia pure in modo molto cauto - a partire dal discernimento caso per caso la possibilità di una piena partecipazione anche sacramentale alla vita della Chiesa. Si tratta di una svolta importante. Tale svolta necessita forse di un fondamento teologico più preciso che questo saggio prova ad indicare. Un piccolo contributo per una visione sintetica della bellezza del matrimonio cristiano e del dibattito relativo ai matrimoni falliti.
Ha nelle vene un po' del sangue di don Enrico Tazzoli, il più famoso dei cinque martiri di Belfiore. Da giovane scelse l'"opzione privilegiata per i poveri". Militava nei Cristiani per il socialismo e professava la teologia della liberazione. Aveva i suoi riferimenti spirituali e politici in Giulio Girardi, Ernesto Balducci e Giovanni Franzoni. Votava Psi e leggeva "Com Nuovi Tempi". Al referendum del 1974 si espresse a favore del divorzio. Poteva finire arruolato nelle Brigate rosse o in Prima linea. La svolta avvenne il 14 maggio 1977, quando a Milano partecipò al corteo di protesta in cui il poliziotto Antonio Custra, 25 anni, fu ucciso con una rivoltellata da un manifestante che aveva il volto coperto da un passamontagna. Davanti al sangue che scorreva sull'asfalto, lo studente universitario prossimo alla laurea cominciò a diventare l'uomo che è oggi. Eppure lo descrivono come sanfedista, oscurantista, omofobo, retrogrado, reazionario. Ma chi è in realtà, che cosa vuole e fin dove è disposto ad arrivare Massimo Gandolfini, il presidente del comitato Difendiamo i nostri figli, comparso all'improvviso all'orizzonte dell'Italia con il Family day? E perché ha sfidato il premier Matteo Renzi? Questo movimento di popolo diventerà un partito?
Il Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Famiglia offre in queste pagine una lettura dell'esortazione apostolica di papa Francesco ricca di spunti di riflessione e di vita pratica. Un compendio denso di consigli per aiutare gli sposi a vivere nella stessa fedeltà d'amore di Dio; e per aiutare i sacerdoti e gli operatori della pastorale famigliare ad accompagnare gli sposi, anche divorziati, con uno sguardo di misericordia attento alle Verità di vita che Gesù ha esposto nel suo Vangelo.
Globalizzazione, innovazione tecnologica, flessibilità, precarietà. Sono termini tanto diffusi quanto temuti, non di rado individuati quali sintomi del degrado sociale, di insicurezza, lesivi della dignità del lavoratore. L'unica prospettiva che appare possibile tracciare, per evitare il disorientamento, è ricondurre la fisiologica evoluzione del contesto in cui viviamo nell'alveo della supremazia della persona. Solo con il riconoscimento della necessaria tutela dell'uomo, assegnando al lavoro come diritto-dovere il giusto compito realizzativo della libertà della persona, sarà possibile contemperare le turbolente istanze materiali con l'astrazione spirituale, che caratterizza la persona umana e ne preserva la dignità e la serenità. Un saggio a più mani che fa eco alle parole di papa Francesco: "La famiglia è un grande banco di prova. Quando l'organizzazione del lavoro la tiene in ostaggio, o addirittura ne ostacola il cammino, allora siamo sicuri che la società umana ha incominciato a lavorare contro se stessa!".
La partecipazione alla celebrazione eucaristica talvolta appare come un fatto privato e non "culmine fon" della vita parrocchiale e familiare, fonte dalla quale scaturisce come linfa l'agape cristiana. Il rapporto tra Eucaristia e famiglia rimanda inevitabilmente al rapporto mistagogico tra celebrazione e vita: la famiglia valorizzando la partecipazione all'assemblea eucaristica domenicale, può modellarsi come comunità- Chiesa domestica che sperimenta la gioia nuziale e celebra la festa della comunione. I quattro verbi della Cena eucaristica: prese, rese grazie, spezzò, diede, ispirano altrettanti ambiti di interesse e riflessione affinché la storia quotidiana della famiglia, con le sue gioie e le sue difficoltà, si apra ad una vera spiritualità eucaristica e la grazia del sacramento della carità di Cristo possa raggiungere e trasfigurare gli ambiti della vita coniugale e familiare.
Chi attraversa l'esperienza della separazione vive un passaggio doloroso, che investe e destabilizza tutte le relazioni, compresa quella con il Signore. Come può la comunità cristiana condividere queste sofferenze e favorire la ripresa di una nuova vita, capace di integrare, alla luce della fede, il "lutto" e il desiderio di una esistenza rinnovata? La Diocesi di Milano propone un percorso costituito da una serie di "incontri nella fede", luoghi di preghiera e condivisione a partire dalla Parola di Dio, e di scambio fraterno di esperienze. Si tratta di appuntamenti messi a punto e coordinati dal Gruppo Acora, che coprono il tempo di tre anni. Dopo "Il Vangelo della misericordia" e "Il tuo volto Signore io cerco", questo terzo volume rappresenta la naturale prosecuzione del cammino, presentando otto incontri che possono essere utilizzati sia nei momenti di gruppo che per meditazione personale. Le singole schede offrono un salmo, un testo evangelico, una traccia per la meditazione e una testimonianza.
L'amore è inseparabile dall'umore. Tante coppie non resistono ai colpi seri della vita perché non sanno concepire la loro vita come un gioco. Chi è invece realista e lucido, sa riconoscere la forza del ludico nella propria vita e in quella della persona amata. Come ogni gioco, l'amore ha le sue regole e i suoi trucchi. Questo libro ne offre dieci coniugando psicologia, umore, spiritualità ed esperienza. Un libro per chi si prepara al matrimonio, per chi si trova impreparato nel matrimonio, per chi deve preparare altri al matrimonio.
Come fate? Come vi organizzate per cucinare, per fare la spesa, per lavare la biancheria? Com'è possibile che in casa ci sia tranquillità per studiare? Vi resta del tempo per divertirvi? Qual è il vostro segreto? Moglie, madre e lavoratrice part-time, Rosa Pich ci svela in queste pagine come si possa essere felici e passarsela alla grande con i figli, siano 1, 2, 3... o 18, come nel suo caso. Con numerosi aneddoti e divertenti storie di cui sono protagonisti i figli, il marito, gli amici, l'autrice ci racconta la loro routine quotidiana, le sfide che devono affrontare e la meravigliosa avventura che implica la vita di famiglia. L'ELFAC (European Large Families Confederation) ha premiato la famiglia Postigo Pich come la più grande famiglia d'Europa 2015.
C'è una pagina della Sacra Scrittura in cui si parla del matrimonio e di come esso debba essere, nella visione di Dio, per essere perfetto. L'autore tratta l'argomento con esempi chiari e a tratti divertenti, biblici e al tempo stesso pratici. Non è difficile essere marito e mogli felici e realizzati, pur nelle contraddizioni della vita umana e nelle problematiche del mondo di oggi, che vuole demolire il concetto stesso di famiglia. Il matrimonio, voluto da Dio fin dall'inizio del mondo, nasce per essere perfetto, ossia palestra di amore e di vita, luogo di salvezza e consolazione. Vivendo gli insegnamenti semplici e al tempo stesso profondi della Parola di Dio, tale progetto meraviglioso si rende perfettamente attuabile per gli sposi di tutti i tempi.
In questo libro potete trovare: 2 adolescenti inventati, Lily e Gabriel, che si scrivono e-mail inventate, ma fanno ricerche vere su storie assolutamente reali. 23 personaggi famosi che sono stati adottati in tempi e luoghi molto diversi (qualcuno è famosissimo, qualcuno un po' meno, qualcuno lo diventerà dopo questo libro). 5 interviste esclusive 1 messaggio scritto proprio per voi che leggete. Curiosità trovate nel web, fotografie, interviste, frasi celebri. Tante domande, pensieri, riflessioni ed emozioni. E uno spazio per ognuno di voi, perché ogni storia merita di essere scritta e ascoltata. Età di lettura: da 10 anni.
Dopo il successo dei precedenti L’olio della lampada (Esercizi spirituali… tra le pareti di casa) e Venite in disparte e riposatevi un po’, ecco un nuovo libro dalla Comunità di Caresto - esperta in dinamiche della coppia, corsi e incontri per fidanzati e sposi – a completare la serie.
Suddiviso in tre parti, nella prima vengono analizzati gli aspetti più profondi della bellezza: il suo significato, inteso come essere-avere, i suoi risvolti positivi e negativi, così come la bellezza nel Cantico dei Cantici e nella creazione.
Nella seconda parte ci si sofferma sulle tentazioni: la schiavitù dell’apparire, avere falsa bellezza… L’ultima parte del libro è biblica: sposi con la gioia del Vangelo, prendersi cura delle fragilità…
Uno strumento nuovo e pratico, ricco di pagine “pronte all’uso” con spiegazioni, riferimenti biblici e tutte le indicazioni per il lavoro che la coppia può seguire nella propria casa o condividere con altre.
Alcune coppie hanno assecondato il fascino dell'attrazione reciproca e al contempo si sono impegnate in un cammino verso la perfezione dell'amore fedele e donativo. Hanno percepito la bellezza unica di quel "tu" incontrato sulla loro strada e aderito alla promessa di ulteriorità implicita in quel richiamo, accettando il travaglio dell'unità, oltre le differenze di temperamento, di cultura, di sensibilità spirituale e anche oltre i pregiudizi e i moralismi dell'ambiente. La vita non ha risparmiato loro conflitti e sofferenze, ma non hanno ceduto alla tentazione di mollare; hanno creduto nell'amore, custodendo il dono del misterioso legame. Percorrendo itinerari diversi, hanno attraversato, singolarmente e insieme, la notte dei sensi, dell'anima, della disunità, fino a sconfiggere il buio e vivere quell'"estasi" che non è sinonimo di ebbrezza, ma esodo dall'io per ritrovarsi uniti nella luce del Cristo. Charlotte Baudouin e Charles Péguy, Raïssa Oumançoff e Jacques Maritain, Francesca Romani e Alcide De Gasperi, Mya Salvati e Igino Giordani, Adrienne von Speyr e Hans Urs von Balthasar.