«Ama il prossimo tuo come te stesso»: è il comandamento evangelico forse più difficile da rispettare, oggi, in un Paese incattivito, dove i rapporti e la comunicazione sono dominati dall'aggressività, le porte delle case sono chiuse agli estranei, le donne e gli immigrati sono vittime frequenti di violenze verbali e fisiche. Dove l'inimicizia e le fratture si propagano anche all'interno della comunità dei credenti. Come uomo di Chiesa, Matteo Zuppi ritiene urgente affrontare la questione dell'odio, un sentimento che ci disumanizza e ci condanna alla solitudine. Tanto più se lo percepiamo come forza capace di proteggerci dalle minacce e ripagarci delle ingiustizie subite. Tessendo una riflessione in dialogo con scrittori, filosofi e teologi, attingendo a vicende storiche ed esperienze personali, il cardinale di Bologna si interroga sulle paure che alimentano l'ostilità e l'intolleranza. E indaga le conseguenze dell'individualismo sfrenato che induce le persone a idolatrare il benessere personale e le rende impermeabili alla sofferenza altrui, ma anche più fragili e incapaci di pensarsi in relazione agli altri. L'odio ha una capacità distruttiva spaventosa: non lo si può giustificare né tollerare. Bisogna rigettarlo. L'antidoto a questo veleno è l'amore. Non solo per i cristiani. Anche per i non credenti e i fedeli di altre religioni, l'unica risposta possibile è la fraternità. L'invito di Matteo Zuppi è una sfida: a ritrovare l'autentica solidarietà, intesa come forte partecipazione alla vita degli altri; a guardare al pluralismo religioso come un'opportunità per ritrovare le ragioni della propria fede; a promuovere l'accoglienza che difende e crea la vita; ad aprirsi all'amore, forza creativa capace di cose grandi, che costituisce la dimensione più autentica di ogni essere umano.
Questo libro vuole aiutare i cristiani a comprendere quanto la difesa della vita, in tutte le sue forme, inglobi di diritto anche la realtà ambientale, vista come creazione e dono del Dio vero, Trinità d'amore e sorgente della vita. L'enciclica Laudato sì di Papa Francesco, ci offre in questa direzione, indispensabili indicazioni. Il libro è realizzato con una copertina non plastificata.
Natale è alle porte: chissà quante aspettative, quanta gioia, quanti desideri avete nel cuore! In questo periodo dell'anno, le persone che avete intorno sono spesso indaffarate, prese da mille pensieri e dalle troppe cose da fare, ma è importante fermarsi un po' a riflettere sul senso di questa bellissima festa: Gesù viene al mondo! Viene qui in mezzo a noi! Se vi sentite smarriti di fronte a questo grande mistero, non abbiate paura: nove angeli scenderanno dal cielo per accompagnarvi nei giorni che precedono il Natale e starvi accanto con la loro presenza amica. Sono gli angeli del Signore e vengono sulla terra per ricordare a tutti ciò che conta davvero: preparare il cuore ad accogliere l'Amore più grande! Che siano giorni di festa, di luce e di speranza!
"Stimato e caro Dottore,
Con questa lettera, desidero esprimere a Lei e a tutti i medici la mia vicinanza, il mio apprezzamento, il mio incoraggiamento."
In questo libro sono raccolte le relazioni del convegno “La teologia dopo Veritatis gaudium nel contesto del Mediterraneo” promosso dalla sezione san Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e tenutosi a Napoli il 20-21 giugno 2019. Esso è il risultato di anni di lavoro teso ad elaborare una teologia contestuale che sia capace di discernere i segni dei tempi a partire dall’interculturalità generata dalle migrazioni. In quei segni si rivela l’attualità della parola di Dio e la presenza vivente di Gesù di Nazareth per la costruzione di una società fondata sull’accoglienza, sopratutto delle persone emarginate e deboli, e sul rispetto delle differenze. Il convegno ha registrato la partecipazione straordinaria in qualità di relatore di papa Francesco. Le sue parole indicano ai teologi del Mediterraneo il loro nuovo compito: «La teologia - tenendo la mente e il cuore fissi sul “Dio misericordioso e pietoso” (cf Gn 4,2) - può aiutare la Chiesa e la società civile a riprendere la strada in compagnia di tanti naufraghi, incoraggiando le popolazioni del Mediterraneo a rifiutare ogni tentazione di riconquista e di chiusura identitaria».
Cristologia - Mariologia - Ecclesiologia - Liturgia - Agiologia - Cultura. Miscellanea di studi offerti a Sua Em. il Card. Angelo Amato in occasione del suo 80° genetliaco.
Il Sinodo Speciale per la Regione Panamazzonica convocato da Papa Francesco affronterà numerose e complesse questioni sulla situazione ambientale e sulla vita ecclesiale dell’Amazzonia alla luce dei temi contenuti nella Lettera Enciclica Laudato si’ e nel concetto di «ecologia integrale». Il processo di discernimento a cui saranno chiamati i Padri sinodali nell’ottobre 2019 affronterà questioni che, pur riguardando l’Amazzonia, interessano anche altre aree del pianeta. Il volume raccoglie gli atti del Seminario di studi che ha avuto luogo in Vaticano dal 25 al 27 febbraio 2019 i cui obbiettivi sono espressi già dal titolo prescelto: «Verso il Sinodo Speciale per l’Amazzonia: dimensione regionale e universale».
La Costituzione Apostolica Vultum Dei Quaerere di Papa Francesco è dedicata alla vita contemplativa femminile e alla promozione di una formazione adeguata ai fini del percorso vocazionale nei monasteri. Oggi, con le presenti linee orientative, la Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita Apostolica, traccia delle «semplici coordinate per la formazione delle monache» (4). «La presente Ratio offre un strumento per favorire lo sviluppo integrale della persona, attraverso una formazione umana e spirituale, al fine di raggiungere e di consolidare la piena maturità in Cristo» (4). Scopo del documento è contribuire allo sviluppo degli aspetti concreti della crescita umana, cristiana e carismatica.
Il testo di Communis vita, il motu proprio promulgato da Papa Francesco il 19 marzo 2019 modifica il can. 694 del Codice di Diritto Canonico. Anticipa il documento una lettera introduttiva firmata dal cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e dall’arcivescovo José Rodríguez Carballo, OFM, segretario del Dicastero, in cui vengono riassunti i cambiamenti voluti dal pontefice nati dal bisogno di inquadrare e risolvere situazioni di assenza illegittima e prolungata di un religioso dal proprio istituto, con particolare riferimento a coloro che non possono essere rintracciati.
La locuzione ragion di Stato si afferma in tutta Europa nella cultura politica tra Cinque e Seicento per definire quei codici di esercizio autonomo ed efficace di governo finalizzati a istituire, ampliare e conservare un fermo dominio sopra i popoli. Quanto diffusa è ancora oggi l'attenzione alle pratiche e alla trattatistica di ragion di Stato, altrettanto poco praticata è invece l'indagine sull'utilizzo dell'espressione ragioni della Chiesa in cui la declinazione al plurale rinvia a una serie complessa di fenomeni: il riordino delle istituzioni ecclesiastiche, il rafforzamento della spiritualità cattolica, le vicende dello Stato della Chiesa a fronte della svolta protestante. I contributi contenuti in questo volume ricostruiscono le molteplici ragioni della Chiesa che, in ambito cattolico e in diversi momenti storici, vengono teorizzate e praticate attraverso documenti, trattati di teologia, opere di filosofia e di giurisprudenza, stampe dedicate a questioni legate all'esercizio quotidiano della devozione.
Era una comunicazione attesa da molti e da molto tempo, fin dalla conclusione del Giubileo straordinario della misericor- dia. Rimettere al centro la Parola di Dio, celebrarla, pregarla è quanto il papa Francesco chiede alla Chiesa tutta, in stretta continuità con quanto già indicato da Benedetto XVI in Ver- bum Domini.Arriva ora l’istituzione ufficiale della Domenica della Parola e alcune indicazioni su modi e tempi per aiutare tutto il popolo di Dio a scoprire quale tesoro Dio ci ha do- nato.
A conclusione del Giubileo straordinario della misericordia, Papa Francesco aveva già sottolineato il posto centrale della Sacra Scrittura nella vita delle comunità cristiane. In Misericordia et misera auspicava: «Sarebbe opportuno che ogni comunità, in una domenica dell’Anno liturgico, potesse rinnovare l’impegno per la diffusione, la conoscenza e l’approfondimento della Sacra Scrittura: una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo» (n. 7).
In questa Lettera apostolica, l’istituzione della Domenica della Parola di Dio concretizza tale auspicio e vi apporta qualcosa di più specifico. Essa si pone come un impegno pastorale che mette in primo piano, anzitutto, l’unità della celebrazione e la sua collocazione liturgica. Non una Domenica qualsiasi, ma la III Domenica del Tempo Ordinario (nel 2020, il 26 gennaio) dove il Vangelo proclamato presenta Gesù nel suo essere annunciatore del Regno di Dio. Una Domenica, tra l’altro, con una forte connotazione ecumenica e di dialogo con gli Ebrei, dal momento che cade nella settimana dedicata alla preghiera e alle iniziative per incrementare il cammino dell’unità.