Nel cuore della spiritualità di Jorge Mario Bergoglio risiede un legame profondo con Maria, la madre di Gesù. Un legame non solo dottrinale o teologico, ma intimo e personale, radicato sin nella sua infanzia e rafforzato dalla sua esperienza di vita.
Proprio davanti a un'immagine della Vergine egli diede la risposta piena alla sua vocazione e decise di entrare a far parte della Compagnia di Gesù.
Questa raccolta di invocazioni esplora il volto materno di Maria attraverso le parole di Papa Francesco, smontando le distorsioni di una devozione che rischia di trasformare la Madonna in una figura distante e inaccessible. Maria non è una dea parallela, ma una madre vicina, compassionevole e presente, guida e fonte di consolazione, capace di lenire le ferite più profonde.
Una madre che Papa Francesco invoca nei momenti cruciali della sua vita e del suo pontificato: il suo primo atto da Pontefice, il 14 marzo 2013, è stato quello di portare i fiori all'altare della Vergine nella basilica romana di Santa Maria Maggiore. Attraverso Maria, secondo il Papa, possiamo trovare conforto nei momenti più complessi della nostra esistenza, riscoprendo la bellezza di una fede autentica e semplice.
Raccolta delle più belle parole di speranza del pontificato di Papa Francesco, dagli inizi fino al 2024. Scrutando i testi, vari, molteplici, ciò che colpisce è la ricchezza e la frequenza con la quale la virtù teologale della Speranza compare. Potremmo definirla come una delle parole che identifica la persona e il pensiero del Papa. Papa Francesco ha toccato il tema della Speranza in tutte le occasioni del suo ministero: Viaggi apostolici con i relativi discorsi. Nelle udienze del mercoledì, nelle Esortazioni apostoliche e nelle Encicliche, nelle omelie feriali e festive, negli Angelus domenicali.
Il testo presenta il Messaggio per la Quaresima 2024
«La speranza cristiana non è facile ottimismo; è la certezza, radicata nell’amore e nella fede, che Dio non ci lascia mai soli». È proprio partendo da questa consapevolezza, emersa dal pensiero di papa Francesco e del Venerabile don Tonino bello, che questa virtù, che trova in Cristo la sua origine e il suo compimento, diviene nella vita di ogni uomo e donna di fede la sorgente dalla quale attingere per il cammino della vita. La speranza, che ha guidato la storia di tanti fratelli e sorelle nella fede, trova nella Madre di Dio l’esempio più alto e sublime da imitare. Ancoràti alla grazia della misericordia, possiamo essere profeti di speranza.
Quarta di copertina
«“Non possiamo limitarci a sperare, dobbiamo organizzare la speranza”. Se la nostra speranza non si traduce in scelte e gesti concreti di attenzione, giustizia, solidarietà, cura della casa comune, le sofferenze dei poveri non potranno essere sollevate, l’economia dello scarto che li costringe a vivere ai margini non potrà essere convertita, le loro attese non potranno rifiorire. A noi, specialmente a noi cristiani, tocca organizzare la speranza, tradurla in vita concreta ogni giorno. Questa è una dinamica che oggi chiede la Chiesa».
Papa Francesco
Biografia dell'autore
Tommaso Giannuzzi, originario del Salento, dal 2013 è sacerdote dell’arcidiocesi di Milano. Nella sua adolescenza è cresciuto nel cammino di Azione Cattolica, rivestendo anche incarichi di responsabilità nel settore giovanile. Si è formato spiritualmente alla scuola di Francesco d’Assisi. Ha conseguito il grado accademico di Magistero in Scienze Religiose presso la Facoltà Teologica pugliese. Successivamente consegue il Baccellierato presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e la Licenza in Teologia Spirituale presso la stessa Facoltà Teologica con una tesi dal titolo Servi premurosi del popolo, sulla figura del presbitero negli scritti del Venerabile Tonino Bello. Nel 2013 pubblica con la casa editrice EDB La spiritualità del presbitero, un commento alle omelie crismali di Mons. Antonio Bello. Nel suo ministero si è sempre dedicato alla pastorale scolastica attraverso l’insegnamento della religione cattolica, anche presso le scuole paritarie e arcivescovili della diocesi di Milano nelle quali ha ricoperto l’incarico di vicerettore. Sono diversi gli ambiti della pastorale nei quali esercita il suo ministero, tra questi la cura e l’accompagnamento spirituale dei giovani.
La missione è compito di ciascun cristiano. Ma non perché costituisca un dovere, bensì in quanto è naturale riespressione della bellezza sperimentata nell'aderire al Vangelo. "Abbiamo ricevuto un bene che non vogliamo né possiamo conservare solo nel nostro intimo" scrive Victor Manuel Fernàndez, il "braccio destro" di papa Francesco in campo teologico. L'annuncio missionario nasce dalla frequentazione con Gesù e si esplicita nella ricerca del regno di Dio. Si è realmente discepoli del Maestro che incontrava tutti e a tutti offriva speranza quando si vive l'impellenza di "uscire" davvero dal proprio guscio per testimoniare a ciascuno la "gioia del Vangelo".
Una selezione di testi brevi di papa Francesco, per accompagnare la preghiera e la riflessione nel breve ma intenso tempo di Avvento, quattro settimane vissute sulle note della speranza e dell'invito del Papa a rivitalizzarla ogni giorno. Strumento utile per la preghiera personale, ma anche comunitaria. I brani, selezionati per accompagnare tutti i giorni del tempo forte, possono essere valorizzati per introdursi anche all'ascolto personale della Parola o alla celebrazione comunitaria.
«Il "meglio" è davanti a noi e non nel passato; per questo, come dice la tradizione rabbinica, la sfida non lascia scampo: interpretare o morire». Così fratel MichaelDavide in questo suo libro, che è il seguito ideale di "Preti senza battesimo?". Se in quel testo l'autore aveva dato inizio a una profonda riflessione sul senso del ministero presbiterale, a partire dalla crisi che lo stesso sta vivendo negli ultimi decenni, sia al suo interno che agli occhi del mondo, nelle presenti pagine approfondisce ciò che la Chiesa non deve smettere di voler diventare, se vuole sopravvivere ed essere, contemporaneamente, fedele al suo Maestro: «Chiesa di Abele che non ha paura e non fa paura, una Chiesa che fa corona all'Agnello Pastore». La seconda parte del volume è una sofferta e analitica perorazione del lavoro di papa Francesco a fronte delle critiche dei suoi detrattori: fratel MichaelDavide affronta i dilemmi dei "nemici- di Bergoglio e propone loro una strada di dialogo e di prospettiva, in nome di una Chiesa capace di leggere i segni dei tempi e di comprendere gli incroci evangelici odierni. Un libro "per- e non "contro-, che pure è una sfida per non rimandare oltre la nostra necessaria «riduzione allo stato ecclesiale».
Il testo raccoglie tutte le quindici catechesi di papa Francesco dedicate alla Messa, in particolare alle diverse parti della liturgia eucaristica, che comincia con il segno della croce - da insegnare bene ai bambini fin da piccoli - e si conclude con l'invio del credente alla vita di tutti i giorni. È un vero e proprio vademecum per comprendere e approfondire il significato teologico della celebrazione eucaristica, imprescindibile dagli aspetti liturgici. La Messa deve trasformare la vita in una «Pasqua fiorita»: questo l'invito di Francesco rivolto a tutti e a ciascuno. Preziosa perla che introduce le catechesi è il commento di don Luigi Maria Epicoco. Puntualizza passaggi, fa emergere sfide, lo rende un testo per entrare nel mistero eucaristico celebrato sacramentalmente e vissuto nella vita di ogni giorno.
La voce di papa Francesco è presente in questo CD
nella recita del Padre nostro, mentre il rosario completo
è recitato da Franca Salerno, voce storica della Radio Vaticana (Misteri della gioia, Misteri della Luce, Misteri del dolore, Misteri della Gloria, Salve Regina e Litanie Lauretane).
Un “vangelo in preghiera” per guidare e accompagnare la recita quotidiana del rosario.
Il volume raccoglie gli interventi sul diaconato tenuti da Papa Francesco nel corso del suo ministero episcopale a Buenos Aires e quelli più recenti da lui pronunciati come Vescovo di Roma. Nella Prefazione al volume il Santo Padre ricorda perché il Diaconato è importante e sottolinea come sia interessante e necessario oggi approfondirne lo sviluppo. «La Chiesa - dice il Pontefice - trova nel diaconato permanente l'espressione ed in pari tempo l'impulso per farsi essa stessa segno visibile della diaconia di Cristo Servo nella storia degli uomini». Tutta la diaconia della Chiesa - ribadisce il Pontefice - «ha il suo cuore pulsante nel Ministero Eucaristico e si realizza primariamente nel servizio dei poveri che recano in sé il volto di Cristo sofferenze».
Il testo è strutturato in tre sezioni: la prima sezione accompagna il lettore nelle pieghe di Amoris laetitia, facendone emergere le sfide, le prospettive, il contenuto. La seconda sezione, di tipo teorico-pratico, affronta cinque particolari questioni:
1. come educare i giovani perché rispondano alla vocazione all’amore;
2. quali aiuti offrire alla famiglia perché viva la pienezza dell’amore;
3. come accompagnare nel discernimento vocazionale i giovani fidanzati;
4. quali sono i consiglieri reali dei giovani; 5. come costruire concretamente un itinerario di
discernimento vocazionale per i fidanzati. Le questioni saranno affrontate da un punto di vista teologico-pastorale e umano-pedagogico. Alcune testimonianze chiudono il testo, offrendo percorsi e proposte reali.
Il libro degli Atti degli Apostoli è dello stesso autore che ha scritto il Vangelo di Luca. Si presenta infatti come la seconda parte di un'unica opera dedicata alla stessa persona, Teofilo, la cui identità rimane per noi sconosciuta. La prima parte, il Vangelo, narrava la storia di Gesù e la sua attività fino all'ascesa al cielo in Gerusalemme; la seconda, gli Atti degli Apostoli, presenta l'origine e la traiettoria della chiesa da Gerusalemme fino all'arrivo dell'apostolo Paolo a Roma, svelando così un disegno non soltanto geografico, ma storico e teologico, che presenta il cammino della fede dal popolo d'Israele a tutte le genti. Il compito di estendere così la fede è affidato nei primi 12 capitoli del libro principalmente a Pietro, che appare come il capo e il portavoce degli altri apostoli; dal c. 13 fino alla fine domina invece la figura di Paolo, il quale continua l'opera avviata da Pietro e dai Dodici, in comunione con loro e per loro mandato. Il racconto si estende dal 30 d.C., anno in cui si colloca verosimilmente l'ascensione, fin verso il 60 d.C., probabile data dell'arrivo di Paolo a Roma. L'opinione più seguita colloca la composizione degli Atti intorno all'anno 80. Narrando le origini della Chiesa Luca mette in rilievo anche le strutture portanti che reggono la comunità cristiana (2,42-47): la celebrazione dell'eucaristia e la preghiera comunitaria, l'insegnamento degli apostoli e la comunione e carità fraterna. Quale fu la Chiesa delle origini tale ha da essere la Chiesa per sempre, se vuole essere fedele alla testimonianza affidatale dal Signore (At 1,8).