Una proposta originale per accompagnare gli animatori dell'oratorio durante tutta la loro estate. Una vera e propria agenda dove registrare le tappe del cammino, ricordi e pensieri e fare il punto sulla propria vita, a partire dalla riflessione sul creato.
L'estate 2017 è da passare con gli occhi spalancati per contemplare le bellezze create da Dio per noi! Durante le fantastiche giornate di Oratorio estivo, nelle vacanze comunitarie e nei momenti di riposo saremo sempre provocati a guardarci intorno con la consapevolezza che tutto ciò che ci circonda è stato pensato e fatto da Dio per noi. La lettura del capitolo primo di Genesi ci accompagna a scoprire che Dio non guarda singolarmente ciò che crea, ma ammira anzitutto l'armonia di ciò che appare dalla sua opera di "separazioni" successive. Il metodo suggerito per il momento della preghiera è semplice: in ascolto della Parola di Dio si mette in luce un elemento del creato.
Appunti di lavoro e brevi riflessioni, quasi delle fotografie, delle istantanee dall'oratorio scattate da chi ne ha lunga esperienza. Uno strumento agile che può accompagnare l'azione pastorale di quanti in modo diverso vivono il servizio educativo in oratorio.
Terza parte di un sussidio di pastorale pre- e post-battesimale, per accompagnare le famiglie nell'educazione cristiana dei figli di 0-6 anni. Questo terzo cofanetto contiene: il testo guida per il parroco e i catechisti per l'iniziazione cristiana dei bambini dai 4 ai 6 anni, una raccolta di materiali per i genitori, una raccolta di personaggi ed episodi biblici, una raccolta di preghiere in famiglia, un fascicolo con le vite di piccoli e grandi santi e un fascicolo da colorare sulla messa.
Come parlare del coraggio, se non a partire dall’esperienza nostra e di chi ci sta intorno? Esso non esiste, se non incarnato in una persona coraggiosa. L’invito “non temere”, che attraversa tutta la Bibbia, è promessa che plasma l’esistenza dello stesso Gesù. In lui vediamo ciò che è vero per ognuno di noi: il coraggio ha la capacità di sintetizzare in sé fede, speranza e carità facendone una pratica, facendole divenire azione, vita.
Il viaggio è metafora della vita. Anche la fede può essere descritta come un viaggio. Il credente compie l’umano viaggio della sua esistenza sostenuto dalla fede nella parola del Signore. Il viaggio di Abramo inizia con un atto di fiducia nella parola del Signore che in modo inatteso fa balenare nell’orizzonte della sua esistenza la luce di una meta da raggiungere. Per iniziare il viaggio personalissimo della fede e della propria riuscita umana, occorre il coraggio del non conformismo. Abramo si separa dall’agire comune, dalla logica della folla, delle convenzioni, osa andare controcorrente.
È sempre più difficile fare i genitori. Alle tradizionali preoccupazioni quotidiane (la scuola, le amicizie, i capricci), se ne aggiungono di inedite che rischiano di trovarci impreparati: le nuove tecnologie, Facebook, la realtà virtuale, ad esempio. "E adesso cosa faccio?" (una frase che, prima o dopo, tutti abbiamo pronunciato) affronta le questioni più urgenti, con un taglio originale: non offre ricette o istruzioni per l'uso, ma propone uno sguardo nutrito di stima verso il bambino e il ragazzo. Con i figli, infatti, le strategie e le pianificazioni non hanno successo. Non si gestiscono i figli. I giovani sono più di ciò che sembrano, sanno costruire desideri grandi e soprattutto pensano: pensano sé, il mondo e gli altri. Riconsiderare e rilanciare il rapporto con loro è quanto tocca, oggi più che mai, ai genitori. Perché ricompaia la soddisfazione e la pace nelle nostre case.
Tanti volti, tante storie, tante esperienze incontrate: giovani che fanno fatica, ma che ci credono e si impegnano, che sognano il futuro mentre costruiscono il presente. Le pagine del libro sono il tentativo ideale di raccogliere le intuizioni, le preoccupazioni e i passi concreti di tutti coloro - e sono molti! - che in giro per l'Italia continuano a scommettere tutti i giorni, convinti che non "siamo venuti al mondo per vegetare, ma per lasciare un'impronta" (Papa Francesco). Il libro è un racconto di realismo e di speranza, frutto della consapevolezza che sia compito nostro, mio e tuo, e non di qualcun altro, dare il meglio per costruire un mondo più bello.
Queste pagine, fitte di aneddoti e citazioni, portano cinque ragioni per opporsi a uno dei mali più subdoli e velenosi che ci sta insidiando: l'indifferenza religiosa. Il loro obiettivo è far conoscere che la fede in Dio ha una forte valenza antropologica. In parole semplici: Dio è il nostro miglior alleato. Dio fa bene.
Il testo agile nella forma e fresco nel linguaggio si presenta come un'occasione favorevole per mettere ordine nella propria vita, invitando pensieri e sentimenti a fare pace tra loro. Come? Attraverso la preghiera e il discernimento. Il libretto è un'introduzione agli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola valida per tutti e in particolare per i giovani. Un cammino in cinque tappe per diventare più consapevoli di quello che si muove dentro. Ogni tappa/incontro offre indicazioni concrete per conoscersi meglio e spunti biblici per pregare, riflettere e percorrere le vie nuove indicate dallo Spirito.
Un pratico sussidio-agenda per accompagnare i giovani nell’approfondimento del proprio cammino di fede e per aiutarli a scoprire il progetto di felicità che Dio ha su ciascuno.
Il testo si divide in tre sezioni, riconoscibili grazie anche alla rubricatura con la quale viene presentato; il percorso si compone di 6 passi che si richiamano a vicenda. 1. Pensa: in uno scambio di mail, una giovane e un sacerdote
dialogano sui temi del discernimento, la vocazione, le
domande, i dubbi, le scelte, ecc. 2. Prega: per ogni passo è proposto un “esercizio”:
preghiera, Parola di Dio, spunti di riflessione e di interiorizzazione, esercizi di conoscenza di sé e di dialogo con Dio.
3. Scegli: a conclusione di ogni passo della sezione “prega” si rimanda al passo relativo nella sezione “scegli”, dove viene proposta una modalità di concretizzazione di quanto pensato, pregato, compreso.
DESTINATARI
Giovani (18-30 anni) e i loro educatori.
Ancora un libro sull'adolescenza!!! E poiché diverso non sarà, allora don Antonio Mazzi fa diverso il titolo. Per lui SPINOCCHIO non è un dispregiativo. SPINOCCHIO sarebbe un po' tutto quello che è stato Pinocchio, però alla rovescia: Bambino, non burattino. Pieno di libri e di zainetti, per cui venderne uno o cento, non fa differenza. A scuola basta il telefonino. Con un papà, o due, e quattro nonni (perché Geppetto è più un nonno che un papà). Con tanti amici, non amici, più lepri che gatti, più oche che volpi. Il paese dei balocchi ha infiniti nomi, pur essendo senza balocchi. Anzi l'Italia è tutta un paese dei balocchi. Tutto questo preambolo perché don Mazzi prende da Pinocchio le amicizie, le avventure, gli sbagli e le caratteristiche; infatti, se la storia di Pinocchio è la storia di un adolescente, ci sta dentro tutto e, per don Antonio, ci dovrebbe star dentro anche un finale positivo, bello: l'ultimo capitolo di SPINOCCHIO dovrebbe coincidere col capitolo dell'incontro con il padre, non nella pancia della balena, ma attorno ad un tavolo, per cenare insieme.