La forza delle pagine bibliche sta nella profonda verità dell'esperienza umana e religiosa che raccontano: l'uomo di fronte al Dio e alla vita, l'uomo con le sue delusioni e le sue speranze.
Marco, vissuto tra la prima e la seconda generazione cristiana, è stato il primo a scrivere, in una prospettiva di fede, la storia di Gesù, dall'inizio del suo ministero terreno fino alla fine: una storia breve, tre anni al massimo, essenziale, stringatissima, in cui ogni parola è soppesata e meditata, e nessuna è casuale e tanto meno superflua. Questa storia che cosa vuol dire e dice a noi, uomini e donne del terzo millennio e come interpretare un testo biblico? Paolo Ricca ci offre un esempio di come far rivivere e cogliere il significato pieno della Bibbia che da 2000 anni nutre credenti di tutto il mondo.
I racconti pasquali dei quattro vangeli sono caratterizzati dalla molteplicità dei testimoni e delle esperienze, a volte addirittura contraddittorie. Nel presente volume si cercherà di focalizzare l'attenzione sulle modalità del riconoscimento del Risorto da parte dei testimoni. I segni del terremoto, della tomba vuota, degli angeli nel sepolcro, dei teli e del sudario sono stati sufficienti di per sé a muovere alla fede pasquale? Come qualificare l'incontro con i testimoni? Reale, fisico o allucinazione? Da cosa è dipeso? Cosa emerge dai racconti? Accanto al motivo del riconoscimento del Risorto, ne saranno considerati gli effetti a livello personale e comunitario. Infine, si proverà a rispondere alla domanda se, dai testi dei vangeli, possiamo rilevare le tracce di un possibile incontro di Maria con il Risorto ed, eventualmente, a partire da quali presupposti.
Continua la riflessione dell'Autore sul rapporto amorevole di Dio con l'umanità e, in modo ancor più profondo, sulla Misericordia che è al cuore della fede cristiana. Una certa religiosità ha inculcato l'idea che bisogna cambiare vita per incontrare Dio. Bisogna migliorarsi, sforzarsi per godere della Sua presenza. Invece, il vangelo annuncia che l'incontro con il Rabbi di Nazareth opera una trasformazione radicale. Tutti i personaggi dei vangeli, e in particolare i sette raccontati nel libro, dopo averlo incontrato cambieranno vita, non prima. Questi uomini e queste donne hanno fatto esperienza della grande novità portata da Gesù: l'essere umano non deve essere puro per avvicinarsi a Dio, ma è l'incontro con Lui che lo rende puro.
Ogni meditazione è composta da una lettura biblica quotidiana e da un breve commento che, sua volta, contiene dei riferimenti biblici parallel utili al lettore per approfondire il tema in esame. È importante leggere questo libro con un'attitudine di preghiera e di studio: il tempo impiegato sarà abbondantemente ricompensato in termini di crescita spirituale.
Questo testo di don Marcello Stanzione, uno dei massimi divulgatori di enneagramma in Italia, e della studiosa di teologia Laura Cestari, oblata benedettina all'Abbazia di San Paolo fuori le Mura in Roma, è veramente unico perché presenta l'insegnamento morale del grande apostolo riguardo ai peccati e alle virtù confrontandolo con le passioni, come sono indicate dalla mappa caratteriologica dell'enneagramma. Un libro originale, utile, pratico e concreto per coloro che desiderano sul serio crescere spiritualmente ed eticamente imitando San Paolo.
Non tutti i nostri sogni hanno dei contenuti intensamente spirituali e profetici come quelli riportati nella Bibbia, la maggior parte è costituita da visioni, senza alcun nesso logico. Spesso, però, capita di fare dei sogni premonitori di qualche evento prossimo a verificarsi. In ogni caso sognare è un elemento importantissimo della nostra vita, e il sogno si è sempre rivelato un canale privilegiato di comunicazione che Dio usa verso le sue creature. Anche nell'Antico Testamento troviamo il sogno, in diverse forme, quale strumento di rivelazione divina. Nel Nuovo Testamento il sogno è sempre il veicolo della volontà del Signore, lo vediamo in modo ripetuto nei confronti di san Giuseppe. Anche nelle vite di molti santi il sogno è portatore di messaggi e delle rivelazioni che il Signore rivolge loro per indurli a compiere la sua volontà. L'autore ci presenta molti esempi di santi la cui vita è stata fortemente influenzata da un particolare rapporto mistico con il Signore che è passato attraverso i sogni. Non mancano nel libro alcuni riferimenti letterari e di testi poetici che valorizzano l'importanza dei sogni con grande influenza sulla vita concreta.
Commenti ai Vangeli dell'Anno C con uno stile sobrio, legato all'esegesi della pagina evangelica, attualizzata in stile francescano.
L'autore propone una serie di "provocazioni bibliche" a partire dallo "scandalo della croce" (1Cor 1,23) per superare una visione ingenua ed edulcorata del messaggio cristiano. Dallo "spettacolo" (Lc 23,48) del Golgota possiamo apprendere che il grande difetto del Dio cristiano è quello di non ragionare come noi, ma di sragionare fino alla pazzia, di non trattenere più niente per sé (neppure la propria divinità) pur di saperci felici e beati. Ogni credente è allora chiamato a iniziare una ricerca che nell'esperienza quotidiana metta alla prova la parola del vangelo e la incarni nel tempo e negli spazi del vissuto attuale: e proprio lì continua a risplendere la verità e la bellezza dell'umano che Cristo ha rivelato nella sua vicenda storica; così tanto umano, così autenticamente umano da essere... divino!
Il Vangelo secondo Luca sorprende per la capacità di intrecciare l'annuncio kerigmatico della salvezza con la storia reale in cui l'evento di Gesù si è manifestato. Inoltre, l'evangelista è capace di trasmettere i sentimenti sia di Gesù sia delle persone che lo incontrano. Questi commenti ai Vangeli dell'Anno C indicano nella "conversione del cuore" la vera esigenza della vita cristiana.
Ogni anno, in queste quattro settimane che ci separano dal Natale, i testi liturgici ci ricordano che Cristo "viene incontro a noi in ogni luogo e in ogni tempo perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell'amore la beata speranza del suo regno". In queste pagine ho raccolto delle brevi riflessioni sui vangeli feriali del tempo di Avvento. È un sussidio che prende le mosse dalla richiesta di sacerdoti, religiosi e fedeli laici, desiderosi di vivere l'anno liturgico con tutte le sue ricchezze. La meditazione quotidiana della Parola di Dio ci aiuti ad andare incontro al Cristo che viene.
Il frutto del melograno si caratterizza per i suoi numerosi chicchi, di cui si può apprezzare appieno il gusto solo se mangiati insieme. Per la sua conformazione esso ha colpito la fantasia umana e subito si è trasformato in un potente simbolo di pluralità e ricchezza ermeneutica per culture e religioni. Alla sua carica evocativa si ispira la presente serie di volumi che si articolano secondo una struttura costante: dopo aver inquadrato il personaggio in una dimensione teologica, si fornisce una descrizione generale del modo in cui esso è stato recepito nella letteratura esegetica ebraica e in quella cristiana, e si offre un'antologia commentata di testi scelti per la loro bellezza e la loro dimensione dialogica. La serie ha un duplice scopo: da un lato quello di offrire un'idea della ricchezza ermeneutica delle due tradizioni interpretative, mostrandone aspetti poco noti ma suggestivi; dall'altro far comprendere come tra di esse vi sia stato un lungo e fecondo rapporto osmotico più che una precoce e netta divisione.