Il dibattito etico e culturale sui pazienti in ‘stato vegetativo permanente’ è meritevole di particolare rilievo non solo perché è stato recentemente al centro dell’interesse dell’opinione pubblica, ma soprattutto perché rappresenta un caso sintomatico della medicina contemporanea.
Nel libro sono raccolti gli Atti del Convegno che il Comitato Etico dell’Istituto San Raffaele ha realizzato nell’ottobre del 2009.
Il dibattito si è concentrato su questioni di grande rilievo etico, antropologico e teologico: l’identità del paziente e le sue relazioni, l’autonomia e la cura, la tecnica e la cultura, la morte e la promessa dell'evangelo, che autorizza il credente a sperare ‘oltre la morte’.
Alfredo Anzani, è segretario del Comitato Etico HSR.
Da sempre la morte è l’esito infausto della relativa inguaribilità delle malattie, ma oggi essa, soprattutto in ospedale, è diventata oggetto di diritti, quale parte integrante della cura. Tali diritti riguardano un certo tipo di assistenza, certe relazioni con il malato e i suoi familiari, i problemi di senso, i valori della dignità, del rispetto, della libertà, dell’autonomia della persona che muore. Ma la medicina non è preparata ad affrontare tali questioni e la bioetica in questi anni certo non l’ha aiutata. Per di più oggi i modi di morire e di soffrire del malato terminale sono oggetto di forti scontri tra le diverse bioetiche laiche e cattoliche. Da qui la necessità di creare le condizioni per un dialogo che superi prima di tutto la disumanità ideologica della discussione bioetica per poi guardare con filosofica indulgenza, caso per caso, la persona nella sua realtà.
Un libro rivolto ai familiari dei malati, agli operatori medico-sanitari, al mondo della formazione professionale, a tutti coloro che si occupano a vario titolo di bioetica e di problemi bioetici.
«Una buona politica esige una buona medicina e una buona medicina richiede una valida etica». Questa frase, che apre il II volume del Manuale di bioetica dedicato agli aspetti medico-sociali e posta già nell'edizione precedente del 2002, sta diventando sempre più vera. Società, organizzazione sanitaria ed esercizio della professione medica sono intrecciati insieme e sono condizionati dalle scelte di fondo sul piano etico. I temi di questo volume quali la psichiatria, i comportamenti e gli orientamenti in tema di sessualità (è stato incluso un paragrafo sulla pedofilia), l'uso e l'abuso delle droghe (tabagismo, alcolismo), la diffusione dell'AiDS, il trattamento del rischio in ambito occupazionale (fabbriche, traffico, sport, catastrofi), i problemi relativi all'invecchiamento della popolazione o al trattamento dell'handicap, il condizionamento economico a carico dell'organizzazione sanitaria e dell'assistenza medica - pongono in evidenza la connessione fra la società, essa stessa malata, l'esercizio della medicina e le responsabilità personali, professionali e politiche. La presente edizione, oltre all'aggiornamento bibliografico-scientifico, offre una preziosa sintesi a ogni capitolo, utile per fini didattici.
Questo volume intende offrire una luce per la comprensione e valutazione delle sfide poste dall'applicazione della biotecnologia all'uomo, sia dal punto di vista filosofico che medico.
In questo libretto presenterò ai lettori tre saggi. "Lo chiamano grumo" è il racconto del cammino che ogni piccolo d'uomo compie all'interno del grembo materno, a partire dal concepimento in poi. Un percorso irto di ostacoli che, per moltissimi di questi piccoli, sarà ad un certo punto bruscamente interrotto. In "Fragilità femminile: l'impostura diventata legge" sarà messo in discussione l'articolo 4 della legge n. 194 sull'interruzione volontaria della gravidanza, evidenziando, attraverso riflessioni e testimonianze, come la fragilità psico-fisica femminile, enunciata a giustificazione dell'aborto, sia in realtà una mera menzogna, che non fa onore al genio femminile né alla dignità della donna. Infine, con "Cambiare la parole non cambia il senso delle cose, né il cuore" faremo un viaggio all'interno del moderno linguaggio della correttezza politica, che oggi trova un fertile terreno particolarmente nell'ambito della bioetica.
La sessualità rappresenta un aspetto fondamentale della persona, è la fonte della vita e della continuità delle generazioni. È un dato originario. La differenza dei sessi, maschile e femminile, ha la sua base nella realtà biologica e non può essere considerata una mera costruzione sociale. In campo medico vi è assoluta convergenza nel riconoscere l'esistenza di una differenziazione dei due sessi, maschile e femminile, alla cui diversità è ancorata la procreazione, che richiede sempre l'incontro di un elemento maschile e femminile, indipendentemente dalla naturalità o dalla tecnica di fecondazione.
Contenuto
Il testo esplora l’agire di genitori e terapeuta dinanzi all’attesa di un figlio affetto dalla malformazione congenita di spina bifida. È suddiviso in tre capitoli: 1. accoglienza del bambino 2. terapia e cura 3. accoglienza e promozione terapeutica delle sue potenzialità Come vivono e agiscono immersi in questa realtà mamma, papà, ginecologo prima e pediatra poi? In quale desiderio si radica l’attesa di quel bambino? A quale bene tendono papà e mamma quando si rapportano a lui? Quale bene intende perseguire il terapeuta quando prescrive un’amniocentesi precoce? Qual è la concezione di salute e vita buona? A queste e altre domande l’autore risponde con perizia e delicatezza offrendo un contributo accattivante.
Destinatari
Chi è attento ai temi di bioetica, ma non solo, genitori, medici, operatori, che affrontano la nascita di un bambino affetto da spina bifida.
Autore
CRISTIANO ARDUINI è presbitero dal 1995 e, dopo essere stato vicario parrocchiale e assistente dei ragazzi in Seminario Minore (Padova), è ora docente di bioetica presso la Facoltà Teologica del Triveneto e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova e delegato vescovile per la pastorale familiare della stessa diocesi. Presso le Edizioni Messaggero ha già pubblicato La razionalità dell’agire del medico e il ruolo delle virtù (2009).
Questo libro-intervista con Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita, ripercorre oltre un trentennio di impegno e di lotta per la difesa dei cosiddetti “valori non negoziabili”. È la storia del “popolo della vita” evocato da Giovanni Paolo II: un manipolo di generosi che ha combattuto la buona battaglia, spesso in solitudine. Ma è anche un appello a diventare tutti il popolo della vita, credenti e non credenti, nella difesa soprattutto delle esistenze più deboli, più indifese, più piccole. Si tratta di testimoniare concretamente che l’uomo è sempre uomo, dal concepimento alla sua fine naturale. Mai rassegnandosi alla cultura di morte, che vuol decidere se e quando far cominciare la vita e quando farla finire.
L'autore
Renzo Agasso, nato a San Bernardo di Carmagnola (TO) nel 1953, ha pubblicato ventidue libri, in gran parte biografie di personaggi storici e contemporanei, per le Edizioni San Paolo, le Paoline, la Rizzoli ed Effatà Editrice; dirige il mensile «Camilliani» e collabora a varie testate, tra cui il settimanale «Il Nostro Tempo».
Il matrimonio è il fondamento di ogni coppia cristiana. Questo prezioso sussidio ci farà da guida alla scoperta dell'importanza del matrimonio in chiesa, logica conseguenza del comune desiderio e della volontà di "unirsi nel Signore".
Il Convegno "Quale etica per la bioetica'', tenuto a Roma, dall'Associazione Docenti Italiani di Filosofia (A.D.I.F.) ha trattato la tematica proposta da diverse angolature dalla scienza del diritto alle scienze filosofico-teologiche. Parte dei lavori presentati e discussi nel corso del Convegno compongono questa pubblicazione.
Le scelte concernenti il trattamento della vita possono riguardare tutti: dal medico al paziente, dallo scienziato al politico, dal giurista al cittadino comune. La bioetica, inerente alla valutazione morale di queste scelte, si è imposta negli ultimi decenni come un tema fondamentale della discussione pubblica nelle società occidentali. Il volume è un'introduzione filosofica alla disciplina e ne discute i problemi più rilevanti: l'aborto e la fecondazione assistita, l'ingegneria genetica e la clonazione, l'eutanasia e il trapianto d'organi, il trattamento degli animali e della natura. Delineando i rapporti della bioetica con l'etica e la filosofia, l'autore individua gli argomenti utilizzati in risposta a tali problemi e mette in luce il persistente disaccordo nelle principali soluzioni prospettate.
Il libro raccoglie i saggi di Andrea Possieri (che analizza la trasformazione etica della cultura condivisa nell’ambito della sinistra, nata dalla rivoluzione culturale iniziata alla fine degli anni ’60), di Lorenza Gattamorta (che affronta il tema dell’eutanasia e del suo radicamento nella cultura popolare, a partire dal cinema), di Giulia Galeotti (che discute di handicap e di come gli handicappati sono trattati nella società), di Flavio Tanzilli (che studia le radici eugenetiche del controllo delle nascite, a partire dalla figura della femminista americana Margaret Santer) e di Roberto Colombo (che mette a confronto la difesa della vita nascente con l’animazione del feto).