Prosegue il cammino di Mauro Neri sulle tracce degli eremiti nella storia della Chiesa trentina. Con questo libro l'autore presenta altri venticinque racconti, nati percorrendo gli antichi tratturi che conducevano nel folto dei boschi, o in vetta ai dossi, oppure ancora aII‘ombra delle rocce, là dove una minuscola chiesa veniva curata, tenuta pulita e aperta ai viandanti da un eremita che abitava nei paraggi. La figura del “solitario” che si ritira a vita isolata, trovando nel silen- zio della meditazione il motivo di una vita intera, ha stimolato la fantasia dei nostri avi, lasciando tracce nei racconti leggendari nati nei filò o nelle cronache spicciole di paese. Neri ha raccolto questi “emi e li ha rivestiti di fantasia verosimigliante per far tornare in vita quantomeno letteraria, queste figure che nella maggior parte dei casi rivelano una predisposizione all‘aiuto, all‘accogIienza, al chinarsi sui poveri e sugli abbandonati. Valori anche oggi quanto mai indispensabili per realizzare un mondo di pace.
Raccontando e accompagnando il viaggio della missione di Paolo, la seconda metà del libro degli Atti degli Apostoli mostra come le svolte significative non furono semplicemente delle decisioni prese da un singolo, ma frutto di una condivisione. La sua missione non è quella di un solitario. Non è mai un uomo solo al comando. Piuttosto, lascia intuire come il suo progetto pastorale sia svolto sempre all’interno di un lavoro comune, si direbbe di Chiesa. Si tratta, evidentemente, di snodi assai significativi per leggere anche oggi la missione della Chiesa, in una novità di contesti, segnata dall’eredità lasciataci da Francesco e dall’avvio del ministero petrino di Leone XIV. Lo scorso anno ci siamo soffermati sul piccolo e delizioso Libro di Tobia: Nel viaggio, la benedizione. Quest’anno l'idea è di proseguire il cammino, gettando uno sguardo sul vivo della missione, così come è narrato nell’ultima parte degli Atti degli Apostoli. Facemmo vela verso Samotracia Diario di un viaggio la missione oltre i confini.
Prima delle due guide che accompagnano il cammino biennale di "Sarete miei testimoni" alla scoperta del progetto di salvezza di Dio da accogliere e vivere, celebrandolo nella Cresima. Il sussidio fornisce ai catechisti un aiuto perché la loro missione sia fedele al Catechismo, ai destinatari e a un metodo pedagogicamente efficace e catechisticamente corretto. Presenta perciò una "mappa" dell'incontro che a partire dalle pagine del Catechismo sempre riportate, consente al catechista di muoversi secondo un itinerario che tiene conto di tutte le componenti dell'atto catechistico.
La diffusione delle tecnologie legate all'utilizzo dell'intelligenza artificiale (IA) contribuisce a sollevare nuove questioni, come quella del suo rapporto con l’intelligenza umana. Tale tema tocca molti settori: i rapporti interpersonali, l'educazione, il lavoro, l'arte, la sanità, il diritto, la guerra e le relazioni internazionali. In questa nota, impreziosita dal commento di Vincenzo Paglia, "si considera la prospettiva cristiana sull'intelligenza umana, offrendo un quadro generale di riflessione fondato sulla tradizione filosofica e teologica della Chiesa"; inoltre "si propongono alcune linee guida, allo scopo di assicurare che lo sviluppo e l'uso dell'IA rispettino la dignità umana e promuovano lo sviluppo integrale della persona e della società".
L'opera esplora la complessa storia dei simboli di Nicea e di Costantinopoli a 1700 anni dalla celebrazione del primo concilio ecumenico, del quale il Credo niceno attraverso quello di Costantinopoli, rappresenta l'eredità di più lunga durata, rimanendo sempre un punto di riferimento per le chiese. I contributi seguono lo sviluppo di questa formula a partire dal IV secolo, cioè dalla prima redazione del Simbolo nel 325, fino all'età contemporanea, attraverso le diverse tradizioni delle chiese, la trasmissione liturgica, letteraria, canonica, e missionaria, prestando attenzione agli aspetti filologici, paleografici, musicali e materiali. Il volume abbraccia così l'intera parabola del Simbolo niceno e niceno-costantinopolitano dalla tarda antichità, attraversando l'età medievale e poi moderna fino ai più recenti sviluppi del dibattito teologico. Alla ricostruzione storico-critica di questo percorso fanno da complemento una serie di exempla che nella loro particolarità restituiscono la trasversalità della storia di un testo e di una professione di fede trasmessi attraverso una molteplicità di lingue e tradizioni per approdare in contesti culturali, religiosi e sociali diversi, fino a innestarsi nella vita della maggioranza delle chiese.
Il linguaggio modella il nostro pensiero e la nostra comprensione del mondo perché permette di trasmettere la conoscenza e, grazie alla sua natura dialogica, crearne di nuova. Oggi, per la prima volta nella nostra storia evolutiva, abbiamo l'opportunità di estendere ulteriormente il nostro modo di pensare e ragionare attraverso il dialogo con una nuova realtà : l'Intelligenza Artificiale. Questo libro ripercorre la storia della creazione di queste forme di intelligenza e, attraverso la presentazione di tre applicazioni concrete nei campi della didattica, della medicina e dell'industria, spiega come esse possano «aumentare» il pensiero umano. La vera questione non è se l'Intelligenza Artificiale possa pensare meglio di noi, ma come possiamo pensare meglio «con» l'Intelligenza Artificiale, facendola diventare parte di quel dialogo tra menti che ci ha permesso di divenire la specie dominante, nel bene e nel male, di questo pianeta.