L'esigenza di spiritualità nel mondo occidentale è più forte che mai. Allo stesso tempo le Chiese perdono membri e importanza. La nostra cultura sembra dunque in preda a una profonda crisi di fede. Perché? Perché troppo spesso ci si accontenta di risposte superficiali e concezioni di Dio approssimative, se non addirittura falsate. Eppure il Dio della Bibbia non è un "simpatico bonaccione", men che meno è irrilevante e inoffensivo. Dio smuove e commuove allo stesso tempo. È un Dio che provoca meraviglia: quella meraviglia che molti hanno smarrito. Johannes Hartl spiega come ritrovarla. Il suo messaggio è: dobbiamo uscire dalla nostra zona di comfort spirituale, per tornare ad abitare (e annunciare) una fede piena e appagante. Il suo libro è un rifiuto del cristianesimo "effetto benessere". Lo dichiara in modo netto: se vogliamo prendere sul serio la nostra fede, dobbiamo prendere sul serio Dio. Anche se questo Dio indomito a volte diventa scomodo e scuote le nostre facili certezze. Prefazione di Hermann Gletter.
Riflessioni come passi per risvegliarci alla meraviglia. Condensate in parole ed immagini sono il cammino della nuova veglia itinerante di Romena.
Questo non è soltanto un libro su Evagrio Pontico, ma un "cammino" insieme con lui. Non ne riassume solo il pensiero: presenta soprattutto il suo viaggio mistico, scandito da tre tappe, da tre figure, mediante cui ogni battezzato è chiamato a diventare perfetto discepolo di Cristo. Prima figura è il "pratico": un cristiano che scende nel suo cuore, riconosce con umiltà le sue ombre e decide di combattere contro il fascino del male in compagnia di Cristo. Seconda figura è lo "gnostico": un credente che vede, discerne, giudica senza poter essere giudicato da nessuno. Il suo cuore si apre all'ammirazione dello splendore di Dio nel mondo, ad un amore che conosce grazie alla fede e alla mitezza verso il prossimo. Ultima tappa: la beatitudine del "teologo". Non ovviamente il professore universitario che insegna, ma il battezzato che, avendo dato la sua disponibilità allo Spirito, è stato reso capace di riconoscere la Luce. L'intento di questo volume è di far scorgere, attraverso Evagrio, la bellezza di ciò che i Padri della Chiesa ci hanno consegnato: affidarsi a Cristo ci aiuta a pensare, a sperare e ad amare, e anche a crescere, che è molto di più e di diverso dall'essere semplicemente sé stessi.
La vita spirituale assume a volte la forma di una vera e propria "lotta" per tenere in vita la luce della fede. Quattro comuni situazioni negative condizionano spesso la dimensione spirituale: lo scoraggiamento, il disamore, la perdita della fede, la solitudine. Nato dall'esperienza personale e dalla riflessione dell'autore, questo libro è un vademecun da tenere sempre sul comodino, un aiuto necessario, in cui quanti lo leggeranno potranno riconoscersi e rispecchiarsi, e così risolvere i problemi della vita interiore.
In un'epoca in cui le tentazioni sembrano celarsi a ogni angolo, questo libro si erge come una guida preziosa per chi desidera intraprendere il coraggioso cammino del combattimento spirituale. Ispirandosi agli insegnamenti senza tempo del grande sacerdote don Giuseppe Tomaselli, l'autrice ci conduce in un percorso illuminante, volto a superare gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione dell'essere umano. L'opera affronta i nemici interiori, il demonio, le debolezze del corpo e le sfide del mondo moderno, offrendo strumenti concreti per trasformare le prove quotidiane in tappe di crescita spirituale. Oltre agli insegnamenti di don Giuseppe Tomaselli il testo è arricchito anche dal contributo di voci autorevoli, come padre Livio Fanzaga e i compianti padre Lorenzo Montecalco, don Dolindo Ruotolo, l'arcivescovo Fulton Sheen e san Giovanni Bosco. Questo volume rappresenta una miniera di insegnamenti indispensabili per chi aspira a riscoprire la forza interiore e a vivere una vita all’insegna del bene.
Nell'amore verso Dio e i fratelli trovano compimento la legge e i profeti, la storia della salvezza, il cammino d'Israele alla ricerca della sua liberazione e del suo Dio. In queste due direzioni raggiunge piena realizzazione anche la nostra vita, che è anch'essa storia di salvezza, parabola di chi cerca se stesso e la sua strada, e pure il nome e il volto di Dio.
"La carità verso Dio e gli uomini è l'anima di tutto l'apostolato" (Lumen gentium, 33). Oggi sono tanti gli assetati di Dio che vogliono trasmettere al mondo il messaggio del vangelo. Dom Chautard ricorda loro che una madre può allattare il suo bambino solo se prima si nutre lei e che si può parlare efficacemente di Cristo solo se si vive di lui e con lui. Bisogna essere insieme Marta e Maria, in una contemplazione operosa e in un'attività contemplativa. Dom Chautard pensava a una nuova redazione del suo libro. È stato il suo discepolo, il padre Bernard Martelet che visse per circa vent'anni sotto la sua direzione, a realizzare un tale lavoro. Egli ci presenta ora la dottrina del suo abate, mettendola alla portata di tutti.
Calendario giornaliero per il 2025 a colori con pagine staccabili. Sul retro di ogni pagina si trovano brevi meditazioni ispirate alle letture del giorno. È proposto inoltre il «ricordo mariano quotidiano»: ogni giorno è riportata una ricorrenza legata a memorie minori della Vergine e/o a santuari italiani e di tutto il mondo dedicati a Maria.
Al centro delle riflessioni di mons. Forte vi è il profondo rapporto che per il credente cristiano esiste tra legge e grazia, che in Matteo emerge in particolare proprio dal discorso della Montagna. Da una parte, le beatitudini rappresentano la biografia del Figlio di Dio venuto nella carne, perché soltanto in Lui ognuna di esse trova la sua piena realizzazione; dall'altra, proponendo Gesù come il modello cui guardare, esse descrivono le caratteristiche del discepolo che segue il suo Signore lasciandosi abitare e guidare da Lui. L'"imitazione di Cristo" è infatti il farsi presente del Risorto in noi: «Non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato sé stesso per me» (Gal 2,19s). Il discepolo è invitato, pertanto, ad avvicinarsi alle beatitudini per imparare da esse a divenire nuova creatura con la grazia che gli viene dal Signore Gesù: in esse riconosce il progetto e il percorso della santità secondo il Vangelo, perché il santo è chi vive la vita nuova in Cristo, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria di Dio Padre.
Spesso, senza rendercene conto, le relazioni che viviamo in famiglia, con gli amici, con i colleghi e nella comunità cristiana sono condizionate da meccanismi subdoli che affondano le loro radici in situazioni del passato e che, se rimosse o non elaborate, rischiano di bloccarci su schemi che impediscono alle relazioni stesse di funzionare. In questo libro, il noto monaco tedesco Anselm Grün e l'economista Hsin-Ju Wu, aiutano i lettori ad analizzare tali meccanismi e a muovere i primi passi di una consapevolezza liberante sui sentieri terapeutici che la scienza psicologica e l'incontro con la parola biblica offrono all'uomo e alla donna di oggi.
In queste pagine Angelo Comastri, Stanislaw Dziwisz, Czeslaw Drazek e Renato Buzzonetti raccontano gli ultimi giorni di Giovanni Paolo II. Entriamo nell'intimità della sua sofferenza, vissuta come supremo atto d'amore, il suo legame con i malati e la sua profonda spiritualità. Dall'attentato del 1981 fino al suo ultimo respiro, il Papa affrontò il dolore con fede incrollabile, offrendo la sua vita per la Chiesa. Un racconto intenso e toccante che rivela la forza nella debolezza e la santità di un uomo che ha segnato la storia.
"Quando perdiamo una persona cara, non perdiamo solo lei: perdiamo anche una parte di noi stessi. Ma, nel cuore dell’assenza, è possibile scoprire una presenza diversa, trasfigurata, più duratura". Questo è ciò che Henri Nouwen scrive al papà, a sei mesi dalla morte della mamma, in una lettera intima e luminosa, personale e ispirata. Sono sì parole nate dal dolore e dal lutto, a sono anche parole che non si chiudono nella sofferenza: diventano via di consolazione, ricerca di senso, apertura alla speranza. In un mondo che censura la morte, Nouwen esplora proprio la morte, insieme alla speranza in Cristo; indica i frutti inaspettati che possono seguire la morte di una persona amata e insegna come la vita del cristiano sia plasmata dal Venerdì santo e dalla Pasqua. In queste pagine, in definitiva, Nouwen ci accompagna con intelligenza, discrezione e sensibilità a fare amicizia con l’assenza, per imparare a vivere la perdita come passaggio, non come fine.