Questo volume offre una panoramica sintetica sugli aspetti più rilevanti e più incisivi che hanno determinato la fisionomia del pontificato di ciascun papa dei Giubilei. I dati informativi, strutturati in un inquadramento storico, sono articolati in forma semplice e chiara e puntano a far comprendere la funzione che ciascun pontefice ha svolto nel processo storico.
Narrare i momenti di una vita significa ripercorrere le motivazioni profonde che hanno attraversato ogni istante e ogni incontro. Con stile umile e piano, Mattia Ferrari descrive il suo vissuto, mostrandoci le crisi, le domande, le risposte e l'impegno tra i migranti e per loro; un impegno che culmina nella collaborazione con Mediterranea Saving Humans, tuttora in corso. Lo sguardo attento riesce a leggere, oltre la superficie del benessere delle nostre società, l'opacità e la violenza che fanno da sfondo e che impediscono di sperimentare per tutti una vita nuova e giusta. Presentazione di papa Francesco. Postfazione di Marco Damilano.
La grammatica del Greco nel Nuovo Testamento di P. Maximilian Zerwick SJ, non è una grammatica classica con declinazioni, classi degli aggettivi, coniugazioni verbali e paradigmi, e non è destinata a coloro che vogliono iniziare ad apprendere i rudimenti della lingua greco-biblica. Essa presuppone la conoscenza della lingua greca e presenta in maniera sistematica le particolarità e caratteristiche del greco biblico ricorrendo a esempi presi nel Nuovo Testamento. In questo modo vengono chiariti i vari fenomeni grammaticali e sintattici e si offre al lettore una comprensione più chiara e profonda del messaggio contenuto nei testi neotestamentari. Il risultato di questo metodo è continuo andare e venire dalla teoria all'applicazione e dall'applicazione alla teoria. Questa grammatica non è nata di getto, ma è andata crescendo con il trascorrere degli anni, è stata costantemente accresciuta, corretta e ampliata fino ad arrivare alla quinta edizione latina. È uscita anche in traduzione inglese e spagnola (nel 1963 e nel 1997).
Da alcuni decenni si vanno moltiplicando i gruppi e le associazioni che fanno riferimento allo Spirito Santo, lo Spirito di Dio. Comune denominatore è l'esperienza "Spirituale". Non interessa tanto sapere che esiste lo Spirito, o definire la sua identità; ciò che si desidera è sentire, percepire gli effetti della sua presenza e delle sue ispirazioni, insieme con la volontà di individuare i doni concreti con i quali lo Spirito agisce nelle comunità. Allora diventa urgente un discorso sullo Spirito Santo. Ma come farlo? Nelle pagine del libro a parlare è soprattutto la Parola di Dio, in particolare il vangelo di Giovanni, per riandare all’esperienza "Spirituale" fatta da Gesù e dai suoi discepoli. Si aprirà davanti un panorama affascinante, vasto, e a tratti anche sconosciuto; uno sguardo che permetterà di cogliere i vari risvolti della figura dello Spirito Santo che, come afferma la fede cristiana, è "Signore e da la vita".
L'autore ci offre delle brevi e dense meditazioni per guidarci a ripercorrere, con le Stazioni della Via Crucis, la via dolorosa del Calvario percorsa da Gesù.
Il libro contiene delle brevi meditazioni per ogni giorno dei tempi di Quaresima e di Pasqua. L'autore coglie, come un ape dal fiore, il nettare divino e lo fa diventare miele per poi porgerlo a quanti desiderano partecipare alla storia della Salvezza, che si compie oggi di nuovo in Cristo e nei cristiani mediante la celebrazione sacramentale della Pasqua di Passione e di Risurrezione. Con le sue riflessioni don Pinuccio ci aiuta a individuare le cose nuove che Dio ha fatto un tempo e che ancora fa perché gli uomini siano salvi e arrivino alla conoscenza della verità... ...così riusciamo a vedere meglio la primavera che porta la novità della Pasqua, simboleggiata dal mandorlo in fiore.
Negli anni incandescenti del Sessantotto, gli impetuosi venti di cambiamento che agitano la società si insinuano anche tra le fila del «movimento» di Gioventù Studentesca, sorto più di dieci anni prima al Liceo Berchet di Milano: un migliaio di liceali e alcune centinaia di universitari se ne allontanano per aderire al Movimento studentesco. È lo «scossone più grosso» mai subìto dall'esperienza di Gioventù Studentesca, come dirà in seguito il suo fondatore, don Luigi Giussani. Dopo aver lasciato la guida di GS, in quegli stessi anni don Giussani frequenta con assiduità il Centro Culturale Charles Péguy. Fondato nel 1964 a Milano da un gruppo di laureandi, laureati e assistenti universitari, di fatto rappresenterà la prosecuzione dell'esperienza iniziata nelle aule del Liceo Berchet e, al contempo, l'inizio di quella realtà che di lì a poco assumerà definitivamente il nome di «Comunione e Liberazione». Questo volume raccoglie per la prima volta le trascrizioni delle lezioni tenute da don Giussani presso il Centro Culturale Charles Péguy dal 1968 al 1970, nell'arco di tre anni di incontri e riflessioni intorno a una intuizione che sarà gravida di conseguenze: solo nella comunione cristiana possiamo sperimentare la liberazione, cioè l'avvento di un mondo più umano. Attento osservatore della società, Don Giussani guarda al sommovimento politico, sociale e culturale portato dal Sessantotto cogliendo l'istanza profonda che sta alla base del fenomeno - il risveglio del desiderio di autenticità nella vita e di cambiamento nel mondo - e leggendo gli anni della contestazione giovanile come il crinale di un «cambiamento d'epoca» che si stava preparando già da tempo. E la forza della proposta di don Giussani si rivela intatta, se non ancora più dirompente, al giorno d'oggi, in una società segnata dall'individualismo, da un tessuto sociale sempre più logoro e da nuove tecnologie che invece di avvicinarci, nella comunione che il sacerdote auspicava, ci allontanano inesorabilmente gli uni dagli altri.
La radio in Italia compie 100 anni e questo libro ne racconta la storia, l'industria e i linguaggi in una edizione completamente aggiornata. Gli autori, studiosi e professionisti della radio, descrivono le differenze tra radio pubblica, privata e comunitaria, ne ripercorrono le vicende e l'attuale stato di salute, basandosi su una lunga serie di dati di ascolto e di tipo economico, anche in chiave comparativa con i principali paesi europei. Il testo presenta inoltre una panoramica dei generi del linguaggio radiofonico, dai formati giornalistici ai talk di intrattenimento, fino ai formati musicali, e contestualizza il rapporto della radio con il podcasting e con le piattaforme di streaming musicale, restituendo l'immagine di un mezzo nel guado tra l'epoca del broadcasting e quella delle piattaforme digitali.
Le centurie sulla carità sono 400 brevi massime sulla virtù per eccellenza, l'amore di carità che procede da Dio Padre, si manifesta storicamente in Gesù Cristo e ci trasforma interiormente. Ci rende nuove creature: ci divinizza e ci introduce nella familiarità con Dio. Sono un testo classico della spiritualità cristiana. San Massimo suggerisce al suo lettore molti consigli pratici per disporsi a ricevere al meglio questo regalo di Dio, per combattere i vizi opposti all'amore, e per vivere la carità fraterna con la pazienza e la misericordia. Testo greco critico di Aldo Ceresa-Gastaldo. Introduzione, note e traduzione di Maria Benedetta Artioli. Saggio sull'apátheia di Giorgio Maria Carbone.
Lo studio si propone di ex-ducere e investigare la teo-logica del pensiero e della vita di Francesco d'Assisi (1182-1226), con una focalizzazione particolare sul vertice raggiunto nell'ultimo biennio di quest'ultima: l'avvento della stigmatizzazione alla Verna (1224), il soggiorno a S. Damiano da Chiara d'Assisi (1194-1253) con la composizione del Cantico di Frate Sole (1225) e il suo "Beato transito". Con un approccio diacronico alla vita ed ermeneutico, che considera i suoi scritti e le fonti primarie su di lui, è posta in questione la contrapposizione o estraneità tra i primi e le seconde e, più radicalmente, le letture sia deviazioniste che razionaliste sul santo. E' così delineata la dogmatica di Francesco, di novità nella continuità della Tradizione, per la Chiesa nel mondo contemporaneo.
Contiene tabellone da costruire e 25 figurine da ritagliare e incollare
"Si legge", scrive Giorgio Vasta nel testo che accompagna queste "Lettere familiari" di Giorgio Manganelli, "intromettendosi tra i bisbigli degli innamorati o dei fratelli, risalendo lungo la spirale che lega un figlio a una madre, il respiro di un padre a quello della figlia. Si legge di ciò che è stato il quotidiano degli altri, che a volte fiorisce improvviso e a volte se ne resta legnoso, un quotidiano che è progetto, problema, fantasticazione, ricerca, inciampo, delusione, e dunque si leggono le circostanze minute delle giornate, le attese, i preparativi, i presentimenti e i dispiaceri, tutte le piccole vicende del corpo - le eccitazioni, i disturbi -, si leggono i desideri, i tormenti, le ambizioni, le frustrazioni, tutti i farò e dirai e andremo e saremo: l'esistenza che mentre accade è sempre un po' baldanzosa un po' patetica, cieca e sorda, timida, famelica, simultaneamente vulnerabile e indistruttibile; e ancora, continuando a fare irruzione nella dimora delle confabulazioni private si legge di come a un certo punto la morte smaglia il tempo, separando il tempo dal tempo e insieme umiliandolo, e allora la scrittura tenta di farsi consolazione per provare a stare dentro la scomparsa".