Una alternativa allo scontro delle culture e al multiculturalismo esplorando la storia e l'avvenire del meticciato.
Una occasione per riflettere sull'origine, il senso e la fine del mondo.
Traendo spunto dalla parabola del Figliol prodigo questo libro addita la via che conduce alla casa del Padre, spronando a rinunciare al peccato e a scegliere la vita della grazia. La vita cristiana comporta un continuo ritorno al Padre, mediante la conversione del cuore. Tuttavia il dinamismo della grazia non termina qui: non consiste soltanto nell'evitare in futuro il peccato, bensì nel progredire nell'unione sempre più intima con Cristo. In questo consiste la santità : tutti gli uomini vi sono chiamati, e il cammino per raggiungerla passa attraverso le circostanze personali e irripetibili di ciascuno. Prevede però, anche ostacoli e difficoltà in cui s'imbattono tutti coloro che la cercano(pp. 104).
Questo e il primo lavoro a riunire pensatori delle tre religioni rivelate, e gli articoli presentati sono stati redatti da filosofi non solo cristiani, ma anche musulmani ed ebrei.
"L'opera del Meier costituisce la biblioteca fondamentale sulla nascita, la vita e la morte di Gesù per il prossimo millennio" (B.L. Visotzky). Tra le questioni difficili affrontate nel primo volume: il concepimento di Gesù fu verginale? ebbe fratelli e sorelle? si sposò o fu celibe? era illetterato? conobbe l'ebraico e il greco come l'aramaico?
Dalla quarta di copertina:
Il testo affronta il più grande enigma della ricerca religiosa moderna: chi era Gesù?
Questo libro rappresenta il primo tentativo esauriente di un biblista cattolico americano di trattare in maniera rigorosamente scientifica il “Gesù storico”. Per “Gesù storico”, Meier intende il Gesù che possiamo recuperare o ricostruire usando gli strumenti della moderna ricerca storica. Considerato lo stato frammentario delle fonti e la natura indiretta degli argomenti, il ritratto che ne deriva è incompleto e talvolta congetturale. Eppure, sostiene l’Autore, qualcosa si guadagna. L’“affermazione unanime” che emerge è aperta all’indagine ed al dibattito di tutte le parti interessate in eguale misura – cattolici, protestanti, ebrei, credenti e agnostici. Può servire come terreno comune per il dialogo ecumenico e per l’ulteriore ricerca.
Tra le questioni difficili che Meier affronta nel primo volume: il concepimento di Gesù fu verginale? ebbe fratelli o sorelle? si sposò o fu celibe? era illetterato? conobbe l’ebraico ed il greco come l’aramaico?
Il resoconto sobrio e ben ponderato di Meier sulla vita di Gesù è quanto meno sorprendente, come se quasi duemila anni più tardi considerassimo per la prima volta Gesù nel modo in cui devono averlo considerato i suoi contemporanei – “un ebreo marginale” – con tutte le implicazioni e le questioni sollevate da questo titolo deliberatamente provocatorio.
Uno dei piu eminenti rappresentanti del cattolicesimo esprime la sua opinione sul futuro della religione e della chiesa.
uno dei massimi esperti di teologia contemporanei spiega un argomento fondamentale della fede: la cristologia. E offerta una esposizione chiara di come la figura di gesu`unisca in sh la persona umana e la natura divina. Qui si viene introdottti semplicemente ma in modo rigoroso a capire come gesu`abbia potuto e possa unire in sh le caratteristiche dell'essere umano e della divinita. Il metodo genetico", accettato e proposto presso lo stesso concilio vaticano ii, giustifica e spiega come gesu`abbia potuto e voluto assumere sembianze umane e come abbia desiderato partecipare delle vicende terrene degli altri abitanti di questa terra puo`essendo proveniente e compartecipe della natura del padre. Questa summa teologica e di storia delle religioni e di rigorosa storiografia e`verame"
Il volume si prefigge di individuare un possibile quadro di riferimento ed un criterio interpretativo che agevolino il riconoscimento dei tortuosi percorsi dell'ateismo ovunque essi si diano. Tale impegno è richiesto a tutti coloro che desiderano chiarire a se stessi e fornire agli altri le ragioni della propria fede e della propria speranza. Per questo motivo, accanto agli studenti impegnati nello studio dell'ateismo contemporaneo, si pongono quanti desiderano orientarsi nella ricca complessità del quadro culturale di fine millennio, per scorgere in esso percorsi sicuri che preservino da ogni tentazione di "rendersi grande e felice indipendentemente da Dio".