Questo libro racchiude un programma e un messaggio. Il programma esprime la nuova concezione della psicologia pastorale come un ramo della psicologia che studia i processi inerenti alle situazioni pastorali. Il messaggio si riferisce all’impostazione dell’aiuto pastorale concepito come mano fraterna tesa al prossimo in necessità.
In questa prospettiva, l’opera propone una chiave di lettura di alcune concrete situazioni pastorali: consulenza pastorale, direzione spirituale, confessione, assistenza dei malati e dei moribondi, dei portatori di handicap, delle persone afflitte dalla sindrome post-abortiva. La novità dell’approccio sta nel dialogo interdisciplinare tra la psicologia e la teologia.
Mihály Szentmártoni, gesuita, professore di psicologia e spiritualità, è nato nel 1945 a Novi Sad (Jugoslavia). Dal 1981 ha tenuto vari corsi a Zagabria e a Roma; ha lavorato per molti anni come direttore e consultore del «Centro per la famiglia» a Zagabria; ha scritto numerosi articoli e libri tradotti in più lingue. Attualmente è preside dell’Istituto di scienze religiose della Pontificia Università Gregoriana (Roma). Negli ultimi anni la sua ricerca scientifica si è concentrata ad approfondire il dialogo interdisciplinare tra la psicologia e la spiritualità. Frutto di quest’orientamento sono stati: il volume In cammino verso Dio. Riflessioni psicologico-spirituali su alcune forme di esperienza religiosa (San Paolo 1998); lo studio «Brigida Morello di Gesù: profilo psico-spirituale» (in Brigida Morello di Gesù, Lib. Ed. Vaticana 1997); lo studio su «Psicopatologia e santità» (in La santità, Chirico 2001).
Il volume, a firma di uno dei più noti teologi olandesi, riproduce lo sfondo filosofico-culturale dell'attuale dimenticanza di Dio; ma soprattutto indica le nuove vie di pensiero nella filosofia e nella teologia degli ultimi decenni che possono portare a una ripresa del rapporto tra Dio e cultura.
Dalla quarta di copertina:
Il pensiero di Dio non è più necessario quale fermento della nostra cultura, quale premessa concettuale del nostro mondo e della nostra autocomprensione. Ma cosa significa allora continuare a pensarlo, e come lo si può pensare? L'Autore, uno dei più noti teologi cattolici olandesi, cerca in quest'opera di parlare oggi di Dio di fronte alla ragione critica, prendendo sul serio tutte le obiezioni e i dubbi che possono venir sollevati nei confronti della fede in Dio. Ciò che gli preme è di tener aperta la domanda su Dio come una possibile domanda della vita umana e di dischiudere vie di pensiero verso Dio per quanti sono alla ricerca di un senso critico per l'esistenza e per la storia.
Il volume riproduce lo sfondo filosofico-culturale dell'attuale dimenticanza di Dio; ma soprattutto indica le nuove vie di pensiero nella filosofia e nella teologia degli ultimi decenni che possono portare a una ripresa del rapporto tra Dio e cultura.
Una occasione per riflettere sulla necessita dell'istituzione ecclesiale e la grandezza del Regno annunciato.
Un testo-base nell'attuale panorama della teologia, che ha suscitato un vivace dibattito non solo in ambito teologico ma anche nella filosofia e nella scienza esegetica.
Dalla quarta di copertina:
Di fronte alla relativizzazione di tutte le idee in fatto di valori, idee che finora sembravano offrire un punto d’appoggio alla nostra società, è ancora possibile sostenere l’“una volta per sempre” di Gesù Cristo come se si trattasse della parola di un vivente? Già nella prima stesura di questo libro, Verweyen rispondeva di sì in modo deciso a questa domanda: se non esiste alcuna terza via razionalmente legittimabile tra un pluralismo illimitato e un fondamentalismo che ad esso radicalmente si oppone, allora a svigorirsi non è solo la forza persuasiva della grandi religioni monoteistiche. Anche il dialogo elevato a principio-guida si ridurrebbe alla fine ad un semplice scambio di idee, che smarrisce, assieme alla questione della verità, la serietà degli incontri interumani.
La prima edizione nel 1991 suscitò un vivace dibattito, che diede la spinta decisiva per una terza edizione completamente rielaborata dell’opera, qui presentata in edizione italiana. Ad essere sottoposti ad una revisione radicale e ad essere addirittura redatti in modo nuovo sono stati soprattutto i capitoli sistematici centrali. E così, grazie ad una precisazione di passi fraintendibili e a una condensazione del testo, il libro è divenuto più chiaro e leggibile.
Un testo-base nell’attuale panorama della teologia, che ha suscitato un vivace dibattito non solo in ambito teologico ma anche nella filosofia e nella scienza esegetica.
Una nuova raccolta di brani monografici sulla teologia dellereligioni. L'atteggiamento dell'autore e gli articoli del libro promuovono la pluralita di visioni e prospettive, il dialogo tra estrazioni religiose e culture diverse.
L'evangelizzazione è il primo e principale mandato che Gesù ha dato agli apostoli: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (Mt 28,19). Il "Dizionario storico e teologico delle missioni" si caratterizza da altri dizionari mettendo in primo piano i protagonisti dell'evangelizzazione che lungo i secoli hanno speso la loro vita per il Vangelo. Ogni figura viene collocata nell'epoca e nei luoghi dove ha svolto la sua missione e si precisa quale contributo particolare ha dato. L'aspetto storico viene completato dalla riflessione teologica sulle principali tematiche e problematiche missionarie. Ogni voce è completata da una bibliografia essenziale per l'approfondimento.
Un manuale completo e sistematico, che guida il lettore alla scoperta di quella "tensione morale" che è sempre esistita presso tutti i popoli, come assicurano l'etnologia, l'antropologia e la storia delle religioni.
La Società Italiana per la Ricerca Teologica (SIRT), che organizza periodicamente simposi per promuovere l’investigazione critico-scientifica interdisciplinare in campo teologico, ha deciso di concentrare la sua attenzione e i suoi interessi di studio attorno al "simbolo di fede". La cesura tra fede e cultura, cui ci si trova ormai quotidianamente di fronte, fa infatti ritenere sempre più urgente una rilettura del Credo con cui il cristianesimo si è autodefinito nei primi secoli, per giungere a riesprimerlo in modo nuovo. Una domanda si fa oggi pressante: con quale linguaggio è possibile comunicare e quindi spiegare la fede contenuta, riassunta e trasmessa nel e dal "simbolo di fede"? Non si tratta infatti di "riscrivere" il Credo, ma di "ridirlo", affinché possa essere reale strumento di trasmissione della medesima fede nel mutato contesto culturale. Attraverso i suoi numerosi e autorevoli contributi, il volume delinea alcune prospettive interdisciplinari per documentare la vastità e l’attualità del tema.
Note sul curatore
Carmelo Dotolo, professore consociato alla Pontificia Università Urbaniana e invitato alla cattedra di Teologia fondamentale della Pontificia Università Gregoriana, è socio ordinario della SIRT. Tra le sue opere più recenti: Teologia e Sacro. Prospettive a confronto, ED, Roma 1996; La teologia fondamentale davanti alle sfide del "pensiero debole" di G. Vattimo, LAS, Roma 1999. È tra gli autori della Storia della Teologia. 3, ED-EDB, Roma-Bologna 1996; del Lexicon. Dizionario Teologico Enciclopedico, Piemme, Casale Monferrato 1994 e del Lexicon. Dizionario dei teologi, Piemme, Casale Monferrato 1998. È coautore del recente testo scolastico di Religione Cattolica in due volumi, La Parola Chiave. Trame e interpreti dello scenario religioso, EDB, Bologna 2000.
Tempi difficili per il termine "anima" che si trova a dover fronteggiare sia gli attacchi violenti di un certo schieramento filosofico, sia i ripensamenti di determinate correnti teologiche. La nostra cultura, più che negare manifestamente lo statuto ontologico dell’anima o quantomeno la sua permanenza in vita oltre la morte dell’individuo, ne mina i fondamenti e la credibilità attraverso sospetti, illazioni, congetture. I concetti di "persona", "pensiero", "umanità" smarriscono e confondono i propri contenuti, mentre le biotecnologie avanzano e i computer battono gli umani non solo al gioco degli scacchi.
L’autore intende quindi fare un po’ di chiarezza e ordine sulla questione dell’anima. La prima parte della sua ricerca presenta le origini e gli orientamenti maggiori della contemporanea filosofia della mente, con una sintetica apertura sulla storia e sullo stato attuale dell’Intelligenza Artificiale. La seconda, si occupa di storia della teologia, tentando di far emergere il significato autentico del concetto di "anima", ricercandolo nelle radici vetero e neotestamentaria, nella Tradizione, nelle indicazioni magisteriali, negli sviluppi teologici contemporanei.
Note sull’autore
Andrea Vaccaro, laureato in filosofia e in pedagogia, con diploma in teologia, ha pubblicato saggi sulle riviste Sapienza (Napoli), Atque (Firenze), Quaderni di semantica (Bologna).