"La bellezza salverà il mondo". Sono parole, note a molti, pronunciate da Fëdor Dostoevskij. Adriano Sella prende spunto dal grande narratore russo e approfondisce la dimensione della bellezza alla ricerca di quel che realmente può riscattarci e salvarci dalle tendenze attuali che generano bruttezza del vivere e dolore. Non si tratta di mere speculazioni, infatti Sella narra come è stata riscattata e vissuta la dimensione di bellezza, da parte di persone o comunità. L'incontro con questi "testimoni" permette al lettore di apprendere come vivere nella concretezza della vita quotidiana quella dimensione di bellezza capace di trasformare il mondo. A chiusura del volume, una Lettera aperta all'umanità: "Cara sorella umanità, smettila di camminare sulla via della repressione del male... È la bellezza che contiene la forza per poter ridurre il male, in quanto rende visibile tutto quell'impegno di tante persone, gruppi, comunità e istituzioni, e non sono pochi, che danno splendore alla tua esistenza su questo pianeta terra".
Questo testo si propone di avvicinare i laici alla mistica, attraverso un originale manuale di preghiera del cuore. Per farlo si avvale sostanzialmente di due filoni, uno orientale e uno occidentale (nell'ambito di una spiritualità mariana che è comune ad entrambi): l'esicasmo e l'orazione teresiana. Trattandosi essenzialmente di un'esperienza, e non di una teoria né di una tecnica, si è scelto di accompagnare il percorso di lettura biblico, su cui la preghiera stessa si basa, con semplici esercizi di interiorizzazione e visualizzazione: in tal modo si favorirà l'acquisizione di un atteggiamento naturalmente contemplativo, per cui anche nella giornata più ordinaria si possano aprire "finestre" e "passaggi" verso l'al di là che si trova dentro di noi.
Un'autentica relazione educativa e la guida di una comunità implicano il mettersi in gioco di un adulto. Accostarsi all'altro, sostenerne le fatiche, vivere insieme. La profondità del messaggio cristiano può confrontarsi con metodologie didattiche e approcci di gestione delle risorse umane e di leadership, recuperandole e sviluppandole in senso personalista. Il saggio risponde così all'emergenza educativa in atto accogliendo la proposta di Papa Francesco di costruire "un villaggio dell'educazione".
La nube della non conoscenza è il diaframma che si frappone fra il divino e le capacità di comprensione su cui gli umani possono fare affidamento nell'approcciarsi a esso. Su un tema tanto universale e profondo si interrogò, nel Trecento, un anonimo pensatore britannico che ne trasse il trattato The cloud, qui tradotto e commentato per renderlo disponibile al lettore italiano, che forse difficilmente lo avrà incontrato prima. Un testo devozionale che sorprende per la qualità creativa e letteraria, per l'intento comunicativo e per un approccio espressivo che sembra quasi connettere il medioevo inglese al pensiero zen a cui l'Occidente spesso oggi si rivolge. L'autore si dichiara consapevole del fatto che l'esperienza spirituale è personale e unica, e condivide con umiltà la propria, desideroso di trasmetterla più come un amico che come un maestro. Nella traduzione italiana l'opera riesce a travalicare la distanza cronologica e linguistica per unire il lettore, in modo diretto ed emozionale, al cuore di un essere umano vissuto quasi mille anni fa, che contempla il divino e il creato sforzandosi di essere all'altezza di un compito senza tempo.
Com'è Dio? Che faccia ha? È veramente buono come dice il Catechismo? Spesso nella nostra immaginazione costruiamo idee sbagliate su Dio. In questo breve viaggio attraverso le immagini stereotipate di Dio, scopriremo che non è un vitello d'oro, non è sadico né crudele, non si diverte a prenderci in giro, non è cattivo né vendicativo, ma è misericordia e tenerezza, amore infinito che si rivela nel volto di Gesù.
Partendo dal principio che esiste il nutrimento per il corpo e quello per lo spirito, don Francesco accompagna il lettore a nutrirsi della Parola di Dio, pane di festa, di pienezza e sapienza, a farne tesoro, a custodirla nel cuore e a ripeterla di continuo, giorno e notte. Un percorso di esercizi spirituali per tutti, da vivere e applicare nella vita quotidiana che si sviluppa in dieci capitoletti.
In occasione del decimo anniversario del sequestro del gesuita Paolo Dall'Oglio, che cadrà il 29 luglio 2023, questo volume è un tentativo di rilettura della sua figura, della sua storia, della sua riflessione sul dialogo interreligioso e sui rapporti fra Oriente e Occidente, nell'oggi di un mondo sempre più lacerato e frammentato, attraversato da quella "terza guerra mondiale a pezzi" di cui parla spesso papa Francesco. Riccardo Cristiano si concentra non sull'esito, dolorosamente non ancora appurato, della vicenda di Paolo Dall'Oglio, ma sulle motivazioni che lo indussero a recarsi a Raqqa (Siria), nel quartiere generale dell'Isis, da dove non fece più ritorno. Padre Dall'Oglio emerge come un credente che si è fatto avamposto della riconciliazione tra i figli di Abramo e anche tra loro e i «post-credenti», come lui stesso li definiva, lungo il cammino di Abramo.
Il testo è un "classico" della spiritualità medievale, scritto fra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII, quasi certamente in un monastero benedettino e attribuito erroneamente a Bernardo di Chiaravalle. L'opera si propone di guidare l'uomo nella ricerca delle "cose necessarie", aiutandolo a discernere ciò che rende una vita saggia, rivolta alla ricerca di Dio, e rigettando tutto ciò che ostacola il cammino dell'uomo verso il suo vero fine. Nonostante il linguaggio e le immagini, talvolta lontane dalla nostra sensibilità, il testo ha nutrito per sette secoli generazioni di cristiani: sacerdoti, monaci e laici.
Un parroco (cinquantenne) e un suo parrocchiano (quasi ottantenne) si cimentano sulle dinamiche del divertimento fine a se stesso (che è una scelta) e quelle del cambiamento (che è un dono) illustrandone dapprima le predisposizioni d'animo facilitanti e successivamente le dinamiche misteriose e profonde. Il punto d'equilibrio è possibile trovarlo a partire dal riconoscere cosa è importante, prioritario e decisivo per la riuscita integrale della vita. La difficoltà a trovare tale equilibrio è accentuata dallo sbilanciamento dell'uomo d'oggi verso la dimensione "ludica" favorita da proposte, annunci, falsi profeti, suggestioni, culture che finiscono per ostacolare il percorso del vero cambiamento. I due autori, con il loro narrare intessuto di vissuti personali e di considerazioni oggettive, intendono condurre il lettore, con discrezione e garbo, alla conclusione che la "realtà" più grande è sempre quella del Regno di Dio. E chissà che così non si riesca, magari, a trovare "divertente" ... "lasciarsi convertire"!
Dall'esperienza pluridecennale di guida della Terra Santa dell'autrice, questa guida nasce con un intento pastorale ben preciso: vivere il pellegrinaggio in Terra Santa (sia portando la guida con se in pellegrinaggio e sia leggendola sulla poltrona di casa) con un afflato pastorale e spirituale. Vi sono infatti molti spunti di preghiera, riflessione e meditazione. La presenza dei Vangeli e della Via Crucis. L'apparato fotografico inedito completa la guida che si presenta davvero ben fatta in ogni suo aspetto.
"Piuttosto che chiederci se siamo capaci o se sia possibile il dialogo, dobbiamo dire che forse non abbiamo scelta. Se non siamo capaci, lo dobbiamo diventare, perché è urgente in quanto l'alternativa è la guerra. Dobbiamo trovare il modo di farlo, non solo per rimanere nella pace, ma anche per la fede cristiana. Se vogliamo essere fedeli alla fede cristiana, dobbiamo accettare che questo dialogo è cominciato prima di noi: è il dialogo di Dio col mondo. Nostro compito è partecipare a questo dialogo". (Fr. Adrien Candiard OP)
Restare fedeli all'idea originaria senza inutili rigidità e logoranti nostalgie. Il libro affronta il tema della sfida alla quale è sottoposta la fedeltà allo spirito fondativo di enti e associazioni. Tale fedeltà non può che essere creativa e dinamica se vuole affrontare l'inevitabile crisi che sempre segue il periodo della fondazione. Il discorso si articola seguendo tre nodi tematici: la creatività fedele, l'autocoscienza lucida dei propri limiti, il discernimento comunitario.