Scopri la magica storia di Babbo Natale come non l'hai mai letta prima! In questo incantevole racconto, Frank Baum, l'illustre autore del Mago di Oz, ci regala una narrazione affascinante che svela le origini e le avventure dell'iconico portatore di doni. Dalle suggestive foreste in cui Babbo Natale cresce circondato da creature fantastiche, alle sue epiche avventure nel mondo degli umani, ogni pagina è un invito a esplorare un universo incantato dove la generosità e la gioia si intrecciano. Scopri come il nostro eroe, sostenuto da una schiera di amici immortali e animali parlanti, supera sfide inaspettate per portare felicità ai bambini di tutto il mondo. "Vita e avventure di Babbo Natale" è un libro da leggere e amare, un viaggio attraverso la fantasia che ricorda a grandi e piccini il vero significato del Natale: la magia del dono, l'amicizia e la meraviglia che dura per sempre. Un tesoro per tutte le età, ideale per rendere le vostre festività ancora più speciali!
Nel 1943, con i tedeschi che occupavano l'Italia e le milizie fasciste della RSI che si andavano ricostituendo, la famiglia Debenedetti giudicò che fosse diventato troppo pericoloso per chi portava quel cognome restare in Italia. Presero dunque tutti «la via del rifugio» per la Svizzera e scrivere "il diario" diventò per Franco e suo fratello Carlo una spontanea abitudine. Fu sicuramente il fatto che la loro madre comperò i quaderni a spingerli ad aggiornare quotidianamente quelle pagine, ma non deve essere stato facile, soprattutto quando si aggiungeva ai compiti da fare e poi al tedesco da imparare. Oltre che a raccogliere i loro ricordi, conservarono la documentazione di quello che facevano: i biglietti dei treni, le cartine geografiche dei luoghi che visitavano, le lettere che riuscivamo a ricevere aggirando la censura e che avrebbe potuto svelare dove erano nascosti. Quella di conservare la documentazione diventò per Franco quasi un'ossessione e con l'avanzata degli alleati, con il volgere della guerra al suo termine, e poi con il disvelamento degli orrori dei campi di sterminio, prese a ritagliare e conservare gli articoli dei giornali e le fotografie che apparivano sui periodici. Con questa straordinaria pubblicazione Franco Debenedetti, attraverso "l'anastatica" di grande parte delle pagine scritte in perfetta calligrafia del suo diario e con l'aggiunta di attuali annotazioni trasforma un ricordo privato in una testimonianza intensa e profonda di quello che deve essere lo stato d'animo di molti dei perseguitati dai regimi. Un'esortazione a farsi che tutto ciò non si ripeta.
«Cosa c'è di più facile del volto? Tutti ne abbiamo uno, e abbiamo a che fare con quello degli altri. Eppure, di tutte le cose che ci capita di guardare, il volto rimane la più enigmatica». Dopo "Cromorama" e "Figure", Riccardo Falcinelli rivoluziona ancora il nostro sguardo su qualcosa che diamo per scontato: le facce. Nell'arte, nei film, nelle pubblicità, su TikTok e anche nello specchio ogni mattina. Pubblicando i selfie su Instagram ci poniamo gli stessi problemi che si è posto ogni artista e comunicatore nella Storia: cercare di rendere una faccia più eroica, autorevole, addirittura divina. O magari conferirle valori morali, come i pittori del Rinascimento, che ritraevano i sovrani accanto a una colonna o una tenda per esprimere maestà e prestigio. La faccia è la parte del corpo più soggetta ad attribuzioni di senso: anche se tendiamo a considerarli qualcosa di «naturale», i volti sono sempre una costruzione culturale. Da Alessandro Magno a Rita Hayworth, da Elsa di "Frozen" al bambino della Kinder, dall'icona di Cristo fino alle foto sulle lapidi dei nostri nonni, con immensa profondità di analisi e verve narrativa, Falcinelli inventa una «facciologia», chiamando in causa l'arte, la semiotica, le neuroscienze, la storia politica, la moda e i cosmetici. Perché il volto che ci costruiamo può determinare la vita che faremo. Con oltre 600 immagini a colori.
«Tutti quei morti ammazzati, e io ancora senza giustizia». Serve coraggio quando si parte, ma a volte ne serve ancora di più quando si torna. È il luglio del 1940, l'Italia è in guerra. Ricciardi - preoccupato per la figlia Marta e per i suoceri, in grave pericolo a causa delle origini ebraiche - ha ormai trasferito la famiglia a Fortino, il paese dove è nato. Lì, nei luoghi dell'infanzia, sperava di avere un po' di quiete. Invece, mentre in città il fido brigadiere Maione cerca di salvare un comune amico da morte certa, tra le montagne del Cilento il commissario è messo faccia a faccia con un passato che avrebbe voluto scordare. Per lui, e non solo per lui, è arrivato il momento di regolare i conti con la propria storia. Del resto è questo, quasi sempre, il destino di chi torna.
Andare dietro le sbarre: vi si trova una povertà umana e sociale che difficilmente riusciamo a digerire, ma essa è l'altro lato della nostra società. In questo volume, le voci di uomini e donne che vivono l'esperienza del carcere di San Vittore come condannati o come operatori si riflettono nelle fotografie in bianco e nero che ne ripresentano l'ambiente, nei suoi diversi volti oggetti e luoghi. Le immagini sono accompagnate dai testi di Rossana Ruggiero, dalla presentazione del cardinale Matteo M. Zuppi e da una postfazione conclusiva di Filippo Giordano, nominato Segretario per l'inclusione dei detenuti al CNEL. La luce delle fotografie, magistralmente catturata da Matteo Pernaselci, apre uno squarcio di speranza nel buio di tanti vissuti.
Dopo la restaurazione del diaconato permanente, nelle comunità è diffusa la presenza di ministri ordinati sposati. Per i diaconi e le loro mogli è fondamentale avere chiarezza sul rapporto che si crea tra il sacramento del matrimonio, che determina la vocazione dei coniugi, e l'essere ordinati diaconi rispondendo a una complementare ma distinta vocazione. La tesi di fondo del volume si riassume nell'affermazione che la specificità della vocazione matrimoniale consiste nell'introdurre in una dimensione nuova le esigenze di santità proprie della vocazione al diaconato. La reciprocità delle due dimensioni, quella ministeriale e quella sponsale, è apportatrice e fonte di benefici per la comune vocazione ministeriale e per la sua testimonianza nella società.
Inaudita e ingannevole è la presenza di Dioniso, il nemico dei tessitori, il dio che scioglie e dissolve, «la cui manifestazione trascina gli umani alla pazzia». Attraverso pagine dense e affascinanti, Otto ci conduce alla scoperta di un dio straordinario, e, come già Nietzsche prima di lui, si fa esegeta della complessità dionisiaca per cristallizzare quell'irriducibile singolarità che è stata la forma greca del divino. Da semplice opposto della ragione, l'irrazionale assume nella lettura di Otto l'aspetto di Dioniso stesso, in cui la contraddizione è duplicità sensibile e piena di senso. E in quella che emerge come tesi portante, fra le più sorprendenti, del libro, Dioniso si rivela un dio genuinamente greco - non proveniente dall'Asia Minore come spesso ipotizzato -, dunque piena espressione di quel «divino grecamente sperimentato» che, secondo Otto, rappresenta «un'eccezione nella storia dell'umanità».
Il nuovo Codice di Procedura Civile Minor 2025 aggiornato al Correttivo Civile alla Riforma Cartabia (D.Lgs. 31 ottobre 2024, n. 164), (pubblicato in G.U. 11 novembre 2024, n. 264), destinato ad adeguare le norme della riforma Cartabia alla prassi operativa. Gli articoli modificati o introdotti dal Correttivo alla Riforma Cartabia ex novo sono evidenziati comunque con una losanga laterale grigia per renderli facilmente riconoscibili anche durante una consultazione veloce. In aggiunta al nuovo articolo riformato si è mantenuto il vecchio articolo che continua ad applicarsi ai giudizi instaurati prima della riforma Cartabia. Ricca e mirata è la selezione di leggi complementari in calce al codice di procedura civile. Il Codice di Procedura Civile Minor contiene un dettagliato indice analitico-alfabetico e un esauriente indice cronologico che arricchiscono il lavoro consentendo un facile reperimento delle norme. L'App CodiciSimone (disponibile gratuitamente per iOS e Android) permette di consultare il codice dallo smartphone e averlo sempre aggiornato in tempo reale. A chi si rivolge questo Codice di Procedura Civile Minor: al professionista che vuole consultare un codice sempre aggiornato e maneggevole senza rinunciare al corredo essenziale di norme complementari; agli studenti universitari per affiancare un codice aggiornato allo studio del manuale; a chi affronta la preparazione di un concorso con prove a quiz dove spesso è oggetto di test il dato normativo contenuto nel codice. Scopri tutti i testi aggiornati sul Correttivo Civile alla Riforma Cartabia.
Durante l'allestimento del presepe, una statuina inizialmente trascurata viene riscoperta nel suo vero significato e collocata accanto alla capanna, diventando un simbolo di stupore e contemplazione. Con l'aiuto del nonno, tre fratellini imparano che il vero spirito del Natale non risiede nei doni materiali, ma nella meraviglia per la nascita di Gesù e nella capacità di fermarsi a riscoprire l'amore nascosto nelle relazioni e nei piccoli gesti quotidiani.
Monaco 1938: una data entrata nell'immaginario collettivo come sinonimo della capitolazione delle democrazie europee di fronte al totalitarismo nazista. Sperando di salvare la pace, Gran Bretagna e Francia, con la mediazione di Mussolini, cedettero a Hitler i Sudeti, non accorgendosi di compiere il passo decisivo verso l'abisso della Seconda guerra mondiale. L'unico a comprendere la vera natura dell'accordo fu Churchill, che dichiarò: «Hanno scelto il disonore per evitare la guerra, avranno il disonore e la guerra». L'invasione russa dell'Ucraina ha riportato di estrema attualità la Conferenza di Monaco, anche se il racconto e l'interpretazione seguono l'onda dell'emozione e dimenticano il reale contesto storico. Maurizio Serra, al termine di una lunga indagine negli archivi di tutt'Europa, ci restituisce la storia autentica dell'evento che ha cambiato il mondo, chiarendo, alla luce di nuovi documenti, il ruolo di Mussolini, che a quel tempo non era ancora appiattito sulle posizioni del Terzo Reich. Consapevole delle debolezze del suo esercito e che le ambizioni naziste non corrispondessero agli interessi italiani, il duce voleva evitare il conflitto, sondare le reazioni delle democrazie e, al tempo stesso, concedere spazio al progetto tedesco enunciato, che Hitler però smentirà entrando a Praga nel marzo 1939. Interessante notare come si mossero Roosevelt e Stalin, assenti alla conferenza: Monaco stava anche preparando il futuro patto tedesco-sovietico per la spartizione della Polonia. Una storia ricca di aneddoti e rivelazioni, a partire dalle origini, il 1918, e fino alle catastrofiche conseguenze. Serra tratteggia, con la maestria che lo contraddistingue, i ritratti dei quattro attori principali (Hitler, Mussolini, Chamberlain, Daladier) e dei protagonisti dietro le quinte.
Oltre che grande filosofo e scrittore, Günther Anders è stato uno dei capostipiti del movimento antinucleare mondiale. In questo diario, che raccoglie le impressioni del suo viaggio a Hiroshima e Nagasaki nel 1958, Anders mostra tutta la profondità e la radicalità della sua posizione. Hiroshima e Nagasaki rappresentano l’abominio dell’essere umano che utilizza la tecnica per annullare il suo stesso futuro. Per questo motivo, ieri come oggi, l’unico appello possibile è quello di continuare a percepirsi come parte di un’umanità in cammino. L’uomo che Anders incontra sul ponte di Hiroshima, senza volto e senza mano, rappresenta un monito per il nostro futuro. Per questo ci riguarda.