Una mattina il bosco del Cerro Scuro viene invaso da un frastuono terribile e macchine infernali squarciano il terreno. Gli uomini sono arrivati con grossi mostri di metallo. Gli animali scappano, impauriti, ma alcuni coraggiosi, capitanati inizialmente da un procione, decidono di organizzare la resistenza. Riusciranno a salvare il bosco? L'operazione sarà più difficile del previsto, fino a quando qualcuno di loro non avrà un'idea... mostruosa! Per riuscire a realizzarla, però, dovranno mettere da parte antiche paure, inimicizie e rivalità. Un racconto per le prime letture, dedicato ai bambini che cominciano a muoversi con passo spedito tra le pagine. Una simpatica storia d'amore per la natura, che parla di salvaguardia dell'ambiente, di unione e cooperazione. Uso di font ad alta leggibilità. Età di lettura: da 3 anni.
A che cosa pensa un insegnante prima di entrare in classe? Rispondere a questa domanda significa adoperarsi per cogliere lo spirito che sta alla base dell'educazione e che trascende tutti i contenuti specifici che l'insegnamento ha la vocazione di trasmettere. Un'educazione degna di questo nome deve infatti fornire ai suoi destinatari un orientamento di fondo, il cui scopo prioritario è quello di aiutarli a vivere e ad affrontare l'esistenza con fiducia. Non è forse da questo spirito dell'educazione che sono nate le nostre istituzioni educative e la nostra stessa civiltà? Basandosi su oltre quarant'anni di esperienza di insegnamento in diverse lingue e in molti Paesi, un docente appassionato come Jean Grondin - quasi a voler tratteggiare un bilancio - riflette sui presupposti della sua pratica educativa e ne trae alcune lezioni da affidare alla giovane generazione, quella dei maestri di domani.
Volpe è eccitato per la visita di Re. Ha preparato con amore una torta buonissima e la casa è in ordine. Mentre lo aspetta gli fanno visita suoi amici bisognosi di cura e aiuto: Donnola, Tasso e molti altri, ai quali offre una fetta di torta
e riparo. Presto la torta finisce ma il Re della foresta si presenterà? Cosa potrà offrirgli Volpe?
Il termine "abuso" esprime un rischio fondato: che ogni relazione asimmetrica possa trasformarsi in una relazione abusante e di sopruso a livello di potere, di coscienza, di violazione dell'intimo spazio del rapporto con Dio. La scoperta di questo scandalo nella Chiesa cattolica ha coinvolto un po' tutti: da cardinali e fondatori di nuovi movimenti e congregazioni religiose all'ultimo educatore d'oratorio. Il libro ha origine dall'iniziativa di un gruppo di docenti del Biennio di specializzazione in Teologia Morale della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale sezione di Torino che, considerando il vuoto conoscitivo e formativo rispetto al tema degli abusi, ha chiamato tre teologi, uno psicologo e uno specialista in diritto canonico a riflettere insieme sul tema, in vista della proposta di un corso universitario. Avviato il corso, le lezioni si sono caratterizzate anche per scambi vivaci. Da tale percorso è nato questo testo che ha la pretesa di porsi in un "terreno di mezzo", in quanto propone una lettura del fenomeno interdisciplinare e integrata.
Due ragazzini indagano su uno scambio segreto di misteriosi peluches che aiutano i bambini nei compiti e narrano storie su misura. I giocattoli sembrano vivere di vita propria raccogliendo dati e spiando le attività dei piccoli, che manifestano bizzarri comportamenti, strani tic…
I giocattoli sono guidati da un’applicazione di Intelligenza Artificiale. Chi ha organizzato tutto questo? E perché?
L’Intelligenza Artificiale, sempre più presente nelle nostre vite, si indirizza anche al settore dei giochi: una storia per riflettere sulle sue potenzialità e sui suoi lati oscuri.
Il libro si prefigge lo scopo di rileggere la Sacra Pagina in chiave mariana, evidenziando gli innumerevoli passi scritturistici che presentano dei riferimenti alla Madre di Dio. In questo, l'autore cita volentieri i Padri della Chiesa e gli Scrittori ecclesiastici, i quali, avvalendosi della lettura spirituale della Parola di Dio, erano soliti evidenziare i diversi collegamenti tra l'Antico e il Nuovo Testamento, visto che il vero autore che ispira tutta la Scrittura e la rende una armoniosa unità è lo Spirito Santo. In questo modo, il libro costituisce una prolungata meditazione della Parola di Dio e, oltre a fornire una vera biografia della Madre di Dio, riesce a cogliere quei caratteri mariani nascosti nei diversi versetti della Scrittura, che trovano pieno senso e autentico compimento in Colei che ha dato al mondo il Salvatore.
Il testo in esame, parte da una citazione biblica, appartenente all'evangelista san Luca "Concepirai nel grembo" (Lc 1,31). La Parola di Dio ispirata pur essendo stata scritta da uomini, porta in sé la vitalità di Dio, le sue tracce. Essa dovrebbe poter essere sempre il punto di partenza in ogni ricerca e in ogni aspetto della nostra vita. Emerge come l'autore continuamente fa riferimento alla Scrittura usata non solo come prova di alcune riflessioni, ma come fonte dalla quale poter attingere sempre l'acqua fresca della vita di Dio che da questa Parola fluisce continuamente. Sappiamo quanto la Chiesa anche nella sua spiritualità attinga costantemente al contributo dei padri. Il testo in causa è un ricco agglomerato di citazioni patristiche. Essi avendo avuto la primissima eredità di fede ricevuta dai discepoli degli stessi apostoli hanno in maniera tutta particolare penetrato il mistero di Cristo e della sua identità, calandolo nella vita delle prime comunità cristiane. Inoltre guardando alle stesse eresie alle quali hanno dovuto rispondere in maniera ortodossa, dobbiamo affermare quanto anch'esse siano state importanti in quanto hanno dato la possibilità di far scaturire una riflessione secondo verità. Altro tassello importante nella panoramica del testo di Lenoci è il riferimento ai grandi sistemi teologici dal medioevo in poi. La varietà di prospettive ci ricorda come ogni realtà e anche la Verità di Dio non è un monolite ma ci si approccia e avvicina ad essa in punta di piedi e da esperienze e vissuti differenti. Questo è un ulteriore prova del, fatto che Cristo si incarna in una umanità dalle differenti visioni! Infine anche il confronto con alcuni autori spirituali del nostro tempo e alcune figure di uomini e donne di fede, attingendo ai loro scritti e anche alle loro esperienze di spiritualità dicono come veramente la Parola di Dio, la Tradizione, la fede, le verità in cui crediamo sono un fiume in piena che raggiunge ogni tempo e ogni luogo che si lascia toccare dalla sfida dell'entrare nelle cose divine. In definitiva è bello pensare che l'incarnazione di Cristo di cui Maria è canale privilegiato, oggi continua nella nostra vita, con le nostre scelte, con il nostro credere e operare, con il nostro ricercare e approfondire il mistero infinito di Dio che in Gesù Cristo si dà a conoscere a noi, perché possiamo nella intimità con Lui diventare come Lui stesso.
In un tempo di gravi incertezze e destabilizzazione nelle forme di governo che sembravano le più forti, sicure e democratiche, è necessario che le chiese prendano coraggio, facendo sentire alta la loro voce. Uniti si cammina più spediti e leggeri, si superano le difficoltà, la meta si focalizza meglio. È auspicabile mettere insieme le capacità e i carismi, anche in occasione di eventi come il giubileo che stiamo vivendo nella chiesa cattolica. Se tutte le chiese cristiane sorelle prenderanno spunto dal pellegrinaggio di fede e speranza, continuando ad impegnarsi sui temi di giustizia, pace, verità, salvaguardia del creato ed ogni altra sfida per il bene comune, le attese fioriranno e i tentativi porteranno frutto. In questo saggio sono state esaminate le bolle di indizione degli ultimi anni santi, in funzione dell'attenzione all'ecumenismo e al dialogo interreligioso, delle parole e dei gesti di alcuni profeti costruttori di utopie: «Io credo che si possano evitare le guerre se tutti gli uomini fossero capaci di fare un grande pellegrinaggio...» (mons. Tonino Bello, 30 dicembre 1992). Pur fra comprensibili ostacoli e battute d'arresto, la strada sembra aperta e percorribile in modo congiunto, sinodalmente da chiese, governi e società civili.
"Chi si ricorderà degli uomini? Ci vuole cuore perché ci sia memoria". Il ricordo di Christian Bobin (1951-2022) resta vivo e parla nei suoi libri. Poeta, romanziere, narratore e uomo di contemplazione, silenzio e solitudine, Bobin ha raccolto con il suo sguardo le piccole cose che danno senso a ogni esistenza. Ha dato voce con la sua intensa scrittura a tutto ciò che vive. Ha narrato della vita e della morte, dell'assenza e dell'amore, della natura e della malattia, e di Dio. L'autore, raccogliendo il frutto di incontri, scambi epistolari e interviste, propone qui un percorso tra le pagine più belle dell'opera di Bobin, la cui parola non solo è fonte di gioia, ma getta anche luce sulle ombre dell'esistenza. Pagine sensibili e preziose che possono nutrire la preghiera e la meditazione sul mondo.
Ogni genere di teatro può interrogarci sul senso ultimo della vita. Quando si parla di "teatro sacro" si tratta non solo di porre domande, ma di dare risposte e proporre testimoni. Questo libro riprende lo spettacolo teatrale di Romeo Pizzol, tratto dagli scritti di Takashi Paolo Nagai. È stato un cristiano giapponese che, dopo lo scoppio della bomba atomica in cui ha perduto la moglie, rianima la nazione distrutta ricostruendo la propria vita e quella della città di Nagasaki. Nominato eroe del Giappone muore in odore di santità. Uno spettacolo per raccontare il dialogo tra due culture: quella millenaria shintoista fatta di saggezza, di ritualità e di cura per il creato e quella occidentale fatta di progresso e di un cristianesimo pieno di certezze e di amore verso il prossimo.
Il volume del cardinale Ravasi esplora il tema della preghiera nella Bibbia, focalizzandosi su due modalità tradizionali: la preghiera dei Salmi e quella alla Vergine. Nei Salmi, cuore orante delle Scritture, troviamo la radice della preghiera monastica (e non solo), che proprio sui Salmi fonda la Liturgia delle Ore. Le preghiere della tradizione mariana, che compongono la devozione cristiana spesso più immediata e semplice, sono fondate anch'esse sulla Bibbia, ed esprimono una devozione profonda. Ravasi guida il lettore alla scoperta di come queste preghiere rispondano ai bisogni spirituali più intimi.
Il titolo e la storia del libro trovano ispirazione nel 34° capitolo delle Avventure di Pinocchio: mangiato dal pescecane, Pinocchio ritrova il babbo Geppetto nel ventre del mostro marino. Lo porterà fuori da quel buio, salvandolo. Così l'autore scoprirà sé stesso come figlio, rigenerando il legame con il papà, diventando padre di suo padre in uno scambio di ruoli che salverà entrambi. Il ritrovamento del padre obbligherà il sacerdote a scelte ardite che cambieranno inesorabilmente il suo destino. La scrittura del racconto è autobiografica: il libro narra fatti realmente accaduti, declinati con leggerezza grazie ai continui riferimenti musicali e letterari. Da Pinocchio a Miguel Manara, dalla Divina Commedia ai Promessi Sposi fino alla narrativa contemporanea italiana e angloamericana, il rapporto padre-figlio si rivela in un racconto di grande intensità. È la storia di un cuore di pietra cambiato in un cuore di carne, la vicenda di un prete infecondo che in età adulta diventa padre di suo padre e di figli insperati.