Protagonista di un'avventura umana e missionaria straordinaria, padre Gheddo ha denunciato con forza i drammi della fame, delle ingiustizie globali, delle guerre che devastano il mondo. E ci ha raccontato, con genuino stupore, i miracoli realizzati dallo Spirito Santo alle più diverse latitudini, in quelle giovani Chiese da cui il cattolicesimo occidentale ha molto da imparare. Ha scelto il Pime, nel lontano 1945, affascinato dall'ideale di annunciare il Vangelo "fino agli estremi confini della terra". Avrebbe voluto partire per l'India, ma i suoi superiori decisero diversamente. Così, per tutta la sua vita, la missione di padre Piero Gheddo si è tradotta in un giornalismo appassionato e militante. Migliaia gli articoli scritti per testate cattoliche e laiche; un centinaio i libri pubblicati (il primo è uscito nel 1956). Oltre 80 i Paesi che il missionario ha toccato nel corso dei suoi innumerevoli viaggi, spesso diventando testimone in prima linea delle più terribili pagine del Novecento: la Rivoluzione culturale in Cina, la guerra in Vietnam, l'apartheid in Sudafrica, le dittature militari in Sudamerica, il genocidio in Ruanda. Scoprendo che il Vangelo fa sempre notizia.
Il modo di fare giornalismo è cambiato. E cambierà in futuro. La stampa e il suo modello industriale sono entrati in profonda crisi; la rete, i dispositivi mobili e i social media hanno creato un'informazione multimediale, continuamente aggiornata, aperta al contributo dei cittadini. Nel raccontare le trasformazioni del giornalismo post-internet, il libro riflette sulle possibilità aperte dalle nuove tecnologie, si interroga sul ruolo del giornalista di oggi, mette a fuoco pratiche e regole della professione. Ne emerge un quadro caratterizzato da affascinanti prospettive di integrazione tra saperi, forme, linguaggi, media.
"La misericordia è la parola chiave per indicare l'agire di Dio verso di noi. Ed è sulla stessa lunghezza d'onda che si deve orientare l'amore misericordioso dei cristiani. Come ama il Padre così amano i figli." Con queste parole Papa Francesco ha motivato la decisione di indire il giubileo straordinario della misericordia che si apre l'8 dicembre 2015. Non si tratta di una data casuale: l'8 dicembre, infatti, non solo si festeggia l'Immacolata Concezione di Maria, Mater Misericordiae, ma coincide con il 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II. Scrive Francesco nella bolla d'indizione del giubileo: "La Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quell'evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua storia. I Padri radunati nel Concilio avevano percepito forte, come un vero soffio dello Spirito, l'esigenza di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo più comprensibile. Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo. Una nuova tappa dell'evangelizzazione di sempre". "E questo, in fondo," scrive padre Antonio Spadaro nell'introduzione "è anche il significato ultimo del giubileo della misericordia: una nuova tappa dell'evangelizzazione di sempre".
Un libro scritto nel web per un giornalismo che è sempre più web. Costruito per mesi sul sito giornalisminellarete.donzelli.it con la collaborazione di decine di operatori dell'informazione e giovani studenti di comunicazione, il nuovo libro di Michele Mezza acrobaticamente si cimenta in uno spericolato surfing fra le tempestose onde del mare giornalismo. Sarà Facebook l'edicola del mondo? Google automatizzerà le notizie? Il libro, integrando l'approccio radicale dell'autore con l'esperienza di un testimonial del sistema giornalistico italiano come Giulio Anselmi, già grande direttore di giornali e attualmente presidente dell'Ansa, propone elementi per orientarsi nel labirinto digitale azzardando risposte di fondo e proponendo approcci analitici per il nuovo che verrà. L'innovazione viene raccontata con il linguaggio dell'innovazione: filmati, link, testimonianze, visibili sulla carta con i QR code. Il ragionamento procede mostrando le esperienze concrete di grandi giornali, come la ristrutturazione del "Washington Post" o la digitalizzazione del "Guardian", e confrontandole con le strategie di alcuni dei più prestigiosi testimoni della professione e le dinamiche di realtà emergenti, come i nuovi portali di giornalismo investigativo, o i siti news gestiti da software.
Scrittore, giornalista, bibliotecario, parlamentare, storico della Chiesa..., Igino Giordani ha attraversato da cristiano il secolo XX prendendo parte attiva ai grandi eventi della vita italiana. Ma Giordani è stato anche marito e padre. Un ricchissimo mondo vitale, che si è riflettuto in pagine di scrittura appassionata e partecipe: articoli, saggi, libri, conferenze. Molto ancora inedito. L'autrice ha raccolto e commentato questi scritti evidenziando il carattere profetico della visione del laicato, della Chiesa, del matrimonio e della famiglia nel pensiero di Igino Giordani.
Mio papà e mio zio sono gemelli, di quelli identici come due gocce d'acqua. E tutti e due sono giornalisti, ma mio papà scrive sui giornali e mio zio parla alla televisione. Quante cose si scoprono nel mondo del giornalismo. Sia mio papà che mio zio hanno sempre un sacco di avventure da raccontare, il vantaggio sta nel fatto che con loro non ci si annoia mai. Età di lettura: da 9 anni.
Voi predicate speranza arricchisce ulteriormente la Collana della Libreria Editrice Vaticana – Le parole di Papa Francesco – e contiene i discorsi tenuti nel corso del viaggio apostolico in Polonia dal Santo Padre in occasione della trentunesima Giornata Mondiale della Gioventù (27-31 Luglio 2016). Gli interventi di Papa Francesco sono delle vere e proprie catechesi rivolte ai giovani e alla famiglia strutturate e pensate nel segno della Misericordia e nel ricordo di san Giovanni Paolo II, ideatore e promotore della GMG e guida del popolo polacco lungo il cammino verso la libertà. La raccolta è arricchita da un inserto fotografico del viaggio.
Santa Giovanna de Lestonnac (1556-1640) ha avuto un’esistenza particolarmente ricca di esperienze. Ha vissuto durante le guerre di religione e a contatto con l’influenza umanista dello zio, Michel de Montaigne. Grazie al sostegno della spiritualità ignaziana, è stata sposa, madre di famiglia, vedova, prima di diventare fondatrice del primo Ordine insegnante femminile: la Compagnia di Maria Nostra Signora.
Le autrici di questo libro sono religiose della Compagnia di Maria Nostra Signora e con queste meditazioni dimostrano la loro missione di approfondire e trasmettere la spiritualità e l’attualità dell’opera educativa di Giovanna de Lestonnac.
Un lungo viaggio negli ultimi 57 giorni di vita di Paolo Borsellino. La sua corsa contro il tempo per individuare gli assassini di Giovanni Falcone. La consapevolezza del giudice della “trattativa” in corso tra mafia e Stato e la sua lotta incondizionata per opporvisi.
«Io accetto, ho sempre accettato più che il rischio […] le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e vorrei dire anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto a un certo punto della mia vita di farlo e potrei dire che sapevo fin dall’inizio che dovevo correre questi pericoli». Paolo Borsellino