Frate Angelo Clareno portò a termine la sua opera più importante, il Liber Chronicarum sive tribulationum Ordinis fratrum Minorum probabilmente tra il 1323 e il 13826. Nella sua Cronaca ci racconta il primo secolo di vita del'Ordine dei Minori da una prospettiva particolare, quella dei cosiddetti Spirituali, quei frati che ritenevano il messaggio rivoluzionario di Francesco tradito dopo la sua morte.
Lopera del Clareno ci appare come un documento straordinario, che vale la pena conoscere e approfondire per capire cosa significasse stare dalla parte degli Spirituali.
ROBERTO ROVEDA (1970) è storico del Medioevo.
E' autore di manuali per la scuola e collaboratore di Focus storia e Medioevo. Tra i suoi libri: I grandi eretici che hanno cambiato la storia (2021) e Breve storia del Medioevo (2022), editi da Newton Compton.
Tre grandi realtà caratterizzano ogni giubileo: il pellegrinaggio, la porta santa e l'indulgenza.In questo libretto l'autore, parroco e teologo, spiega in profondità, con la chiarezza che lo contraddistingue, il significato esistenziale e spirituale di questi tre elementi.Un sussidio per chiunque, da solo o in comunità, voglia comprendere e vivere appieno il giubileo perché, come scrive papa Francesco: «La vita cristiana è un cammino che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza» (Spes non confundit, 5).
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Con la sua nomina a "Dottore della Chiesa" papa Francesco ha richiamato l'attenzione sul pensiero di Ireneo di Lione. La riscoperta di una linea portante della sua teologia, ossia l'approccio sistematico alla creazione, permette al lettore moderno di gustare l'inaspettata fecondità dei suoi scritti. Il libro si divide in due saggi: un'introduzione alla sua "teologia della creazione", in chiave di teologia dogmatica e alla sua "teologia dalla creazione", in chiave teologico-fondamentale. Nel primo si espone l'azione del Dio Uni-Trino nei confronti della creazione, e quindi la vocazione salvifica di questa; nel secondo, in direzione contraria, si segue Ireneo nel partire dall'esperienza della creazione e della sua storia di salvezza come via per entrare nel mistero di Dio.
La vita di un ragazzo ordinario che incontra il carisma di san Francesco. Un normale ragazzo della generazione del '68 che dopo aver conosciuto Chiara Lubich rinasce e vive la "minorità" in tutto quello che compie: sacerdote, ministro, animatore, parroco, guardiano... Fr. Camillo ha lavorato molto per la Causa di beatificazione di p. Daniele Hechich, al quale era profondamente legato, e fu testimone della sua morte e della bella attestazione di fede in occasione delle esequie.È stato un direttore spirituale e confessore ricercato, con temperamento mite e accogliente, fraterno ed equilibrato, attento alla dimensione della carità.
La morte di Francesco d'Assisi: su questo tema, nel corso dei secoli, numerosi autori hanno svolto ricerche approfondite, per comprendere in che modo il Santo si preparò e visse un passaggio così delicato. Più rare sono invece le indagini su come altri si posero di fronte a tale avvenimento, in particolare coloro - e non erano pochi - che volevano impossessarsi di quel corpo considerato già una reliquia preziosa. Felice Accrocca, attraverso una rigorosa ricerca storica e con un linguaggio divulgativo, si propone di farci conoscere quali sottili trame si vennero tessendo intorno a Francesco nei suoi ultimi giorni di vita, quando il suo esile, debole corpo finì per diventare un corpo conteso.
Nell'anno giubilare della speranza, p. Giancarlo ci accompagna in un cammino verso quella luce capace di illuminare ogni cosa: “un cammino verso la luce non a basso prezzo: la vita è lotta contro un avversario che sappiamo forte e astuto da affrontare, nella consapevolezza della propria debolezza, senza cedere all’ansia della vittoria e senza resa al darsi per vinti. Semplicemente affidati all’Amore più forte dell’odio e alla Vita più forte della morte… e questo in un tempo in cui, alle Chiese in difficoltà, è richiesto non di chiudersi in corporazioni risentite e ostili ma, come i discepoli di Emmaus, di ritornare a Gerusalemme, al cuore del Vangelo e dell’uomo”. La speranza è attesa di vita e di spirito nuovi; “o dobbiamo arrenderci alla costatazione che non aspettiamo più niente? Ne va della qualità della vita. Tema attualissimo ove chiara è la percezione di abitare un tempo orfano di speranze di grande respiro, di progettazioni sistematiche, di sospetto sull’idea stessa di progresso affidato alla scienza e alla tecnologia, affidandosi a leaders improbabili e all’illusione di colmare il vuoto con il successo, il denaro e il lusso ostentato. É verso questo mondo che, le religioni e la Chiesa, sono debitrici della loro riserva di speranza”.
Liberate, liberanti: le madri possono continuare a partorirci. Oppure no. Ed è allora che continuiamo a cercarle: in altre donne, in progetti, in dimensioni di senso. Antonia Chiara Scardicchio e Marilena Lucente, impegnate a intrecciare storie di caduta e di redenzione, utilizzano registri narrativi diversi per dire del femminile nella sua potenza generativa.Non c'è retorica: delle madri si dice anche l'angoscia del giudicare le figlie, così come al rovescio, delle figlie che giudicano le madri. Anche gli uomini si ritroveranno nelle dimensioni che costituiscono tutti cercando nella madre (biologica, immaginata, quella a cui si rivolge preghiera) la via per risorgere. Un Magnificat contemporaneo che mescola il grande e il piccolo.
Il libro esplora il mondo dei social con uno sguardo costruttivo. In un'epoca in cui la realtà virtuale sembra imprescindibile, emerge tutto il valore di una comunicazione digitale autentica, caratterizzata da un essere sui social e su tutti i media digitali con equilibrio e responsabilità.L'Autore indaga l'impatto dei social sulle relazioni, sulla società e sull'identità personale, attraversando alcuni temi chiave: la sovraesposizione social, i fenomeni virali, l'intelligenza artificiale, l'importanza delle parole, le chat di classe, la spettacolarizzazione della violenza... anche riferendosi a casi reali.Offre poi strumenti per muoversi nei social con maggiore consapevolezza, con testa e cuore.
Le diverse religioni del mondo uniscono le loro voci per esprimere in preghiera l'anelito alla pace, bene supremo per l'umanità al di là delle appartenenze di fede.A un appello di papa Leone XIV fanno eco preghiere per la pace formulate da rappresentanti delle religioni e delle tradizioni spirituali dell'Occidente e dell'Oriente, del Nord e del Sud del mondo: cristiani, ebrei, musulmani, induisti, buddhisti, shintoisti, jainisti, amerindi, africani.L'approccio multireligioso è una ricchezza che sottolinea come la pace vada costruita insieme, con il contributo di tutti i popoli e di tutte le religioni.