Papa Francesco è senza dubbio una figura particolarmente significativa nel panorama attuale, non solo spirituale ma anche geopolitico. I suoi gesti, il suo atteggiamento di rispetto e apertura sincera verso culture e religioni diverse, ma anche nei confronti di coloro che non hanno un credo definito, lo rendono un punto di riferimento riconosciuto, anche se talvolta scomodo. Certamente, i cattolici sono abituati a tenere presenti i rapporti che egli ha stabilito nel corso degli anni - fin dai tempi del suo ministero sacerdotale ed episcopale in Argentina - con persone di altre fedi o atee. Ma non è altrettanto scontato considerare quello che tali persone pensano e dicono di lui. Il testo raccoglie le voci di ebrei, musulmani, indù, buddisti e baha'i in merito al senso che essi danno al pontificato di Francesco.
Eugenia Joubert (1876-1904), suora della Santa Famiglia del Sacro Cuore e catechista, ha compiuto il suo apostolato e all’insegnamento del catechismo ai giovani in Francia, dove è nata, in Belgio e in Italia. È stata beatificata da San Giovanni Paolo II e da lui indicata come "modello per i catechisti". In vista del Giubileo, verrà presentata come figura esemplare di catechista. Se Suor Eugenia Joubert ha avuto una vita breve, 28 anni, la sua spiritualità, le sue riflessioni, le sue meditazioni, raccolte in diversi quaderni - il primo dei quali riporta in copertina «Amo Maria!» - attestano che è una testimone di fede per il nostro tempo, capace di toccare i cuori e le menti dell’uomo di oggi. L’Associazione Les Amis de la Bienheureuse Eugénie Joubert promuove la causa di canonizzazione di questa giovane religiosa.
Questo libro cerca di comprendere gli eventi che caratterizzarono il lungo e travagliato episcopato di Mons. Luigi Sodo, vescovo della diocesi di Telese o Cerreto dall'estate del 1853 fino alla sua morte nel 1895. Rifuggendo da qualsivoglia intento celebrativo e apologetico, si tenta di inserire la sua esperienza nel quadro generale dei delicati rapporti venutisi ad instaurare, nel corso del XIX secolo, tra la gerarchia ecclesiastica del Meridione d'Italia e le nuove istituzioni sorte in seguito all'affermazione dei principi liberali, al crollo del regime assolutistico borbonico e alla nascita del nuovo Stato unitario. A tal fine si procede a tracciare un quadro sintetico della situazione politica ed ecclesiale che è andata formandosi in Italia in quel particolare clima di instabilità e di fermento che caratterizzò gli anni che vanno dalla fine del secolo XVIII alla seconda metà del secolo XIX.
Questo numero monografico di Memorie Domenicane permette di apprezzare il contributo offerto dai Domenicani alla vita della Chiesa, riunita in alcune delle sue assise più importanti e solenni che orientano il suo pellegrinaggio terreno verso la Gerusalemme celeste. A partire dal Concilio Lateranense IV in poi, i Domenicani sono sempre stati parte attiva nelle riunioni conciliari della Chiesa. Nel volume gli autori si soffermano quindi sui Concili di Lione, di Pisa, di Costanza, di Firenze, sottolineando di volta in volta l'apporto dei Domenicani alla riflessione, prima, e alla ricezione, dopo. Non mancano gli approfondimenti sull'Inquisizione e sull'idea del conciliarismo, per terminare con le posizioni dei Domenicani nel Concilio Vaticano II e su tutta l'ecclesiologia del XX secolo.
In un'epoca in cui la spiritualità e le pratiche religiose sono oggetto di profondi cambiamenti, la Giornata mondiale della Gioventù si presenta come un evento cruciale che non solo riflette le trasformazioni in atto, ma pone sotto la lente di ingrandimento le sfide e le opportunità del dialogo tra la Chiesa e le nuove generazioni. Questo volume prende le mosse da un lavoro di ricerca qualitativa, realizzata dall'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo in occasione della Giornata mondiale della Gioventù 2023, in cui sono stati ascoltati - mediante 72 padlet e 6 focus group - giovani pellegrini appartenenti a diverse diocesi italiane, accompagnati a Lisbona dai rispettivi servizi di pastorale giovanile. A partire dagli esiti di questa ricerca (pubblicati da Vita e Pensiero nell'ebook (Todos)3 a Lisbona. La voce dei giovani italiani alla GMG di Francesco, a cura di F. Introini, C. Pasqualini e D. Raccagni) è nata l'esigenza di provare a compiere un passo ulteriore, per ragionare - in una prospettiva corale e interdisciplinare - su un rito collettivo, ricostruendone la storia, gli elementi salienti e le prospettive future. Con contributi di: Stefano Allovio, Luigi Berzano, Paola Bignardi, Michele Falabretti, Franco Galdino, Marco Gallo, Giordano Goccini, Fabio Introini, Matteo Liut, Daniele Menozzi, Cristina Pasqualini, Riccardo Pincerato, Dalila Raccagni, Francesco Scalzotto, Domenico Simeone, Card. Matteo Maria Zuppi.
"Chi si occupa della Scienza Divina, come accade al pilone d'un ponte, sente passare questo grande fiume con alterni filoni di corrente. Deve stare diritto: le piene cessano e sopra al ponte qualcuno deve continuare a passare. E tuttavia deve considerare. Deve scrutare la Verità Divina, perché la sua ricchezza non rimanga nascosta e perché le realtà che via via si presentano ne abbiano luce. Deve preoccuparsi di tradurre via via le immutabili certezze nei vari linguaggi coi quali è costretto a dialogare, sicché tutti intendano. Il suo compito è arduo perché deve guardare all'avvenire e lo deve sempre collegare col passato." (card. Giuseppe Siri) Questo volume raccoglie diversi contributi di studiosi, volti ad approfondire la figura, l'opera e il pensiero del cardinale Giuseppe Siri (Genova, 20 maggio 1906 - Albaro, Genova, 2 maggio 1989), indimenticato arcivescovo di Genova. Lo spessore scientifico di ogni intervento e la levatura degli Autori fanno dell'opera un punto di riferimento per coloro che desiderano accostare la figura del Porporato ligure. Il volume, che si fonda su documenti d'archivio e sulla ricerca, permette di meglio conoscere e meglio interpretare testi e gesti dell'Arcivescovo di Genova e quanto abbiano segnato la vita ecclesiale e sociale del Novecento. Queste pagine, organizzate in tre sezioni (la formazione teologica e la docenza del giovane Giuseppe Siri? Siri all'interno del mondo ecclesiale? la sua incidenza a livello sociale, culturale e politico), rendono l'idea di come il Cardinale sia stato vero e appassionato pastore oltreché voce autorevole non solo a livello locale o nazionale, ma anche in un orizzonte mondiale.
I rapporti tra poteri pubblici e religioni - e in particolare il diritto alla libertà religiosa - hanno avuto un ruolo centrale nella storia d'Italia. Non a caso, gli sono dedicati ben quattro articoli della Costituzione, un esempio raro nel costituzionalismo contemporaneo. Tuttavia, il cammino del diritto alla libertà religiosa è ancora poco studiato nel nostro paese. Da questa scarsa conoscenza deriva un dibattito pubblico poco attento alla dimensione giuridica delle problematiche legate alle identità religiose e una certa difficoltà - o resistenza - della politica e dell'amministrazione ad attuare un diritto spesso misconosciuto e sottovalutato nelle sue implicazioni civico-sociali. In parallelo, la trasformazione del panorama culturale e religioso italiano, ormai pluralista, rende urgente la consapevolezza delle sfide da affrontare e degli strumenti normativi disponibili. L'attuazione del diritto alla libertà religiosa diventa così un banco di prova per valutare la fedeltà agli standard del costituzionalismo democratico. Questo libro, a tredici anni dalla prima edizione e a quarant'anni dal "nuovo concordato", offre una sintesi e una chiave interpretativa della situazione attuale, evidenziando le principali questioni ancora aperte, che richiedono una riflessione e un intervento non più procrastinabili.
Dal 1300 a oggi, tutti gli Anni Santi, ordinari e straordinari, sono qui raccontati da chi vi ha partecipato: letterati, artisti, musicisti, scienziati, medici, papi, sovrani, santi, briganti... Un racconto, corredato da molte illustrazioni, di una storia al contempo sacra e profana, non priva di ambiguità, che passa al vaglio vicende che hanno scandito oltre sette secoli, da Bonifacio VIII a Papa Francesco. Tra i riti e i simboli, l'indulgenza e la Porta Santa, il pellegrinaggio e le sue pratiche. Sullo sfondo la "città eterna", sempre pronta a svelare ai penitenti le memorie del cristianesimo e a offrire loro la "pienissima remissione dei peccati", garantire vitto, alloggio, sicurezza. Una Roma oggi non più baricentro esclusivo, tuttavia ancora meta principale di quel viaggio nel tempo del Perdono e della Speranza, che tanto ha influito sulla vita della Chiesa e della società.
Cresciuto in un contesto culturale dove la politica era religione e la religione politica, formatosi in una Chiesa dove Dio, patria e popolo erano tutt'uno, Jorge Mario Bergoglio è sempre stato un politico, ha sempre fatto politica. 'Politica alta', spiega, mai politica di partito. Ma non c'è alta politica senza la politica concreta. Di entrambe si occupa questo libro, che di Bergoglio studia idee e azioni, affinità e ostilità, convinzioni e contraddizioni, successi e fallimenti. Alieno agli intenti apologetici delle sue biografie, estraneo alle diatribe che la sua figura ha generato in seno alla Chiesa, Loris Zanatta ne ripercorre con spirito critico la parabola, dagli inizi a Buenos Aires agli ultimi anni in Vaticano. Il profilo che ne esce è quello di un moderno erede della cristianità antica. Di una cristianità, quella ispanica, in trincea perenne contro i nemici che la erosero e sconfissero, la frammentarono e marginalizzarono: l'illuminismo e il razionalismo, il liberalismo e il capitalismo, Giovanni Calvino e John Locke, la secolarizzazione e la globalizzazione, i nemici eterni ora dichiarati ora occulti. Bergoglio parla oscuro ma ha idee chiare, dissimula gli obiettivi ma non li perde mai di vista, si adatta all'ambiente per meglio conquistarlo. Un gesuita allusivo e flessibile che ama confondere le tracce e mischiare le carte, compiacere tutti senza identificarsi con nessuno, governare con mano di ferro ma farsi piccolo e umile per sedurre e convertire.
Il caso del processo al cardinale Becciu, dopo essere deflagrato all'inizio provocando una gogna anche mediatica di proporzioni planetarie, col passare del tempo ha suscitato una attenzione meno intrisa di pregiudizi. Ed è finito sotto la lente di osservatori non prevenuti, intellettuali, giornalisti che amano documentarsi e ricercare puntigliosamente la verità, studiosi di diritto canonico, storici. Il risultato? Hanno paragonato il caso Becciu a due altre vicende di ingiustizia e di gogna gratuita e ingiusta: il caso Dreyfus e il caso Tortora. Nel caso Becciu, in particolare, sono state ravvisate molte anomalie (nel libro se ne trova un lungo elenco): tra queste il cambio, per quattro volte!, delle regole processuali mentre si svolgeva il processo. E la forte impressione di una sentenza già scritta, dato che non era stato riservato alcuno spazio alle circostanze risultate favorevoli al cardinale e comprovanti la sua innocenza. In questo libro, che ha anche risonanze letterarie perché si evocano situazioni e atmosfere da romanzo, pullula una miriade di personaggi. A cominciare dal Papa, fino ai protagonisti di questa vicenda ancora tutta da definire.
L’esplosione di conflitti fa riaccendere la fede religiosa nelle popolazioni coinvolte, in uomini e donne alla ricerca di speranza e consolazione. Si riscoprono antiche devozioni, ci si riavvicina a sacerdoti, suore, pope ortodossi, imam, rabbini. A volte sono scelte genuine, in altri casi quasi obbligate perché i religiosi non abbandonano il campo, rimangono in prima linea pronti ad assistere gli indifesi, anche a costo della propria vita. Il racconto di chi è stato per trent’anni in missione di pace e di religiosi sulla linea di fuoco ne ha incontrati molti, dal Cile all’Iraq, dalla Cambogia a Timor Est, dai Balcani all’Afghanistan. Intrepidi missionari, suore-rambo, cappellani militari, vescovi trascinatori, monsignori fuori dal coro, austeri diplomatici vaticani ma anche archimandriti sotto assedio e rabbini erranti, tutti descritti da chi li ha conosciuti in prima persona nei momenti più drammatici della loro opera pastorale. I testimoni di pace, come ha recentemente detto il presidente Sergio Mattarella ricordando padre Dell’Oglio, sono protagonisti della storia. Vale quindi la pena rivisitare e approfondire le loro figure. Prefazione del cardinale Camillo Ruini.
Scopri la coroncina di Santa Rita, una preghiera unica che ti guida attraverso i sette misteri della vita della Santa delle cause impossibili. Rita è vissuta come donna, figlia, sposa, madre e religiosa, testimoniando con la vita la gioia del perdono immediato e generoso. Questa coroncina non solo ti avvicina a lei, ma parla anche a chi vive le sfide della vita matrimoniale e familiare. Prega con fiducia e affidati alla potente intercessione di Santa Rita per ottenere le grazie di cui hai bisogno.