Alla luce del documento Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale, la diocesi di Milano ha avviato una riflessione sinodale, costituendo un'équipe composta da laici, coppie di sposi, presbiteri, religiosi. Frutto di questo lavoro è il presente documento che si struttura in due differenti sezioni. Una prima parte comprende una sintesi e rilettura del documento del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, per la concreta situazione della diocesi di Milano. Un documento ci spinge a un cambiamento di prospettiva o di stile: quello catecumenale; ci provoca a un metodo più attivo, pratico, esperienziale, non più prevalentemente "nozionistico" o concettuale. Si potrebbe dire che è un passaggio dalle parole alla vita. La seconda parte accoglie l'invito di papa Francesco a recepire e mettere in pratica gli orientamenti indicati nelle concrete situazioni di ogni Chiesa particolare. Ne emerge così un "quaderno operativo" per le coppie guida, che suggerisce alcune indicazioni pastorali già attuabili nei percorsi di preparazione al matrimonio delle parrocchie e comunità.
Un libro per addentrarsi nel dono battesimale della regalità, sulle tracce dell'Amoris Laetitia. In questo libro abbiamo approfondito la nostra regalità di sposi. È il terzo ed ultimo testo della serie dedicata ai tre doni battesimali (profetico, sacerdotale e regale). Doni perfezionati e specificati attraverso il sacramento del matrimonio. Quando noi sposi siamo re? Siamo re quando siamo capaci di controllare le nostre pulsioni. Siamo re quando siamo casti, cioè quando siamo capaci di amare nella verità e nella libertà. Siamo re quando non permettiamo che vizi e peccati possano distruggere la nostra relazione. Siamo re quando educhiamo alla bellezza e alla verità i figli che Dio ci dona. Siamo re quando siamo capaci di servire il nostro coniuge. In sintesi siamo re quando, facendo tutto ciò su di noi, riusciamo a creare relazioni vere e sante per costruire già qui la Famiglia Grande.
La formazione a una sana funzione genitoriale non può ridursi a un semplice "addestramento" poiché la genitorialità non è un compito ma è, innanzitutto, un modo di essere. Nella relazione di un genitore col figlio (come anche di un educatore o di un insegante con l'alunno) si attivano sentimenti profondi e schemi operativi mentali che, se non riconosciuti e gestiti, rendono inutile ogni percorso formativo di tipo cognitivo ovvero basato esclusivamente sul compito. Il testo propone pertanto un approccio psicosociale complesso alla formazione dei genitori, centrato sul riconoscimento dei bisogni evolutivi dei figli e sulla tutela dei bambini e ragazzi da esperienze sfavorevoli. I genitori sono essi stessi soggetti bisognevoli di cure, affinché acquisiscano la capacità di prendersi cura dei loro figli; essi sono infatti custodi di un potenziale generativo che è insito in loro e che, con un'opportuna formazione relazionale, è possibile riattivare.
L’interazione tra la vita e l’ambiente fisico crea un ecosistema. La famiglia è per antonomasia il luogo della cura, della generatività, dell’amore: ma di quali elementi ha bisogno per essere sé stessa e costituire una risorsa per il Paese e per le comunità territoriali? Attraverso le metafore del suolo, dell’acqua, della luce, del clima, dell’aria, dei nutrienti, dell’ambiente, l’autore delinea la famiglia come generatrice di capitale relazionale, produttrice di ricchezza e di servizi e promotrice di innovazione delle politiche familiari tracciando un percorso di rivalutazione della famiglia come soggetto sociale fondamento anche della collettività.
Adriano Bordignon, classe 1976, sposato e padre di tre figli, il trevigiano Adriano Bordignon è presidente del Forum nazionale delle Associazioni Familiari, ente che rappresenta quasi 500 associazioni e 5 milioni di famiglie. Nel suo DNA troviamo i geni dell’impegno sociale, del volontariato, della cura della famiglia a 360 gradi. Laureato in Scienze Giuridiche a Ferrara, con un Master triennale in Scienze della coppia e della famiglia conseguito all’Istituto Giovanni Paolo II presso la Pontificia Università Lateranense, da 20 anni si occupa anche di pastorale familiare assieme alla moglie Margherita presso il Centro della Famiglia di Treviso.
I matrimonio cristiano non è solo una scelta di vita, ma un'autentica chiamata ad evangelizzare. In questo libro, don Renzo Bonetti ci guida a riscoprire la missione profetica degli sposi, chiamati a rendere visibile l'amore di Cristo nel quotidiano Attraverso una riflessione profonda e concreta, l'autore mostra come la vita coniugale sia un dono per la Chiesa e il mondo, capace di trasmettere la bellezza dell'amore divino. Un testo che offre agli sposi strumenti per vivere con consapevolezza e gioia la propria chiamata evangelizzatrice.
Mostrare i propri bisogni non è una debolezza, né segno di scarsa capacità di autonomia, ma espressione di coraggio. La vita di coppia attraversa normalmente diverse fasi e per affrontare ciascuna di esse è necessario approfondire differenti temi: il rapporto con le famiglie d'origine, le ferite dell'infanzia, la sessualità , il rapporto con i figli, l'arrivo di una crisi, il bisogno di comunicazione, le paure, le dinamiche disfunzionali che fanno soffrire i partner, la cura del legame. In questo volume, ognuno dei temi citati viene affrontato a partire dall'esperienza di una coppia, la quale si fa portatrice di un messaggio prezioso per chi attraversa momenti di crisi e difficoltà .
"I mille volti della tenerezza" è un invito alla riscoperta di un sentimento profondo e autentico, che va oltre il semplice affetto. Con uno stile intimo e riflessivo, don Carlo Rocchetta guida il lettore attraverso pensieri quotidiani per educarsi all'arte di amare, proponendo la tenerezza come una virtù forte, radicata nell'animo umano. Lontana da superficialità e smancerie, la tenerezza si rivela come un cammino spirituale che porta alla maturità affettiva, capace di abbracciare ogni aspetto della vita e di trasfigurare le relazioni umane.
La natura e le caratteristiche dell'amore coniugale, così come emergono dal magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, sono l'oggetto di questo studio. Dopo aver tracciato le linee fondamentali del rinnovamento avvenuto in ambito teologico e magisteriale in tema di etica coniugale dall'inizio del secolo scorso, vengono presentati i principali documenti pontifici, che sono alla base di una riflessione antropologica e teologica sull'amore coniugale. Tale riflessione si incentra sul mistero della persona, essere relazionale, con un'originaria vocazione all'amore e al dono di sé. In questo contesto emerge il valore della corporeità e della sessualità, nonché il significato del matrimonio come communio personarum e rivelazione dell'amore di Dio. L'amore degli sposi viene considerato secondo i volti dell'eros e dell'agape come una realtà sfaccettata, ma unitaria, dinamica e chiamata a purificazione e maturazione.
Le famiglie sono luoghi e contesti di apprendimento. Attraverso le pratiche della vita familiare non ci limitiamo a trasmettere valori e regole di comportamento, ma rieduchiamo costantemente il nostro sguardo alla luce degli accadimenti e moduliamo il nostro passo in funzione dei "nuovi arrivati". Per rinnovare gli studi interdisciplinari sulle famiglie contemporanee (family studies) è necessario indagare non solo i modi con cui impariamo a stare insieme nell’ambito della vita domestica e affettiva, ma anche i modi con cui studiamo insieme le famiglie all'interno dei luoghi istituzionali della formazione e della ricerca (scuole, università, associazioni). Vincenzo Rosito ricostruisce accuratamente alcuni scenari emergenti per la vita familiare: la riorganizzazione delle forme di parentela, le implicazioni della mobilità umana nella vita intima delle persone, l'importanza del lavoro di cura e di riproduzione sociale nella riconfigurazione degli affetti e dei sistemi economici. Questo libro apre scenari inediti e suggerisce modelli utili per aggiornare il lavoro comune, non solo quello di ricercatrici e ricercatori, su come apprendere e studiare oggi con le famiglie.
Attraverso "i luoghi e i tempi abitati dall'amore", il testo affronta il problema del linguaggio affettivo, ricco ma ambivalente e incompiuto: come una promessa che cerca le vie per compiersi, un grido inespresso che chiede voce e ascolto, un sogno di futuro che ha bisogno di disciplina e di lotta per realizzarsi. Il cammino parte dalla persona e sviluppa sette tappe con itinerari di crescita nuovi che valorizzano l'intera dimensione umana e affettiva del fidanzamento. Espressione dell'amore di Dio, il fidanzamento è tempo di responsabilità e grazia in cui il buon annuncio del Vangelo può trovare lo spazio ideale per mettere radici stabili. Si affrontano temi per la condivisione del vissuto, degli ideali, delle fatiche, delle scoperte fatte, sia in coppie costituite da poco, che in quelle con un lungo tratto di strada alle spalle. Il confronto aiuta il discernimento comunitario e l'individuazione delle "forme di vita" per testimoniare la fede oggi.
Questo libro non è un manuale di istruzioni, né una guida definitiva su come vivere il matrimonio. È piuttosto un invito a riflettere, a mettersi in discussione, a crescere. È un testo per chi crede che il matrimonio sia una delle avventure più belle e complesse della vita, e che sia disposto a metterci il cuore, la mente e l'anima. Che siate fidanzati, sposati da poco o da molti anni, troverete in queste pagine spunti di riflessione, strumenti pratici e, soprattutto, la consapevolezza che costruire un matrimonio felice è possibile, ma richiede impegno, coraggio e una volontà di guardare oltre l'apparenza.
Una delle più grandi balle che girano è che il giorno delle nozze sia il più bello della vita. Ma quando mai? Il più bello arriva dopo, molto dopo, e proprio quando l'idillio si scontra con i piccoli e grandi problemi quotidiani. Quando si inizia a sentire la fatica, quando si viene assaliti dal dubbio di aver sbagliato, quando si comincia a chiedersi se valga davvero la pena di rimanere sposati. Quando un marito o una moglie si accorgono di non parlare la stessa lingua, di non riuscire a superare le differenze e la sofferenza, o magari a perdonare un tradimento, a prendersi cura dei figli o a impegnarsi per mantenere viva l'intimità. Arriva sicuramente un momento in cui la relazione viene messa a dura prova - come ci ricorda Costanza Miriano in queste pagine, raccontando le storie di molte coppie con brillante ironia -, ma mai come allora è importante tenere a mente che proprio lì comincia il bello: è il matrimonio a salvarci, a trasformarci, a farci uscire fuori da noi stessi per accogliere l'autentica conversione - che è possibile soltanto attraverso la croce, imparando a porgere l'altra guancia innanzitutto a casa, in famiglia, specie quando ci sembra più difficile. Solo così possiamo scoprire che è Dio a guidare la nostra storia, che è l'unico in grado di colmare le nostre mancanze e di aiutarci a coltivare e far durare il matrimonio: perché l'amore è una decisione, una scommessa, una scelta che si compie ogni giorno.