Un pellicano cantastorie, una bambina che scalpita per venire al mondo, la sirena che inventò un dolce per placare il mare, un folletto che mette le stagioni sottosopra e molti altri ancora. Sono i personaggi delle Favolette, nati dalla penna di otto grandi scrittori italiani per raggiungere più bambini possibili. Con queste fiabe, donerete un libro a un altro bambino... perché volare con la fantasia è un diritto! Età di lettura: da 3 anni.
L'idea che ha innescato questa raccolta di studi sul nichilismo contemporaneo non era tanto quella di "spiegare" questo fenomeno nelle sue cause e nelle sue conseguenze, bensì quella di riaprire nuovamente il problema che è il nichilismo stesso. Considerando cioè le questioni che esso solleva, le crisi da cui nasce o che produce, le sfide che continua a porci. Perciò si è cercato di rintracciare gli interrogativi che restano al fondo, spesso nascosti, nelle diverse soluzioni nichiliste che segnano la condizione umana del nostro tempo. Con la scelta, rischiosa ma inevitabile, di considerarci tutti in certo modo partecipi di questo fenomeno - ossia di questo "problema" -, anche coloro che dottrinalmente o moralmente sarebbero piuttosto dei convinti anti-nichilisti. E questo non certo per enfatizzare o estendere oltre misura questa posizione culturale, ma piuttosto per cercare di comprenderla dall'interno della stessa esperienza, come una possibilità continuamente incombente nell'esistenza umana, e anche come una via per riconoscere ciò che nichilismo non è. Il libro vuole mettere in questione entrambe le interpretazioni correnti del nichilismo, sia quella di coloro che lo combattono come un fenomeno di perdita dei valori tradizionali, sia quella di coloro che lo salutano invece come un momento di emancipazione della società e della cultura. Ai nostri occhi il nichilismo è piuttosto una questione che tutti dobbiamo affrontare, attraversare e oltrepassare: e per questo non basta censurarlo o all'inverso enfatizzarlo, ma bisogna porsi piuttosto all'altezza della sua sfida. A ben guardare, infatti, nel nostro tempo esso non indica più solo una crisi, ma anche una chance, una possibilità per porre di nuovo la domanda più importante, quella sul senso del nostro stare al mondo.
Dentro e attraverso l'esistenza. Per una fede che parla alla vita raccoglie e rielabora quanto emerso dai convegni, i seminari di studio, i campi scuola e i laboratori tenutisi nel corso del triennio 2021-2024, proseguendo e portando a compimento il lavoro iniziato e proposto nel libro La vita domanda (Ave, 2024). Inoltre è un prezioso strumento per comprendere come il compito della formazione sia aiutare a gustare fede e vita l'una dentro l'altra, affinché, reciprocamente, si alimentino e si illuminino. Le domande e le attese dei ragazzi prendono la forma della vita di ciascuno e nella vita di ciascuno: una vita fatta di esperienze che formano e che possono essere lette e messe a frutto grazie a una proposta formativa tesa al desiderio di bene che si intende suscitare. Anche e soprattutto attraverso l’accompagnamento di educatori sapienti, che imparano a camminare insieme ai bambini e ai ragazzi, si accolgono reciprocamente nelle proprie diversità e originalità, e danno voce e gambe a una missione che è davvero a misura di tutti. Perché ciascuno possa essere e diventare ciò che è, dentro e attraverso la vita che vive.
Un libro di pace in tempi di guerra, una storia di educazione ai sentimenti, uno dei libri più letti e conosciuti al mondo trasposto in versi e in rima per piccolo, grandi e maturi lettori.
Dopo le ultime conquiste dell’intelligenza artificiale, il genere umano si trova sull’orlo di un cambiamento senza precedenti. Jerry Kaplan mostra come i più recenti progressi nel campo della robotica, del machine learning e nello studio dei sistemi percettivi possono darci benessere senza precedenti e, al tempo stesso, essere per noi una seria minaccia. Automobili senza pilota, aiutanti robot, consulenti finanziari automatizzati possono darci ricchezza e tempo libero, ma la transizione potrebbe essere brutale e protratta nel tempo, soprattutto se non affronteremo per tempo i grandi problemi rappresentati da un mercato del lavoro sempre più incerto e da crescenti disuguaglianze di reddito. Le persone non servono, arrivato oggi alla sua terza edizione in Italia, è il saggio che ha introdotto al grande pubblico il tema dell’intelligenza artificiale e dei suoi rischi. Oggi considerato un vero e proprio classico, questo libro adesso è diventato ancora più attuale, poiché l’impatto tecnologico dell’intelligenza artificiale, profetizzata da Kaplan, può essere oggi analizzato e misurato con maggiore consapevolezza.
“Un eccezionale mix di aneddoti deliziosi e analisi accurata… Una preziosa riflessione su come l’intelligenza artificiale cambierà gli affari, il lavoro e – cosa ancor più interessante – la legge. Un libro che risplende per originalità e vigore”
The Economist
“Un’introduzione splendidamente scritta alle minacce dell’automazione”
Financial Times
“Un libro di importanza capitale per capire la più grande sfida del nostro tempo, ossia come faranno le persone a vivere in modo più saggio con capacità tecniche ancora più grandi”
Jaron Lanier, autore di Tu non sei un gadget e La dignità ai tempi di Internet
“In un mondo in cui la percezione popolare dell’intelligenza artificiale deriva spesso da Hollywood, è piacevole leggere un’analisi così realistica e ben informata, e in grado di aiutare l’opinione pubblica a conoscere davvero una tecnologia così importante”
Ron Moore, produttore e sceneggiatore di Star Trek e Battlestar Galactica
“L’intelligenza artificiale sta creando enorme ricchezza, ma nessuna legge economica dice che essa sarà condivisa. Jerry Kaplan mostra magistralmente che la vera grande sfida è fare in modo che le nuove tecnologie siano in grado di produrre prosperità condivisa”
Erik Brynjolfsson, coautore di La nuova rivoluzione delle macchine
«Appoggiati alla virtù di Dio, proclamiamo di non avere nel nostro Pontificato altro programma se non questo: Restaurare ogni cosa in Cristo, perché Cristo sia tutto ed in tutti.
Ristampa anastatica dell’edizione del 1939 in carta india e copertina rigida con 4 segnalibri.
Dall’Avvertenza per l'uso del volume:
"A questa edizione sono stati aggiunti tutti i gli elementi comuni e propri (eccetto le Lezioni del Mattutino) che possono consentire l’intera recita dell’Ufficio con l’uso di questo solo volume tutti i giorni nei quali l’Ufficio è de feria oppure di un Santo il cui Ufficio è ut in Psalterio et in communi. Le due Appendici: Le Orazioni delle Domeniche (pag. 354 e segg.), Le Orazioni dei Santi (pag. 818 e segg.), indicano quali sono i periodi e i giorni nei quali si può far comodo uso del libro. Negli altri periodi, come nell’Avvento, in Quaresima e nelle feste dei Santi che hanno, oltre l’Orazione, altri elementi propri, si può egualmente usare questo libro, per la Salmodia e per gli elementi comuni, tenendo però sott’occhio anche il Breviario per non essere indotti in errore o dimenticanze".
Contiene il testo latino-italiano di tutti i Salmi del Breviario.
ATTENZIONE: il presente volume non è sostitutivo del Breviarium Romanum anche se per buona parte dell’anno liturgico consente la recita dell’Ufficio in autonomia. Il valore dell’opera sta soprattutto nella spiegazione storica e liturgica in unione con la traduzione del Salterio.
Intimità Divina – secondo il calendario tradizionale
Ristampa anastatica che garantisce l’assoluta fedeltà all’originale dell’ottava edizione – 1962; edizione rilegata con copertina rigida, pagine in carta india, due segnalibri.
"Lo straordinario successo incontrato dall’Opera Intimità divina tra il Clero, come pure tra le Religiose, le anime consacrate a Dio nel secolo, l’Azione cattolica ed i semplici fedeli è stato un degno coronamento della vita dell’Autore, tutta impegnata nella ricerca dell’unione intima con Dio e nell’apostolato per la diffusione della vita interiore.
Il P. Gabriele si rendeva profondamente conto delle esigenze spirituali dei nostri tempi e comprendeva del pari la missione caratteristica del Carmelo nella Chiesa, che è quella di condurre le anime ad una vita di intima unione con Dio mediante la pratica dell’orazione mentale. Da ciò gli venne l’idea di un’Opera che, ispirandosi ai grandi maestri del Carmelo, esponesse tutta la dottrina della vita spirituale sotto forma di meditazioni semplici, ma sostanziose, ed iniziasse le anime alla preghiera intima. Intimità divina cerca perciò di ordinare le meditazioni quotidiane “in modo che, nel corso di un anno, vengano passati in rassegna i problemi fondamentali della vita spirituale, tutte le realtà soprannaturali con cui la vita interiore ci mette a contatto" (Prefazione)
Alcune donne e alcuni uomini, vissuti dalle origini del cristianesimo all'epoca contemporanea, sono stati dichiarati dottori della Chiesa dai papi, dalla fine del sec. XIII ad oggi. Se ne contano trentasette, metà dei quali sono padri della Chiesa che hanno operato entro il sec. VIII. I loro testi continuano ad arricchire il magistero della Chiesa e a nutrire lo spirito di innumerevoli lettori. I dottori della Chiesa con i loro scritti costituiscono un patrimonio che merita di essere condiviso con chiunque voglia conoscere il pensiero cristiano e ricevere insegnamenti spirituali. La peculiarità di questo testo è di presentare tutti i dottori in un unico agile volume, insieme ai padri della Chiesa dei primi secoli.
Antonio Fogazzaro (1842-1911), scrittore, poeta e saggista, è stato uno dei grandi protagonisti della letteratura e della scena culturale italiana. Più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, interprete del Modernismo e di una via italiana al Romanticismo, fu sempre di orientamento cattolico, pur affrontando spesso nelle sue opere tematiche scottanti quali la reincarnazione e il destino delle anime e dimostrandosi aperto verso le moderne teorie della scienza. Con L'Origine delle Specie, nel 1859 Charles Darwin diede un colpo decisivo sia alle teorie creazioniste che si fondavano sulla tradizione biblica, sia all'evoluzionismo lamarckiano. Fogazzaro, che lesse il libro del Darwin nel 1889, ne fu conquistato e turbato insieme; consapevole dei seri problemi che la nuova teoria, alla quale aderì senza riserve, comportava per il magistero della Chiesa, egli volle tentare di conciliarla con il pensiero cattolico, ritenendo di trovare una perfetta sintesi nelle teorie di Joseph Le Conte. Con questo spirito lo scrittore tenne a Venezia nel 1891 una storica conferenza sul tema Per un recente raffronto delle teorie di Sant'Agostino e di Darwin sull'evoluzione.
Sarebbe un errore considerare l'umiltà una virtù di dettaglio, come se fosse un ornamento prezioso, ma non necessario. Eppure, nonostante sia una caratteristica fondamentale del Figlio di Dio, essa non gode la fama di altre virtù ritenute più eccellenti. In realtà è il terreno sul quale crescono tutte le altre, tanto da poter dire che l'umiltà è la misura della santità. Infatti, se è vero che la carità è la regina di tutte le virtù, è per la presenza dell'umiltà che essa "non si gonfia", rischiando di corrompere se stessa. Il direttore di Radio Maria rileva la messa ai margini di questa virtù da un contesto sociale che esalta l'arroganza e l'arrivismo, ma mette in guardia anche dalla "falsa umiltà", quella di coloro che fanno finta di sminuirsi per fare carriera, per compiacere il potente di turno, per piegarsi servilmente agli interessi altrui e ottenere guadagni personali. Le riflessioni che si snodano nei vari capitoli hanno come scopo quello di portare il lettore nel santuario della propria interiorità, per conoscerne miseria e grandezza, per giungere a uno sguardo di verità su se stessi. L'uomo non è mai così grande come quando riconosce di essere un peccatore, guardando se stesso e gli altri con lo sguardo della compassione. Ma non è mai così in pericolo come quando si crede superiore ai suoi simili e si indurisce nell'incapacità di chiedere perdono. Solo la virtù dell'umiltà è la medicina che consente all'uomo di liberarsi dalla tirannia dell'"io" e di gustare la pace del cuore.