Il libro ripercorre le molte figure di donne della Bibbia che nella loro umanità, a volte debole e fragile, aiutano a scoprire e vivere la preghiera. Molte donne popolano la Scrittura e raccontano Dio: profetesse, regine, madri prodigiose, schiave, vedove e straniere. A loro la Bibbia dedica pagine che ci fanno udire voci di lode e supplica a Dio che si innalzano in ogni luogo coinvolgendo tutto il corpo: bocca, braccia, gambe, sguardo intenso, lacrime e sorriso.
Destinatari
Tutti.
Autore
Francesca Farina vive e opera a Vicenza, appassionata di scienze umane , dopo aver conseguito il dottorato in teologia al Marianum di Roma collabora a riviste mariologiche. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Canti poetici mariani della Raccolta Barbi, Arti Grafiche Urbani, Sandrigo (Vi) 1998, Beatitudini e Maria, ISG, Vicenza 2003, Sette domande in una preghiera, Messaggero, Padova 2008.
Per la tradizione giudaica, e poi per quella dei cristiani delle origini, il racconto è un'espressione privilegiata della fede. Un Dio che lascia tracce nella storia e nella geografia – come il Cristo nella Giudea di Ponzio Pilato – è un Dio che si fa racconto.
Così, in questo volume Yann Redalié ripercorre le narrazioni dei vangeli nella loro diversità, nel loro modo specifico di presentare la figura di Maria e la famiglia di Gesù, l'itinerario del Cristo "in parole e in azioni", la Passione, la risurrezione e l'ascensione.
Ma attraverso la varietà e la ricchezza dei racconti sottolinea al contempo l'unità e il legame reciproco tra le diverse testimonianze e scritti dei quattro vangeli, che nella dialettica "diversità / unità" offrono uno spazio di confronto aperto, terreno fertile per nuovi significati.
Diversus in latino significa "voltato" in altra direzione. Purtroppo, però, è uso comune intendere "diverso" come "contrario", "opposto", e in alcuni casi addirittura "deviante" o "sbagliato". È innegabile che esistano diversità, ma è altrettanto ovvio che non si possa considerare la propria singola visione del mondo come l'unica e "la" giusta. Bisogna accettare e convivere con tutte le differenze, e questo rappresenta non un limite, bensì la vera ricchezza del nostro mondo. Un'opportunità per scoprire e discutere sulle diversità ci è data dal festival denominato appunto "Uguali-Diversi", il cui intento non è quello di fornire risposte, ma semplicemente di "aiutare a porre correttamente le domande". Ne è nata anche una collana, voluta dal Comune di Novellara e da Aliberti editore, che raccoglie gli interventi di personaggi noti e studiosi sul tema dell'integrazione e della necessità del confronto in un momento storico come il nostro, di rapide trasformazioni.
Il significato simbolico degli animali nella Bibbia dal quale ogni civiltà attinge immagini e proverbi.
Un libro per tutti coloro che, personalmente o in gruppo, intendano approfondire e ri-leggere questo brano della Bibbia (Gn 28,15).
Si tratta di un ricco "itinerario biblico in prospettiva vocazionale" che guarda a tutta l'esistenza cristiana nell'ottica della scelta di vita a partire dalla parola di Dio resa viva ed efficace nella fatica del quotidiano.
Nella Bibbia la protesta contro lo svantaggio sociale e il monito contro la ricchezza ingiusta lega tra loro i due Testamenti, poiché sia l'Antico che il Nuovo sono sostenuti dall'idea che il Dio creatore ha dato la vita e questa appartiene solo a lui: la questione sociale è pertanto in larghissima misura una questione teologica.
La prima parte del volume, dedicata all'Antico Testamento, approfondisce il tema nelle tre grandi sezioni della Bibbia ebraica: Torah, profeti e sapienza/Salmi. La seconda parte, dedicata al Nuovo Testamento, apre sul Gesù storico e chiude con l'Apocalisse, attraverso i Vangeli sinottici, Paolo e la tradizione paolina, con attenzione alla fondamentale Lettera di Giacomo. Nel Nuovo Testamento più che nell'Antico, accanto al significato teologico, il tema dei poveri e dei ricchi assume fortemente anche quello antropologico.
Il volume fa parte di una collana che illustra i contenuti dell'Antico e del Nuovo Testamento sui temi fondamentali della fede. Ogni tema è presentato da due autori: uno per l'Antico e uno per il Nuovo Testamento, che poi, in un dialogo conclusivo, discutono come le idee centrali dell'AT vengono filtrate, assunte o modificate nel NT. Il lettore può così percepire la tensione e l'unità esistente tra i due Testamenti.
Ecco il piano completo dell'opera: 1. C. Dohmen - T. Söding, Il Dio uno; 2. K. Koenen - R. Kühschelm, La fine dei tempi (2001); 3. J. Schreiner - R. Kampling, Il prossimo lo straniero il nemico (2002); 4. G. Vanoni - B. Heininger, Il Regno di Dio (2004); 5. H.-J. Fabry - K. Scholtissek, Il Messia (2005); 6. C. Brüning - K. Kertelge, Il problema del male; 7. G. Fischer- K. Backhaus, Espiazione e riconciliazione (2002); 8. G. Steins - M. Theobald, La creazione; 9. I. Müllner - P. Dschulnigg, Feste ebraiche e feste cristiane (2006); 10. U. Berges - R. Hoppe, Il povero e il ricco nella Bibbia (2011); 11. C. Frevel - O. Wischmeyer, Che cos'è l'uomo (2007); 12. F.-L. Hossfeld - K. Berger, Lo Spirito di Dio; 13. P. Deselaers - C.-P. März, Morte e risurrezione.
Note sugli autori
ULRICH BERGES (1958), dottore in teologia, è professore di Antico Testamento presso la facoltà di teologia cattolica dell'Università Wilhelm a Münster in Westfalia.
RUDOLF HOPPE (1946), dottore in teologia, è professore di esegesi del Nuovo Testamento presso la facoltà di teologia cattolica dell'Università Friedrich Wilhelm a Bonn.
«Nel corso di queste pagine sosteremo su alcuni momenti "betlemmiti" della Parola di Dio racchiusa nelle Scritture per cogliere alcune luci che ci permettano di vivere meglio e in modo sempre più evangelico ed evangelizzante il mistero dell'Eucaristia che, "se fa la Chiesa", è anche ciò che continuamente la Chiesa è chiamata a "fare" non per se stessa, ma per dare il pane della speranza all'umanità dei nostri giorni».
L'autore individua in Betlemme un luogo di rara portata simbolica, per aiutare a meglio comprendere il significato del mistero dell'Eucaristia come culmine e fonte del cammino di discepolato e di testimonianza del Vangelo di Cristo nella nostra realtà contemporanea.
Sommario
Prefazione (mons. M. Semeraro). Il pane della speranza. Il forno dell'incarnazione. Una brutta storia. Una storia bellissima. Andiamo a Betlemme.
Note sull'autore
MICHAELDAVIDE SEMERARO OSB, nato a Fasano (BR) nel 1964, è entrato in monastero benedettino dal 1983 ed è stato ordinato presbitero nel 1998. Ha completato la formazione monastica nei monasteri francesi di Tamié e de La Pierre-qui-Vire, e la formazione teologica alla Pontificia Università Gregoriana con il dottorato in teologia spirituale. Attualmente risiede presso il monastero di Dumenza ed è impegnato nell'animazione spirituale che ha nel monastero il suo punto di riferimento materiale e nella Parola il riferimento interiore. Ha pubblicato: Le donne di san Benedetto, La Meridiana, Molfetta 2005; Etty Hillesum: Dio matura, La Meridiana, Molfetta 2005; presso le EDB: Con Gesù in compagnia di Luca. La Parola festiva nell'anno C (2006); Cantico dei Cantici. L'amore non s'improvvisa (2006); Con Gesù in compagnia di Matteo. La Parola festiva nell'anno A (2007); Facciamo l'uomo! Invecchiare e morire: un'iniziazione possibile (2007); Con Gesù in compagnia di Marco. La Parola festiva nell'anno B (2008); L'altra Mensa: la Parola nella liturgia (2008); Seme è la Parola. Invito alla lectio divina (2011). È inoltre autore delle riflessioni alle letture del volume mensile Messa quotidiana, dei volumi a caratteri grandi Accompagnati dalla Parola (per i tempi di Avvento e di Quaresima) e del Messale quotidiano (2010).
La Passione di Gesù Cristo raccontata e meditata come un dramma in quattro atti e un epilogo. Non è una rappresentazione scenica, ma un testo per la meditazione basato sui Vangeli, sulla riflessione teologica e sull'esperienza di vita dei cristiani. Ogni "scena" è scandita da tre momenti: "Rifletti": è il riassunto del fatto con elementi esegetici e teologici che ne aiutano la piena comprensione; "Prega": un breve spunto di preghiera che si può ampliare personalmente; "Prometti": la proposta di un impegno pratico per calare nel quotidiano quanto meditato.
Dai dubbi di alcuni studiosi sulle origini del testo, alla attualità pregnante del messaggio.
Le storie d’amore nella Bibbia raccontate sotto forma di midrash, in cui i dati biblici vengono contestualizzati e integrati dall’Autrice con il suo stile narrativo, moderno, a tratti ironico e femminile. Ritroviamo in forma romanzata tutte le sfumature dell’amore umano nei più noti racconti d’amore della Bibbia: l’amore sincero di Salomone e la Regina di Saba o di Tobia e Sara; l’amore colpevole di Adamo ed Eva o di Davide e Betsabea; l’amore fecondo di Abramo e Sara; l’amore tradito di Sansone e Dalila, di Oloferne e Giuditta; L’amore rinato di Booz e Rut, di Assuero e Ester.