Questo libro di spiritualità cristiana è tratto dalle mie riflessioni quotidiane su Radio Maria, in modo tale da offrire alla mente e al cuore un impulso per una giornata vissuta nella luce di Dio e nel compimento della sua santa volontà. Come il corpo ha bisogno di nutrimento continuo, diversamente si ammala e muore, così è per l'anima, che ha bisogno di essere fortificata dalle parole di verità che vengono da Dio, senza le quali si perderebbe nelle tenebre di questo mondo. Questo libro si rifà alla grande tradizione della spiritualità cattolica nei suoi fondamenti biblici e nelle sue correnti ascetiche e mistiche, che hanno elaborato le regole del combattimento spirituale per i cristiani che vivono nel mondo. Tuttavia riporta volentieri anche ai messaggi della Regina della pace che, in tutto questo arco di tempo, si è fatta maestra e guida di innumerevoli anime in ogni parte del globo. «Le mie parole vi siano preziose», ci ha esortato la Madonna, e ben a ragione, perché ogni suo messaggio attinge alla Sacra Scrittura, che lei spezzetta e porge con amore come una Madre che nutre i suoi figli più piccoli (Padre Livio).
Le omelie dell'anno C si riferiscono al Vangelo di Luca, che presenta l'annuncio del Regno di Dio in un cammino da Nazaret a Gerusalemme. Insieme ai discepoli e alle discepole, dietro a Gesù ci siamo anche noi, per ascoltare la sua Parola e per lasciarci trasformare da Lui. Ci aiuta uno sguardo che parte dai margini.
Qual è il rapporto tra religioni e città nell'Italia contemporanea? Quale i ruolo della politica e delle istituzioni locali? I luoghi di culto sono un riferimento fondamentale per vecchie e nuove comunità, tuttavia diversi fattori ne ostacolano l'esistenza: condizioni economiche, vincoli legali e urbanistici, opposizione politica. Nell'assenza di una legge organica sulla libertà religiosa, le organizzazioni non riconosciute dallo stato sono tra le più penalizzate, soprattutto se nate dalle migrazioni. Attraverso l'analisi di un contesto locale - la città di Torino - e la comparazione di quattro casi, ebraismo, islam, ortodossia e scientologia, il volume mette a fuoco le diverse strategie di insediamento materiale e posizionamento simbolico delle confessioni nel tessuto urbano. Analizzandone l'interazione con le politiche locali degli ultimi trent'anni, l'autore evidenzia il ruolo preminente della governance urbana sulle concrete possibilità di espressione religiosa nello spazio pubblico. Un invito a ripensare il pluralismo come elemento chiave di società più inclusive.
«Io porto perennemente le sbarre in me» confidava Kafka all'amico Gustav Janouch. Questo libro indaga le peculiari modalità di espressione letteraria dell'ebreo, concentrandosi su quel caratteristico sentimento del ghetto che Elena Loewenthal descrive come «un luogo che ognuno di noi porta ancora dentro di sé, che ognuno nasconde nelle pieghe del cuore, nei sogni di notte e in una strana, inappagata sete di spazi aperti». Luca De Angelis rintraccia questa cosmografia interiore viaggiando nella letteratura ebraica fra Otto e Novecento in autori come Kafka, Zangwill, Svevo, Bassani, Saba e molti altri.
Che cosa ha a che fare Omero con l'intelligenza artificiale? E I viaggi di Gulliver, i trattati di Giordano Bruno, le opere di Borges: cosa ci possono insegnare dell'accelerazione tecnologica? Nel racconto Nella colonia penale, Kafka immagina un uomo assoggettato al potere della macchina: una figura che sembra perdere del tutto la propria umanità di fronte allo splendore matematico, logico ed efficientista di un automa. È proprio esplorando esempi letterari e filosofici come questo che Andrea Colamedici e Simone Arcagni si interrogano sul nostro futuro in relazione all'incredibile sviluppo dell'intelligenza artificiale e al mistero dell'algoritmo di Babele. Attraverso molti capolavori e autori del passato - dai dialoghi di Platone ad Asimov - possiamo infatti ricostruire il codice genetico della nuova frontiera informatica, mostrando come il suo immaginario sia profondamente intrecciato con la nostra società. Ne emerge un affascinante atlante archeologico della modernità che stiamo vivendo, in cui ogni esempio culturale si lega perfettamente alla dimensione contemporanea e al dibattito che si sta generando sul fronte etico e cognitivo. «La torre di Babele è diventata oggi l'algoritmo di Babele, che si situa all'incrocio tra la spinta tecnologica e l'accumulo dei saperi e che rappresenta una sfida avvincente e allo stesso tempo una minaccia inaggirabile. E incarna un racconto, un simbolismo e una visione straordinari.»
Per i Greci e i Romani l'aspetto e l'esperienza percettiva di esseri e oggetti avevano un ruolo fondamentale, capace di influenzare profondamente la vita sociale, religiosa e politica. Attraverso un innovativo approccio che intreccia la tradizionale impostazione della storia dell'arte con considerazioni di carattere sociale e ricorrendo a numerose immagini e mappe, Tonio Hölscher esplora i fondamentali fenomeni visuali del vivere con le immagini nell'antichità classica, prendendo in esame le loro principali manifestazioni come, ad esempio, i riti e le cerimonie pubbliche, le architetture, l'immagine e il decoro personale.
Di destra o di sinistra? Rivoluzionaria o reazionaria? Operaista o teorica delle radici? Femminista sans le dire o antimoderna? Impegnata o mistica? Difficile capire qual è la vera Simone Weil. La sua vita breve e intensa rischia di oscurare l'originalità della sua riflessione politica: il lavoro, la libertà, la critica dei totalitarismi e del collettivo sono i suoi temi costanti. Il pensiero di Weil si ispira a Trockij, riprende le idee di Proudhon, Sorel, Péguy, ma la sintesi a cui dà luogo è unica. Michela Nacci ci guida attraverso la vita di questa intellettuale senza mezze misure e ne ricostruisce l'ideologia sociale e politica.
È probabile che sappiate qualcosa sugli anarchici e su quello che, si suppone, essi credano. Eppure quasi tutto ciò che avete sentito al riguardo è falso. Molti, per esempio, sembrano pensare che gli anarchici siano sostenitori della violenza, del caos e della distruzione contro ogni forma di ordine e di organizzazione. In realtà, niente potrebbe essere più lontano dal vero. L'anarchia non è caratterizzata dall'assenza di ordine e di morale, ma si basa sulla capacità di trovare l'ordine e la morale secondo i propri principi intellettuali che, se ben coltivati, conducono anche a una dimensione intersoggettiva di giustizia. A partire almeno dal G8 di Genova, abbiamo smarrito ogni potenziale sovversivo del pensiero, sostiene l'autore: "Gli ultimi anni hanno rivelato tutti i limiti dei sistemi di governance attuali, ma anche delle strutture intellettuali e filosofiche che dovevano farne da apparato critico". Non è vero però che non c'è più niente da fare: l'anarchia filosofica e le sue applicazioni alla vita concreta sono un'arma potentissima per difendersi da un modo sempre più atroce di interpretare la vita umana.
Nell'arte del Novecento e contemporanea la spiritualità è motivo portante di molte creazioni. Al di fuori della specifica committenza di opere di destinazione religiosa, liturgica ed ecclesiale, un'arte fondata su ragioni interne al suo stesso linguaggio e sulla necessità di esprimere percorsi di ricerca interiore o di ascendere a tematiche universali e metafisiche si è manifestata come modello di una spiritualità indipendente, che si è confrontata specificamente anche con le ragioni e le possibilità del sacro. A partire dalle istanze che hanno motivato le origini dell'astrattismo, il superamento della materialità e il riemergere della forza del simbolo, è emersa l'importanza del vuoto, della luce e di altre forme di manifestazione dell'interiorità, dell'invisibile, del trascendente nel linguaggio specifico dell'arte. Sulla base di tali esperienze, in tempi recenti si è assistito a un nuovo confronto della committenza ecclesiastica con le prospettive culturali più attuali. Anche in relazione alle modalità con cui le istituzioni si sono rapportate alle forme dell'arte contemporanea, i testi qui raccolti e organizzati intendono offrire materia di riflessione all'interno di un percorso in atto. Oltre a riferirsi ad alcune figure che hanno segnato la storia del confronto con i temi del sacro e dello spirituale nel corso del Novecento - da Gaetano Previati ai futuristi, da Vasilij Kandinskij a Lucio Fontana - sono oggetto di approfondimento artisti come Pietro Coletta, Hidetoshi Nagasawa, Mimmo Paladino, Claudio Parmiggiani, Mario Raciti, Ettore Spalletti, Valentino Vago, William Xerra, tra coloro che in vario modo hanno interpretato temi e soggetti sacri attraverso opere scaturite dal loro percorso creativo.
A volte il percorso può essere più importante della destinazione. Ogni anno sempre più persone decidono di partire per un cammino, per pochi giorni o intere settimane, con gli amici o la famiglia, per sfidare se stessi, trovare serenità o per il desiderio di camminare. Un volume illustrato e dalla grafi ca moderna presenta i sei cammini con destinazione Santiago, suddivisi per tappe, con indicazioni pratiche per i punti di sosta e di visita dei luoghi attraversati. Pagine letterarie e suggestive, a cura di Fabrizio Ardito, concludono ogni capitolo.
L'idea di questo volume nasce con l'intento di dare seguito a quanto affermato nella Relazione di Sintesi della Prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, lì dove si chiede di «promuovere, in sede opportuna, il lavoro teologico di approfondimento terminologico e concettuale della nozione e della pratica della sinodalità prima della Seconda Sessione dell'Assemblea» (1p) e si richiede pure «un analogo chiarimento (per) le implicazioni canonistiche della prospettiva della sinodalità» (1q). In tal senso, si è ritenuto opportuno lavorare per approdare ad un ulteriore chiarimento della nozione di sinodalità come tratto costitutivo della Chiesa (inerente al soggetto ecclesiale in rapporto alla sua identità) e come "stile ecclesiale" (modo di essere ad intra e ad extra), sanando la dicotomia tra definizione/nozione di "sinodalità ecclesiale" e pratica/esercizio della sinodalità. La questione che ha orientato il lavoro è stata la seguente: Qual è lo specifico di una teologia della sinodalità, che ci aiuti a riscoprire il carattere sinodale della Chiesa ("costitutivamente sinodale"), a partire da una lettura e un'analisi del processo sinodale in corso? Tale problematica ci introduce alla comprensione teologica della pratica sinodale (o esercizio della sinodalità), intesa come "stile ecclesiale" già in atto, per giungere a chiarire la nozione di "sinodalità ecclesiale".
C'è mai stato un momento più felice di quello in cui Katharina, ragazza di diciannove anni, ha incontrato Hans? Berlino Est, 1986. In un giorno di luglio un uomo e una donna si guardano su un autobus. Lei è una studentessa, lui uno scrittore cinquantenne, sposato e con un figlio adolescente. La loro è un'attrazione intensa e improvvisa, alimentata da passioni comuni e accresciuta dalla segretezza che sono tenuti a mantenere. Per i due si apre un periodo di speranza ma anche di incertezza, di ansia e smarrimento, che ciascuno vivrà in modo diverso a causa della differenza di età e di esperienza, di coraggio e temperamento. Lui è stato bambino durante gli ultimi anni del nazismo, lei ha conosciuto solo il socialismo della più ricca e avanzata tra le nazioni del blocco sovietico. Ma persino nel mezzo della frenesia erotica, nella tempesta di una travolgente felicità, si possono formare vortici che spalancano la crudeltà e l'esercizio del potere. Di Katharina e Hans ci sembra di sapere tutto. Le loro voci e i loro pensieri, a volte a contrasto, altre in brillante consonanza, si alternano in un montaggio serrato. Le versioni della realtà si scambiano, le fantasie divergono, si sovrappongono, si intrecciano. Berlino diventa un palcoscenico dei sentimenti; in bar, ristoranti, appartamenti, piazze e strade il loro amore si accende e si trasfigura. E attorno ai due amanti il mondo cambia con un passo inaspettato: la Germania dell'Est comincia a disgregarsi, le vecchie certezze e le vecchie lealtà si frantumano, la giovinezza cede il passo alla maturità che si trasforma in vecchiaia. Si avvicina una nuova era in cui ogni cosa sembra possibile, forse al prezzo di perdite profonde. Jenny Erpenbeck racconta una storia d'amore fatta di manipolazioni e tossicità. Allo stesso tempo disegna una cronaca ricca di spigoli e sfumature di un cruciale momento di passaggio, in cui una società repressiva ma anche protettiva diviene una società libera e aggressivamente competitiva. "Kairos" espone l'attrito possente tra le scelte personali e il moto perpetuo della Storia, attraverso la lente di una relazione devastante che esalta l'incantata fragilità degli esseri umani. Il romanzo vincitore dell'International Booker Prize 2024.