Il pontificato di Gregorio I (590-604) - a giusto titolo noto come Gregorio Magno - è qui considerato come momento fondativo del Medioevo. La sua identità sociale di aristocratico romano; la cultura; l'esperienza monastica; le capacità politiche e diplomatiche; la consapevolezza spirituale e morale della funzione pastorale, e insieme del prestigio e del potere inerenti alla carica di vescovo di Roma; l'azione a difesa dell'ortodossia; le capacità organizzative, amministrative, militari; l'ideologia e la prassi politica; l'azione missionaria presso gli Angli, rendono la sua figura centrale per ogni aspetto della realtà storica fra Tardoantico e Medioevo.
Questo libro – nato da un ciclo di conferenze – offre una panoramica di grande respiro storico, raccontando grandi figure di donne (tra cui Ildegarda di Bingen, Caterina da Siena, Edith Stein, Simone Weil) che, pur tra difficoltà e diffidenze culturali, hanno saputo riversare tesori di sapienza e di carità nella società e nella Chiesa. La trattazione di ogni figura, affidata alla competenza scientifica di studiose della materia, consente di tracciare una breve storia della “mistica al femminile”, in grado di offrire preziosi spunti anche per riscoprire un aspetto significativo, e troppo spesso dimenticato o sottovalutato, della “storia delle donne”.
Si tratta di una scelta di brani tratti da “Storia di un’anima” di Teresa di Lisieux, che Àncora pubblicò per prima in traduzione italiana, esattamente 50 anni fa. Il libro si rivolge particolarmente a ragazzi e adolescenti per far conoscere, in maniera più semplice e diretta, questa figura straordinaria di santa. I brevi testi seguono una scansione cronologica, quasi ricostruendo un ideale diario, e occupano ciascuno lo spazio di una pagina. Una breve nota introduce al testo e fornisce alcuni cenni biografici.
La Fraternità dei Piccoli Fratelli di Gesù è oggi presente in 42 paesi. Il volume raccoglie lo scambio epistolare che hanno avuto con René Voillaume. Questi “diari” non sono stati scritti per essere pubblicati: hanno, pertanto, il linguaggio semplice di uno scambio “in famiglia”, senza ricercatezza letteraria. Sorgente di luce e d’ispirazione reciproca, continuano a essere un mezzo vitale di arricchimento.
I testi parlano soprattutto dei piccoli di questo mondo, ponendo i loro passi su quelli di Gesù in cammino per le strade di Nazaret: «Vivere Nazaret» sarà la preoccupazione e la ricerca di tutta la vita di Charles de Foucauld, fondatore della Comunità che condivide ancora oggi la vita di coloro che sono senza nome e non contano niente.
La Fraternità Dei Piccoli Fratelli Di Gesù è oggi costituita da 240 religiosi, di 30 differenti nazionalità, presenti in 42 paesi. Sono loro gli Autori del volume.
Il trattato "De civtilitate morum puerilium" fu pubblicato per la prima volta da Erasmo a Basilea nel marzo del 1530. Quest'opera, che costituisce la base della pedagogia dell'Europa moderna fino al XIX secolo, è pressocché ignota in Italia. Presentando qui il testo latino, criticamente fondato, con note esplicative e traduzione italiana a fronte, il De civilitate appare inserito nel quadro del programma pedagogico di Erasmo e nell'evoluzione della società borghese dell'Europa fra Quattro- e Cinquecento. "Il Galateo dei ragazzi", di lettura facile e piacevole, costituisce un'essenziale introduzione al pensiero di colui che può essere considerato tra i massimi esponenti della cultura europea.
In questo testo vengono presentate due opere di Alano di Lilla (1123-1203), filosofo, teologo e poeta vissuto tra la Francia e l'Inghilterra del XII secolo; si tratta dell'"Anticlaudianus", poema filosofico di 4300 versi e del "Discorso sulla sfera intelligibile". Queste due opere trattano, in modo diverso, del percorso di elevazione della mente umana alla contemplazione di un archetipo intellettuale; all'ascesa corrisponde una successiva discesa nel mondo terreno per ripristinare l'ordine cosmico perduto. Nei due testi il cosmo medievale si dispiega in tutta la sua inesauribile ricchezza simbolica, che abbraccia temi classici come le arti liberali, l'astrologia, la teologia, l'etica della poesia cortese, oltre all'insegnamento morale-esortativo.
Abate cistercense e riformatore monastico, Gioacchino da Fiore è l'apocalittico che più ha influito su tendenze e movimenti profetici e millenaristici dell'Occidente medievale e moderno. In questa biografia, le posizioni teologico-politiche di Gioacchino sono decifrate sullo sfondo del prolungato conflitto che oppose il Papato all'Impero al tempo di Federico Barbarossa e di Enrico VI, di Costanza d'Altavilla e di Innocenzo III. Un periodo drammatico per la Chiesa romana che, nella fase convulsa della caduta di Gerusalemme (1187) e del tramonto del Regno normanno di Sicilia, appare incerta e divisa sulla linea da tenere nei confronti dell'Islam, dell'Impero e degli eretici catari e valdesi.